Xochimilco, la Venezia di Cittā del Messico
Nel sud della capitale messicana si trova Xochimilco, localitā famosa per le tipiche barche in legno, chiamate trajineras, che si muovono lungo i canali della zona. Xochimilco č nota anche per l'inquietante Isola delle Bambole (Isla de las Muņecas).
Xochimilco è una delle 16 demarcaciones (delegazioni o distretti, in italiano) di Città del Messico e si trova nella zona sud-est della capitale. Il suo nome in lingua náhuatl significa “terreno agricolo”: gli antichi mexicas inventarono infatti un sistema di semina ed espansione territoriale chiamato chinampas qui tuttora usato e alla base dell’economia locale, di cui parleremo nei prossimi paragrafi. È conosciuta anche come "la Venezia messicana" per via dei canali che la attraversano e delle barchette che li solcano. L'offerta turistica di Xochimilco è però diversa dalla città lagunare italiana: qui sono la natura e il forte richiamo alle radici e alla tradizione i grandi motivi d'interesse.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: cosa sono le chinampas? È un metodo di agricoltura in cui si predispone sul lago un'isola artificale fatta di tronchi, rami, ciottoli e sedimenti del fondale. Successivamente la si copre con uno strato di terra per farla diventare un piccolo giardino galleggiante sopra il quale si semina o si abita, ragione per cui Xochimilco è stata – e continua a essere – una terra da coltivare.
Nel 1987 le chinampas furono dichiarate Patrimonio Culturale dell’Umanità dall'UNESCO e per questo Xochimilco è una località turistica che attira visitatori sia locali che stranieri durante tutto l’anno.
Durante la gita si può semplicemente ammirare il lago e il lento avanzare dalla trajinera, osservare gli animali e le piante endemiche, contemplare l’alba o il tramonto e i raggi solari nell’acqua, ma anche ascoltare la musica dei mariachi (i quali viaggiano su altre barchette e per qualche pesos cantano una o più canzoni, a volte anche salendo direttamente a bordo, per poi andarsene con la propria) e, ovviamente, mangiare. Ci sono persone che vendono i loro prodotti muovendosi su una propria trajinera ed è davvero caratteristico vedere come rispondono alla chiamata dei turisti e propongono i loro prodotti da un’imbarcazione all’altra. Tra amici è molto comune anche legare più di una trajinera per muoversi tutti insieme e spostarsi da una all’altra per ballare, mangiare e fare festa insieme.
Le trajineras si prendono nei tanti imbarcaderi: “Nativitas”, “Zacapa” e “Las Flores Nativitas” sono quelli tradizionali, che dispongono anche di bagni, parcheggi, mercatini di artigianato e cibo e si trovano vicini al Mercado de flores y plantas de Madreselva.
Esistono anche altri embarcaderos che permettono di accedere ai canali classificati come parte della Reserva Natural Protegida de Xochimilco. Questi sono il “Fernando Celada”, nel cuore di Xochimilco, e poi ancora “Cuemanco” e “Puente de Urrutia”.
Lungo i tragitti sulle imbarcazioni si possono osservare gli uccelli migratori e le specie endemiche di Xochimilco, tra le quali l’ajolote, l’unico anfibio che raggiunge la maturità conservando le proprie caratteristiche larvali. Questo animale possiede inoltre un’impressionante capacità rigenerativa (basti pensare che non cicatrizza, ma rigenera le estremità perse di strutture come la coda, il sistema nervoso e addirittura il cuore).
Si possono osservare anche gabbiani, gazze, pellicani, gufi, barbagianni, mojarras d'acqua dolce, bisce d'acqua, scoiattoli, tassi, puzzole, roditori e serpenti a sonagli, tra molti altri. Per quanto riguarda la flora si notano invece gli ahuejotes (alberi della famiglia dei salici piangenti, piantati nella zona del lago per legare ad essi le chinampas), salici, eucalipti, tulle e canfora, e poi ancora fiori come calle, gigli e ninfe gialle, bianche e rosa, cempasúchil, dalia, fiore di zucca, girasole, gardenia e altri alberi tra i quali pini, cedri, ahuehuetes, capulines, peschi, noci, zapotes, fichi, biancospini, ecc.
