Historisch Museum, il grande museo di Amsterdam
L'Amsterdams Historisch Museum o pių semplicemnte il Museo di Amsterdam č uno dei luoghi d'arte pių importanti dell'Olanda. Qui dentro sono esposti oltre 7 secoli di storia in 17 saloni, con un misto entusiasmante tra antico e moderno..
Se le cose da raccontare sono tante non bastano più le strade, i palazzi e i monumenti: ci vuole un grande museo pieno di storie, raccontate con le immagini e gli oggetti. Come il Museo di Amsterdam (Amsterdams Historisch Museum), che trasporta i visitatori nell’anima nascosta della capitale olandese, ripercorrendone leggende e verità, conquiste e momenti bui. Allestito nell’ex orfanotrofio cittadino, che funzionò dal 1520 al 1960, il museo è un mix trascinante di antico e moderno, tra esposizioni tradizionali e moderne aree interattive. Guardando Amsterdam oggi, così viva e stimolante, sembra lontanissima dal borgo medievale di secoli fa: per comprendere i passaggi intermedi, che hanno trasformato un villaggio in una grande città europea, non c’è visita più azzeccata di quella all’Historisch Museum.
I tre ingressi del museo si trovano in Kalverstraat, Sint Luciensteeg e Nieuwezijds, a pochi passi da Piazza Dam, nel cuore medievale della città. Qui, dove furono ospitati oltre 15 mila orfani nel corso dei secoli, il museo nacque nel 1969, andando ad occupare i grandi corridoi e i due cortili dell’edificio. Originariamente, a dire il vero, si trattava di un monastero, che nel XVI secolo fu confiscato e rimesso a nuovo dai Calvinisti. La mostra si dipana attraverso 17 saloni, che racchiudono i tipici oggetti da museo ma anche oggetti, documenti e ricostruzioni multimediali sorprendenti: chi visita l’Historisch Museum potrà rivivere di persona certi momenti della quotidianità d’un tempo, ad esempio guidando un’automobile degli anni Settanta, issando un cavallo fuori dal canale o ascoltando qualche vecchia leggenda raccontata dai cittadini.
Tra le location più famose c’è la Galleria delle Guardie Civiche, con numerose paia d’occhi che dal muro si fissano sugli ospiti: sono i 16 giganteschi ritratti di gruppo che raffigurano le antiche corporazioni degli archibugieri. Ma il museo non è solo pittura, e vi si trovano esponenti di ogni forma d’arte e testimonianza: tra manufatti in vetro e porcellana, preziosi ninnoli d’oro e d’argento, stampe archeologiche e modellini, ci si fa un’idea di come fossero la pianta e le architetture dell’antica Amsterdam, gli utensili di tutti i giorni e gli strumenti di guerra. Sono ben 7 i secoli di storia rappresentati, suddivisi in tre sezioni cronologiche (the Young City, the Mighty City e the Modern City), a cui si aggiungono interessanti esposizioni temporanee. Dal Due al Novecento sono successe molte cose, e i gestori dell’Historisch Museum hanno cercato di proporle in chiave moderna e accattivante.
Da vedere la cosiddetta Sala della Direzione (Regentenkmer), dedicata al periodo di massimo splendore per Amsterdam, tra il Sei e il Settecento. Imperdibile anche l’organetto meccanico che fu testimone, nel 1945, del terribile massacro avvenuto in piazza Dam a un paio di giorni dalla liberazione nazista: per ripararsi dai colpi di fucile, scaricati sulla folla che attendeva in piazza le truppe alleate, pare che alcuni civili cercarono la salvezza dietro questo organetto. Per finire il bellezza non si può trascurare la celebre cassetta di legno di Amsterdam, custode di una reliquia molto speciale. Secondo la tradizione un frate, nel lontano 1345, stava celebrando la Comunione per un uomo moribondo; il malato, non riuscendo ad ingerire l’ostia consacrata, la fece cadere nel fuoco ma quella, incredibilmente, non si incenerì né mutò d’aspetto. Si tratta del cosiddetto “Miracolo di Amsterdam”. Per oltre due secoli, dal quel momento, si celebrarono funzioni in onore della sacra ostia, che era stata deposta nella cassetta di legno e si diceva potesse guarire i bambini dell’orfanotrofio.
Il Museo di Amsterdam, o Amsterdams Historisch Museum, si trova a una decina di minuti a piedi dalla Stazione Centrale della città, passando per la strada Damrak, per piazza Dam e per Kalverstraat. Chi usa i mezzi pubblici può prendere i Tram 1, 2, 5, che fermano a Spui, o i tram 4,9, 14, 16, 24 e 25 che fermano a Rokin. Gli ingressi, come già detto, sono due, entrambi sontuosi e riccamente decorati.
L’ingresso costa 10 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 18 anni, ed è gratuito per i minori di 6 anni; inoltre ci sono diversi tipi di sconto per i possessori di pass turistici o tessere universitarie. L’audio tour costa 4 euro.
