Il Palazzo dei Banchi a Bologna
Progettato tra il 1565 e il 1568 da Jacopo Barozzi detto il Vignola, Palazzo dei Banchi si trova in Piazza Maggiore a Bologna. La sua facciata consente il passaggio verso il Mercato di Mezzo .
Palazzo dei Banchi è uno degli edifici meno conosciuti tra quelli che delimitano Piazza Maggiore, il centro della vita culturale, religiosa e politica di Bologna. Nonostante ciò, il fascino e le proporzioni architettoniche del palazzo, di grande impatto visivo, faticano a rimanere inosservate.
Ci troviamo sul lato orientale della piazza, a sinistra della Basilica di San Petronio. L’attuale Palazzo dei Banchi sorge tra il 1565 e il 1568 su progetto di Jacopo Barozzi detto il Vignola, che lavorò al rifacimento della facciata e del porticato di un preesistente loggiato tardo-trecentesco. A quell’epoca, Bologna stava attraversando una fase di importante rinnovamento architettonico che oggi definiremmo un restyling completo, e che interessava proprio l’area di Piazza Maggiore e del suo mercato.
L’artefice di questo radicale mutamento urbanistico fu il vicelegato pontificio Pier Donato Cesi, che con il sostegno di Papa Pio IV nel 1563 avviò dapprima la costruzione di una sede unificata per l’università bolognese, l’Archiginnasio, e della piazza antistante (oggi Piazza Galvani), e in seguito si concentrò sull’apertura di Piazza del Nettuno e sulla realizzazione dell’omonima fontana, commissionata al Giambologna nel 1564. Il terzo intervento in ordine temporale fu proprio quello di Palazzo dei Banchi, che rappresenta inoltre l’ultimo edificio in ordine temporale innalzato su Piazza Maggiore.
Dal punto di vista architettonico la facciata del palazzo presenta 15 archi, due dei quali di dimensioni maggiori rispetto agli altri, che svelano la duplice funzione dell’edificio: grazie a tali aperture con volta a botte Palazzo dei Banchi funge da trait d’union tra la piazza principale di Bologna e il Mercato di Mezzo (chiamato anche Mercato Quadrilatero) che si sviluppa alle sue spalle. Inoltre, la facciata del palazzo fu concepita dal Vignola proprio per schermare il reticolo di viuzze e l’insieme disordinato di edifici di origine medievale che sorge nell’area del mercato. Il Palazzo dei Banchi aveva dunque lo scopo di rendere più piacevole il colpo d’occhio verso il lato est della piazza creando una superficie uniforme, da cui oggi spuntano la Torre degli Asinelli e la cupola del Santuario di Santa Maria della Vita.
Qual è l’origine del nome “Palazzo dei Banchi”? La storia del nome deriva dai banchi dei cambiavalute che fra il Quattrocento e il Cinquecento esercitavano la loro professione sotto al portico di questo scenografico palazzo bolognese.
Oggi le antiche botteghe sono state sostituite da negozi di abbigliamento e di altro genere, e il porticato è divenuto meta dello shopping cittadino.
Come arrivare
Il Palazzo dei Banchi si trova all’interno della ZTL di Bologna, ed è pertanto raggiungibile soltanto tramite mezzi pubblici oppure a piedi, con una passeggiata di 20 minuti dalla stazione centrale.
Il palazzo non è attualmente aperto al pubblico.
Ci troviamo sul lato orientale della piazza, a sinistra della Basilica di San Petronio. L’attuale Palazzo dei Banchi sorge tra il 1565 e il 1568 su progetto di Jacopo Barozzi detto il Vignola, che lavorò al rifacimento della facciata e del porticato di un preesistente loggiato tardo-trecentesco. A quell’epoca, Bologna stava attraversando una fase di importante rinnovamento architettonico che oggi definiremmo un restyling completo, e che interessava proprio l’area di Piazza Maggiore e del suo mercato.
L’artefice di questo radicale mutamento urbanistico fu il vicelegato pontificio Pier Donato Cesi, che con il sostegno di Papa Pio IV nel 1563 avviò dapprima la costruzione di una sede unificata per l’università bolognese, l’Archiginnasio, e della piazza antistante (oggi Piazza Galvani), e in seguito si concentrò sull’apertura di Piazza del Nettuno e sulla realizzazione dell’omonima fontana, commissionata al Giambologna nel 1564. Il terzo intervento in ordine temporale fu proprio quello di Palazzo dei Banchi, che rappresenta inoltre l’ultimo edificio in ordine temporale innalzato su Piazza Maggiore.
Dal punto di vista architettonico la facciata del palazzo presenta 15 archi, due dei quali di dimensioni maggiori rispetto agli altri, che svelano la duplice funzione dell’edificio: grazie a tali aperture con volta a botte Palazzo dei Banchi funge da trait d’union tra la piazza principale di Bologna e il Mercato di Mezzo (chiamato anche Mercato Quadrilatero) che si sviluppa alle sue spalle. Inoltre, la facciata del palazzo fu concepita dal Vignola proprio per schermare il reticolo di viuzze e l’insieme disordinato di edifici di origine medievale che sorge nell’area del mercato. Il Palazzo dei Banchi aveva dunque lo scopo di rendere più piacevole il colpo d’occhio verso il lato est della piazza creando una superficie uniforme, da cui oggi spuntano la Torre degli Asinelli e la cupola del Santuario di Santa Maria della Vita.
Qual è l’origine del nome “Palazzo dei Banchi”? La storia del nome deriva dai banchi dei cambiavalute che fra il Quattrocento e il Cinquecento esercitavano la loro professione sotto al portico di questo scenografico palazzo bolognese.
Oggi le antiche botteghe sono state sostituite da negozi di abbigliamento e di altro genere, e il porticato è divenuto meta dello shopping cittadino.
Come arrivare
Il Palazzo dei Banchi si trova all’interno della ZTL di Bologna, ed è pertanto raggiungibile soltanto tramite mezzi pubblici oppure a piedi, con una passeggiata di 20 minuti dalla stazione centrale.
Il palazzo non è attualmente aperto al pubblico.