Durante una gita che si rispetti in trajinera è imprescindibile fare una tappa alla Isla de las Muñecas (Isola delle Bambole) e visitarne la chinampa perché, oltre a trovarsi in posizione centrale, è una delle più emblematiche per via della sua decorazione fatta di bambole di stili e colori diversi. Il vecchio proprietario, Julián Santana, credeva che le bambole aiutassero a tenere lontano lo spirito di una bambina morta nelle acque della laguna.
La celebrazione del Día de Muertos (28 ottobre– 2 novembre) è una ricorrenza molto importante nella quale l’origine ancestrale dei rituali si materializza in ogni angolo di Xochimilco, visto che qui i pueblos originari mantengono le loro usanze. In questo periodo dell’anno si effettuano uscite notturne con le trajineras e si può assistere alla messa in scena de “La Llorona” in una chinampa. Nella tradizione locale, La Llorona è una donna che vaga per le strade del Messico alla ricerca dei suoi figli (che lei stessa ha ucciso) e grida per trovarli “¡Aaaaaaay, mis hijos” (“Aaaah, figli miei!”). Per l’occasione, gli abitanti collocano nelle strade e nelle case enormi ofrendas dedicate ai propri defunti, perché credono che in una determinata data torneranno dal Mictlán (l’aldilà) a mangiare e a festeggiare con loro: per questo per i messicani la morte non è assoluta, triste, né fredda, bensì temporanea, allegra e calorosa.
Vicino all’Embarcadero Cuemanco ecco invece il Mercado de plantas de Cuemanco e diverse bancarelle di gelati artigianali che si posizionano proprio sulla strada: ci sono molti gusti di ogni tipo, come frutti esotici e frutti endemici tra cui il gelato alle rose, al tecojote o addirittura al fiore di cempasúchil.
Nel centro di Xochimilco, quasi di fronte all’embarcadero Fernando Celada, troviamo la Rotonda de los Personajes Ilustres de Xochimilco (Rotonda dei personaggi illustri), che rende omaggio a personalità quali Fernando Celada, poeta, drammaturgo e giornalista che sosteneva il proletariato, ma anche a Quirino Mendoza, autore della canzone messicana più famosa e che emoziona i cuori: “Cielito lindo”.
Sempre qui si celebrano Juan Badiano, autore del Códice de la Cruz-Badiano, pilastro della medicina erboristica, Francisco Goitia (artista della generazione di Diego Rivera, José Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros, ma che non partecipò al movimento muralista, autore di “Tata Jesucristo” e altre opere) e si rende omaggio a José Farías Galindo, saggista, poeta, traduttore e cronista della storia di Xochimilco.
Nella piazza centrale si può visitare la Cattedrale di Xochimilco, dedicata a San Bernardino da Siena e situata in Av. Nuevo León 22B, Santa Crucita. È un tempio ed ex convento costruito nel XVI secolo dai missionari francescani. L’edificio è in stile rinascimentale e all'interno ospita diversi dipinti; la sua pala d'altare maggiore è d'oro e in essa si possono vedere la Vergine di Guadalupe, un crocifisso e alcuni santi. A maggio si celebra la festa della chiesa e per l’occasione vengono allestiti mercatini con artigianato, prodotti della terra, abbigliamento, giostre con giochi meccanici e spettacoli artistici.
Il Museo Dolores Olmedo è situato in Av. México 5843 (Col. La Noria).
Tra le verdure che si producono a Xochimilco spiccano i fiori di zucca, vari tipi di peperoncino, lattuga, portulaca e mais. Tutti questi elementi sono combinati in modi diversi per ottenere il cibo tipico del territorio: la ricchezza di Xochimilco non è quindi dovuta solo alle sue attrazioni turistiche, ma anche al suo patrimonio culinario.
Ciò che si può mangiare al mercato è il tipico mais bollito o arrostito, gli esquites (chicchi di mais bolliti o fritti, accompagnati da limone, formaggio e peperoncino) e il chileatole, che è una preparazione di chicchi di mais bolliti in salsa di peperoncino, erbe aromatiche e un po' di pasta di mais, servito caldo e accompagnato da limone, sale e formaggio (attenzione, perché è piccante). Si può inoltre provare il tradizionale elotamalli, che è un tamal di mais dolce.
Il mercato è diviso in due navate: la prima è di fronte alla piazza principale, mentre la seconda sorge proprio dietro la prima navata. La seconda sezione del mercato è per i fiori e il cibo, dove si possono gustare cibi tipici messicani e xochimilca.
