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Il Castello di Wawel a Cracovia

Domina la città e il fiume Vistola, e racconta una storia plurimillenaria: è il Castello di Wawel, fulcro culturale dell'intera Polonia che offre una interessante mostra permanente, dei vasti giardini e la misteriosa grotta del Drago.

Più di mille anni di storia pesano sul groppone del Castello di Wawel (Zamek Wawelski). E' una delle più prestigiose e visitate attrazioni di Cracovia,  che domina dall'alto la capitale culturale polacca, allietata dall’ottima compagnia della Cattedrale e della leggendaria Grotta del Drago.

Il Castello di Wawel si erge sull’omonima collina situata a sinistra del fiume Vistola ad un’altitudine di 228 metri dal livello del mare che era già abitata nel Neolitico. Infatti studi archeologici confermano che l’uomo si fosse stanziato proprio su questo colle a partire dal IV secolo a.C.

Il castello, o per meglio dire, il proto-castello (suo antenato), fece la sua comparsa tra il X e l’XI secolo. Conosciuto con il nome di platinum, era originariamente costituito da un complesso di edifici laici e religiosi di epoca preromanica, i cui resti sono visibili, oggi, nell’ala settentrionale dell’attuale struttura. Nell’anno 1000 venne aggiunta la cattedrale, meglio nota come Cattedrale del Wawel, la chiesa più importante di Cracovia.

La storia infinita del Castello di Wawel

La struttura originale del castello venne ampliata per volontà di Ladislao il Breve, padre di Casimiro il Grande, nel XVI secolo. Il sovrano costruì una maestosa residenza gotica formata da più edifici raggruppati intorno ad un cortile, e all’inizio del XV secolo venne aggiunta alla struttura una torre gotica, in seguito ribattezzata Torre Danese. La leggenda narra che al tempo di Ladislao il tetto del castello fosse costituito da tegole colorate e che le colonne portanti fossero azzurre...in piena tradizione fiabesca; oggi, di tutto lo sfarzo architettonico, presunto o reale, rimangono le cornici delle finestre e i portali in stile gotico rinascimentale che contribuiscono in maniera rilevante a rendere il Castello di Wawel un’attrazione di Cracovia di primaria importanza.

Nel 1572, alla morte dell’ultimo erede dei Jagelloni, il castello perse gran parte della sua autorità istituzionale, infatti, sotto il regno di Sigismondo III Vasa (svedese da parte di padre e appartenente alla dinastia Jagelloni da parte di madre) Varsavia divenne la nuova capitale politica della neonata Unione Polacco-Svedese, spodestando Cracovia, con tutte le conseguenze del caso. Ma le sventure non finirono qui, infatti, nella seconda metà del ‘700 in seguito alla sanguinosa Guerra del nord, il territorio polacco venne spartito tra Impero austro-ungarico, Impero russo e Regno di Prussia, e Cracovia cadde nelle mani degli austriaci che trasformarono il Castello di Wawel in una base militare. Si dice che dopo il buio, presto o tardi, arriva la luce...ebbene, a partire dalla seconda decade del ‘900 l’allora presidente della città decise di riprendere in mano le sorti del castello con l’intento di farlo diventare una rinomata sede della cultura polacca.

E, solo alla fine della seconda Guerra Mondiale, dopo la sconfitta dei nazisti che lo avevano occupato, l’operazione “rinascita culturale” poté dirsi compiuta. Il governo polacco riprese i lavori di ristrutturazione iniziati vent’anni prima e riuscì nell’arduo compito di ritrovare, in giro per il mondo, i preziosi oggetti del patrimonio storico-culturale smarriti o rubati durante le rappresaglie del passato. Gli anni ‘60 del novecento rappresentano la rinascita vera e propria del Castello di Wawel perché aprì al pubblico! Iniziarono le prime visite guidate all’interno della fortezza che era destinata a diventare una delle attrazioni di maggiore interesse di Cracovia, basti pensare che ha ospitato, fino al 2017, il famoso dipinto di Leonardo da Vinci: La dama con l’ermellino.

Visita al castello: La mostra permanente

Il castello di Wawel è uno dei siti medievali/rinascimentali più apprezzati d’Europa e fa parte della “rosa” dei luoghi decretati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La collina di Wawel, sul quale si erge, ospita, inoltre, la Cattedrale del Wawel e la Grotta del Drago sulla quale aleggia di un’affascinante leggenda.

