Castell-Platja d'Aro (Castillo de Aro): spiagge e mare cristallino
Castell d'Aro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Castell d'Aro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Un comune spagnolo che vale per tre: tre nuclei distinti, tre anime differenti, che nella comunità autonoma della Catalogna compongono una delle mete turistiche più amate della Costa Brava. Castell-Platja d'Aro è formato da Castell d’Aro - antico borgo in postazione sopraelevata, dalla litoranea e mondana Platja d’Aro, e dall’elegante zona di S’Agarò, anch’essa vicina al mare. Il risultato è una località di circa 7 mila abitanti nel cuore del Mediterraneo, in provincia di Girona, capace di incantare i suoi ospiti in ogni momento dell’anno, a seconda che cerchino spiagge accoglienti e acque cristalline, appuntamenti festosi o testimonianze storico-artistiche.
Incastonati all’estremità orientale della Vall d’Aro, bagnata dal fiume Ridaura e situata tra il massiccio de las Gavarres e la Sierra de Cadiretes, i tre nuclei si completano a vicenda in quanto a offerta turistica. La cornice naturalistica affascinante, costellata di borghi notevoli, è solo la ciliegina su una torta già molto invitante: in cima il castello, Bene d’Interesse Nazionale, e in basso le numerose spiagge, dalle più intime alle più gettonate, alcune delle quali premiate con la Bandiera Blu. Qui si possono praticare una grande quantità di sport nautici, si possono fare delle immersioni alla scoperta dei fondali mediterranei, ci si può semplicemente rilassare sulla sabbia fine o ristorare all’ombra delle pinete.
Concluso il momento della tintarella, non appena ci si spinge al di là delle spiagge, si scovano tracce del passato. Alcuni resti archeologici testimoniano l’antichità di Castell d’Aro: è il caso dei menhir che si trovano verso le montagne, in particolare quello di Vallbanera, o del sito romano di Plà de Palol, presso Cala Rovira, con la sua villa del I secolo, le terme e i mosaici.
È medievale, dell’XI secolo, il Castello di Benedormiens, vero simbolo della città. Impettito in posizione dominante sulla valle, rappresenta il cuore dell’antico borgo e intorno ad esso si sono sviluppate, nei secoli successivi, le strade che ancora oggi compongono il centro, agghindate di case medievali dall’architettura tipicamente catalana. Il castello è citato per la prima volta in un documento del 104,quando le autorità religiose, i nobili e i cavalieri del territorio incaricarono il Monastero di Sant Feliu de Guíxols di custodirlo, per difenderlo dagli attacchi dei musulmani che minacciavano la Valle dell’Aro.
Il Monastero di Sant Feliu de Guíxols nacque come monastero benedettino nella prima metà del 900, ma nei secoli successivi fu ampliato e modificato a più riprese. Oggi si può ammirare la sezione barocca dell’edificio, realizzata nel XVIII secolo, che ospita il Museo di Storia della città, ma si conservano anche la Porta Ferrada del IX-X secolo, il settecentesco arco di San Benedetto e le antiche torri del Fum e del Corn.
All’interno del castello cittadino c’è il Museo de la Muñeca, ovvero il Museo della Bambola, ospitato dai locali del Comune, che nel 1995 sono stati dichiarati di Interesse Culturale Nazionale.
A rendere Castell d’Aro ancor più accattivante ci sono i colori dei suoi eventi culturali e i sapori della sua cucina. Tra gli appuntamenti più caratteristici non perdete il Carnevale, la Festa della Birra e il Mercato medievale nel castello. Ottime occasioni per avvicinarsi alla gastronomia catalana, dominata dai prodotti mediterranei e dal pescato fresco: da provare l’insalata di baccalà (esqueixada), le verdure al forno dette escalivadas, ma anche gli accostamenti particolari come la carne di pollo o coniglio con i frutti di mare.
Le stesse atmosfere mediterranee si trovano nei paesi dei dintorni, ricchi di appuntamenti culturali e testimonianze storico-artistiche interessanti. Da vedere la cinta muraria imponente di Tossa de Mar, le spiagge e il grazioso centro storico di Blanes, e il capoluogo di provincia Girona, con la sua cattedrale, le chiese di San Nicolau e San Feliu, il quartiere ebraico e il Museo Archeologico.
Raggiungere Castell d’Aro non è difficile, trovandosi in una zona strategica per le vie di comunicazione. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Girona (30 km), Barcellona – El Prat (115 km), e l’aeroporto francese di Perpignan (120 km). Una volta atterrati potrete noleggiare un’auto o servirvi dei mezzi pubblici: sia treni che garantiscono corse frequenti verso Castell d’Aro.
