La visita al Teatro Greco di Siracusa
Vanta oltre 2500 anni di storia ed è uno dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO della Sisilia da non perdere. Qui vengono organizzati degli spettacoli teatrali per farr rivivere i fasti antichi del periodo della Magna Grecia.
E’ il simbolo indiscusso di tutta l’area archeologica della Neapolis di Siracusa: qui, ogni anno (da maggio a settembre), migliaia di spettatori, assistono a spettacoli, concerti di musica classica, lirica, danza e rappresentazioni teatrali.
Dove siamo? Al Teatro Greco, il più importante esempio di architettura teatrale dell’occidente ellenistico: costruito nella sua prima fase nel V° secolo a.C., sorge sulle pendici lato sud del colle Temenite, a ovest dell’isola di Ortigia, in una vasta area verde non lontana dal mare e dal centro cittadino.
Progettato dall’architetto Damocopos, il teatro venne rifatto nel III° secolo a.C. quando assunse la forma che si può ammirare ancora oggi (in origine doveva avere gradinate rettilinee disposte a trapezio) e trasformato durante l’epoca romana quando la cavea venne modificata con forma semicircolare, anziché a ferro di cavallo, e realizzati i corridoi che permettevano di accedere all’edificio scenico. Fu solo verso la fine del Settecento che riprese l’interesse culturale per il teatro grazie anche agli scritti di eruditi dell’epoca e a celebri viaggiatori; cominciarono così campagne di scavi e indagini archeologiche, come quelle avviate da Paolo Orsi, per riportarlo all’antico splendore.
L’Agamennone di Eschilo nel 1914 fu la prima rappresentazione teatrale ospitata in questo antico teatro grazie all’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) e, a parte l’interruzione a causa della prima guerra mondiale, spettacoli e eventi culturali trovarono qui il loro scenario ideale.
La storia successiva lo vide in stato di abbandono per lunghi secoli; nei primi decenni del 1500 venne saccheggiato dalle maestranze spagnole di Carlo V° che utilizzarono i blocchi già tagliati per costruire le fortificazioni attorno all’isola di Ortigia mentre nella seconda metà dello stesso secolo venne riattivato l’antico acquedotto (a spese del marchese Pietro Gaetani) che permise l’installazione di mulini sulla cavea i quali, tuttavia, causarono non pochi danni alla struttura.
Ma come si presentava nel suo momento d’oro il Teatro Greco di Siracusa? Con una capienza di circa 15 mila posti e scavato quasi interamente nella roccia, il teatro aveva cavea con forma semicircolare e diametro di 138 metri, dimensioni che lo rendevano uno dei più grandi al mondo; 67 ordini di gradini erano suddivisi in 9 settori da 8 scalette di servizio e un lungo corridoio con incisi i nomi delle divinità o dei regnanti percorreva il koilon (cavea) nel senso della larghezza. L’orchestra, ai piedi della cavea, dove danzavano i cori, era delimitata da solchi che inscrivevano uno spazio trapezoidale mentre la scena, oggi interamente scomparsa, era compresa fra due imponenti piloni (si presenta più volte scavata per gli adattamenti necessari nel corso del tempo). Sopra al teatro, tramite una gradinata centrale e una strada, nota come “via dei Sepolcri”, si accedeva a una terrazza scavata nella roccia che ospitava un portico con una grotta (Grotta del Ninfeo) in cui sgorgava l’acqua di un antico acquedotto che si immetteva nel sistema idrico del teatro.
Circondato da monumenti e reperti che testimoniano le differenti epoche della storia di Siracusa – dalla preistoria al periodo greco e romano sino a quello bizantino -, il Teatro Greco è una delle mete turistiche più visitate della città e della Sicilia dai turisti di tutto il mondo. Gli appassionati di spettacoli teatrali e musicali possono inoltre assistere agli eventi qui ospitati consultando e acquistando sul sito della fondazione INDA i biglietti (si consiglia di farlo con grande anticipo) delle varie rappresentazioni. Info su www.indafondazione.org
Orario di apertura del Parco Archeologico: da lunedì a sabato 8.30/16.40; domenica e festivi 8.30/13.40. Biglietteria: dalle 8.30 alle 15.30 da lunedì a sabato e sino alle 12.30 domenica e festivi. Si consiglia di verificare comunque gli orari che possono subire variazioni in base al periodo (l’orario di apertura rimane sempre lo stesso ma cambia quello di chiusura in base al tramonto).
Indirizzo: via Paradiso, 14 – Parco Archeologico della Neapolis, 96100 Siracusa – recapito telefonico +39 09314508258. Ingresso anche da via del Teatro Greco.
Sito archeologico senza barriere architettoniche.
