La visita al Castello Visconteo di Pavia
Fato costruire nel 14° secolo da Galeazzo II Visconti, il Castello Visconteo di Pavia offre ai visitatori un bel cortile e il patrimonio artistico dei Musei Civici, oltre che ospitare mostre temporanee ed eventi.
Fu Galeazzo II Visconti a far costruire fra il 1360 e il 1365 quell’imponente monumento che oggi possiamo ammirare in tutto il suo splendore nel centro di Pavia, il Castello Visconteo la cui configurazione aderisce all’architettura fortificata lombarda in auge nel Medioevo italico. Si tratta in realtà di un complesso – inizialmente pensato per rivestire il ruolo di palazzina di caccia - annoverante innanzitutto il maniero, al quale si accostano il giardino, parte del muro settentrionale, i tre ponti di accesso, il fossato e il muro di cinta perimetrale.
Si organizza su un impianto quadrato, che crea una grande corte, come quadrate risultano essere le due torri angolari (in origine erano quattro, chiamate Torre della Biblioteca, Torre delle Reliquie, Torre degli Specchi e Torre della Lunga Dimora) e le campate dei corpi di fabbrica. Possiamo notare che l’estetica del Castello punta sui classici mattoni a vista, una scelta che premia poiché il tenue rosso della costruzione esalta anche i dettagli specialmente nelle giornate di sole, ivi comprese le finestre non coinvolte nei rimaneggiamenti operati nel tempo.
La struttura segue una simmetria esemplare contenuta dalle due torri coperte a padiglione con capriate in legno. La forma stereometrica dell’opera architettonica è stata conferita direttamente dall’autore del progetto edilizio, Bernardo da Venezia, che si preoccupò (aveva a che fare con le esigenze di un Visconti) non soltanto di infondere solidità alla sua creatura bensì di definire un aspetto sontuoso, proprio di un palazzo di città piuttosto che di un fortilizio, l’emblema possente di una casata.
Per l’atipica sontuosità, l’umanista Pier Candido Decembrio considerò il Castello Visconteo una “dimora che non ha eguali in Italia”, forte di tutti i criteri difensivi non mancando di sviluppare decisi interessi artistici e culturali esprimendoli attraverso il patrimonio bibliografico interno (la biblioteca che nel ‘300 possedeva oltre 2.000 incunaboli in parte vagliati da Francesco Petrarca), un bagaglio di sacre reliquie (custodite nella torre di destra) e una lunga serie di affreschi firmati dal Pisanello, contenuti nell’ala purtroppo andata distrutta nel 1525 durante la battaglia di Pavia combattuta dai Francesi contro gli Spagnoli. Ben prima, nel 1495, Ludovico il Moro incaricò delle decorazioni della tenuta Leonardo da Vinci e il Bramante: il primo si occupò dei saloni e dell’applicazione di stelle in oro zecchino, il secondo dei lati del ponte levatoio, esaltati da guerrieri con scimitarra e paggetti con funzione di accoglimento degli ospiti.
L’anticamera all’aperto del cassero è l’introduzione che tutte le grandi tenute nobiliari vorrebbero, un enorme parco interamente recintato, inclusivo di roggia Vernavola, di superfici boschive e del padiglione Mirabello, l’antica residenza del capitano. Oggi è per lo più decorativo ma un tempo questo sommo giardino dava ospitalità a una fauna che contava ca. 5.000 caprioli, era dunque qualcosa di vivo, un habitat, uno scorcio di dinamica vegetazione vissuta.
Gli interni del Castello Visconteo ospitano attualmente i Musei Civici e tutte le esposizioni a essi connessi, vale a dire il Museo Archeologico e Sala Lombarda, il Museo romanico e rinascimentale, la Pinacoteca Malaspina, il Museo del ‘600 e del ‘700, la Quadreria dell’Ottocento, il Museo del Risorgimento e in ultimo il Museo di Arte Moderna e Gipsoteca. Inoltre va specificato che la dimora è adibita anche a spazio vivace preposto all'organizzazione di svariati eventi soprattutto estivi, convegni, ritrovi, mostre (da febbraio a maggio 2019 è stata allestita la Mostra fotografica dedicata a Vivian Maier) e concerti tenuti in prossimità delle scuderie o nel cortile interno circondato da uno scenografico loggiato.
Dove: Viale XI Febbraio, 35 - Pavia.
Quando: tutto l’anno eccetto 25 e 26 dicembre, 1° gennaio e 15 agosto.
Orari: da martedì a venerdì con orario 14.30 – 18.00, sabato e domenica con orario 11.00 – 19.00, chiuso il lunedì.
Biglietto: € 8.00 intero (tutti i musei), € 4.00 ridotto (musei specifici), € 10.00 famiglia (genitori + 2 figli under 18 anni), gratuito per visita alla Corte del Castello; per ulteriori riduzioni e gratuità consultare la pagina dedicata.
Maggiori informazioni: chiamare il tel. 0382/399770 o inviare una e-mail all’indirizzo museicivici@comune.pv.it.