La mostra permanente dislocata nelle varie aree del castello è suddivisa in sezioni (itinerari) differenti e con ingresso indipendente; vi consigliamo di prenotare la vostra visita in anticipo o recarvi in biglietteria, al mattino, molto presto perché i posti giornalieri per visitare il castello sono limitati!

La prima sezione della mostra, la più importante, dedicata alle Sale dello Stato (state room), si trova nella sala principale, al piano terra, e si dirama in quelli che erano un tempo gli appartamenti per gli ospiti (sette stanze in tutto) dislocati al secondo piano. Iniziamo la visita dalla sala al piano terra (governor’s room) che ha conservato il soffitto in legno rinascimentale mentre i portali sono stati ricostruiti a cavallo tra le due guerre mondiali, l’arredamento è quello originale del XVI secolo.

Alle pareti troviamo dipinti rinascimentali provenienti da Paesi Bassi e Germania, arazzi barocchi e un tavolo di fattura italiana. Al secondo piano, si prosegue con la visita alla sala dei Tornei dove spiccano fregi a muro raffiguranti scene di tornei sportivi dipinti negli anni ‘30 del novecento (periodo nazista) realizzati da Hans Durer e Antoni di Breslavia e dal grande manierista italiano Giorgio Vasari. Sempre al secondo piano troviamo la Envoys’ Room. Una delle sale più importanti del palazzo, dove Anticamente vi si svolgevano le sedute della Seym (camera bassa) presiedute dal re, menzione d’onore va’ al pregio del soffitto di questa stanza che venne ricostruito nella prima metà del ventesimo secolo e che mostra le 30 rimanenti sculture in legno di teste umane delle 194 che esistevano originariamente, realizzate da Sebastian Tauerbach nel 1540. Due preziosi arazzi completano l’abbellimento delle pareti. Il primo si trova sulla parete sinistra della sala, risale allo stesso periodo del soffitto e raffigura “la storia della vita umana” ispirato al testo greco Tabula Cebetis. L’altro, si intitola “Dio che parla a Noè” e faceva parte della collezione privata di Sigismondo Augusto, risale al XVI secolo.

Proseguiamo la visita delle Sale dello Stato con la Planet Room, stanza dedicata ai pianeti e alla cosmologia. Molto interessante il fregio al muro raffigurante la “personificazione dei pianeti” che risale al 1929. La stanza è arredata in stile rinascimentale e comprende un pregiato vaso di maiolica e l’arazzo intitolato “Dio benedica Noè” del XVI secolo oltre ad alcuni dipinti italiani tra cui quello del celebre artista Dossa Dossi. Spostiamoci nella Torre Gotica, l’ entrata si effettua dall’ingresso al secondo piano, adiacente alla Planet Room. Impossibile non contemplare il soffitto che risale alla prima metà del 20 ° secolo e le pareti che sono decorate con un cordovese del XVIII secolo. Tra i numerosi dipinti della sala spiccano: "L'allegoria del destino fortunato" di Frans Francken II e "Vanitas" di Bartolomeus Spranger entrambi del XVII secolo. Sempre al secondo piano troviamo la Cappella Reale costruita nel 1600 da Sigismondo III Vasa consacrata da un altare trittico e dalla volta decorata con un affresco di Pankiewicz del 1930.
La visita alle stanze statali si conclude con la Stanza dell’Aquila, antica sede del tribunale, e con la Sala dei Senatori, la sala più grande del castello, decorata con arazzi raffiguranti temi biblici provenienti dalla collezione personale di Sigismondo Augusto.

Il secondo itinerario della mostra corrisponde alla visita degli Appartamenti Reali (Royal private apartment) dov’ è possibile visitare tre stanze: la stanza degli ospiti che conserva il soffitto originale, in legno di larice e il più antico arazzo di tutta la collezione risalente al XV secolo intitolato “storia del cavaliere col cigno”.
La sala chiamata piede di gallina, per via del grande pilastro centrale posto in mezzo alla stanza che ricorda la zampa del pennuto, è invece situata nella Torre Angolare e risale al XIV secolo, è il luogo adatto dal quale godere di una vista superba sulla città di Cracovia. Conserva il soffitto del 1600 al quale venne aggiunto un plafond dipinto da Zygmunt Waliszewski e le pareti furono rivestite da cordovan nel XVIsecolo. La mostra si conclude con la visita alla terza stanza, la sala delle colonne, dall’arredamento classico e tappezzerie in cordovan.