Qualche esempio? Ricordando che le abitudini alimentari locali sono diverse da quelle italiane, per colazione si può provare il cafè de olla, atole (preferibilmente di mais, chiamato pinole) e i tamales (dolci o salati). Per pranzo, invece: quesadillas, sopes, enchiladas verdi, mole, tacos dorati, carne, pozole, carnitas (maiale brasato), frutti di mare e pesce. Per mangiare al di fuori dei pasti principali: elotes, esquites (spuntino a base di chicci di mais) o chileatole. Infine, per cena: Pan Hueso e cafè de olla (un tipico caffè aromatizzato).
In ogni caso, è importante sapere che i messicani sono persone che consumano il peperoncino in tutte le sue forme, quindi generalmente il cibo è piccante: mangiate quindi preferibilmente cibi non piccanti oppure, se preferite rischiare, preparatevi comunque ad avere una bocca infuocata anche se vi dicono che non è molto piccante.
Il pulque è stato descritto anche nel Codice Borgia, in quanto era la bevanda inebriante rituale degli Aztechi. Per assaggiarlo a Xochimilco ci sono le tradizionali pulquerías: “El templo de Diana” (situata all’angolo tra Francisco I Madero e 5 de Mayo, vicino al centro) e “La Botijona” (calle Morelos 109, quasi all'angolo con Cuauhtémoc, nel Barrio de San Pedro). Nelle pulquerías gli stuzzichini sono gratis e comprendono cose come noccioline, chicharrón, tacos con guacamole, tacos de nopales, tacos di fagioli o sopecitos (tortilla di mais spessa servita con fagioli e formaggio).
A Santiago Tulyehualco – uno dei pueblos di Xochimilco, nonché luogo natìo di Quirino Mendoza (autore di "Cielito lindo") – si tengono annualmente due importanti fiere: la "Feria de la Nieve", che si svolge nei mesi di marzo o aprile, durante la Settimana Santa. In questa fiera si vende la nieve (gelato di frutta a base di acqua) e i prodotti derivati dall'amaranto, oltre alle olive e all’olio d'oliva della regione. Ci sono anche giostre e giochi meccanici, eventi culturali come musica e danza, e ovviamente prodotti enogastronomici come pulque, elotes, esquites, tamales, ecc. Anche questa fiera è di origine preispanica, poiché in epoca azteca il gelato veniva consumato in questa stagione solo dai sacerdoti e grandi signori, dove la neve (o ghiaccio) veniva portata dai vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl in un viaggio di due giorni a piedi.
Sempre qui si svolge la “Feria de la alegría y el olivo” nel mese di febbraio. Il seme dell’amaranto era un alimento chiave nella dieta mexica, importante quasi quanto il mais o i fagioli. Per questo, gli autoctoni consumano e producono ancora il seme in diverse varianti: in alegría (dolce tipico), wafer, muesli, atole, pizza, biscotti, pane, ecc…
Per arrivare a Santiago Tulyehualco in auto bisogna prendere la carretera Xochimilco-Tulyehualco e una volta giunti in centro si trovano questi festeggiamenti. Per chi arriva con i mezzi pubblici ci sono due opzioni: dal molo "Fernando Celada", prendere la strada per Tulyehualco e scendere all'ultima fermata, oppure, dal Tren Ligero Xochimilco prendere la Ruta Tulyehualco e scendere all'ultima fermata. In auto il viaggio è di circa 30 minuti. Con i mezzi pubblici il viaggio è di circa 50 minuti.
Tra Xochimilco e Tulyehualco, in località Santa Cruz Acalpixca, ogni anno a giugno fin dal 1982 si celebra la "Feria del Dulce Cristaliazdo". Il paese è famoso perché qui si producono e si cristallizzano con lo zucchero i prodotti coltivati, come ad esempio la zucchina, la carota, il nopal, il fico d’India, fichi, chilacayote e altri.
Da queste parti, lungo la Carretera Tulyehualco-Xochimilco, si trova il Museo Archeologico di Xochimilco (Av. Tenochtitlan s/n, La Planta Santa Cruz Acalpixca, Xochimilco) all'interno di un edificio di epoca porfiriana e presenta 2.247 pezzi di argilla dell’epoca mexica, ma possiede anche una mostra di pezzi paleontologici, dove spiccano ossa di mammut e graffiti trovati nella zona. L'ingresso costa 14 $ (pesos).
