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Bisacquino (Sicilia): cosa vedere nella cittadina in provincia di Palermo

Bisacquino, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bisacquino dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Le origini di Bisacquino (l’etimologia latina lo identifica come “paese abbondante d’acqua") si devono all’antica esistenza di un casale arabo noto ai tempi con il nome di Busekin (significa “padre del coltello”). Dopo la liberazione della Sicilia dagli invasori mori, il paese nelle vicinanze del Monte Triona entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa di Monreale, rimanendovi per sei lunghi secoli. Nel 1778 fu il demanio regio a ottenerne la giurisdizione.

Nonostante i ripetuti cambiamenti politici e sociali, sotto l’aspetto propriamente urbanistico-architettonico Bisacquino seguita a mantenere un chiaro impianto mediorientale, più specificamente di carattere islamico. Una serpentina di viuzze e piccoli cortili disegna un reticolo entro cui si organizza la disposizione di case in pietra, fra le quali prendono posto graziose edicole in creta, archi, fontane e abbeveratoi.

Cosa vedere a Bisacquino

La Chiesa Madre presiede un alveare sacro di ben sedici luoghi di culto che danno la misura della devozione in seno alla popolazione locale. Dedicata a San Giovanni Battista, essa si affaccia su Piazza Triona palesando un marcato e percepibile stile barocco pervasivo delle attuali sembianze. Qui sorgeva una vecchia chiesa cinquecentesca, di cui sopravvive oggi la torre campanaria.

Il nuovo complesso appare ben diverso dall’originale, è a tre navate e numerosi restauri hanno rinvigorito l’immagine di un tempio contenitore di molteplici opere d’arte: si possono infatti apprezzare all’interno gli stucchi barocchi realizzati dal Serpotta, una tela raffigurante l’Assunta, plurimi oggetti di pregio e una stupenda Vara lignea che il Bellacera scolpì nel 1792. Da vedere il campanile triangolare della Chiesa di San Francesco d’Assisi, secondo in Europa con tale conformazione.

Dimorano fuori del paese il seicentesco Santuario della Madonna del Balzo e i resti dell’Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, coperti dalla vegetazione di una selva assai suggestiva per quanto selvaggia e lussureggiante, spalmata nei pressi del Monte Gesualdo.

Il Museo Civico, che ha sede nell’ex convento dei Cappuccini, va assolutamente visitato se si vuole scoprire il lato etnoantropologico del borgo, il passato greco-punico del territorio riaffiorante dai reperti archeologici collezionati, le tradizioni contadine e l’arte del ricamo.

Eventi, sagre e manifestazioni

Una quadrilogia di eventi porta fermento nell’abitato accentuandone lo slancio folkloristico tenuto in sordina fino a farlo deflagrare a livello popolare. L’occasione è data anzitutto dal Carnevale rappresentato dalle maschere di U Zuppiddu e Dominò, di scena a febbraio; a maggio è la volta della Festa patronale del Santissimo Crocifisso, molto attesa per la processione della Vara cu li Santi.

Seguono infine nel mese di agosto la Festa della Madonna del Balzo, celebrata sulla cima del Monte Triona fra le mura del Santuario e la Sagra della Cipolla, dedicata all’ortaggio primizia autoctona, la Cipolla Busacchiara ch’è una bontà indiscutibile.

I cinefili certamente sapranno che il tre volte Premio Oscar Frank Capra ha ricevuto i natali nel 1897 proprio a Bisacquino.

Come arrivare a Bisacquino

Il paese è raggiungibile percorrendo le strade panoramiche 188/c e 189/c; Bisacquino è collegata a Palermo dalle autolinee AST; l’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo è quello cui fare riferimento.

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