Come arrivare
Dalla stazione di Pavia, proseguire lungo il Viale Vittorio Emanuele II fino a Piazza della Minerva, prendere il sottopassaggio pedonale, percorrere C.so Cavour per ca. 700 m fino a sbucare in Piazza della Vittoria, svoltare poi a sinistra immettendosi in C.so Strada Nuova e raggiungere Piazza Castello finché, superati due attraversamenti pedonali, vedrete il Castello Visconteo davanti a voi; parcheggi auto disponibili in Viale Indipendenza (gratuito), Viale Nazario Sauro, Area Cattaneo, Viale XI Febbraio e Viale Matteotti.
Si organizza su un impianto quadrato, che crea una grande corte, come quadrate risultano essere le due torri angolari (in origine erano quattro, chiamate Torre della Biblioteca, Torre delle Reliquie, Torre degli Specchi e Torre della Lunga Dimora) e le campate dei corpi di fabbrica. Possiamo notare che l’estetica del Castello punta sui classici mattoni a vista, una scelta che premia poiché il tenue rosso della costruzione esalta anche i dettagli specialmente nelle giornate di sole, ivi comprese le finestre non coinvolte nei rimaneggiamenti operati nel tempo.
La struttura segue una simmetria esemplare contenuta dalle due torri coperte a padiglione con capriate in legno. La forma stereometrica dell’opera architettonica è stata conferita direttamente dall’autore del progetto edilizio, Bernardo da Venezia, che si preoccupò (aveva a che fare con le esigenze di un Visconti) non soltanto di infondere solidità alla sua creatura bensì di definire un aspetto sontuoso, proprio di un palazzo di città piuttosto che di un fortilizio, l’emblema possente di una casata.
Per l’atipica sontuosità, l’umanista Pier Candido Decembrio considerò il Castello Visconteo una “dimora che non ha eguali in Italia”, forte di tutti i criteri difensivi non mancando di sviluppare decisi interessi artistici e culturali esprimendoli attraverso il patrimonio bibliografico interno (la biblioteca che nel ‘300 possedeva oltre 2.000 incunaboli in parte vagliati da Francesco Petrarca), un bagaglio di sacre reliquie (custodite nella torre di destra) e una lunga serie di affreschi firmati dal Pisanello, contenuti nell’ala purtroppo andata distrutta nel 1525 durante la battaglia di Pavia combattuta dai Francesi contro gli Spagnoli. Ben prima, nel 1495, Ludovico il Moro incaricò delle decorazioni della tenuta Leonardo da Vinci e il Bramante: il primo si occupò dei saloni e dell’applicazione di stelle in oro zecchino, il secondo dei lati del ponte levatoio, esaltati da guerrieri con scimitarra e paggetti con funzione di accoglimento degli ospiti.
L’anticamera all’aperto del cassero è l’introduzione che tutte le grandi tenute nobiliari vorrebbero, un enorme parco interamente recintato, inclusivo di roggia Vernavola, di superfici boschive e del padiglione Mirabello, l’antica residenza del capitano. Oggi è per lo più decorativo ma un tempo questo sommo giardino dava ospitalità a una fauna che contava ca. 5.000 caprioli, era dunque qualcosa di vivo, un habitat, uno scorcio di dinamica vegetazione vissuta.
Gli interni del Castello Visconteo ospitano attualmente i Musei Civici e tutte le esposizioni a essi connessi, vale a dire il Museo Archeologico e Sala Lombarda, il Museo romanico e rinascimentale, la Pinacoteca Malaspina, il Museo del ‘600 e del ‘700, la Quadreria dell’Ottocento, il Museo del Risorgimento e in ultimo il Museo di Arte Moderna e Gipsoteca. Inoltre va specificato che la dimora è adibita anche a spazio vivace preposto all'organizzazione di svariati eventi soprattutto estivi, convegni, ritrovi, mostre (da febbraio a maggio 2019 è stata allestita la Mostra fotografica dedicata a Vivian Maier) e concerti tenuti in prossimità delle scuderie o nel cortile interno circondato da uno scenografico loggiato.
Informazioni utili, date, orari e biglietti per visitare il castello
Nome: Castello VisconteoDove: Viale XI Febbraio, 35 - Pavia.
Quando: tutto l’anno eccetto 25 e 26 dicembre, 1° gennaio e 15 agosto.
Orari: da martedì a venerdì con orario 14.30 – 18.00, sabato e domenica con orario 11.00 – 19.00, chiuso il lunedì.
Biglietto: € 8.00 intero (tutti i musei), € 4.00 ridotto (musei specifici), € 10.00 famiglia (genitori + 2 figli under 18 anni), gratuito per visita alla Corte del Castello; per ulteriori riduzioni e gratuità consultare la pagina dedicata.
Maggiori informazioni: chiamare il tel. 0382/399770 o inviare una e-mail all’indirizzo museicivici@comune.pv.it.
Come arrivare
Dalla stazione di Pavia, proseguire lungo il Viale Vittorio Emanuele II fino a Piazza della Minerva, prendere il sottopassaggio pedonale, percorrere C.so Cavour per ca. 700 m fino a sbucare in Piazza della Vittoria, svoltare poi a sinistra immettendosi in C.so Strada Nuova e raggiungere Piazza Castello finché, superati due attraversamenti pedonali, vedrete il Castello Visconteo davanti a voi; parcheggi auto disponibili in Viale Indipendenza (gratuito), Viale Nazario Sauro, Area Cattaneo, Viale XI Febbraio e Viale Matteotti.