Per arrivare a Santa Cruz basta prendere l'autobus che va a Tulyehualco e chiedere di essere lasciatoia Santa Cruz. Il viaggio dura circa 20 minuti, mentre in auto 15 minuti con la Carretera Xochimilco-Tulyehualco. Raccomandazioni generali: portare contanti, fare attenzione ai borseggiatori, non indossare gioielli appariscenti, guardare in entrambe le direzioni prima di attraversare la strada.
Molto vicino al centro di Xochimilco (ma appartenente al distretto di Coyoacán) si trova lo stadio Azteca, che è il più grande stadio di calcio del paese, il secondo in America e il settimo nel mondo. Fu progettato dagli architetti Pedro Ramírez Vázquez e Rafael Mijares Alcérreca, inaugurato il 29 maggio 1966 in un'amichevole tra América e Torino, terminata in parità. Per i messicani, come per gli italiani, il calcio è lo sport nazionale e suscita grandi passioni. Lo stadio Azteca si può visitare tutti i giorni, ma è ancora meglio assistere a una partita. La più sentita – detta “el clásico de clásicos” - è quella tra América (di Città del Messico) e Chivas (di Guadalajara), le due squadre che dividono i tifosi del paese. Per la cronaca, è lo stadio dei famosi gol di Maradona (quello di mano e quello considerato il più bello di tutti i tempi) ai mondiali dell’86.
In definitiva, una delle cose più belle e impressionanti di Xochimilco e che ci racconta l'origine della città, della gente e delle tradizioni locali è che qui ci sono più festività che giorni dell'anno; questo significa che, con più di una celebrazione al giorno, ogni volta che si va a Xochimilco c’è un motivo per festeggiare.
Provenendo da sud o da nord, qualsiasi autobus diretto a Xochimilco farà la sua ultima fermata davanti all’Embarcadero “Fernando Celada”.
I tragitti fino alle trajineras, ai mercati dei fiori, ai mercati tipici, al mercato alimentare, alla cattedrale, alle chiese e ai musei si possono fare a piedi.
Articolo di Claudia Hernández Ruiz
Storia
Xochimilco è una località con una storia molto antica, visto che le sue origini risalgono al periodo Preclassico Mesoamericano. Nel Postclassico, invece, le popolazioni che abitavano la zona furono sottomesse dagli Aztechi, ovvero il popolo nahua che fondò México-Tenochtitlán (oggi Città del Messico). Anche se la sua fondazione ha un’origine mitologica, è certo che gli Aztechi si stabilirono su un lago e diedero vita a uno degli stati più estesi di tutta la Mesoamerica: prima dell’arrivo degli spagnoli, infatti, il popolo mexica (azteco) era il più potente del continente americano. La loro lingua era il náhuatl, parlata ancora oggi, e svilupparono una scrittura pittografica della quale esistono ancora documenti (copie fatte in epoca coloniale) tra le quali risaltano il Codice Borbonico e il Codice Boturini.Le chinampas
Il lago sul quale si stabilì la civiltà mexica è ormai completamente prosciugato, tranne che a Xochimilco e a Tláhuac; in questi due distretti si è infatti conservato sia il lago che l’uso delle chinampas.La domanda, a questo punto, sorge spontanea: cosa sono le chinampas? È un metodo di agricoltura in cui si predispone sul lago un'isola artificale fatta di tronchi, rami, ciottoli e sedimenti del fondale. Successivamente la si copre con uno strato di terra per farla diventare un piccolo giardino galleggiante sopra il quale si semina o si abita, ragione per cui Xochimilco è stata – e continua a essere – una terra da coltivare.
Nel 1987 le chinampas furono dichiarate Patrimonio Culturale dell’Umanità dall'UNESCO e per questo Xochimilco è una località turistica che attira visitatori sia locali che stranieri durante tutto l’anno.
