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Il Castello di Padernello e la leggenda della Dama Bianca

Circondato da un grande fossato questo maniero č uno dei pių fotogenici della Lombardia. L'interessante visita č resa ancora pių affascinante dalla leggenda sula storia di Biancamaria Martinengo.

In ogni castello aleggia una leggenda misteriosa.

Quello di Padernello, frazione nel borgo rurale di San Giacomo, a metà strada fra Brescia e Cremona, è noto per la storia della Dama Bianca.

Il 20 luglio, ogni dieci anni, tornerebbe nel suo maniero con un segreto scritto in un libro d’oro alla ricerca di qualcuno che lo possa ascoltare.

La leggenda della Dama Bianca

XV° secolo: Biancamaria, figlia del conte Gaspare Martinengo e di Caterina Colleoni, nasce a Brescia in un vecchio castello ormai scomparso. Cagionevole di salute e innamorata della natura, nel 1479 si trasferisce nella residenza di campagna di famiglia, nel borgo di Padernello. Ma l’anno successivo, a soli 13 anni, seduta a cavalcioni sui merli del maniero, si sbilancia in avanti e cade nel tentativo di seguire delle lucciole. Si racconta che dalla sua scomparsa prematura, ogni dieci anni, la notte del 20 luglio Biancamaria torni a far visita al luogo che tanto amò, vestita di bianco.

Grazie a un’importante operazione pubblico-privata, il castello è stato acquistato nel maggio 2005 e concesso in comodo d’uso gratuito alla Fondazione Castello di Padernello che si occupa di gestire, recuperare e valorizzare quest’antica costruzione della bassa bresciana. Dal 2006 il maniero è stato oggetto d’importanti interventi di ristrutturazione che hanno interessato la cucina cinquecentesca, il salone da ballo e il tetto, la sala rossa con il soffitto ligneo, la chiesetta gentilizia, lo scalone settecentesco e la pavimentazione interna del cortile. A far sì che il castello appartenuto un tempo alla nobile casata dei Martinengo tornasse all’antico splendore fu un’abbondante nevicata del 2002 che portò al rovinoso crollo delle cucine: proprio quell’occasione convinse a un audace investimento Comune e imprenditori privati permettendo così la rinascita del maniero.

Storia

Le origini della dimora, che domina il piccolo villaggio di 90 anime e si estende su una superficie di circa 4000 metri quadrati, risalgono alla fine del XIV° secolo quando Bernardino Martinengo ne volle la costruzione. E’ il 1391 e il borgo vanta già una casa circondata da un doppio fossato con 4 torri angolari di difesa. Nella prima metà del XV° secolo, due rami dei Martinengo (quelli di Padernello e i delle Palle) avviano la costruzione del castello vero e proprio; nel 1470, il maniero è provvisto di mastio per funzioni di controllo del territorio con merlature guelfe e feritoie; allo stesso periodo risale il porticato edificato sul lato nord dell’edificio con lo stemma del casato, lo scudo con l’aquila imperiale, sulle colonne. Di epoca cinquecentesca sono invece il salone situato sul lato est e il portico a sud così come i soffitti a vele e quelli in legno decorati all’interno del maniero.

Nel corso del Settecento il conte Gerolamo Silvio trasformò il maniero in un’elegante villa signorile: a questo periodo si fanno infatti risalire lo scalone realizzato dall’architetto Giovan Battista Marchetti, la sala da ballo e la chiesetta dedicata ai santi Faustino e Giovita. Vicissitudini famigliari portarono in seguito all’assegnazione del castello ai nobili Salvadego, di origine veneta, sino alla scomparsa dell’ultimo conte, Filippo Molin Ugoni, che si trasferì nel castello di Brescia qualche anno prima della sua scomparsa avvenuta nel 1965. Nonostante nel 1912 fosse stato dichiarato monumento di alto pregio architettonico da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, il complesso cadde in rovina per diversi decenni sino agli anni ’80 quando l’antica posteria, negozio di alimentari, venne restaurata e trasformata poi in osteria.

Se in estate, nelle notti afose, passando per la bassa bresciana, vi imbattete in un campo di lucciole e restate in silenzio potrete sentire ancora il fantasma della Dama Bianca…

Informazioni utili, orari e visite guidate al castello

Indirizzo: Via Cavour, 1 Padernello 25022 Borgo san Giacomo (Brescia) – recapito telefonico +39 030.9408766 (orario d’ufficio) e info@castellodipadernello.it

Apertura al pubblico: da martedì a venerdì, 9/12 e 14.30/17.30; sabato dalle 14.30 alle 17.30; domenica dalle 14.30 alle 18.30. Il castello è visitabile esclusivamente con guida negli orari indicati. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Biglietto d’ingresso: visita castello + mostra 7€ intero e 5€ ridotto; visita mostra 5€. Importo variabile a seconda della tipologia di evento in corso.

Per chi lo desidera è disponibile anche una visita guidata all’antico mastio del castello alla scoperta di un affascinante percorso fa storia e cultura. L’accesso al mastio avviene salendo antiche scale in legno dalle quali si raggiunge la cima della torre per osservare dall’alto il borgo agricolo di Padernello; il tour prosegue con una passeggiata nelle stanze del maniero e all’eventuale mostra ospitata. Orario: alle 15 o alle 16 (durata 1 ora); 8€ intero, gratuito minori di 12 anni. Prenotazione consigliata per via dei posti limitati. Padernello apre inoltre il suo ponte levatoio al pubblico in orario serale (ore 21, durata 1 ora) per conoscere la storia di quell’anima che da secoli vive e attraversa lo spazio e il tempo del maniero. Biglietto intero 10€, ridotto 8€ (under 25, abitanti di Borgo San Giacomo e soci Fondazione Castello di Padernello); gratuito under 12. Iniziative realizzate con il contributo di Cultura Sostenibile, bando della Fondazione Cariplo.

Sito ufficiale www.castellodipadernello.it

 Pubblicato da il 21/11/2019 - 3.472 letture - ® Riproduzione vietata

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