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Terme di Vulci, a Canino le piscine naturali della Maremma

Alimentate da un'antichissima sorgente termale, già nota al tempo degli Etruschi, le Terme di Canino offrono acque ipertermali che sgorgano a 42°C, ricche di minareli, ferruginose ed acidule..

Terme di Vulci é lo stabilimento termale di Canino, in provincia di Viterbo, nell’Alta Maremma Laziale, ad un paio di kilometri dal confine fra il Lazio e la Toscana, nella piccola frazione di Riminino. Sebbene modernissimo nella concenzione e dalle linee eleganti, lo stabilimento termale ha voluto omaggiare nel nome l’antica città di Vulci, di cui restano importanti testimonianze archeologiche nelle immediate vicinanze (Parco Archeologico di Vulci).

Il loro fascino risiede sia nel’immacolato contesto naturale della Maremma e nella placida assenza di rumori che si gusta in questo angolo di campagna lontano dai centri abitati, che nel particolare gusto con cui il parco termale é concepito. Una vasta estensione di verde, alberi di ulivo a centro piscina, l’uso di legni e pietre locali e il design delle strutture, contribuiscono, assieme al meraviglioso panorama visibile dalle piscine (splendido soprattutto al tramonto), a donare questo centro termale un senso di raffinatezza e di comfort.

Inaugurato nel settembre 2016, e subito entrato nella classifica dei migliori stabilimenti termali del Lazio, Terme di Vulci si estende nel complesso su ben 172mila mq, di cui ben 2500 mq di piscine, Spa&Wellness Center con all’interno trattamenti curativi, centro estetico e centro medico, e in più tutta l’area dedicata all’ospitalità per chi volesse trattenersi più giorni (Hotel e Resort Village con appartamenti turistici). Fra gli altri servizi messi a disposizione gratuitamente presso il centro termale, ci sono il punto ristoro, lo spogliatoio con le docce, il parcheggio ed il solarium a bordo piscina con ombrelloni, sdraio e lettini.

In alta stagione (festivi e pre-festivi + tutto il periodo compreso fra metà luglio e metà settembre) l’ingresso adulti costa 25€ (più eventuale noleggio di accappatoio, armadietto e ciabattine), che devono essere anticipati al momento della necessaria prenotazione online; in effetti non si entra senza prenotazione ma questo é per contro garanzia di non trovare mai un affollamento eccessivo. Il prezzo di ingresso non é fra i più bassi della Regione, ma corrisponde tuttavia al target di proposta chic adottato dalla struttura e riflessa peraltro nell’eccellente livello di manutenzione e di qualità sia delle strutture che del contesto paesaggistico. Sono inoltre proposte numerose riduzioni tariffarie per bassa stagione; bambini e residenti.

Acque e trattamenti termali

Le vasche termali di Terme di Vulci sono alimentate dalle acque terapeutiche di una sorgente ipertermale, in quanto sgorga in superficie a 42 gradi, e particolarmente ricca di sali minerali come calcio, magnesio, fluoro, solfato e bicarbonato. Viene inoltre definita ferruginosa e acidula, e risulta inoltre frizzante naturale.

La peculiare composizione la rende adatta in particolare per la balneoterapia e la fangoterapia, con cui vengono qui trattate soprattutto patologie artroreumatiche, dermatologiche e vascolari.

In effetti, ad oggi le acque idrotermali di Canino trovano il loro principale utilizzo per i bagni a scopo di relax: la maggior parte dei viaggiatori visita infatti Terme di Vulci per l’effetto rilassante delle sue acque benefiche. La struttura mette infatti a disposizione ben quattro piscine con temperature dell’acqua differenti: dai 30 gradi della più piccola, ai 42 della più grande, in modo da potersi adattare via via alle temperature più elevate e poi ridiscendere gradualmente come nella migliore tradizione delle thermae romane.

Storia dello stabilimento termale

La sorgente termale che ancora oggi alimenta Terme di Vulci ha una storia che dura da oltre 2500 anni : i primi abitatori della zona, gli Etruschi, già ne usufruivano, e allo stesso modo ne beneficiano i Romani dal III secolo a.C., dopo la conquista di Vulci.

La riscoperta del vasto complesso termale romano detto delle ‘Cento Camere’, comprendente ben due serie di percorsi termali completi (frigidarium, tepidarium, calidarium e laconicum), si deve soprattutto agli scavi archeologici intrapresi da Luciano Bonaparte, fratello minore di Napoleone e principe di Canino.

Oltre alla riscoperta delle terme romane presso Musignano, si deve a Luciano Bonaparte anche la ripresa dell’attività termale a Vulci, con la ristutturazione di una ampia vasca rettangolare alimentata dalla sorgente termale a lungo dimenticata. L’impianto termale di epoca napoleonica prende il nome di Casale del Bagno.

Informazioni utili per visitare le Terme

Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Via delle Terme, 01011 Canino VT, Italia

tel. +39 0761 438574
termedivulci.com/


Come arrivare
Considerata la collocazione in piena campagna e la distanza dai maggiori centri abitati, non ci sono mezzi pubblici per raggiungere Terme di Vulci. Chi viaggia in auto o altro mezzo proprio, invece, vi arriva facilmente, sia da nord che da sud, percorrendo la A12/SS1 fino allo svincolo di Montalto di Castro, per poi proseguire sulla SR312 Castrense per circa 5 km prima di deviare a sinistra (basta seguire indicazioni per Vulci). Stesso percorso più o meno per chi arriva dall’A1 via lago di Bolsena: Strada Castrense, fino a Canino questa volta, per poi svoltare verso nord in direzione del parco termale.
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