Le trajineras, gli embarcaderos e la Isla de las Muñecas
Xochimilco è famosa per le sue trajineras, imbarcazioni colorate di legno che percorrono i 148 km di canali e chinampas condotte da un rematore (detto “remero”), il quale spinge le imbarcazioni con un lungo bastone che immerge nel lago.Durante la gita si può semplicemente ammirare il lago e il lento avanzare dalla trajinera, osservare gli animali e le piante endemiche, contemplare l’alba o il tramonto e i raggi solari nell’acqua, ma anche ascoltare la musica dei mariachi (i quali viaggiano su altre barchette e per qualche pesos cantano una o più canzoni, a volte anche salendo direttamente a bordo, per poi andarsene con la propria) e, ovviamente, mangiare. Ci sono persone che vendono i loro prodotti muovendosi su una propria trajinera ed è davvero caratteristico vedere come rispondono alla chiamata dei turisti e propongono i loro prodotti da un’imbarcazione all’altra. Tra amici è molto comune anche legare più di una trajinera per muoversi tutti insieme e spostarsi da una all’altra per ballare, mangiare e fare festa insieme.
Le trajineras si prendono nei tanti imbarcaderi: “Nativitas”, “Zacapa” e “Las Flores Nativitas” sono quelli tradizionali, che dispongono anche di bagni, parcheggi, mercatini di artigianato e cibo e si trovano vicini al Mercado de flores y plantas de Madreselva.
Esistono anche altri embarcaderos che permettono di accedere ai canali classificati come parte della Reserva Natural Protegida de Xochimilco. Questi sono il “Fernando Celada”, nel cuore di Xochimilco, e poi ancora “Cuemanco” e “Puente de Urrutia”.
Lungo i tragitti sulle imbarcazioni si possono osservare gli uccelli migratori e le specie endemiche di Xochimilco, tra le quali l’ajolote, l’unico anfibio che raggiunge la maturità conservando le proprie caratteristiche larvali. Questo animale possiede inoltre un’impressionante capacità rigenerativa (basti pensare che non cicatrizza, ma rigenera le estremità perse di strutture come la coda, il sistema nervoso e addirittura il cuore).
Si possono osservare anche gabbiani, gazze, pellicani, gufi, barbagianni, mojarras d'acqua dolce, bisce d'acqua, scoiattoli, tassi, puzzole, roditori e serpenti a sonagli, tra molti altri. Per quanto riguarda la flora si notano invece gli ahuejotes (alberi della famiglia dei salici piangenti, piantati nella zona del lago per legare ad essi le chinampas), salici, eucalipti, tulle e canfora, e poi ancora fiori come calle, gigli e ninfe gialle, bianche e rosa, cempasúchil, dalia, fiore di zucca, girasole, gardenia e altri alberi tra i quali pini, cedri, ahuehuetes, capulines, peschi, noci, zapotes, fichi, biancospini, ecc.
Durante una gita che si rispetti in trajinera è imprescindibile fare una tappa alla Isla de las Muñecas (Isola delle Bambole) e visitarne la chinampa perché, oltre a trovarsi in posizione centrale, è una delle più emblematiche per via della sua decorazione fatta di bambole di stili e colori diversi. Il vecchio proprietario, Julián Santana, credeva che le bambole aiutassero a tenere lontano lo spirito di una bambina morta nelle acque della laguna.
La celebrazione del Día de Muertos (28 ottobre– 2 novembre) è una ricorrenza molto importante nella quale l’origine ancestrale dei rituali si materializza in ogni angolo di Xochimilco, visto che qui i pueblos originari mantengono le loro usanze. In questo periodo dell’anno si effettuano uscite notturne con le trajineras e si può assistere alla messa in scena de “La Llorona” in una chinampa. Nella tradizione locale, La Llorona è una donna che vaga per le strade del Messico alla ricerca dei suoi figli (che lei stessa ha ucciso) e grida per trovarli “¡Aaaaaaay, mis hijos” (“Aaaah, figli miei!”). Per l’occasione, gli abitanti collocano nelle strade e nelle case enormi ofrendas dedicate ai propri defunti, perché credono che in una determinata data torneranno dal Mictlán (l’aldilà) a mangiare e a festeggiare con loro: per questo per i messicani la morte non è assoluta, triste, né fredda, bensì temporanea, allegra e calorosa.
Cosa vedere a Xochimilco
A Xochimilco non ci sono comunque solo le trajineras; molto vicino agli embarcaderos tradizionali si trova il Mercado de flores y plantas Madreselva (mercato di fiori e piante, situato in calle Madreselva tra la Carretera Xochimilco Tulyehualco e Camino a Nativitas, al lato del Bosque de Nativitas), dove i produttori offrono le loro piante a prezzi convenienti.Vicino all’Embarcadero Cuemanco ecco invece il Mercado de plantas de Cuemanco e diverse bancarelle di gelati artigianali che si posizionano proprio sulla strada: ci sono molti gusti di ogni tipo, come frutti esotici e frutti endemici tra cui il gelato alle rose, al tecojote o addirittura al fiore di cempasúchil.
