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Astorga (Spagna): crocevia del Cammino di Santiago e la Via dell'Argento

Astorga, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Astorga dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Chi la scorge da lontano ha un'impressione di fierezza: Astorga, nel nord della Spagna, è una città medievale situata nella zona montagnosa de La Margaterìa, porzione sud-occidentale della Cordigliera Cantabrica, e le guglie affusolate del Palacio Episcopal sembrano voler competere con le cime sullo sfondo. Innevate in inverno, imponenti tutto l'anno, le aspre montagne regalano ad Astorga una cornice spettacolare, che ne accresce il fascino medievale e ne fa una delle località più interessanti della Castiglia y León.

I 12 mila residenti vantano degli antenati illustri, infatti Astorga ha alle spalle una storia appassionante, nutrita di personaggi valorosi e episodi degni di essere raccontati. I primi a popolare la zona furono i Celto-Liguri, poi vennero i romani che diedero vita a una città sontuosa, con grandi vie di comunicazione e possenti mura. Nel medioevo i pellegrini diretti a Santiago de Compostela vi facevano tappa nel tratto compreso tra León e Ponferrada, dove la Via de la Plata, provenendo da sud, si congiungeva al cosiddetto Camino Francés.
La Via de la Plata, ovvero "dell'argento", serviva a trasportare da Gijón a Siviglia i metalli delle miniere settentrionali, ma con l'arrivo dei Mori e la successiva Reconquista cristiana il percorso era stato sempre più spesso teatro di battaglie, prima di assaporare la pace dei pellegrinaggi.

Nei secoli si sono moltiplicati i monumenti e i palazzi degni di nota. Da lontano si riconosce il già citato Palacio Episcopal, che Antonio Gaudì progettò alla fine dell'Ottocento e fu terminato nel 1913. Nonostante il nome, l'edificio non è mai stato sede episcopale, e oggi ospita il Museo de los Caminos (Museo del Pellegrinaggio), custode di opere d'arte e documenti relativi al Cammino di Santiago. Progettato dal grande maestro modernista in stile neogotico, il palazzo ha una pianta a croce greca e si sviluppa su quattro piani. Oltre al seminterrato e al sottotetto, le zone più interessanti sono il pianterreno, con la segreteria e il provveditorato, e il primo piano con gli alloggi dei vescovi - inutilizzati- la sala del trono e la cappella. I dettagli, ad esempio i capitelli, sono dei veri capolavori di arte scultorea: Gaudi diede sfogo alla fantasia realizzando decorazioni ispirate allo stile mudéjar, al mondo naturale e animale e all'iconografia religiosa tradizionale. Nel giardino incontrerete tre enormi angeli di zinco che l'artista aveva pensato di collocare sul tetto.

Punto di ritrovo di turisti e gente del posto è la Plaza Mayor, dominata dal Municipio (Casa Consistorial) di Astorga, che mostra alla piazza la sontuosa facciata principale. Il palazzo, che risale al XVII secolo, fu realizzato da Manuel de la Lastra in stile barocco ed è caratterizzato da due torri laterali, culminanti in guglie affusolate; al centro si stende un lungo balcone con balaustra in ferro battuto, sormontato dal campanile a muro con tanto di orologio: ai lati della campana di bronzo le sculture di Colasa e Perico, famosi maragati cittadini, scandiscono la giornata battendo le ore.

L'edificio di culto più imponente della città è senza dubbio la Cattedrale. Varcate la Puerta del Sol e vi troverete al cospetto di questo gigante un po' gotico, un po' rinascimentale e un po' barocco, che ruba facilmente sguardi ammirati e sospiri stupiti. Pare sia tra le più antiche di Spagna, costruita intorno al 1069 in stile romanico e modificata a più riprese nei secoli successivi, ma porta bene i suoi anni. Elegante e grandiosa, la versione attuale risale al 1471 ma è stata perfezionata fino al millesettecento, e solamente la piccola cappella romanica testimonia le fattezze originarie. All'interno, se possibile, ci si sente ancora più piccoli: le tre navate culminano in volte leggiadre, sostenute da colonne senza capitelli, ancor più longilinee. Tra le opere d'arte di valore c'è la pala d'altare cinquecentesca della cappella maggiore, con scene di vita di Gesù e Maria e una bella corona di angeli, ma anche la pala d'altare di San Michele, quella della Maestà con la scultura lignea della Virgen de la Majestad, e quella di San Geronimo con alcune scene della vita del santo.