A destinazione sarete accolti dalle temperature miti e dal sole generoso del clima mediterraneo. I valori medi di gennaio, il mese più freddo, vanno da un minimo di -2 a un massimo di 4°C, mentre quelli di luglio e agosto variano tra i 15 e i 25°C. Le precipitazioni si distribuiscono uniformemente nell’arco dell’anno: ogni mese piove mediamente per 7-9 giorni.
Incastonati all’estremità orientale della Vall d’Aro, bagnata dal fiume Ridaura e situata tra il massiccio de las Gavarres e la Sierra de Cadiretes, i tre nuclei si completano a vicenda in quanto a offerta turistica. La cornice naturalistica affascinante, costellata di borghi notevoli, è solo la ciliegina su una torta già molto invitante: in cima il castello, Bene d’Interesse Nazionale, e in basso le numerose spiagge, dalle più intime alle più gettonate, alcune delle quali premiate con la Bandiera Blu. Qui si possono praticare una grande quantità di sport nautici, si possono fare delle immersioni alla scoperta dei fondali mediterranei, ci si può semplicemente rilassare sulla sabbia fine o ristorare all’ombra delle pinete.
Concluso il momento della tintarella, non appena ci si spinge al di là delle spiagge, si scovano tracce del passato. Alcuni resti archeologici testimoniano l’antichità di Castell d’Aro: è il caso dei menhir che si trovano verso le montagne, in particolare quello di Vallbanera, o del sito romano di Plà de Palol, presso Cala Rovira, con la sua villa del I secolo, le terme e i mosaici.
È medievale, dell’XI secolo, il Castello di Benedormiens, vero simbolo della città. Impettito in posizione dominante sulla valle, rappresenta il cuore dell’antico borgo e intorno ad esso si sono sviluppate, nei secoli successivi, le strade che ancora oggi compongono il centro, agghindate di case medievali dall’architettura tipicamente catalana. Il castello è citato per la prima volta in un documento del 104,quando le autorità religiose, i nobili e i cavalieri del territorio incaricarono il Monastero di Sant Feliu de Guíxols di custodirlo, per difenderlo dagli attacchi dei musulmani che minacciavano la Valle dell’Aro.
Il Monastero di Sant Feliu de Guíxols nacque come monastero benedettino nella prima metà del 900, ma nei secoli successivi fu ampliato e modificato a più riprese. Oggi si può ammirare la sezione barocca dell’edificio, realizzata nel XVIII secolo, che ospita il Museo di Storia della città, ma si conservano anche la Porta Ferrada del IX-X secolo, il settecentesco arco di San Benedetto e le antiche torri del Fum e del Corn.
All’interno del castello cittadino c’è il Museo de la Muñeca, ovvero il Museo della Bambola, ospitato dai locali del Comune, che nel 1995 sono stati dichiarati di Interesse Culturale Nazionale.
A rendere Castell d’Aro ancor più accattivante ci sono i colori dei suoi eventi culturali e i sapori della sua cucina. Tra gli appuntamenti più caratteristici non perdete il Carnevale, la Festa della Birra e il Mercato medievale nel castello. Ottime occasioni per avvicinarsi alla gastronomia catalana, dominata dai prodotti mediterranei e dal pescato fresco: da provare l’insalata di baccalà (esqueixada), le verdure al forno dette escalivadas, ma anche gli accostamenti particolari come la carne di pollo o coniglio con i frutti di mare.
Le stesse atmosfere mediterranee si trovano nei paesi dei dintorni, ricchi di appuntamenti culturali e testimonianze storico-artistiche interessanti. Da vedere la cinta muraria imponente di Tossa de Mar, le spiagge e il grazioso centro storico di Blanes, e il capoluogo di provincia Girona, con la sua cattedrale, le chiese di San Nicolau e San Feliu, il quartiere ebraico e il Museo Archeologico.
Raggiungere Castell d’Aro non è difficile, trovandosi in una zona strategica per le vie di comunicazione. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Girona (30 km), Barcellona – El Prat (115 km), e l’aeroporto francese di Perpignan (120 km). Una volta atterrati potrete noleggiare un’auto o servirvi dei mezzi pubblici: sia treni che garantiscono corse frequenti verso Castell d’Aro.
A destinazione sarete accolti dalle temperature miti e dal sole generoso del clima mediterraneo. I valori medi di gennaio, il mese più freddo, vanno da un minimo di -2 a un massimo di 4°C, mentre quelli di luglio e agosto variano tra i 15 e i 25°C. Le precipitazioni si distribuiscono uniformemente nell’arco dell’anno: ogni mese piove mediamente per 7-9 giorni.