La terza sezione è dedicata alla Mostra del tesoro della Corona e dell’armeria e si sviluppa in cinque stanze. La prima sala del tesoro (ultimo esempio rimasto al mondo di residenza dei re Piast) ospita pietre preziose, tra le quali un ciondolo di epoca romana, vasi religiosi medievali e tesori appartenenti a governanti polacchi, oggetti molto particolari della mostra sono: la nave a forma di aquila della collezione di Giovanni Casimiro e una miniatura di Augusto III Sas conservata in una scatola di diamanti. La mostra delle armi è conservata, invece, nella “stanza di Jadwiga” (principessa del 1400) qui troverete la spada d’incoronazione dei re polacchi! Le altre tre sale che custodiscono armature d’epoca, spade e scudi.

La quarta mostra si chiama Lost Wawel ed è dedicata alla Wawel del passato. Fu inaugurata nel 1975 ed è excursus sulla storia di Wawel che si focalizza sui resti della Rotonda dei SS. Felix e Adauctus risalenti all’ XI secolo, l’esposizione comprende anche le ex cucine reali e la rimessa delle carrozze.
Da non perdere la sezione dedicata al Lapidario. Si tratta di una collezione di sculture in pietra e dettagli architettonici recuperati negli ultimi 100 anni in seguito ai numerosi restauri e scavi archeologici. Tutti gli oggetti e reperti in mostra sono disposti in gruppi tematici: elementi architettonici del cortile, i frammenti di pietra dalla facciata del palazzo reale e una scultura in pietra dalla Cattedrale di Wawel.
La sezione Lost Wawel prosegue con la visita alla Cattedrale di Sigismund che è uno dei migliori esempi di architettura rinascimentale italiana a nord delle Alpi, tuttavia, la visita è al momento poco esaustiva, infatti potrete ammirarla in tutto il suo splendore solo attraverso una griglia di bronzo.

L’ultima sezione della mostra permanente è dedicata ai manufatti realizzati dagli artisti polacchi in seguito ai contatti militari e commerciali, intrapresi in passato, con i paesi del Vicino Oriente. Grazie a questi incontri politico-culturali, la Polonia venne contaminata dall’arte turca, iraniana e caucasica. L’esposizione di questa ultima mostra propone tappeti, sete, arazzi e selle per cavalli cerimoniali evidentemente influenzati dai paesi del vicino oriente.

La Torre di Sandomierska

Il tour al Castello di Wawel può dirsi concluso con l’ultima visita alla Torre di Sandomierska che è uno dei tre "bastioni di fuoco di Wawel" e fu innalzata intorno al 1460. La torre serviva principalmente per rafforzare la difesa della residenza reale sul fronte meridionale, era utilizzata in prevalenza come vedetta anche se salendo al terzo piano, si noterà la presenza di una stanza, ad uso abitativo, con un portale d'ingresso e ampie vetrate che offrono una bella vista sulla città di Cracovia e dell'area circostante.

Visita ai giardini

Gli attuali giardini sono riproduzioni più o meno fedeli dei giardini rinascimentali, riprodotti grazie alle fonti storiche e iconografiche del periodo intorno al 1540. Combinano lo stile medievale e quello rinascimentale, che domina, e detengono il primato di essere gli unici giardini rinascimentali, ricostruiti, in Polonia.

La visita comincia dalla terrazza superiore del cortile del castello, arricchita da un piccolo "prato coltivato ad aiuole che contengono una varietà di erbe e fiori, tra cui esemplari di: timo, salvia, menta, lavanda, iris, gigli e piante di fragoline di bosco.
La terrazza più piccola è stata progettata attorno ai resti di un’antica residenza estiva, anche qui troviamo una discreta varietà di fiori ed erbe, e vasi con alberi sagomati secondo l’arte topiaria. La parte centrale della terrazza inferiore è dedicata al giardino ornamentale, a nodi in bosso, in pieno stile rinascimentale. La varietà floristica è notevole, infatti troviamo varietà di rose, caprifoglio, peonie, crisantemi, bocche di leone ed erbe come la verbena, il basilico e l’origano.

