Il sito archeologico di Paestum e il suo Museo
E' uno dei siti archeologici pił importanti in Italia e che presenta ben tre templi della Magna Grecia in perfetto stato di conservazione. Da non perdere il Museo Archeologico Nazionale con reperti eccezionali.
Lungo la porzione più meridionale della pianura del Sele, poco prima che si innalzino i contrafforti montuosi del Cilento, da circa 2600 anni il paesaggio del golfo di Salerno è accompagnato dal solenne profilo dei templi di Paestum, una delle più limpide testimonianze del periodo della Magna Grecia, ed uno dei siti archeologici più importanti di tutta la penisola italiana.
Il crollo di Sibari da parte dei crotonesi (520 a.C.) lasciò via libera ai Lucani che circa un secolo dopo presero possesso della città chiamandola Paiston, nome poi evolutosi in Paestum con l’avvento nel 273 a.C. della dominazione romana.
Cadde l’impero romano, ma le zone paludose del Sile protessero in parte i resti di questa città, a parte le incursioni saracene dal mare, con l’ultimo “saccheggio” compiuto dai Normanni che utilizzarono parte del materiale di Paestum per la costruzione del Duomo di Salerno. Ma da allora la città cadde nell’oblio, fino alla sua scoperta in epoca romantica e da allora richiama numerosi viaggiatori che non sanno resistere al richiamo del fascino della storia e alla bellezza dei suoi antichi templi. Oggi il sito archeologico si trova nel territorio del comune di Capaccio Paestum.
Tutto il sito archeologico è racchiuso da una doppia cortina di mura, ben conservate, che cinge tutta l'area per un perimetro complessivo di oltre 4 chilometri e mezzo. Tra esse si aprono quattro porte d’ingresso, e cioè la porta della Sirena ad est, la porta Aurea a nord, quella Marina ad ovest e la Porta della Giustizia a sud.
Da quest’ultima porte si apre l’asse portante del sito di Paestum, la cosiddetta Via Sacra che prende il nome dai santuari che immediatamente si aprono alla sua destra, e che conduce tagliando tutto il centro abitato fino al Tempio di Cerere.
La Basilica, conosciuta anche con il nome di tempio di Hera ci ricollega alla dominazione di Sibari, città che aveva questo culto di origine Achea. E’ il tempio più antico della terna di Paestum, e il nome di Basilica viene utilizzato in modo improprio, visto che si trattava di un edificio religioso e non della vita politica della città.
Possiede una architettura dorica ed una dimensione di 26 metri di larghezza per 55 metri di lunghezza.
Ancor più imponente a fianco si erge il magnifico Tempio di Poseidone, Nettuno secondo i romani, un vero capolavoro che fu eretto in stile dorico, con un doppio ordine di colonne e sei nel fronte, nel 460 avanti Cristo. Per molti archeologici è un tempio paragonabile a quello di Zeus ad Olimpia, con il vantaggio che questo di Paestum è ancora in piedi da oltre 2.400 anni.
Il terzo tempio da visitare è il Santuario dedicato ad Atena, il Tempio di Cerere. E’ il più piccolo dei tre, 36 x 16 metri sempre con colonne doriche di cui sempre sei nella bella facciata
Oltre ai tre templi principali Paestum ha da offrire altri edifici con un certo interesse. Sempre lungo la Via Sacra troviamo il Foro, relativo al periodo romano dell’insediamento, affiancato dal Capitolium e dall’Anfiteatro che si apre alle sue spalle. Quest’ultimo è visibile per metà, visto che la sua porzione più orintale si trova ancora sepolta al di là della Strada in un terreno privato.
Sempre lungo la via Sacra troviamo un ginnasium, che dovrebbe aver preceduto la costruzione dell’Anfiteatro.
Notevoli anche le sei metope del Tempio di Poseidone, una statua di Zeus e la “tomba del tuffatore”, così chiamata per un affresco di grande importanza, unico del suo genere e del periodo, che raffigura una figura umana (forse un anima) che si tuffa nelle acque, segno di passaggio dal mondo terreno a quello dell’aldilà.
Per visitare gli scavi è consigliabile indossare calzature comode .
L’orario d’apertura degli scavi è dalle 8:30 fino alle 19:30 (dopo il tramonto la visita è limitata all'area del Santuario meridionale e cioè empio di Nettuno e Basilica), mentre la biglietteria chiude alle 18:50. Se il tempo lo consente è possibile partecipare alle visite notturne di "Paestum di Notte" che consentono la visita guidata con le lanterne al Santuario meridionale. Maggiori informazioni in loco
Il museo è chiuso tutti i lunedì. I giorni di chiusura straordinaria sono il il 25 dicembre e il 1° gennaio.
Tra gli eventi da segnalare il Paestum Festival che si effettua ad agosto nell’arena dell’area Archeologica, e che si svolge con spettacoli di musica, teatro danza e lirica.
Storia di Paestum
Storicamente parlando la città di Paestum fu fondata circa 6 secoli prima di Cristo dagli abitanti di Sibarim in Calabria che la chiamarono Posidonia, in onore della divinità del mare Poseidon, divenuto poi Nettuno nella mitologia romana.Il crollo di Sibari da parte dei crotonesi (520 a.C.) lasciò via libera ai Lucani che circa un secolo dopo presero possesso della città chiamandola Paiston, nome poi evolutosi in Paestum con l’avvento nel 273 a.C. della dominazione romana.
