Il Museo nazionale dell'Automobile a Mulhouse
Il Musée National de l'Automobile - Collection Schlumpf è uno dei gioielli nascosti della Francia, capace di appassionare anche chi crede che i musei delle automobili siano dei luoghi noiosi e ripetitivi, Un vero 'must' per chi si reca in Alsazia.
Visitare il museo dell’automobile di Mulhouse è un’esperienza appassionante e divertente un po’ per tutti, grandi e piccini. Su uno spazio espositivo di oltre 20 mila metri quadrati, sono esposti oltre 400 pezzi da collezione, dalle prime auto d’epoca ai marchi storici come Panhard, Peugeot, Benz, fino ad arrivare ai modelli più avveniristici.
Facilmente raggiungibile dalla stazione (tram 1 in 15 minuti, fermata Cité de l’Auto), la Cité de l’automobile vanta un primato d’eccellenza, perché si tratta del più grande museo al mondo nel suo genere. Quest’anno celebra i suoi 40 anni e per l’occasione sono esposti al pubblico pezzi unici come la Bugatti Veyron, record mondiale di velocità nel 2010, capace di andare oltre i 400 km/h.
Per organizzare al meglio la visita, il consiglio è quello di programmare prima un giro con il trenino gratuito (15 minuti) che si ferma davanti ai modelli più prestigiosi della collezione con tanto di spiegazione, per poi muovervi liberamente a piedi, dando la preferenza ai pezzi che più hanno colpito la vostra attenzione. In tutto, mettete in conto dalle 2 alle 3 ore.
Una storia travagliata: la collezione segreta dei fratelli Schlumpf
La storia dei fratelli Schlumpf è strettamente legata alla città di Mulhouse – città natale della mamma di Hans e Fritz –, al suo museo e al marchio Bugatti, amore a prima vista soprattutto per Fritz che nel 1935 acquistò la sua prima Bugatti, dalla prestigiosa casa automobilistica alsaziana. Questo primo modello era una vera e propria auto da competizione tant’è che nel 1951, partecipò alla salita del Goldbach.
Dopo essere entrato a far parte del consiglio di amministrazione della filanda di Malmerspach, nel 1956 Fritz comprò la filanda HKC di Mulhouse e dal 1960 al ’63 iniziò a collezionare auto in gran segreto. L’enorme tesoro sommerso venne alla luce solo nel 1976, quando a causa della crisi petrolifera, la filanda andò sull’orlo del fallimento. Dichiarata banca rotta e venduta al prezzo di un “franco simbolico”, i fratelli Schlumpf non coronarono mai il sogno di aprire un museo dell’automobile e fuggirono a Basilea.
A far conoscere per la prima volta al mondo questo patrimonio ci pensarono invece gli operai licenziati che, nel 1977, occuparono la filanda e scoperta la collezione decisero di aprirla al pubblico nei successivi due anni.
In seguito, proprio per tutelare questo immenso patrimonio, fu creata un’associazione e il museo aprì i battenti ufficialmente nel 1982. Oltre alla vasta collezione di automobili e un centro di documentazione per ricercatori, il museo oggi propone attività educative, di restauro e rimessa in servizio delle auto.
La visita: grandi spazi scenografici e modelli unici
Pieno zeppo di automobili, certo, ma anche spazio espositivo straordinario. Il museo dell’automobile di Mulhouse è pregevole anche da un punto di vista architettonico a partire dall’ingresso, che si guadagna percorrendo una passerella che passa sopra il canale. La facciata, progettata dallo Studio Milou nel 2006 combinando vetro e acciaio, è interamente decorata con auto sospese, mentre l’interno si sviluppa sugli spazi dell’ex filanda, illuminati da 800 lampioni identici a quelli del ponte Alexandre III a Parigi, realizzati su richiesta di Fritz Schlumpf.
L'intero complesso è classificato Monumento Storico dal 1979 e prevede diverse aree espositive: “Aventure automobile" che ripercorre la storia dell'automobile dal 1878 ai giorni; "Course automobile” con i primi modelli di auto da corsa, quelli che non potevano ospitare loghi pubblicitari – come invece accade oggi –, ma si riconoscevano solo dal colore; e l’area “Chefs-d'Oeuvre” con alcune tra le vetture più belle degli anni ’30, come le due prestigiose Bugatti Royale (del tipo 41), tra cui la coupé Napoleone appartenuta a Ettore Bugatti, con inserti d’argento.
L'Autodromo esterno, composto da 3 anelli e capace di ospitare fino a 4.500 persone, è teatro di spettacoli, eventi, sfilate automobilistiche; è possibile partecipare a corsi di guida sicura e cimentarsi alla guida di un’auto d’epoca.
Organizzare la visita al museo dell’automobile di Mulhouse
Il museo si trova in rue de la Mertzau 17 (tram 1 fermata Cité de l’Auto), è aperto tutti i giorni, tranne il 25 dicembre, dalle 10 alle 18 da aprile a ottobre, fino alle 17 da novembre a marzo, con alcune ulteriori riduzioni di orario a gennaio e febbraio, consultabili sul sito.
