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Acireale (Sicilia): il mare, la storia e cosa vedere

Acireale, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Acireale dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La Sicilia ha così tante ricchezze che scegliere il punto di vista giusto dal quale osservarla può essere temerario. Su tutte però, nella provincia di Catania emerge Acireale, una città adagiata ai piedi dell'Etna il cui odore evoca un esaltante mix di odori che passano dallo storico, al termale, al caratteristico.

Moltissimi i monumenti meritevoli, graziose nonché famose le tradizioni folkloristiche, eccellenti le vedute panoramiche contraddistinte dalle costiere di origine lavica, e bagnate dal limpido mare della Sicilia.

Storia ed origine del nome

Con Acireale la toponomastica si è potuta ampliamente divertire: il nome trae origine dall'antichità. Nata come colonia greca sotto la definizione di Xiphonia, si trasformò in Aquila nei tempi romani. Arrivò poi la leggenda dei ciclopi: questa narra di Aci, pastore siciliano figlio di Fauno e della ninfa Simetide. Innamorato di Galatea e sopreso insieme a lei dal suo rivale Polifemo, questo lo schiaccia contro una roccia dell'Etna.

Alternativamente abitata, conquistata, assaltata o abusata via via da Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni e Spagnoli, proprio quest'ultimo popolo ha avuto un ruolo fondamentale per la definizione definitiva della località lavica. Con un importante decreto Filippo IV di Spagna nel 1692, infatti, la affrancò dai vincoli feudali rendendola direttamente soggetta alla corona, ed ecco che è nata Aci-Reale, città demaniale, in seguito poi il nome è stato unito.

Osservandola nella sua complessa geografia, Acireale si trova nella Riviera dei Ciclopi sul Mar Ionio, sorge proprio su un altopiano di un terrazzo di origine lavica denominato La Timpa, probabilmente per la sua conformazione a strapiombo sul mare. La costa notevolmente pittoresca è arredata da molti agrumeti profumati e molte borgate, il che richiama ovviamente ad un chiaro segnale del periodo barocco, annata storica di cui la Sicilia è pienissima di riferimenti tra l'altro.

Cosa vedere ad Acireale

Il barocco ha lasciato il segno in moltissimi punti della città di Acireale ma è soprattutto nell'architettura che ha raggiunto livelli altissimi. Questi sono visibili nel Quartiere del Suffragio, nei sontuosi ed estrosi palazzi situati in via Dafnica e in via Galatea, nel Palazzo di Città, nel palazzo Pennisi di Fioristella dove la raccolta numismatica greco-sicula appare sfiziosissima e infine ma non per importanza, nella Basilica che porta lo stesso nome del patrono di Acireale.

La Basilica di San Sebastiano, con il suo esterno forgiato in maniera tardo barocca e un interno con le opere di Paolo Vasta, ha ricevuto una menzione speciale dall'UNESCO, ossia "Monumento messaggero di una cultura di pace", molto probabilmente per via delle 10 statue raffiguranti i protagonisti delle scritture del vecchio testamento e per il Museo dell'Arte Sacra, situato all'interno della Basilica.

Parlando sempre di edifici religiosi caratteristici impossibile dimenticarsi della Chiesa di San Biagio vista la sua natura di custode della tomba del famoso missionario cinese ossia Gabriele Allegra, il cui percorso di beatificazione è in corso, visto che tradusse la bibbia in cinese. Vi è poi la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, piuttosto caratteristica dato che affianca il campanile eretto nel XVII secolo. Ovviamente il duomo, meraviglioso omaggio barocco che protegge, nella cappella, una statua della protettrice della città. Infine la Chiesa di S.Domenico

Tra le più belle escursioni ovviamente non c'è che l'imbarazzo della scelta, anche se alcuni posti meritano una menzione speciale. Per esempio il villaggio di Santa Maria della Scala ossia un villaggio di pescatori, il cui accesso avviene solo tramite una tipica stradina panoramica. Vi è poi La Timpa stessa, con una ricchezza di natura splendida, vegetazione folta, presenza di grotte naturali nonché caverne che nel corso del tempo hanno assunto sempre di più un carattere mistico e affascinante, anche alla luce del sole. Infine Capo Molini poiché non solo rappresentò in antichità il punto di appoggio degli sbarchi greci ma oggi è anche uno dei punti panoramici più belli, dove si possono vedere i Faraglioni di Acitrezza e l'isola Lachea.

Chiaramente i poli culturali sono diversi. Da segnalare il Teatro Storico dell'Opera dei Pupi in cui questi mettono in scena l'evento storico che vide diversi violenti scontri contro i Mori e poi la stupenda Biblioteca di Zelantea. Qui, vengono conservati ben più di 200.000 manoscritti ma la particolarità ancora più stucchevole è che essa rappresenta una delle biblioteche tra le più antiche di tutta l'intera Sicilia. Inoltre, di prestigio è anche la relativa pinacoteca poiché conserva opere di Van Dick, Giordano e Durer.

Durante la stagione estiva ci può rinfrescare sulla Spiaggia del Mulino di Acireale che si trova non distante dal Porto di Santa Maria della Scala. Qui il fondo è ciottoloso, ma le acque del mare sono limpide.

Acireale vuol dire anche benessere pieno: famosa per le terme grazie alle acque sulfuree che venivano impiegate fin dai tempi più antichi, oggi le Terme di Santa Venera vengono utilizzate per più scopi benefici, tra cui trattamenti estetici come fanghi e bagni rigeneranti per le ossa. Valore aggiunto sono poi i trattamenti salutari come le inalazioni e i bagni a scopo di sollievo per reumatismi e osteocolari nonché per le affezioni del settore otorinolaringoiatrico.

Il Carnevale e gli altri eventi

Tra le tradizioni folkloristiche il Carnevale di Acireale è poi famosissimo. Secondo alcune indiscrezioni questo sarebbe nato giù nel '500. Ovviamente con il passare degli anni anche questa tradizione ha assunto le più diverse sfumature, per esempio la data è insolita: avviene di solito nel periodo estivo nei primi giorni di agosto. Nonostante questo particolare periodo, rimangono comunque invariati i classici topos del Carnevale come i carri allegorici, le maschere e la città in festa. Altra festa popolare è la processione di San Sebastiano (il patrono), avviene con il trasporto della statua a lui dedicata con persone che camminano a piedi scalzi per un lunghissimo tragitto, destando un fervore altissimo della collettività.
Altri carri sfilano in centro nel cuore della primavera quando si svolge la Festa dei Fiori ad Acireale.

Infine, non mancano particolarità culinarie che riflettono anche una delle caratteristiche più vincenti di Acireale: la dolcezza. Sì perché tra maccu di fave e sarde a beccaficu non mancano prodotti di pasticceria pregevolissimi e semplici al tempo stesso, come le tipiche granite al limone, celebrate con Nivarata il Festival delle Granita siciliana, i cannoli, le zeppole o le creme di cioccolato. Un'ulteriore ciliegina sulla torta insomma: Acireale si gusta decisamente con gusto.

Come arrivare ad Acireale

Acireale si trova sulla RIviera dei Ciclopi, a nord di Catania in direzione di Messina. L'aeroporto più vicino è quello di Catania-Fontanarossa, che dista poco più di 23 km, e il tempo di percorrenza in auto è di poco più di mezz'ora percorrendo la Strada Statale 14.
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 Pubblicato da - 29 Aprile 2020 - © Riproduzione vietata

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