Siti di riferimento
www.comune.siracusa.it
www.regione.sicilia.it
Dove siamo? Al Teatro Greco, il più importante esempio di architettura teatrale dell’occidente ellenistico: costruito nella sua prima fase nel V° secolo a.C., sorge sulle pendici lato sud del colle Temenite, a ovest dell’isola di Ortigia, in una vasta area verde non lontana dal mare e dal centro cittadino.
Progettato dall’architetto Damocopos, il teatro venne rifatto nel III° secolo a.C. quando assunse la forma che si può ammirare ancora oggi (in origine doveva avere gradinate rettilinee disposte a trapezio) e trasformato durante l’epoca romana quando la cavea venne modificata con forma semicircolare, anziché a ferro di cavallo, e realizzati i corridoi che permettevano di accedere all’edificio scenico. Fu solo verso la fine del Settecento che riprese l’interesse culturale per il teatro grazie anche agli scritti di eruditi dell’epoca e a celebri viaggiatori; cominciarono così campagne di scavi e indagini archeologiche, come quelle avviate da Paolo Orsi, per riportarlo all’antico splendore.
L’Agamennone di Eschilo nel 1914 fu la prima rappresentazione teatrale ospitata in questo antico teatro grazie all’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) e, a parte l’interruzione a causa della prima guerra mondiale, spettacoli e eventi culturali trovarono qui il loro scenario ideale.
La storia successiva lo vide in stato di abbandono per lunghi secoli; nei primi decenni del 1500 venne saccheggiato dalle maestranze spagnole di Carlo V° che utilizzarono i blocchi già tagliati per costruire le fortificazioni attorno all’isola di Ortigia mentre nella seconda metà dello stesso secolo venne riattivato l’antico acquedotto (a spese del marchese Pietro Gaetani) che permise l’installazione di mulini sulla cavea i quali, tuttavia, causarono non pochi danni alla struttura.
Ma come si presentava nel suo momento d’oro il Teatro Greco di Siracusa? Con una capienza di circa 15 mila posti e scavato quasi interamente nella roccia, il teatro aveva cavea con forma semicircolare e diametro di 138 metri, dimensioni che lo rendevano uno dei più grandi al mondo; 67 ordini di gradini erano suddivisi in 9 settori da 8 scalette di servizio e un lungo corridoio con incisi i nomi delle divinità o dei regnanti percorreva il koilon (cavea) nel senso della larghezza. L’orchestra, ai piedi della cavea, dove danzavano i cori, era delimitata da solchi che inscrivevano uno spazio trapezoidale mentre la scena, oggi interamente scomparsa, era compresa fra due imponenti piloni (si presenta più volte scavata per gli adattamenti necessari nel corso del tempo). Sopra al teatro, tramite una gradinata centrale e una strada, nota come “via dei Sepolcri”, si accedeva a una terrazza scavata nella roccia che ospitava un portico con una grotta (Grotta del Ninfeo) in cui sgorgava l’acqua di un antico acquedotto che si immetteva nel sistema idrico del teatro.
Circondato da monumenti e reperti che testimoniano le differenti epoche della storia di Siracusa – dalla preistoria al periodo greco e romano sino a quello bizantino -, il Teatro Greco è una delle mete turistiche più visitate della città e della Sicilia dai turisti di tutto il mondo. Gli appassionati di spettacoli teatrali e musicali possono inoltre assistere agli eventi qui ospitati consultando e acquistando sul sito della fondazione INDA i biglietti (si consiglia di farlo con grande anticipo) delle varie rappresentazioni. Info su www.indafondazione.org
Informazioni utili, orari e prezzo biglietti per visitare il teatro
Tariffe d’ingresso al Parco (e Teatro Greco): intero 10€; ridotto 5€ (visitatori fra i 18 e i 25 anni); gratis per minori, over 65 e portatori di disabilità con accompagnatore. Biglietto cumulativo: Parco Archeologico + un museo a scelta fra Paolo Orsi o Galleria Palazzo Bellomo 13,50€ intero; 7€ ridotto e gratis under 18. L’area aderisce all’iniziativa “Domeniche al museo” e ogni prima domenica del mese prevede l’ingresso gratuito per tutti.Orario di apertura del Parco Archeologico: da lunedì a sabato 8.30/16.40; domenica e festivi 8.30/13.40. Biglietteria: dalle 8.30 alle 15.30 da lunedì a sabato e sino alle 12.30 domenica e festivi. Si consiglia di verificare comunque gli orari che possono subire variazioni in base al periodo (l’orario di apertura rimane sempre lo stesso ma cambia quello di chiusura in base al tramonto).
Indirizzo: via Paradiso, 14 – Parco Archeologico della Neapolis, 96100 Siracusa – recapito telefonico +39 09314508258. Ingresso anche da via del Teatro Greco.
Sito archeologico senza barriere architettoniche.
Siti di riferimento
www.comune.siracusa.it
www.regione.sicilia.it