Il museo dispone di un ristorante (Atalante), accessibile anche dall’esterno, di un bar a tema anni '30 e di uno shop.
Biglietto a tariffa piena: 18 euro.
Per acquisti e informazioni visita il sito del Museo dell’Automobile di Mulhouse
Per organizzare la visita si consiglia di consultare il sito dell'Ente del Turismo di Mulhouse e l’Ente del turismo francese
#explorefrance
Facilmente raggiungibile dalla stazione (tram 1 in 15 minuti, fermata Cité de l’Auto), la Cité de l’automobile vanta un primato d’eccellenza, perché si tratta del più grande museo al mondo nel suo genere. Quest’anno celebra i suoi 40 anni e per l’occasione sono esposti al pubblico pezzi unici come la Bugatti Veyron, record mondiale di velocità nel 2010, capace di andare oltre i 400 km/h.
Per organizzare al meglio la visita, il consiglio è quello di programmare prima un giro con il trenino gratuito (15 minuti) che si ferma davanti ai modelli più prestigiosi della collezione con tanto di spiegazione, per poi muovervi liberamente a piedi, dando la preferenza ai pezzi che più hanno colpito la vostra attenzione. In tutto, mettete in conto dalle 2 alle 3 ore.
Una storia travagliata: la collezione segreta dei fratelli Schlumpf
La storia dei fratelli Schlumpf è strettamente legata alla città di Mulhouse – città natale della mamma di Hans e Fritz –, al suo museo e al marchio Bugatti, amore a prima vista soprattutto per Fritz che nel 1935 acquistò la sua prima Bugatti, dalla prestigiosa casa automobilistica alsaziana. Questo primo modello era una vera e propria auto da competizione tant’è che nel 1951, partecipò alla salita del Goldbach.
Dopo essere entrato a far parte del consiglio di amministrazione della filanda di Malmerspach, nel 1956 Fritz comprò la filanda HKC di Mulhouse e dal 1960 al ’63 iniziò a collezionare auto in gran segreto. L’enorme tesoro sommerso venne alla luce solo nel 1976, quando a causa della crisi petrolifera, la filanda andò sull’orlo del fallimento. Dichiarata banca rotta e venduta al prezzo di un “franco simbolico”, i fratelli Schlumpf non coronarono mai il sogno di aprire un museo dell’automobile e fuggirono a Basilea.
A far conoscere per la prima volta al mondo questo patrimonio ci pensarono invece gli operai licenziati che, nel 1977, occuparono la filanda e scoperta la collezione decisero di aprirla al pubblico nei successivi due anni.
In seguito, proprio per tutelare questo immenso patrimonio, fu creata un’associazione e il museo aprì i battenti ufficialmente nel 1982. Oltre alla vasta collezione di automobili e un centro di documentazione per ricercatori, il museo oggi propone attività educative, di restauro e rimessa in servizio delle auto.
La visita: grandi spazi scenografici e modelli unici
Pieno zeppo di automobili, certo, ma anche spazio espositivo straordinario. Il museo dell’automobile di Mulhouse è pregevole anche da un punto di vista architettonico a partire dall’ingresso, che si guadagna percorrendo una passerella che passa sopra il canale. La facciata, progettata dallo Studio Milou nel 2006 combinando vetro e acciaio, è interamente decorata con auto sospese, mentre l’interno si sviluppa sugli spazi dell’ex filanda, illuminati da 800 lampioni identici a quelli del ponte Alexandre III a Parigi, realizzati su richiesta di Fritz Schlumpf.
L'intero complesso è classificato Monumento Storico dal 1979 e prevede diverse aree espositive: “Aventure automobile" che ripercorre la storia dell'automobile dal 1878 ai giorni; "Course automobile” con i primi modelli di auto da corsa, quelli che non potevano ospitare loghi pubblicitari – come invece accade oggi –, ma si riconoscevano solo dal colore; e l’area “Chefs-d'Oeuvre” con alcune tra le vetture più belle degli anni ’30, come le due prestigiose Bugatti Royale (del tipo 41), tra cui la coupé Napoleone appartenuta a Ettore Bugatti, con inserti d’argento.
L'Autodromo esterno, composto da 3 anelli e capace di ospitare fino a 4.500 persone, è teatro di spettacoli, eventi, sfilate automobilistiche; è possibile partecipare a corsi di guida sicura e cimentarsi alla guida di un’auto d’epoca.
Organizzare la visita al museo dell’automobile di Mulhouse
Il museo si trova in rue de la Mertzau 17 (tram 1 fermata Cité de l’Auto), è aperto tutti i giorni, tranne il 25 dicembre, dalle 10 alle 18 da aprile a ottobre, fino alle 17 da novembre a marzo, con alcune ulteriori riduzioni di orario a gennaio e febbraio, consultabili sul sito.
Il museo dispone di un ristorante (Atalante), accessibile anche dall’esterno, di un bar a tema anni '30 e di uno shop.
Biglietto a tariffa piena: 18 euro.
Per acquisti e informazioni visita il sito del Museo dell’Automobile di Mulhouse
Per organizzare la visita si consiglia di consultare il sito dell'Ente del Turismo di Mulhouse e l’Ente del turismo francese
#explorefrance