Kunstmuseum Basel, il Museo d'Arte di Basilea
E' una delle visite imperdibili della cittą, dove potrete ammirare opere uniche che spaziano dal Rinascimento all'arte moderna, con autori del calibro di Gaugain, Van Gogh, Rembrandt, Rubens e Monet.
E’ il primo museo pubblico d’Europa, perché nel 1661 fu la città ad acquisire la collezione della famiglia di stampatori e tipografi Amerbach. Il loro “gabinetto” andò a costituire il primo nucleo di una raccolta d’arte che, tutt’oggi, è la più completa ed importante della Svizzera.
Il Kunstmuseum Basel, con i suoi edifici grigi e squadrati, sta fra i grandissimi, a due passi dal Muenster (Il duomo di Basilea) e dal Reno: non ha l’impatto di un Louvre, di un Prado o di una National Gallery, perché ha molto, molto di più. Le misure degli spazi sono ariose, umane, pur vastissime. La collezione oggi è spalmata su tre edifici, due collegati ed un terzo (Gegenwarts - Kunst), dedicato all’arte contemporanea dopo gli Anni 60 e alla video arte, poco oltre sempre sulla stessa sponda del fiume.
Di quest’ultimo, da non perdere Il corpo di Cristo morto nella tomba, uno spaccato orizzontale che mette i brividi per realismo e al contempo solennità. Fra gli altri nomi della pittura del grande nord, che spesso da noi è meno rappresentata, ecco Cranach, Konrad Witz, Hans Baldung, fra gli altri.
Dei secoli XVII e XVIII, da non perdere sono le grandi tele di Jan Brueghel il Vecchio, Rembrandt e Rubens. Fa da cornice al primo piano del museo una bellissima collezione dedicata ai quadri di montagna. Non poteva essere altrimenti essendo in Svizzera! Le cime sono l’occasione per raccontare di scene di vita ostile o difficoltosa, alle pendici dei monti, ma anche per squadernare paesaggi idilliaci da sogno.
Montagna positiva o negativa, luogo di fuga o da cui fuggire. In questa galleria, sospesa fra realismo e simbolismo, c’è tutta l’evoluzione dell’idea delle Alpi secondo gli artisti con alcuni capolavori da non perdere firmati da Caspar Wolf, Ferdinand Hodler, Giovanni Segantini.
Proseguendo nella visita, i super big del secolo XIX e dell’Impressionismo, poi, ci sono tutti: Manet, Monet con le sue scogliere all’alba, Gaugain, Cezanne, Vincent Van Gogh con il suo autoritratto multicolore. E ancora: il XX secolo apre con Munch. Non è un “urlo”, bensì neve che si scioglie al sole e una Strada di Asgardstrand. Marc Chagall occupa un’intera sala mentre uno dei nuclei più ampi è quello dedicato al Cubismo, a testimonianza del forte legame della città svizzera con Pablo Picasso, come testimoniato anche nell’attività della fondazione Beyeler. Kosmos Kubismus – da Picasso A Léger è, infatti, un’ottima ragione per attraversare la strada e passare al di sotto di St. Alban Graben strasse.
Si approda così, fra ascensori e suggestive gallerie, alla Neubau, la nuova ala del museo, interamente dedicata all’arte contemporanea post 1950 e alle mostre speciali. Tre piani di meraviglie che costituiscono un’ulteriore aggiunta alla visita. Fino ad agosto 2019 è possibile visitare la mostra che racconta di quanto il Cubismo sia stato rivoluzionario. Quadri famosissimi, di grande impatto e grande formato, sono fra il centinaio di opere, in arrivo dal tutto il mondo, per illustrare gli albori di questa corrente che ha cambiato il Novecento, con il genio spagnolo e Georges Braque, innanzitutto, per proseguire, poi, fino a Sonia Delaunay e Fernand Léger. Fra gli altri eventi del 2019 ecco l’esposizione dedicata a William Kentridge, A poem that is not our own, visual artist e film maker sudafricano, oltre ad un tuffo nel passato con Gold and Glory, Gifts for eternity, una mostra dedicata a tesoro della cattedrale di Basilea, il Muenster, che festeggia, proprio nel 2019, i suoi primi mille anni.
Date: dal martedì alla domenica
Chiusura: lunedì
Orari: dalle 10 alle 18 eccetto il mercoledì con orario 10-20
Biglietti: cumulativo grande mostra + mostre e museo: € 25 adulti maggiori di 20 anni, studenti e Baselcard € 13 adolescenti 13-19 anni € 8.
Solo mostre e museo € 15 adulti, ridotti € 8.
Maggiori informazioni: sito ufficiale
Come arrivare: per chi arriva in auto segnaliamo che il museo principale non è dotato di parcheggio, bisogna quindi utilizzare i parcheggi pubblici cittadini. Chi arriva da sud può utilizzare il Parkhaus Elisabethen e da qui in 5 minuti a piedi si raggiunge il museo, per chi arriva da nord meglio optare sulla Parkhaus Messe Base e da qui in circa 6 minuti con il tram 2 fino alla fermata Bankverein (direzione Binningen).
