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Museo delle Vittime del Genocidio (KGB Museum) a Vilnius

Le carceri del KGB a Vilnius, oggi museo per non dimenticare le vittime del Genocidio perpetrata dall'Unione Sovietica durante l'occupazione della Lituania .

Il Museo delle Vittime del Genocidio (Genocido Auku Muziejus) – conosciuto anche informalmente con il nome di Museo del KGB – si trova nel centro di Vilnius dal 1992, quando il Ministero della Cultura e dell'Educazione lituano decise di dedicare un luogo alla memoria delle decine di migliaia di persone che persero la vita a causa delle persecuzioni e delle torture del regime nazista prima, e quello sovietico poi, che tennero sotto scacco la la Lituania per oltre cinquant'anni.

La collocazione del museo è fortemente significativa, essendo esso ospitato all'interno dell'edificio che per cinquant'anni fu la sede locale degli uffici del KGB, ma anche delle prigioni politiche dei servizi segreti sovietici.
Durante la nostra visita al museo è emerso prepotentemente l'aspetto emotivo, che ha colpito immediatamente il cuore e la testa: è stato agghiacciante pensare che fosse proprio questo il luogo dove venivano torturati ed uccisi gli oppositori del regime. Il percorso nel seminterrato, nel corridoio sul quale si affacciano le celle dei prigionieri, non ha fatto altro che aumentare il senso di angoscia ed impotenza davanti a tanta brutalità: le celle per l'isolamento, in particolare, mettono il visitatore di fronte alla cruda immagine di come potesse essere la condizione dei detenuti.
Oggi sono visibili soltanto 19 delle 23 celle utilizzate dalla polizia (anche se in principio erano 50, poi in parte convertite in archivi del KGB), e si presentano con lo stesso aspetto di quando l'edificio fu abbandonato nel 1991; oltre alle celle, è possibile vedere la stanza delle guardie, quella della schedatura nonché la stanza delle torture. Sotto ad un pavimento di vetro nella “Stanza delle esecuzioni” sono raccolti invece gli oggetti appartenuti ai detenuti uccisi e rinvenuti nelle sepolture collettive a Tuskulėnai, nella periferia settentrionale di Vilnius. In questa stanza, grandi pannelli mostrano e raccontano il trattamento riservato ai condannati a morte.

Negli altri piani dell'edificio si aprono invece ulteriori esposizioni tematiche; una di queste è dedicata all'inizio del periodo delle persecuzioni sovietiche, nel biennio 1940-41, mentre un'altra sezione tratta dell'occupazione nazista del 1942-44 e dell'Olocausto in Lituania, dove la Gestapo imprigionò ed uccise oltre un terzo della popolazione ebraica.
Sono molteplici le esposizioni ospitate all'interno della struttura, e una in particolare racconta anche la Resistenza dei partigiani lituani contro il regime di Stalin, che lottarono per l'indipendenza del proprio paese con lo scopo di costruire una democrazia sul modello occidentale. Nei diversi piani vengono trattati inoltre argomenti come la deportazione e la repressione sovietica, oltre – ovviamente – ad un'ampia sezione dedicata al KGB, sfruttando la grande disponibilità di materiali autentici lasciati nell'edificio dai servizi di sicurezza russi.

In occasione di conferenze e dibattiti, il museo è oggi un luogo d'incontro con i prigionieri politici e partigiani di un tempo, ma anche di proiezione di filmati d'epoca, nonché un luogo di ricerca storica; negli anni la struttura è stata ripetutamente riorganizzata ed ampliata, fino ad assumere le caratteristiche attuali.


Informazioni pratiche:

Genocido aukų muziejus
Aukų str. 2A,
LT-01113
Vilnius - Lituania
tel: (+370 5) 249 81 56
email: muziejus@genocid.lt

Biglietti:
adulti: 6 Lt
bambini, studenti, pensionati: sconto 50%
possessori della Vilnius City Card, disabili, bambini sotto i 7 anni: gratuito
Possibilità di effettuare visite guidate in lingua lituana, russa o inglese.

Orari:
dal mercoledì al sabato ore 10-18
domenica ore 10-17
chiuso il lunedì e il martedì.

Per maggiori informazioni si può consultare la pagina web del Museo delle Vittime del Genocidio in inglese:
www.genocid.lt/muziejus/en/

 Pubblicato da il 03/11/2013 - 17.113 letture - ® Riproduzione vietata

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