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Cerda (Sicilia): visita alla cittą dei carciofi

Cerda, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cerda dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Quando si parla della famiglia De la Cerda, subito riesumiamo nomi quali Ferdinando di Castiglia, Giuseppe San Esteban barone di Calcusa e Fontana Murata, Juan Viceré di Sicilia, infine Maria e Angela, rispettivamente mogli di Antonio Moncada d’Aragona e Pietro de Luna, tutti riportanti questo cognome spagnolo altisonante, De la Cerda.

Cerda è quindi il risultato dei politici intrecci fra casate e vicende a esse legate, un comune che in provincia di Palermo fu prima del suo titolo definitivo feudo di Calcusa, un piccolo casale passato di mano in mano da un signore all’altro.

Cenni di storia

Nato presumibilmente intorno alla metà del Cinquecento, si attesta che Cerda soltanto nel 1626 poté effettivamente considerarsi nucleo abitato, fatto di uno sparuto agglomerato di case, una sola chiesa e depositi di derrate alimentari. Alla fine del secolo, un incremento demografico significativo diede ampia giustificazione al sussistere della comunità, destinata ad aumentare i residenti dal 1860 fino a oggi con l’implementazione dei comparti economici e delle fabbriche presenti sul territorio.

Cosa vedere a Cerda

Attualmente Cerda conta sul proprio suolo ca. 5.000 abitanti, è dunque rimasta una minuta realtà dell’isola siciliana non priva tuttavia di fascino e colore. Aria d’antico si respira per le strade e i vicoli silenti, che beneficiano di libertà e spazi scevri di troppo arredo urbano. I monumenti sono pochi ma quanto basta per emozionare e instillare il giusto interesse. Gli edifici restano stoici a osservare al proprio posto, c’è il Palazzo Marchese del 1626, in parte originale e in parte segnato da rifacimenti e restauri.

Da segnalare la Chiesa di Maria Santissima Immacolata dall’impianto cinquecentesco ma contraddistinta da evidenti tracce di rimaneggiamenti successivi; ancora, ecco Palazzo La Mantia e Palazzo Russo, affacciato quest’ultimo sulla piazza principale del paese e sfoggiante all’interno affreschi dei pittori Brusca e Cavallaro, artisti che operarono in loco al concludersi del XIX secolo, impegnati nel 1892 a decorare sapientemente il Salone delle Feste del palazzo cerdese.

Infine un moderno moumento in piazza, dalla bellezza piuttosto discussa, ci ricorda che ci troviamo in una cittadina di una regione ideonea alla coltivazione dei Carciofi.

Cerda fu fino al 1977 tappa della gloriosa Targa Florio, antica corsa automobilistica che prevedeva un percorso di 72 km totali da coprire per ben 11 volte. A 7 km dal paese si possono ancora ammirare le Tribune allestite dopo le prime edizioni. Per conservare la memoria di questa competizione è stato istituito il Museo della Targa Florio, visitabile tutti i fine settimana. Sempre a Cerda il regista Aurelio Grimaldi decise di girare nel 1998 alcune scene del film "La donna lupo".

Eventi, sagre e Manifestazioni

La località imbastisce una serie di eventi che distinguono lo spirito religioso da quello più prettamente folcloristico, con una nicchia espressamente dedicata all’enogastronomia. Il maggiore di questi appuntamenti coincide con la Festa patronale della Madonna Addolorata, durante la quale si svolge una suggestiva processione che rappresenta la Santa impegnata in un incontro con le spoglie di Gesù in tre sessioni.

La giornata del 19 marzo è invece teatro temporale della tavolata di San Giuseppe (i locali la chiamano i Virgineddi), nata da un tradizione di carità rivolta ai poveri dell’Ottocento: in quest’occasione si gustano i piatti tipici della zona, pasta con le sarde, i sfinci e naturalmente il pane di San Giuseppe. Altre rievocazioni sacre sono riferibili alla Madonna della Catena, alla Madonna dei Miracoli e poi a Santa Lucia, la Madonna dell’Assunta e San Pio.

La Sagra del Carciofo celebra il 25 aprile il prodotto di punta dell’orticoltura autoctona.

Come arrivare

In uscita dall’Autostrada, imboccare la SS 113 in direzione del paese, prendere successivamente la SS 120 e dopo 7 km entrare a Cerda; la località è provvista di stazione ferroviaria autonoma; l’aeroporto di riferimento è quello di Palermo.

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