La leggenda della Grotta del Drago

La Grotta del Drago si trova sul versante occidentale della collina di Wawel ed è avvolta da una pluricentenaria leggenda. Secondo la tradizione popolare nei tunnel del castello viveva un mostro terribile che alcuni chiamavano “il mangiatore di tutto”. Ogni settimana il suo incessante appetito costringeva il popolo a privarsi del loro bestiame per darlo in sacrificio alla creatura abominevole. Grakch, l’allora sovrano del castello, chiese ai suoi figli di porre fine a questa ingiustizia. I due giovani ebbero l’idea di riempire lo stomaco dei bovini di zolfo, acceso, prima di darli in pasto al mostro. Quando il drago inghiottì il primo bovino morì all’istante, perché la combustione dello zolfo lo fece esplodere. Scampato il pericolo, i due principi erano diventati due eroi e il re Grakch avrebbe incoronato, di lì a poco, il maggiore dei due, ma il secondo dei due fratelli (Cracus), in preda a deliri di potere e con l’intenzione di succedere al trono uccise il primogenito, divenendo il nuovo sovrano regnante. Secondo la leggenda, Cracovia si chiama così in omaggio al re (Cracus) che uccise il drago, anche se secondo altre fonti il nome deriva dal gracchiare incessante dei corvi attratti dalla carcassa del mostro.
Oggi, potrete fare un tour alla scoperta dei luoghi in cui visse il Drago di Wawel visitando la caverna che è lunga 270 metri, e di cui solo 81 sono aperti al pubblico, una scala a chiocciola stretta e ripida di 135 gradini vi porterà “nei luoghi del Drago di Wawel”. La visita non è molto adatta ai bambini, ai portatori di handicap fisici e agli anziani.

Informazioni utili, orari e biglietti per visitare il Castello

Il castello di Wawel si trova sulla collina di Wawel, facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico della città oppure con le linee tram 6,8,10.
Mostre del Wawel
Gli orari della mostra permanente del Castello di Wawel, variano a seconda del periodo dell’anno. Ricordiamo, inoltre, che le mostre sono indipendenti e necessitano dell’acquisto di singoli biglietti per essere visitate.

La mostra alle Sale dello Stato è aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 17.00. L’ultima entrata si effettua alle 16.00. La biglietteria chiude alle 15.45. Biglietto intero 20 PNL e 12 PNL ridotto. Orari e prezzi riguardano la stagione estiva.

Dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 16.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 16.00. Ultimo ingresso si effettua alle 15.00, la biglietteria chiude alla 14.45. Biglietto intero 18 PNL ridotto 10 PNL. I prezzi e gli orari riguardano la stagione invernale.

La mostra agli Appartamenti Reali è aperta dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.00 e sabato e domenica dalla 10.00 alle 17.00. Biglietto 25 intero e PNL ridotto 18 PNL nella stagione estiva.

Dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 16.00. Biglietto 21PNL intero e 16PNL ridotto nella stagione invernale

La mostra Tesoro della Corona e armeria è aperta lunedì dalle 9.30 alle 13.00, dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 17.00. Biglietto 20 PNL e ridotto 12 PNL nella stagione estiva.

Dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 16.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 16.00. Biglietti 18 PNL intero e. 10 PNL ridotto nella stagione invernale.

La mostra Lost Wawel è aperta dal lunedì dalle 9.30 alle 13.30, dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 17.00. Biglietti intero 10 PNL, ridotto 7 PNL nella stagione estiva. Dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.00 e dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 16.00. Biglietto intero 8 PNL ridotto 5 PNL nella stagione invernale.

La mostra d’arte orientale è aperta dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.00 e sabato e domenica dalle 10.00 alle 17.00 Biglietto 8PNL intero, 5 PNL ridotto nella stagione estiva.

Dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 14.00. Biglietto intero 7PNL ridotto 4 PNL nella stagione invernale.
La visita alla grotta del Drago si effettua a maggio/giugno dalle 10.00 alle 18.00: luglio/agosto dalle 10.00 alle 19.00, settembre/ottobre dalle 10.00 alle 17.00. Ingresso 3 PNL.

Visita Torre Sandomierska
Aperta da maggio a giugno dalle 10.00 alle 18.00, luglio e agosto dalle 10.00 alle 19.00, settembre dalle 10.00 alle 17.00. Ottobre solo il weekend dalle 10.00 alle 17.00. Chiusa da novembre a marzo. Biglietto 4 PNL.

Giardini di Wawel
Chiusi da ottobre ad aprile. Aperti da maggio a settembre dalle 11.00 alle 16.30. Biglietto 18 PNL, comprende visita alla mostra Lost Wawel e alla Torre Sandomierska.

Per maggiori info consultare il sito ufficiale

 Pubblicato da il 24/11/2018 - 23.495 letture - ® Riproduzione vietata

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