Santa Maria di Tyn, la chiesa piů affascinante di Praga
Vicino alla piazza centra di Praga, Staroměstské náměstí si trova la bella chiesa di Tyn, dedicata a Santa Maria. E' famosa per le sue due torri particolari, e perchč al suo interno ospita la tomba di Tycho Brahe, uno dei piů grandi astronomi.
La Chiesa di Santa Maria di Týn è uno dei simboli di Praga , che potrete ammirare dalla piazza della piazza centrale della città vecchia, la Staromestke namesti. Quando la vedete per la prima volta, viene spontaneo chiedersi se si è stati catapultati in un mondo delle fiabe, tale è l'impatto visivo delle sue particolari guglie, che la fanno apparire più un castello incantato che una delle più importanti chiese di Praga. Costruita a ridosso della piazza principale, ma con dei palazzi che le chiudono la facciata, la chiesa di Tyn è anche famosa per accogliere la tomba dell'astronomo Tycho Brahe, uno dei più grandi osservatori di stelle della storia, e che visse gli ultimi anni della sua esuberante vita alla corte imperiale di Praga.
La costruzione di questa centrale chiesa di Praga iniziò sotto il regno di Carlo IV, ed infatti i lavori cominciarono a cavallo del 1365. L'opera prosegì per quasi 150 anni dato che la costruzione fu interrotta durante le guerre hussite, e subì quindi dei ritardi. Fu ultimata ufficialmente nel 1511, quando le fu dato l'aspetto esterno odierno, con la fine della costruzione delle due particolari torri campanarie, di cui quella sud, appare leggermente più esile di quella a fianco, che rimane sul lato nord della chiesa. Al centro, leggermente più imbasso la Madonna troneggia in una cuspide triangolare in un tripudio di oro.
Dalla piazza non si riescono a cogliere molti particolari della chiesa se non notare le differenze tra le due torri campanarie. Oltre alla diversità nelle dimensioni, tipica dell'arte gotica, e che rappresnetano metaforicamente le espressioni delle bellezza femminaile, quella esile, e maschile, la più poderosa, la torre nord presenta in aggiunta, appena sotto le guglie, 5 grandi scudi appena al di sopra della finestra, che raffigurano vari simboli, tra quello della città vecchia di Praga, del Pernstejn, di Ladislao II di Boemia, lo scudo di Svamberg e lo stemma della Croazia. Se invece volete avere una visione più ampia, la cosa migliore è salire sulla antistante torre dell'orologio, da dove si riesce a scorgere anche parte della facciata, oltre che godere di uno straordinario panorama della piazza. L'imponenza della chiesa la si può comprendere meglio recandosi sul retro dell'edificio, lungo la Týnská ulička che corre attorno all'abside di Santa Maria di Tyn. Qui potrete notare la costruzione in pietra grigia e nere in stile gotico. L'originale stilo gotico all'interno fu rovinato da un grande incendio, nel 1679, cosa che costrinse ad una ricostruzione parziale in stile barocco.
Trovare l'ingresso della chiesa non è facile: dalla Staromestske Namesti si deve cercare un vicolo che si apre a fianco dell'antico edficio scolastico. Conduce ad un minuscolo cortile in cui ammirare la facciata della chiesa costringe a delle vere acrobazie con il collo, senza riuscire poi ad avere una visone d'insieme decenta della stessa. Qui si trova il portale d'ingresso, quello del lato sud, da dove entrare nella magia dell'interno. Il portale nord, ora non più utilizzato è famoso per alcuni famosi bassorilievi che riassumono le scene della Passione di Cristo.
L'ingresso alla chiesa è gratuito, ricordiamo però che non si possono fare foto all'interno, anche senza flash, e i controlli sono piuttosto severi. L'impressione è comunque che il custode voglia vendere le cartoline, pronto a mostrarvele se chiedete il motivo dell'impossibilità di fotografare gli interni.
L'interno conserva ancora qualche tratto dello stile gotico orginario, come per le arcate e le finestre, ma il resto rispetta i canoni barocchi, noterete i grandi stemmi della volta, ma comunque al visitatore si presenta in un perfetto equilibrio di geometrie. Uno dei punti più interessanti da vedere è la tomba di Tycho Brahe, e sono molti i turisti che vengono a portare omaggio ad uno dei più grandi astronomi della storia. Tycho era danese, e aveva vissuto in Danimarca, presso l'osservatorio di Uraniborg fino alla morte del suo mecenate, il re Federico II. All'avvento di re Cristiano IV il feeling tra Tycho e la Danimarca si ruppe, e l'esuberante astronomo accolse l'offerta di Rodolfo II d'Asburgo che nel 1598 lo volle alla sua corte, dato che all'epoca era considerato come uno degli scienzati più rinomati del mondo.
Tycho era un personaggio atipico, gran bevitore e mangiatore, aveva perso il naso in un duello e portava quindi una protesi, probabilmente in rame. Ma dopo tutto era un mostro in precisione di osservazioni e se Keplero trovò la soluzione delle orbite dei pianeti, lo deve alle misure di Tycho Brahe. Morì improvvisamente nel 1601, e la sua morte rimane ancora un mistero, in attesa che una recente riesumazione chiarisca se fu effettivamente avvelenato, forse dallo stesso Keplero (?) o morì per la rottura della vescica, perchè non volle alzarsi durante un lungo banchetto, come riportano alcune cronache del tempo. Comunque sia nella chiesa trovate a destra dell'altare la lapide con inciso il suo nome, mentre in alto un basso rilievo in marmo color nocciola lo ritrae con l'armatura (notate il taglio sul naso), mentre una lunga frase in latino ne riassume i punti principali della sua intensa vita.