In uno dei due cortili è presente un bar-ristorante, e non manca il negozio di souvenir e libri.
Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00, mentre nei weekend e durante le festività nazionali apre alle 11.00.
Rimane chiuso il 1 gennaio, il 30 aprile ('Koninginnedag', ovvero il compleanno della regina) e il 25 dicembre, e chiude anticipatamente il 4 maggio e in alcune date di dicembre.
Per maggiori informazioni: tel 31 (0) 205231822 fax 31 (0) 206207789 info@ahm.amsterdam.nl
I tre ingressi del museo si trovano in Kalverstraat, Sint Luciensteeg e Nieuwezijds, a pochi passi da Piazza Dam, nel cuore medievale della città. Qui, dove furono ospitati oltre 15 mila orfani nel corso dei secoli, il museo nacque nel 1969, andando ad occupare i grandi corridoi e i due cortili dell’edificio. Originariamente, a dire il vero, si trattava di un monastero, che nel XVI secolo fu confiscato e rimesso a nuovo dai Calvinisti. La mostra si dipana attraverso 17 saloni, che racchiudono i tipici oggetti da museo ma anche oggetti, documenti e ricostruzioni multimediali sorprendenti: chi visita l’Historisch Museum potrà rivivere di persona certi momenti della quotidianità d’un tempo, ad esempio guidando un’automobile degli anni Settanta, issando un cavallo fuori dal canale o ascoltando qualche vecchia leggenda raccontata dai cittadini.
Tra le location più famose c’è la Galleria delle Guardie Civiche, con numerose paia d’occhi che dal muro si fissano sugli ospiti: sono i 16 giganteschi ritratti di gruppo che raffigurano le antiche corporazioni degli archibugieri. Ma il museo non è solo pittura, e vi si trovano esponenti di ogni forma d’arte e testimonianza: tra manufatti in vetro e porcellana, preziosi ninnoli d’oro e d’argento, stampe archeologiche e modellini, ci si fa un’idea di come fossero la pianta e le architetture dell’antica Amsterdam, gli utensili di tutti i giorni e gli strumenti di guerra. Sono ben 7 i secoli di storia rappresentati, suddivisi in tre sezioni cronologiche (the Young City, the Mighty City e the Modern City), a cui si aggiungono interessanti esposizioni temporanee. Dal Due al Novecento sono successe molte cose, e i gestori dell’Historisch Museum hanno cercato di proporle in chiave moderna e accattivante.
Da vedere la cosiddetta Sala della Direzione (Regentenkmer), dedicata al periodo di massimo splendore per Amsterdam, tra il Sei e il Settecento. Imperdibile anche l’organetto meccanico che fu testimone, nel 1945, del terribile massacro avvenuto in piazza Dam a un paio di giorni dalla liberazione nazista: per ripararsi dai colpi di fucile, scaricati sulla folla che attendeva in piazza le truppe alleate, pare che alcuni civili cercarono la salvezza dietro questo organetto. Per finire il bellezza non si può trascurare la celebre cassetta di legno di Amsterdam, custode di una reliquia molto speciale. Secondo la tradizione un frate, nel lontano 1345, stava celebrando la Comunione per un uomo moribondo; il malato, non riuscendo ad ingerire l’ostia consacrata, la fece cadere nel fuoco ma quella, incredibilmente, non si incenerì né mutò d’aspetto. Si tratta del cosiddetto “Miracolo di Amsterdam”. Per oltre due secoli, dal quel momento, si celebrarono funzioni in onore della sacra ostia, che era stata deposta nella cassetta di legno e si diceva potesse guarire i bambini dell’orfanotrofio.
Il Museo di Amsterdam, o Amsterdams Historisch Museum, si trova a una decina di minuti a piedi dalla Stazione Centrale della città, passando per la strada Damrak, per piazza Dam e per Kalverstraat. Chi usa i mezzi pubblici può prendere i Tram 1, 2, 5, che fermano a Spui, o i tram 4,9, 14, 16, 24 e 25 che fermano a Rokin. Gli ingressi, come già detto, sono due, entrambi sontuosi e riccamente decorati.
L’ingresso costa 10 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 18 anni, ed è gratuito per i minori di 6 anni; inoltre ci sono diversi tipi di sconto per i possessori di pass turistici o tessere universitarie. L’audio tour costa 4 euro.
In uno dei due cortili è presente un bar-ristorante, e non manca il negozio di souvenir e libri.
Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00, mentre nei weekend e durante le festività nazionali apre alle 11.00.
Rimane chiuso il 1 gennaio, il 30 aprile ('Koninginnedag', ovvero il compleanno della regina) e il 25 dicembre, e chiude anticipatamente il 4 maggio e in alcune date di dicembre.
Per maggiori informazioni: tel 31 (0) 205231822 fax 31 (0) 206207789 info@ahm.amsterdam.nl