Cerca Hotel al miglior prezzo

Orsogna (Abruzzo): cosa vedere nella Cittą del Vino in provincia di Chieti

Orsogna, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Orsogna dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un paesaggio dominato dai monti, la bellezza e la maestosità del Parco della Majella e un litorale adriatico nemmeno troppo lontano, a 20 km dal suo centro storico.

Orsogna, gioiello d’Abruzzo, sorge sulle colline che attorniano Chieti fra il mare e la montagna, immerso in una natura che si manifesta potente e sgargiante con i suoi vividi colori, gli uliveti e gli interminabili filari di vigne grazie ai quali il borgo è riconosciuto Città del Vino.

La Festa dei Talami

Paese di soli 3.700 abitanti, vive di storia e folclore toccando apici di tradizione come la celebre Festa dei Talami che il Martedì in Albis (l’indomani della Pasquetta) si riversa nelle strade con la suggestiva sfilata dei quadri biblici viventi. È un momento di somma religiosità che fa eco risuonando perfino nel circondario limitrofo, laddove si estende il Parco attrezzato dell’Annunziata ai cui margini sorge il Convento francescano fondato nel 1448 da San Giovanni da Capestrano. Ottimamente conservato con qualche sensibile aiuto restaurativo, il complesso architettonico si arricchisce all’interno di molteplici affreschi a rappresentanza di un’arte contemplativa notevole. In una piccola cella sita nel lato destro della chiesa è stato collocato un presepe antecedente al 1864 che si compone di pezzi realizzati da Filippo Tenaglia e Ranieri di Guardiagrele.

Storia ed origine del nome

Sulle origini del nome dell’abitato si sono costruite svariate leggende: che derivi dall’esclamazione di una dama osservando un contadino addormentato (“or sogna”) o dall’antico brulicare di numerosi orsi nell’area boschiva, o ancora dalla provvisoria dominazione degli Orsini non è oggi ben accertato, ma tutte queste teorie contribuiscono comunque ad accentuare la curiosità sul passato di una località nata in una zona antropizzata da tempo per la singolare e strategicamente comoda presenza degli spettacolari calanchi. Il borgo iniziò a svilupparsi nel punto dove attualmente rimane la Cappella di San Bernardino, lungo un vecchio tratturo utilizzato dai pastori per condurre le greggi da L’Aquila a Foggia.

Signoria sotto i Colonna nel 1560 e fino al 1812, Orsogna visse secoli tranquilli fino al terremoto del settembre 1881 e all’occupazione nazista acuita dal fatto che il paese si trovava proprio sulla linea Gustav, principale obiettivo dei bombardamenti alleati capaci di devastare e spazzare via tutto. Sfollati, gli abitanti si armarono di volontà e desiderio di riscatto ricostruendo case, edifici, strade e piazze. Il loro sforzo venne premiato nel 2003 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che riconobbe l’incredibile e repentina resurrezione di Orsogna conferendo alla popolazione la Medaglia al Merito Civile.

Cosa vedere ad Orsogna

Molto è rimasto del passato, molto è lignaggio del presente. La Chiesa di San Nicola, ad esempio, ha visto la luce in prima istanza nel 1097 ma delle sue origini medievali ha mantenuto solo lo stile, il resto ha seguito un piano ricostruttivo del tutto nuovo. L’attuale edificio, voluto nel XVIII secolo da Gioacchino Murat, s’erge monumentale nella parte alta del paese sfoggiando un carattere identificativo inequivocabile, ovvero la coppia di cupole gemelle sul tetto che guardano da vicino il campanile alla cui sommità cuspidata s’incastona una bella lanterna. La facciata si presenta in stile romanico.

Anche la Chiesa di San Rocco fu coinvolta nei bombardamenti del 1944, tale per cui si rese necessario ricostruirla ex novo imbastendone la struttura rettangolare in pietra bianca capeggiata da una facciata sfoggiante il suo pezzo più nobile, il portale a mosaico sopra il quale sta il rosone, in verità una finestra circolare a forma di oblò. All’interno presiede la statua di San Rocco, portata in processione ogni anno il 16 agosto. In contrada Moggio risiede la piccola Cappella di Padre Pio da Pietrelcina, moderna e sobria, concepita negli anni ’60 del Novecento con un semplice campanile a vela a due livelli.

Orsogna possiede un elegante luogo di cultura, il Teatro comunale “Camillo De Nardis” che si affaccia austero su Piazza Mazzini dalla metà dell’Ottocento. Ha subito nel 1994 una ristrutturazione che ne ha incrementato il numero di posti, oggi 270 introducendo i palchi in stile odeon e un’estetica di gusto neoclassico, sfondo ideale della balconata trionfante, le tre grandi porte d’accesso e la torretta quadrata dotata di orologio civico.

Il genius loci complessivo ama incardinarsi sui diversi monumenti dell’arredo urbano, su tutti il Monumento di San Francesco d’Assisi il contrada Feuduccio, il Monumento alla Majella allocato sul piazzale della Chiesa Madre e la Statua di Raffaele Paolucci, scolpita nel 1967 da Nicola D’Antino. Esiste poi un quarto simbolo, il Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale, fatto totalmente in bronzo a rappresentare dei personaggi in uno stato di magrezza scheletrica, condotti in Paradiso dalla Divina Provvidenza alata.

La costruzione certamente più emblematica è costituita in loco dalla Torre di Bene, eretta sui preesistenti resti di un torrione medievale compromesso dall’ultimo conflitto bellico. Estremamente ordinata e signorile, conta una doppia rampa di scale simmetriche, due piani e un pozzo a doppia colonna posto a pochi metri dall’entrata. Restaurata nel 1994 e in seconda sessione nel 2010 per ospitare mostre ed esposizioni di vario tipo, vanta soggiorni illustri fra cui quello di Gabriele D’Annunzio.

La guerra ha purtroppo fatto man bassa di storici edifici ormai scomparsi, il Castello Medievale fatto erigere nel XIII secolo da Federico II di Svevia, la Chiesa di San Giovanni e la Chiesa di Santa Maria del Rifugio, di cui sopravvive il simulacro della Madonna Nera, che secondo alcuni deve la sua sacralità al fatto di sbattere le palpebre allo scoccare della mezzanotte fra il lunedì e il martedì dopo Pasqua. Della settecentesca Cappella di San Leonardo sopravvivono la facciata in mattoni cotti, il portale a tutto sesto e le decorazioni ottocentesche riportate sul cornicione. Versa oramai in rovina il Castello dei Septa.

Eventi, sagre e manifestazioni

Oltre alla Festa dei Talami, animano i bioritmi della popolazione i canti, i balli e gli spettacoli itineranti de Lu Sant’Antonie il 16 gennaio, la Notte Rosè la vigilia di Ferragosto che ha in programma degustazioni di vini e concerti musicali nel centro del paese e, ancora, la Festa di San Rocco, i Fuochi dell’Immacolata Concezione, la Fiera di San Giovanni e la Mostra dei Presepi.

Come arrivare ad Orsogna

Per arrivare a Orsogna bisogna percorrere un tratto dell’Autostrada A14 Adriatica, uscire al casello di Ortona e proseguire sulla SS 538; dalla stazione più vicina, quella di San Vito-Lanciano sulla Ferrovia Sangritana, si continua con gli autobus Arpa; l’aeroporto di Pescara dista 14 km da Chieti.

  •  
16 Maggio 2024 La Sagra degli Asparagi e del Tartufo a ...

A Salza Irpina, in provincia di Avellino, va in scena la Sagra degli Asparagi ...

NOVITA' close