Per chi arriva in aereo utilizzare il Bus 50 che conduce alla stazione ferroviaria, e da qui il tram n° 2 con fermata Bankverein
Il Kunstmuseum Basel, con i suoi edifici grigi e squadrati, sta fra i grandissimi, a due passi dal Muenster (Il duomo di Basilea) e dal Reno: non ha l’impatto di un Louvre, di un Prado o di una National Gallery, perché ha molto, molto di più. Le misure degli spazi sono ariose, umane, pur vastissime. La collezione oggi è spalmata su tre edifici, due collegati ed un terzo (Gegenwarts - Kunst), dedicato all’arte contemporanea dopo gli Anni 60 e alla video arte, poco oltre sempre sulla stessa sponda del fiume.
La visita al Kunstmuseum
L’Hautbau, il nucleo originario, da spettacolo fin dal cortile d’ingresso dove, ad accogliere il visitatore, stanno diverse sculture fra cui Le bourgeois de Calais di Auguste Rodin. L’interno, su due livelli, è una carrellata di meraviglie. Per gli italiani, poi è una prospettiva decisamente nuova: noi siamo eredi, fieri, del Rinascimento che qui, però, ha le forme, i volti e i colori fiamminghi del grande Nord. Il Kunstmuseum ospita, infatti, la più vasta collezione dei quadri degli Holbein: Ambrosius, Hans il Vecchio ed il Giovane.Di quest’ultimo, da non perdere Il corpo di Cristo morto nella tomba, uno spaccato orizzontale che mette i brividi per realismo e al contempo solennità. Fra gli altri nomi della pittura del grande nord, che spesso da noi è meno rappresentata, ecco Cranach, Konrad Witz, Hans Baldung, fra gli altri.
Dei secoli XVII e XVIII, da non perdere sono le grandi tele di Jan Brueghel il Vecchio, Rembrandt e Rubens. Fa da cornice al primo piano del museo una bellissima collezione dedicata ai quadri di montagna. Non poteva essere altrimenti essendo in Svizzera! Le cime sono l’occasione per raccontare di scene di vita ostile o difficoltosa, alle pendici dei monti, ma anche per squadernare paesaggi idilliaci da sogno.
Montagna positiva o negativa, luogo di fuga o da cui fuggire. In questa galleria, sospesa fra realismo e simbolismo, c’è tutta l’evoluzione dell’idea delle Alpi secondo gli artisti con alcuni capolavori da non perdere firmati da Caspar Wolf, Ferdinand Hodler, Giovanni Segantini.
Proseguendo nella visita, i super big del secolo XIX e dell’Impressionismo, poi, ci sono tutti: Manet, Monet con le sue scogliere all’alba, Gaugain, Cezanne, Vincent Van Gogh con il suo autoritratto multicolore. E ancora: il XX secolo apre con Munch. Non è un “urlo”, bensì neve che si scioglie al sole e una Strada di Asgardstrand. Marc Chagall occupa un’intera sala mentre uno dei nuclei più ampi è quello dedicato al Cubismo, a testimonianza del forte legame della città svizzera con Pablo Picasso, come testimoniato anche nell’attività della fondazione Beyeler. Kosmos Kubismus – da Picasso A Léger è, infatti, un’ottima ragione per attraversare la strada e passare al di sotto di St. Alban Graben strasse.
Si approda così, fra ascensori e suggestive gallerie, alla Neubau, la nuova ala del museo, interamente dedicata all’arte contemporanea post 1950 e alle mostre speciali. Tre piani di meraviglie che costituiscono un’ulteriore aggiunta alla visita. Fino ad agosto 2019 è possibile visitare la mostra che racconta di quanto il Cubismo sia stato rivoluzionario. Quadri famosissimi, di grande impatto e grande formato, sono fra il centinaio di opere, in arrivo dal tutto il mondo, per illustrare gli albori di questa corrente che ha cambiato il Novecento, con il genio spagnolo e Georges Braque, innanzitutto, per proseguire, poi, fino a Sonia Delaunay e Fernand Léger. Fra gli altri eventi del 2019 ecco l’esposizione dedicata a William Kentridge, A poem that is not our own, visual artist e film maker sudafricano, oltre ad un tuffo nel passato con Gold and Glory, Gifts for eternity, una mostra dedicata a tesoro della cattedrale di Basilea, il Muenster, che festeggia, proprio nel 2019, i suoi primi mille anni.
Informazioni utili, date, orari e prezzi biglietti della visita
Nome: Kunstmuseum BaselDate: dal martedì alla domenica
Chiusura: lunedì
Orari: dalle 10 alle 18 eccetto il mercoledì con orario 10-20
Biglietti: cumulativo grande mostra + mostre e museo: € 25 adulti maggiori di 20 anni, studenti e Baselcard € 13 adolescenti 13-19 anni € 8.
Solo mostre e museo € 15 adulti, ridotti € 8.
Maggiori informazioni: sito ufficiale
Come arrivare: per chi arriva in auto segnaliamo che il museo principale non è dotato di parcheggio, bisogna quindi utilizzare i parcheggi pubblici cittadini. Chi arriva da sud può utilizzare il Parkhaus Elisabethen e da qui in 5 minuti a piedi si raggiunge il museo, per chi arriva da nord meglio optare sulla Parkhaus Messe Base e da qui in circa 6 minuti con il tram 2 fino alla fermata Bankverein (direzione Binningen).
Per chi arriva in aereo utilizzare il Bus 50 che conduce alla stazione ferroviaria, e da qui il tram n° 2 con fermata Bankverein