Da notare nella chiesa anche alcune opere d'arte interessanti, del periodo gotico: un pulpito del 15° secolo, l'altare della navata dedicato a San Giovanni Battista, una pregevole opera in legno intagliato, a un fonte battesimale in peltro, che risale a inzio '400, un crocifisso tardo-gotico posto nella navata di destra, ed una grande statua, sempre del '400, che raffigura una Madonna con Bambino.
La costruzione di questa centrale chiesa di Praga iniziò sotto il regno di Carlo IV, ed infatti i lavori cominciarono a cavallo del 1365. L'opera prosegì per quasi 150 anni dato che la costruzione fu interrotta durante le guerre hussite, e subì quindi dei ritardi. Fu ultimata ufficialmente nel 1511, quando le fu dato l'aspetto esterno odierno, con la fine della costruzione delle due particolari torri campanarie, di cui quella sud, appare leggermente più esile di quella a fianco, che rimane sul lato nord della chiesa. Al centro, leggermente più imbasso la Madonna troneggia in una cuspide triangolare in un tripudio di oro.
Dalla piazza non si riescono a cogliere molti particolari della chiesa se non notare le differenze tra le due torri campanarie. Oltre alla diversità nelle dimensioni, tipica dell'arte gotica, e che rappresnetano metaforicamente le espressioni delle bellezza femminaile, quella esile, e maschile, la più poderosa, la torre nord presenta in aggiunta, appena sotto le guglie, 5 grandi scudi appena al di sopra della finestra, che raffigurano vari simboli, tra quello della città vecchia di Praga, del Pernstejn, di Ladislao II di Boemia, lo scudo di Svamberg e lo stemma della Croazia. Se invece volete avere una visione più ampia, la cosa migliore è salire sulla antistante torre dell'orologio, da dove si riesce a scorgere anche parte della facciata, oltre che godere di uno straordinario panorama della piazza. L'imponenza della chiesa la si può comprendere meglio recandosi sul retro dell'edificio, lungo la Týnská ulička che corre attorno all'abside di Santa Maria di Tyn. Qui potrete notare la costruzione in pietra grigia e nere in stile gotico. L'originale stilo gotico all'interno fu rovinato da un grande incendio, nel 1679, cosa che costrinse ad una ricostruzione parziale in stile barocco.
Trovare l'ingresso della chiesa non è facile: dalla Staromestske Namesti si deve cercare un vicolo che si apre a fianco dell'antico edficio scolastico. Conduce ad un minuscolo cortile in cui ammirare la facciata della chiesa costringe a delle vere acrobazie con il collo, senza riuscire poi ad avere una visone d'insieme decenta della stessa. Qui si trova il portale d'ingresso, quello del lato sud, da dove entrare nella magia dell'interno. Il portale nord, ora non più utilizzato è famoso per alcuni famosi bassorilievi che riassumono le scene della Passione di Cristo.
L'ingresso alla chiesa è gratuito, ricordiamo però che non si possono fare foto all'interno, anche senza flash, e i controlli sono piuttosto severi. L'impressione è comunque che il custode voglia vendere le cartoline, pronto a mostrarvele se chiedete il motivo dell'impossibilità di fotografare gli interni.
L'interno conserva ancora qualche tratto dello stile gotico orginario, come per le arcate e le finestre, ma il resto rispetta i canoni barocchi, noterete i grandi stemmi della volta, ma comunque al visitatore si presenta in un perfetto equilibrio di geometrie. Uno dei punti più interessanti da vedere è la tomba di Tycho Brahe, e sono molti i turisti che vengono a portare omaggio ad uno dei più grandi astronomi della storia. Tycho era danese, e aveva vissuto in Danimarca, presso l'osservatorio di Uraniborg fino alla morte del suo mecenate, il re Federico II. All'avvento di re Cristiano IV il feeling tra Tycho e la Danimarca si ruppe, e l'esuberante astronomo accolse l'offerta di Rodolfo II d'Asburgo che nel 1598 lo volle alla sua corte, dato che all'epoca era considerato come uno degli scienzati più rinomati del mondo.
Tycho era un personaggio atipico, gran bevitore e mangiatore, aveva perso il naso in un duello e portava quindi una protesi, probabilmente in rame. Ma dopo tutto era un mostro in precisione di osservazioni e se Keplero trovò la soluzione delle orbite dei pianeti, lo deve alle misure di Tycho Brahe. Morì improvvisamente nel 1601, e la sua morte rimane ancora un mistero, in attesa che una recente riesumazione chiarisca se fu effettivamente avvelenato, forse dallo stesso Keplero (?) o morì per la rottura della vescica, perchè non volle alzarsi durante un lungo banchetto, come riportano alcune cronache del tempo. Comunque sia nella chiesa trovate a destra dell'altare la lapide con inciso il suo nome, mentre in alto un basso rilievo in marmo color nocciola lo ritrae con l'armatura (notate il taglio sul naso), mentre una lunga frase in latino ne riassume i punti principali della sua intensa vita.
Da notare nella chiesa anche alcune opere d'arte interessanti, del periodo gotico: un pulpito del 15° secolo, l'altare della navata dedicato a San Giovanni Battista, una pregevole opera in legno intagliato, a un fonte battesimale in peltro, che risale a inzio '400, un crocifisso tardo-gotico posto nella navata di destra, ed una grande statua, sempre del '400, che raffigura una Madonna con Bambino.