Nel centro di Xochimilco, quasi di fronte all’embarcadero Fernando Celada, troviamo la Rotonda de los Personajes Ilustres de Xochimilco (Rotonda dei personaggi illustri), che rende omaggio a personalità quali Fernando Celada, poeta, drammaturgo e giornalista che sosteneva il proletariato, ma anche a Quirino Mendoza, autore della canzone messicana più famosa e che emoziona i cuori: “Cielito lindo”.
Sempre qui si celebrano Juan Badiano, autore del Códice de la Cruz-Badiano, pilastro della medicina erboristica, Francisco Goitia (artista della generazione di Diego Rivera, José Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros, ma che non partecipò al movimento muralista, autore di “Tata Jesucristo” e altre opere) e si rende omaggio a José Farías Galindo, saggista, poeta, traduttore e cronista della storia di Xochimilco.
Nella piazza centrale si può visitare la Cattedrale di Xochimilco, dedicata a San Bernardino da Siena e situata in Av. Nuevo León 22B, Santa Crucita. È un tempio ed ex convento costruito nel XVI secolo dai missionari francescani. L’edificio è in stile rinascimentale e all'interno ospita diversi dipinti; la sua pala d'altare maggiore è d'oro e in essa si possono vedere la Vergine di Guadalupe, un crocifisso e alcuni santi. A maggio si celebra la festa della chiesa e per l’occasione vengono allestiti mercatini con artigianato, prodotti della terra, abbigliamento, giostre con giochi meccanici e spettacoli artistici.
Il Museo Dolores Olmedo
Non distante dal centro di Xochimilco il Museo Dolores Olmedo accoglie le più grandi collezioni su Diego Rivera e Frida Kahlo, entrambi celebri pittori del XX secolo. Ad oggi sono esposte 148 opere di Diego e 26 di Frida, ma anche 48 opere di Angelina Beloff, 30 di Pablo O'Higgins, 47 di Renate Reichert, circa 800 pezzi di arte preispanica (mexica, mixteca, olmeca, totonaca e maya) e una collezione di arte popolare con oltre 3.000 pezzi provenienti da diverse parti del Messico. Il museo espone anche collezioni d'arte provenienti da tutto il mondo, tra cui spiccano zanne di elefante intagliate. Nel bellissimo giardino vivono cani Xoloescuintle (o xoloitzcuintle, la caratteristica razza di cani nudi messicani), ma anche pavoni, galline e altri animali.Il Museo Dolores Olmedo è situato in Av. México 5843 (Col. La Noria).
Mercati e prodotti tipici di Xochimilco
Per vedere, annusare, assaporare, ascoltare e toccare Xochimilco non c’è niente di meglio dei suoi mercati. Il più importante è il Mercado de Xochimilco Centro, a pochi passi dagli embarcaderos tradizionali, situato in Av. Nuevo León s/n, Santa Crucita, dove esternamente si vendono pannocchie di mais tenero (elotes) e cibo fatto in casa; all’interno ci sono infinite corsie colorate dove si vende artigianato, costumi, utensili da cucina, scarpe, verdura, frutta... tutto fresco, fatto a mano e delizioso. In particolare, è giusto sottolineare che gli ortaggi vengono coltivati proprio in questa zona e sono gli stessi produttori a vendere i loro raccolti.Tra le verdure che si producono a Xochimilco spiccano i fiori di zucca, vari tipi di peperoncino, lattuga, portulaca e mais. Tutti questi elementi sono combinati in modi diversi per ottenere il cibo tipico del territorio: la ricchezza di Xochimilco non è quindi dovuta solo alle sue attrazioni turistiche, ma anche al suo patrimonio culinario.
Ciò che si può mangiare al mercato è il tipico mais bollito o arrostito, gli esquites (chicchi di mais bolliti o fritti, accompagnati da limone, formaggio e peperoncino) e il chileatole, che è una preparazione di chicchi di mais bolliti in salsa di peperoncino, erbe aromatiche e un po' di pasta di mais, servito caldo e accompagnato da limone, sale e formaggio (attenzione, perché è piccante). Si può inoltre provare il tradizionale elotamalli, che è un tamal di mais dolce.
