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Gagliano Castelferrato (Sicilia): il castello scavato nella roccia e cosa vedere

Gagliano Castelferrato, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Gagliano Castelferrato dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

È in provincia di Enna che ritroviamo Gagliano Castelferrato, paese siciliano di 3.500 abitanti disposto lungo un lieve declivio collinare a fondo roccioso.

Storia

Ha origini molto antiche se pensiamo che già nella Preistoria era abbozzato come insediamento umano, nato ufficialmente nel 1900 a.C. e decollato come entità urbana in epoca romana con il nome di Galaria.

Resosi borgo fortificato in una terra tutto tranne che tranquilla, fu testimone spesso diretto di incursioni inesorabili da parte di diverse civiltà, dai Bizantini agli Arabi, dai Normanni agli Svevi fino agli Angioini.

Il castello

In questo turbinio di avvicendamenti, il Castello di Gagliano ha sempre giocato un ruolo fondamentale in termini di protezione dell’abitato, di potere ed elevazione del rango cittadino. Non a caso sotto egida normanna, il centro urbano arrivò a essere eletto Vicaria. Si ricordi poi che il maniero ospitò nientemeno che Federico II insieme a tutta la corte, garante di forza, inespugnabilità, ricchezza e sontuosità.

La rocca, scavata nella roccia e perciò ben riparata fra le viscere della rupe, rappresentava una fortezza con ben pochi eguali in Italia all’epoca, provvista di cinque torri, dodici fosse e cisterne, ben diciassette spelonche e trenta ambienti interni. Gli odierni ruderi recano ancora traccia vivida degli antichi fasti.

Fino all’Unità d’Italia, Gagliano apparteneva alla provincia di Catania e poté emanciparsi soltanto in conseguenza del passaggio al circondario di Enna. Una ventata di modernità provenne dall’E.N.I. e dal suo carismatico leader Enrico Mattei, che in paese pronunciò un discorso memorabile dal balcone di Casa Pappalardo il 27 ottobre 1962 poco tempo dopo essere stato scoperto un giacimento di gas metano. Un sensibile incremento occupazionale fu fomentato dallo stabilimento manifatturiero di Lebole Sud, che assunse 450 donne dando avvio a un’attività produttiva fino a quel momento senza precedenti in Sicilia in relazione ai piccoli paesi della provincia.

L’avventura industriale legata all’opificio tessile si prolungò fino alla crisi degli anni ’80 e, fra uno strascico e l’altro, accordi e piani di salvezza, alla fine la fabbrica chiuse i battenti nel 1999. Ciò nonostante, Gagliano è attualmente una località più vivace e dinamica di prima, dedita all’artigianato, all’agricoltura e all’enogastronomia ma non ha mai completamente abbandonato la produzione di vestiario e cravatte di qualità.

Cosa vedere a Gagliano Castelferrato

Gagliano è inoltre paese costellato di luoghi di culto particolarmente suggestivi, templi della devozione popolare che fanno riferimento alla Chiesa Matrice di San Cataldo, prodigio architettonico d’inizio ‘300 adagiato ai piedi della Rocca. I suoi pezzi da novanta risultano essere il campanile in stile gotico e il quadro della Cena del Signore. Di grande valore il tabernacolo, la tettoia in legno a cassettoni quadrangolari e il fercolo del Santo Protettore impregnato di elementi barocchi.

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie non sfugge al turista per i tanti rimandi architettonici rinascimentali, ma si sappia che è un rifacimento poiché la primigenia struttura è andata distrutta insieme all’ingente tesoro artistico in essa custodito. La nuova chiesa, edificata nel 1956, è dunque un’epigona in tono minore ma merita di essere visitata per cogliere tutta la bellezza del reliquario d’argento sopravvissuto alla catastrofe. Vi sono contenute le reliquie di Santa Teresa d’Avila.

Fu il principe Don Ferdinando Lancellotto Castelli a volere nel 1657 la Chiesa di Santa Maria di Gesù, che da allora si è molto ben tutelata scampando all’edacità del tempo. All’interno si sfiora la meraviglia con opere come la Madonna degli Angeli - dipinta e collocata sopra l’altare maggiore – e l’urna lavorata in legno serbante le reliquie di San Maurizio.

La Chiesa di Sant’Agostino, ormai orfana del convento fatto demolire nel 1967, si trova al termine di via Stefano Lombardo e in essa convivono un quadro con la Madonna che porge la cintura a Sant’Agostino, un dipinto raffigurante San Tommaso da Villanova nell’atto di dare l’elemosina e compiere miracoli e la statua barocca di Santa Maria Maddalena. Su via Roma affaccia la Chiesa di San Giuseppe, di modeste dimensioni al pari della Chiesa della Santissima Annunziata e della diroccata Chiesa di Sant’Antonio Abate. Nel quartiere di San Cono si colloca una graziosa chiesetta molto visitata per la presenza di una bella statua in cartapesta di Santa Lucia. Ultramoderna la Chiesa dell’Immacolata.

Eventi, sagre e manifestazioni

Oltre alla suggestiva Festa di San Cataldo a fine agosto e agli eventi portati in dote dall’Estate Gaglianese, va in scena a ottobre la Sagra della Mostarda di Ficodindia, appuntamento goloso per tutti gli appassionati del favoloso prodotto locale. Il Carnevale Gaglianese, la Rappresentazione del Presepe Vivente e la Venuta dei Magi risultano spettacoli unici e partecipati.

Come arrivare a Gagliano Castelferrato

Percorrere l’Autostrada A19 Palermo – Catania, prendere lo svincolo per Agira, proseguire sulla SP 12 e arrivare a destinazione; dalla stazione di Catania continuare in autobus fino al borgo; l’aeroporto di Catania Fontanarossa è quello di riferimento.

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