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Cammarata (Sicilia): il Castello e cosa veder nel borgo in provincia di Agrigento

Cammarata, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cammarata dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

È il paese dei boschi di conifere e latifoglie, dell’aria salubre, della Sicilia verace e… il paese dove le case costano 1 euro. Sì, avete capito bene, 1 euro. Ciò si spiega osservando la fisionomia di Cammarata, uno splendido borgo medievale nel cuore del Parco Regionale dei Monti Sicani e della Riserva Orientata del Monte Cammarata.

La località in provincia di Agrigento ha subito nel tempo uno spopolamento che ne ha svuotato molte delle abitazioni, lasciate conseguentemente in stato di abbandono. Il Comune promuove ancora oggi la riqualificazione e il riuso di questi immobili senza più proprietario, cedendole praticamente gratis a chi voglia prendersene carico e cura, diventando così parte della piccola realtà siciliana in qualità di residente.

Cammarata, va detto, sa sorridere al turista come poche altre cittadine ed è ricchissima di storia e cultura, per non parlare dell’architettura religiosa che predomina nell’abitato spargendo chiese ovunque, tutte contenenti opere d’arte di assoluto valore. Non bisogna allora sottovalutare un borgo da sempre votato all’agricoltura e all’allevamento, ma anche parecchio incline a svilupparsi nella sua interezza come attrazione di un territorio memore del suo più illustre promotore, Luigi Pirandello, nato in quella che in passato si conosceva come Girgenti (l’attuale Agrigento).

Il Castello

Ginestre e gelsomino emanano un profumo intenso, trasportato dal vento fra vicoli e piazzette già sufficientemente pervase dagli accattivanti olezzi delle pietanze preparate a pranzo e a cena come da nostrana tradizione. L’identità di Cammarata coincide con la storia secolare del suo nucleo urbano, di cui è narratore spudorato e sensibile il Castello che ne ha accompagnato le sorti con immota, imperitura passione. Il maniero è sede della mostra fotografica permanente di Salvatore Trajna e di un museo interattivo costellato di pannelli espositivi, teche e schermi. Accanto alla sua Torre Carceraria sorge un teatro all’aperto utilizzato spesso e volentieri per rappresentazioni, proiezioni ed eventi di vario tipo.

Sotto il normanno Ruggero, il borgo iniziò seriamente a crescere, ampliarsi e proliferare in termini di casali e costruzioni edili. La Chiesa della Madonna di Cacciapensieri e l’attiguo convento risalgono esattamente a quel periodo. Dopo aver subito l’onta della casata dei Moncada, rea di aver conquistato con violenza e disprezzo il feudo nel 1398, venne il turno degli Abatellis e poi dei Branciforte, saggi amministratori che provvidero a lavare l’offesa occupandosi di profonde e fin lì insanate questioni di carattere politico, tra le quali la giustizia. Il feudalesimo, troppo coercitivo per un paese espansivo e vivace come Cammarata, terminò con il Principe di Paternò Giovanni Luigi Moncada e nel 1812 il sistema venne definitivamente abolito.

Figlia di una regione perennemente esclusa da molte evoluzioni che interessarono il paese soprattutto nelle concitate fasi dell’Unificazione Italiana, questa provinciale realtà insiste nel volersi far amare dagli avventori invitandoli a tornare o addirittura restare.

Cosa vedere a Cammarata

Seduce con la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, custode di uno degli organi a canne più antichi della Sicilia, opera d’inizio Cinquecento attribuita a Giovanni De Blundo. A differenza della Matrice ch’è una ricostruzione seicentesca, la Chiesa dell’Annunziata si presenta nella sua struttura originale del ‘300 e inscriveva il Monastero delle Benedettine di cui sopravvivono soltanto le mura perimetrali. La bella Cappella delle Anime del Purgatorio rappresenta l’orgoglio della Chiesa di San Sebastiano che la conserva al proprio interno.

Percorrere la scalinata in pietra fino ad arrivare alla cinquecentesca Chiesa di San Vito Martire – coeva alla Chiesa di Santa Caterina - corrisponde a un percorso ascensionale nella sacra devozione, la stessa irradiata dalla duecentesca Chiesa di Santa Domenica e dalla Chiesa della Beata Vergine Immacolata. Fra i Luoghi del Cuore del FAI – Fondo Ambiente Italiano compare la Chiesa di San Giacomo. Per accedere alla pura spiritualità della pittura bisogna visitare la Chiesa di San Biagio, che abbraccia gelosamente i suoi quadri raffiguranti la Sacra Famiglia e la Natività, mentre una Madonna con la corona d’argento prende dimora presso la Chiesa della Madonna delle Grazie.

L’arte non è confinata soltanto tra dipinti, stucchi e statue ma sdogana nella cucina locale che attinge alle terre prospere di colture, grani antichi, pescheti e uliveti unitamente a un allevamento prezioso al fine di evincere produzioni di primissima qualità, ricordiamo pecorino, castrato e caciocavallo quali diamanti di un’industria casearia di notevole livello.

I dintorni

Al di fuori di Cammarata esiste un hinterland in cui ci si perde meravigliosamente e che offre tantissime opportunità e tipologie di escursione. In differenti aree della Riserva Orientata sono presenti punti ristoro per grigliare e rilassarsi, inoltre di sentieri ce n'è a bizzeffe e in buona parte conducono laddove la macchia mediterranea sa essere estremamente convincente, si prenda il Fondo Salaci con i suoi 15 ettari di eccellenze botaniche. Nella rete sentieristica si annoverano l’itinerario Pizzo della Rondine, il Sentiero Monte Cammarata e l’Itinerario dei Marcati.

Eventi, sagre e manifestazioni

A Cammarata si tengono manifestazioni assai suggestive come la Cavalcata del Santissimo Crocifisso degli Angeli che ha luogo l’ultima domenica di maggio e che mette in scena un’imperiosa sfilata di cavalieri e una processione partecipatissima. La popolazione si vede coinvolta anche dalla Festa di San Giuseppe e Maria Santissima di Cacciapensieri, in scena nella sua veste religiosa a marzo e in veste civile ad agosto. Commovente il Presepe Vivente che celebra l’Avvento ed il Natale alla fine del mese di dicembre e all'inizio di gennaio.

Come arrivare a Cammarata

Da Cammarata passa la SS 189; partendo dalla stazione di Palermo, il paese è raggiungibile in treno in ca. un’ora e mezza; l’aeroporto di riferimento è il “Falcone Borsellino” di Palermo.

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