Il mercato è diviso in due navate: la prima è di fronte alla piazza principale, mentre la seconda sorge proprio dietro la prima navata. La seconda sezione del mercato è per i fiori e il cibo, dove si possono gustare cibi tipici messicani e xochimilca.
Qualche esempio? Ricordando che le abitudini alimentari locali sono diverse da quelle italiane, per colazione si può provare il cafè de olla, atole (preferibilmente di mais, chiamato pinole) e i tamales (dolci o salati). Per pranzo, invece: quesadillas, sopes, enchiladas verdi, mole, tacos dorati, carne, pozole, carnitas (maiale brasato), frutti di mare e pesce. Per mangiare al di fuori dei pasti principali: elotes, esquites (spuntino a base di chicci di mais) o chileatole. Infine, per cena: Pan Hueso e cafè de olla (un tipico caffè aromatizzato).
In ogni caso, è importante sapere che i messicani sono persone che consumano il peperoncino in tutte le sue forme, quindi generalmente il cibo è piccante: mangiate quindi preferibilmente cibi non piccanti oppure, se preferite rischiare, preparatevi comunque ad avere una bocca infuocata anche se vi dicono che non è molto piccante.
Il pulque
Tra le cose più tipiche da assaggiare c’è il pulque, una bevanda alcolica ancestrale di origine azteca, ricavata dalla fermentazione del maguey pulquero. Attualmente si può bere il pulque naturale o alla frutta (guava, ananas, mango, avocado), misto a semi (pinoli e noci) o con verdure (sedano e pomodoro). Sono tutti deliziosi e portano calore al corpo e all'anima come solo poche altre bevande sanno fare.Il pulque è stato descritto anche nel Codice Borgia, in quanto era la bevanda inebriante rituale degli Aztechi. Per assaggiarlo a Xochimilco ci sono le tradizionali pulquerías: “El templo de Diana” (situata all’angolo tra Francisco I Madero e 5 de Mayo, vicino al centro) e “La Botijona” (calle Morelos 109, quasi all'angolo con Cuauhtémoc, nel Barrio de San Pedro). Nelle pulquerías gli stuzzichini sono gratis e comprendono cose come noccioline, chicharrón, tacos con guacamole, tacos de nopales, tacos di fagioli o sopecitos (tortilla di mais spessa servita con fagioli e formaggio).
Eventi e feste
Le feste a Xochimilco sono letteralmente all'ordine del giorno. Un importante evento che si svolge nella piazza centrale e che riunisce le donne più belle del Messico è la celebrazione de "La flor más bella del ejido", che affonda le proprie radici nell’epoca preispanica, perché si svolge in onore di Xochiquetzal, dea dei fiori, dell'amore e della bellezza. La flor más bella del ejido è infatti un concorso di bellezza meticcio che si tiene puntualmente da più di 200 anni in aprile; il festival è accompagnato da danze preispaniche, esposizione e vendita di artigianato, mostre di bestiame, gastronomia, eventi sportivi, culturali e artistici e concorsi di ogni tipo.A Santiago Tulyehualco – uno dei pueblos di Xochimilco, nonché luogo natìo di Quirino Mendoza (autore di "Cielito lindo") – si tengono annualmente due importanti fiere: la "Feria de la Nieve", che si svolge nei mesi di marzo o aprile, durante la Settimana Santa. In questa fiera si vende la nieve (gelato di frutta a base di acqua) e i prodotti derivati dall'amaranto, oltre alle olive e all’olio d'oliva della regione. Ci sono anche giostre e giochi meccanici, eventi culturali come musica e danza, e ovviamente prodotti enogastronomici come pulque, elotes, esquites, tamales, ecc. Anche questa fiera è di origine preispanica, poiché in epoca azteca il gelato veniva consumato in questa stagione solo dai sacerdoti e grandi signori, dove la neve (o ghiaccio) veniva portata dai vulcani Popocatépetl e Iztaccíhuatl in un viaggio di due giorni a piedi.
