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La Cattedrale di San Pietro a Bologna

La Cattedrale di San Pietro è il principale luogo di culto di Bologna. La sua fama è legata alla processione della Madonna di San Luca che si tiene ogni anno a maggio, e al campanile visitabile alto 70 metri.

La Cattedrale Metropolitana di Bologna è dedicata a San Pietro ed è situata lungo via Indipendenza, a pochi passi da Piazza Maggiore. San Pietro è pertanto la chiesa principale della città, talvolta erroneamente identificata con la Basilica di San Petronio.

Storia

Nel corso dei secoli l’edificio ha attraversato vari stili architettonici, dovuti a frequenti ricostruzioni e rifacimenti. La posa della prima pietra si fa però risalire attorno al X-XI secolo, quando con ogni probabilità l’area venne destinata ad ospitare un complesso dedicato al culto ariano - introdotto dall’imperatore Teodorico a Ravenna nel V secolo d.C. - che comprendeva la chiesa stessa, il campanile e un battistero.

Della struttura originale di San Pietro non si conserva però traccia: a causa di un incendio avvenuto nel 1141, venne completamente riedificata in stile romanico e realizzata in laterizio. Secondo le fonti, la facciata della nuova chiesa era tripartita e a salienti, ovvero caratterizzata da un ritmo ascendente, su varie altezze. Inoltre, sul fianco meridionale si apriva un portale in marmo, chiamato porta dei leoni per via dei due leoni stilofori in marmo rosso posti ai lati dell’ingresso; in seguito alla demolizione seicentesca furono poi impiegati come acquasantiere e collocati ai lati della porta di ingresso, dove si trovano tutt’ora.

Ma le calamità legate alla chiesa non si fermano qui. All’incendio del 1141 seguì infatti un violento terremoto, che nel 1222 provocò ingenti danni all’edificio e costrinse il collegio dei canonici ad ordinare nuovi lavori di ricostruzione. Una volta terminati nel 1234, la cattedrale di San Pietro si presentava di dimensioni maggiori rispetto alle precedenti, modifica resa necessaria dal raffronto con le coeve e maestose basiliche di San Domenico e San Francesco.

Nei secoli successivi la cattedrale si arricchì di nuove decorazioni pittoriche, nonché del titolo di “metropolitana”, assegnatole da Papa Gregorio XII nel 1582, che spettava alle chiese episcopali più importanti di una provincia ecclesiastica. L’ultimo rifacimento generale della struttura si ebbe nel XVII secolo, e precisamente nel 1605 per mano degli architetti Floriano Ambrosini e Cosimo Morelli, mentre la facciata barocca che vediamo ancora oggi risale alla metà del Settecento ed è opera di Alfonso Torreggiani.

La visita alla Cattedrale Metropolitana

Si tratta di un’imponente struttura a salienti costruita in mattoni rossi, e decorata con inserti in marmo bianco; è difficile però ammirarla nella sua interezza, data la sua posizione lungo via Indipendenza priva di uno spiazzo antistante.

Camminando lungo la strada non è raro però scorgere i monumentali spazi interni della cattedrale di San Pietro, soprattutto nella bella stagione quando il portale principale si spalanca verso l’esterno. All’ingresso il visitatore è accolto in un ambiente a una navata con cappelle laterali tra loro comunicanti, caratterizzato dagli ampi volumi della volta a botte illuminata da grandi finestre. Le cappelle laterali, cinque per lato, custodiscono alcune opere d’arte degne di nota, tra cui il particolare complesso di sei sculture in terracotta raffigurante il Compianto sul Cristo Morto, realizzato da Alfonso Lombardi negli anni venti del Cinquecento e visibile nella prima cappella della navata destra per chi accede alla chiesa. Il gruppo scultoreo richiama alla mente l’omonimo Compianto eseguito qualche decennio prima da Niccolò dell’Arca per la chiesa di Santa Maria della Vita, da cui si distacca per una maggiore compostezza emotiva delle figure ritratte.

Tra le opere pittoriche presenti all’interno di San Pietro si ricorda l’Annunciazione di Maria di Ludovico Carracci, dipinta nell’anno della sua morte (1619) nella grande lunetta che sovrasta l’altare, e la Dimora Celeste di Prospero Fontana (1579) sulla volta dell’altare maggiore. Rimanendo in quest’area della chiesa, si può osservare inoltre una Crocifissione lignea risalente al XII secolo.
San Pietro ospita anche il Museo del Tesoro della Cattedrale, aperto solo su prenotazione, che custodisce oggetti e paramenti sacri di pregio risalenti ai secoli XV-XX.

Il campanile di San Pietro

Una delle esperienze da provare durante la visita di San Pietro è sicuramente la salita alla cella campanaria, che oltre a offrire una vista meravigliosa sui tetti di Bologna nasconde una storia affascinante. La torre del campanile che svetta accanto alla cattedrale, coperta da una guglia, è formata in realtà da due strutture sovrapposte: durante i vari restauri subiti dalla chiesa, il primo campanile del X secolo non venne infatti demolito bensì inglobato all’interno di una nuova torre costruita nel XIII secolo, e innalzato di 40 metri per raggiungere la ragguardevole altezza totale di 70 metri.

Con i suoi 70 metri totali, il campanile della cattedrale è la seconda torre più alta a Bologna dopo l’Asinelli e all’interno della sua cella campanaria custodisce la campana ad azionamento manuale più grande al mondo. È la cosiddetta “nonna”, che pesa ben 33 quintali e che con le altre campane di San Pietro viene suonata “alla bolognese”. Nel corso del Cinquecento, infatti, a Bologna nacque una vera e propria tecnica campanaria, che consiste nel sistemare le campane “a bicchiere”, ovvero con la bocca rivolta verso l’alto, e nel lasciarle cadere per poi farle tornare in posizione verticale dopo un giro di 360° (che comprende le fasi dette di “scappata” e “calata”). Nella cattedrale di San Pietro il peso delle quattro campane sfiora i 65 quintali; oggi pertanto è raro che vengano suonate alla bolognese, a causa del movimento oscillatorio che provocherebbero nel campanile e del numero elevato di campanari necessari per movimentarle, ben 23.

Curiosità sulla cattedrale

La fama di San Pietro a Bologna è legata inoltre a un evento del culto mariano che ogni anno nel mese di maggio attira numerosi fedeli e curiosi. È la processione della Madonna di San Luca, ovvero dell’immagine sacra custodita all’interno dell’omonimo Santuario costruito sul Colle della Guardia che una volta all’anno viene trasportata in città ed esposta proprio all’interno della cattedrale per una settimana.
Tale atto devozionale si basa su una leggenda risalente al 1433, anno in cui la città di Bologna venne funestata da incessanti piogge primaverili che stavano compromettendo i raccolti. Si decise dunque di invocare l’aiuto di Maria trasportando l’icona della Madonna di San Luca fino al centro di Bologna: al suo arrivo le piogge cessarono, e da allora ogni anno si ripete il tanto atteso rito della processione.

Orari d'apertura

Per conoscere gli orari di apertura della chiesa e del suo campanile è possibile consultare il sito dedicato.

Come arrivare

La Cattedrale di San Pietro non è raggiungibile in auto poiché si trova in zona traffico limitato. Si consiglia di prendere un autobus oppure di raggiungerla a piedi: la stazione centrale di Bologna dista all’incirca 15 minuti di camminata.

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