Sulla stessa piazza della cattedrale visitate la chiesa di Santa Maria, appartenente in origine a un monastero altomedievale, poi restaurata secondo il gusto barocco. E ancora la Cappella di San Esteban e l'Hospital de San Juan, costruito alla fine del XII secolo, tra le tappe più importanti per i pellegrini diretti a Santiago.

Le tradizioni di Astorga vivono ancora oggi negli eventi organizzati periodicamente in città. Ogni mese ha le sue feste: in gennaio si celebra Sant'Antonio con processioni e la benedizione degli animali; in febbraio è la volta della Virgen de las Candelas ma anche del carnevale, con una grande parata di gruppi folcloristici e carri allegorici. In aprile si continua col patrono Santo Toribio, in giugno c'è la Fiesta de la Zuiza che commemora la vittoria cristiana sui mori nella battaglia di Clavijo, e in luglio si celebra la festa Astures y Romanos, dichiarata di Interesse Turistico Regionale nel 2011, che ripropone le antiche usanze cittadine, dal circo romano al mercato, passando per le fiere gastronomiche. Agosto è il mese delle feste patronali di Santa Maria e ottobre, ogni due anni, è quello delle Jornadas Napoleònicas, dedicate agli eventi bellici della guerra di indipendenza e agli assedi delle truppe francesi ad Astorga. L'edizione 2012 celebrerà il bicentenario della riconquista della città da parte del generale Santocildes.
Merita un discorso a parte la Semana Santa, che anche qui, come in molte località della Spagna, è dichiarata di Interesse Turistico Nazionale e Regionale. Durante la festa le otto confraternite locali trasportano per il centro un totale di 40 pasos, ovvero le statue che rappresentano i vari momenti della Passione di Cristo.

Le festività sono il momento migliore per scoprire la gastronomia regionale. I più golosi punteranno subito al Museo del Cioccolato, in Calle José María Gay, ma non dovranno perdere i numerosi ristoranti del centro storico, dove assaggiare pietanze saporite a base di legumi, carne e pesce. Da provare il cocido maragato, una zuppa di ceci con diversi tipi di carne, chorizo speziato e verza, oppure il botillo preparato con la carne di maiale o l'empanada berciana. Per completare il pasto in dolcezza optate per una mantecada, una pasta a base di farina, uova e strutto, e accompagnate il tutto con un buon vino di Denominazione di Origine Bierzo.

Nei dintorni potrete visitare località interessanti come León, l'incantevole Castrillo de los Polvazares (dichiarato Monumento Nazionale), Rabanal del Camino, Foncebadón, Quintanilla de Somoza, Ponferrada e tante altre ancora. Gli amanti della natura apprezzeranno la Sierra de Teleno, ricamata dal corso del fiume Duerna, culla di cervi, tassi e altri mammiferi selvatici.

Astorga è ben servita dalla rete ferroviaria e stradale. La stazione dei treni si trova nel quartiere di Puerta del Rey, a nord-est del centro, e assicura collegamenti frequenti con varie città come Barcellona, Madrid, La Coruña e Bilbao. La stazione degli autobus è invece in Avenida de las Murallas: in autobus potrete raggiungere León, Ponferrada, La Coruña, Valladolid, Madrid, Gijón, Barcellona e altre mete.
L'aeroporto di León è a 44 km da Astorga. Tutto l'anno sono previsti voli da/per Madrid, Barcellona, Valencia, Tenerife e Parigi, ma in estate si aggiungono quelli verso Palma di Maiorca, Malaga, Ibiza, Gran Canaria e Minorca.

A destinazione verrete accolti da un clima mediterraneo continentale, con inverni non troppo freddi e estati calde e secche. Le temperature medie annue oscillano tra i 15 ei 20°C. Le precipitazioni, scarse in estate, si concentrano tra la fine dell'autunno e l'inizio della primavera.
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 Pubblicato da - 12 Settembre 2012 - © Riproduzione vietata

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