Sempre qui si svolge la “Feria de la alegría y el olivo” nel mese di febbraio. Il seme dell’amaranto era un alimento chiave nella dieta mexica, importante quasi quanto il mais o i fagioli. Per questo, gli autoctoni consumano e producono ancora il seme in diverse varianti: in alegría (dolce tipico), wafer, muesli, atole, pizza, biscotti, pane, ecc…
Per arrivare a Santiago Tulyehualco in auto bisogna prendere la carretera Xochimilco-Tulyehualco e una volta giunti in centro si trovano questi festeggiamenti. Per chi arriva con i mezzi pubblici ci sono due opzioni: dal molo "Fernando Celada", prendere la strada per Tulyehualco e scendere all'ultima fermata, oppure, dal Tren Ligero Xochimilco prendere la Ruta Tulyehualco e scendere all'ultima fermata. In auto il viaggio è di circa 30 minuti. Con i mezzi pubblici il viaggio è di circa 50 minuti.
Tra Xochimilco e Tulyehualco, in località Santa Cruz Acalpixca, ogni anno a giugno fin dal 1982 si celebra la "Feria del Dulce Cristaliazdo". Il paese è famoso perché qui si producono e si cristallizzano con lo zucchero i prodotti coltivati, come ad esempio la zucchina, la carota, il nopal, il fico d’India, fichi, chilacayote e altri.
Da queste parti, lungo la Carretera Tulyehualco-Xochimilco, si trova il Museo Archeologico di Xochimilco (Av. Tenochtitlan s/n, La Planta Santa Cruz Acalpixca, Xochimilco) all'interno di un edificio di epoca porfiriana e presenta 2.247 pezzi di argilla dell’epoca mexica, ma possiede anche una mostra di pezzi paleontologici, dove spiccano ossa di mammut e graffiti trovati nella zona. L'ingresso costa 14 $ (pesos).
Per arrivare a Santa Cruz basta prendere l'autobus che va a Tulyehualco e chiedere di essere lasciatoia Santa Cruz. Il viaggio dura circa 20 minuti, mentre in auto 15 minuti con la Carretera Xochimilco-Tulyehualco. Raccomandazioni generali: portare contanti, fare attenzione ai borseggiatori, non indossare gioielli appariscenti, guardare in entrambe le direzioni prima di attraversare la strada.
Molto vicino al centro di Xochimilco (ma appartenente al distretto di Coyoacán) si trova lo stadio Azteca, che è il più grande stadio di calcio del paese, il secondo in America e il settimo nel mondo. Fu progettato dagli architetti Pedro Ramírez Vázquez e Rafael Mijares Alcérreca, inaugurato il 29 maggio 1966 in un'amichevole tra América e Torino, terminata in parità. Per i messicani, come per gli italiani, il calcio è lo sport nazionale e suscita grandi passioni. Lo stadio Azteca si può visitare tutti i giorni, ma è ancora meglio assistere a una partita. La più sentita – detta “el clásico de clásicos” - è quella tra América (di Città del Messico) e Chivas (di Guadalajara), le due squadre che dividono i tifosi del paese. Per la cronaca, è lo stadio dei famosi gol di Maradona (quello di mano e quello considerato il più bello di tutti i tempi) ai mondiali dell’86.
In definitiva, una delle cose più belle e impressionanti di Xochimilco e che ci racconta l'origine della città, della gente e delle tradizioni locali è che qui ci sono più festività che giorni dell'anno; questo significa che, con più di una celebrazione al giorno, ogni volta che si va a Xochimilco c’è un motivo per festeggiare.
Come arrivare a Xochimilco
Per arrivare a Xochimilco ci sono diverse opzioni a seconda del punto di partenza: in auto conviene arrivare a un embarcadero e parcheggiarla lì, mentre con il trasporto pubblico si può arrivare alla stazione “Xochimilco” del Tren Ligero, che giunge proprio nel cuore del paese. Il Tren Ligero è di fatto la continuazione della linea 2 della metropolitana, che termina a Tasqueña. Xochimilco e Tasqueña sono i due capolinea del Tren Ligero e l’ultimo treno parte dal ciascun capolinea alle 23:30.Provenendo da sud o da nord, qualsiasi autobus diretto a Xochimilco farà la sua ultima fermata davanti all’Embarcadero “Fernando Celada”.
I tragitti fino alle trajineras, ai mercati dei fiori, ai mercati tipici, al mercato alimentare, alla cattedrale, alle chiese e ai musei si possono fare a piedi.
Articolo di Claudia Hernández Ruiz
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