Cadde l’impero romano, ma le zone paludose del Sile protessero in parte i resti di questa città, a parte le incursioni saracene dal mare, con l’ultimo “saccheggio” compiuto dai Normanni che utilizzarono parte del materiale di Paestum per la costruzione del Duomo di Salerno. Ma da allora la città cadde nell’oblio, fino alla sua scoperta in epoca romantica e da allora richiama numerosi viaggiatori che non sanno resistere al richiamo del fascino della storia e alla bellezza dei suoi antichi templi. Oggi il sito archeologico si trova nel territorio del comune di Capaccio Paestum.
Cosa vedere a Paestum
Quando si arriva lungo la strada statale 18 già da qualche chilometro lo sguardo è preso dai profili dei tre templi principali, i veri gioielli degli scavi di Paestum e cioè il il Tempio di Athena o di Cerere, e la spettacolare coppia del Tempio di Nettuno (Poseidone) con il Tempio di Hera (detto la Basilica).Tutto il sito archeologico è racchiuso da una doppia cortina di mura, ben conservate, che cinge tutta l'area per un perimetro complessivo di oltre 4 chilometri e mezzo. Tra esse si aprono quattro porte d’ingresso, e cioè la porta della Sirena ad est, la porta Aurea a nord, quella Marina ad ovest e la Porta della Giustizia a sud.
Da quest’ultima porte si apre l’asse portante del sito di Paestum, la cosiddetta Via Sacra che prende il nome dai santuari che immediatamente si aprono alla sua destra, e che conduce tagliando tutto il centro abitato fino al Tempio di Cerere.
La Basilica, conosciuta anche con il nome di tempio di Hera ci ricollega alla dominazione di Sibari, città che aveva questo culto di origine Achea. E’ il tempio più antico della terna di Paestum, e il nome di Basilica viene utilizzato in modo improprio, visto che si trattava di un edificio religioso e non della vita politica della città.
Possiede una architettura dorica ed una dimensione di 26 metri di larghezza per 55 metri di lunghezza.
Ancor più imponente a fianco si erge il magnifico Tempio di Poseidone, Nettuno secondo i romani, un vero capolavoro che fu eretto in stile dorico, con un doppio ordine di colonne e sei nel fronte, nel 460 avanti Cristo. Per molti archeologici è un tempio paragonabile a quello di Zeus ad Olimpia, con il vantaggio che questo di Paestum è ancora in piedi da oltre 2.400 anni.
Il terzo tempio da visitare è il Santuario dedicato ad Atena, il Tempio di Cerere. E’ il più piccolo dei tre, 36 x 16 metri sempre con colonne doriche di cui sempre sei nella bella facciata
Oltre ai tre templi principali Paestum ha da offrire altri edifici con un certo interesse. Sempre lungo la Via Sacra troviamo il Foro, relativo al periodo romano dell’insediamento, affiancato dal Capitolium e dall’Anfiteatro che si apre alle sue spalle. Quest’ultimo è visibile per metà, visto che la sua porzione più orintale si trova ancora sepolta al di là della Strada in un terreno privato.
Sempre lungo la via Sacra troviamo un ginnasium, che dovrebbe aver preceduto la costruzione dell’Anfiteatro.
Il Museo Archeologico Nazionale
L’esplorazione del sito di Paestum non può prescindere da una visita al Museo Archeologico Nazionale, che raccoglie i pezzi pregiati emersi dagli scavi della zona, ma anche da altri luoghi dell’Italia meridionale. Il museo raccoglie le spettacolari 33 metope del tempio di Hera Argiva che si trova a nord, lungo il fiume Sele, una volta presso le sue foci.Notevoli anche le sei metope del Tempio di Poseidone, una statua di Zeus e la “tomba del tuffatore”, così chiamata per un affresco di grande importanza, unico del suo genere e del periodo, che raffigura una figura umana (forse un anima) che si tuffa nelle acque, segno di passaggio dal mondo terreno a quello dell’aldilà.
Informazioni utili orari e prezzo biglietti di ingresso a Paestum
l’ingresso al Museo Archeologico Nazionale ed all’Area dei Templi si acquista prezzo totale di 13,50 euro, mentre il biglietto con ingresso annuale costa 15 euro, ideale se volete suddividere la visita in più giornate.Per visitare gli scavi è consigliabile indossare calzature comode .
L’orario d’apertura degli scavi è dalle 8:30 fino alle 19:30 (dopo il tramonto la visita è limitata all'area del Santuario meridionale e cioè empio di Nettuno e Basilica), mentre la biglietteria chiude alle 18:50. Se il tempo lo consente è possibile partecipare alle visite notturne di "Paestum di Notte" che consentono la visita guidata con le lanterne al Santuario meridionale. Maggiori informazioni in loco
Il museo è chiuso tutti i lunedì. I giorni di chiusura straordinaria sono il il 25 dicembre e il 1° gennaio.
Tra gli eventi da segnalare il Paestum Festival che si effettua ad agosto nell’arena dell’area Archeologica, e che si svolge con spettacoli di musica, teatro danza e lirica.