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Villafranca Piemonte (Torino): cosa vedere nella cittadina sabauda

Villafranca Piemonte, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Villafranca Piemonte dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

In prossimità della confluenza del torrente Pellice con il fiume Po sta docile e quieta Villafranca Piemonte, che dal 1934 al 1950 prese il nome di Villafranca Sabauda, paese di quasi 5.000 abitanti che nel territorio della Città metropolitana di Torino ha avuto origine partendo da quelli che erano i primigeni nuclei abitativi nel Medioevo, Borgo Soave e Musinasco, distrutti nel 1174 da Federico Barbarossa.

Storia

I sopravvissuti trovarono una nuova posizione esattamente fra le due ex località e crearono Villafranca, ovvero una cittadina esente dalle esose imposizioni feudali (villa franca). Tale teoria storica non ha un fondamento certo, per cui di essa si è accertata soltanto l’esattezza dell’anno di nascita, peraltro sotto auspicio feudale in definizione di un accordo preciso col signore locale, il conte Tommaso I di Savoia, formalizzato ufficialmente nel giugno 1197.

Villafranca divenne un castrum strategico il cui massimo punto di forza consisteva nella vicinanza estrema al Po, una linea di comunicazione economica rapida e sicura nonché una fonte idrica essenziale – insieme a fontanili e risorgive - per l’irrigazione dei campi agricoli e il sostentamento dei residenti, avvezzi al consumo quasi quotidiano del crescione acquatico, pianta erbacea utilizzata anche in cucina.

La ricchezza di risorse spinse a soli vent’anni dalla fondazione numerose famiglie nobili a insediarsi in paese, la cui sicurezza e protezione venivano garantite da un solido sistema di fortificazioni contraddistinto da imponenti mura perimetrali (non più esistenti dal XVI secolo) e case forti a far da vedetta a un centro urbano ordinato secondo lo schema viario romano dalla tipica perpendicolarità delle strade. Nel 1251 il villaggio rurale, provvisto anche di un massiccio fortilizio rispondente al Castello di Marchierù, assunse definitivamente il ruolo di castrum.

Cosa vedere a Villafranca Piemonte

In più di otto secoli di storia, il borgo piemontese ha accumulato un patrimonio architettonico davvero notevole nel quale a far da padrone risultano più che altro gli edifici ecclesiastici. Arrivando dalla campagna si incontra la Cappella di Missione, di fondazione romano-cristiana, dunque antichissima. Circondata dal Boschetto naturalistico di Missione (comprensivo di area pic-nic, tavoli, panche, cestini e parcheggio per automobili e pullman), viene regolarmente restaurata per preservarne i numerosi affreschi attribuiti ad Aimone Duce, una collezione quattrocentesca che occupa tutte le pareti laterali, impreziosite così da immagini come Le Virtù Teologali, I Peccati Capitali, la Deposizione e l’Annunciazione. Questo ciclo beneficia della proficua contaminazione della pittura lombarda a beneficio del gotico. L’impianto strutturale è a navata unica divisa in due campate.

Poco distante s’erge la Chiesa di San Giovanni Battista, da visitare per ammirarne il ciclo pittorico di Jacobino Longo. La medievale Chiesa di Santa Maddalena venne rifatta completamente nel corso del XVII secolo e ampliata nel 1843.

Il più bel luogo di culto esistente in paese è indubbiamente la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, superiore anche alla Parrocchiale di Santo Stefano e osservante un rigoroso stile barocco votato alla precisione architettonica e alla simmetria delle linee. All’epoca della sua erezione, nell’anno 1702, il costrutto si presentava minimale, spoglio e crudo fino agli interventi attuati da Francesco Valeriana Dellala di Beinasco, autore della stupenda scenografia necessaria all’altisonanza della facciata, conciliante senza traumi estetici elementi rococò, neoclassici, rocailles e trompe l’oeil. A decorarne l’interno lo stesso Dellala, e poi Gioachino Felice Butturini, Sanbartolomeo e Carrera. Compaiono entro le mura sacre composizioni artistiche d’effetto, una Madonna delle Grazie con i santi Agostino, Monica e Defendente, la Nascita della Vergine e una Gloria di Angeli fra gli altri.

In frazione Cantogno si trova ubicato il Santuario della Madonna del Buon Rimedio, luogo di pellegrinaggio ed epicentro della Festa della Madonna del Buon Rimedio che si tiene tutti gli anni durante la seconda domenica di ottobre. All’interno si conserva una commovente Pietà ascrivibile alla seconda metà del Quattrocento. La località serba infine i pochi eppur significativi resti dell’antico Castello, di cui rimangono visibili l’arco del ponte levatoio e le tre figure affrescate del Crocifisso, di San Pietro e San Paolo.

Risale al 1624 la Chiesa dell’Annunziata, il cui altare maggiore si accompagna a una sontuosa icona lignea rinascimentale al cui centro campeggia l’Annunziata dipinta da Sebastiano Taricco di Cherasco. La Chiesa di San Bernardino è il frutto della riedificazione settecentesca di un edificio esistente nel ‘400: custodisce un capolavoro seicentesco, la Deposizione di Gesù dalla Croce realizzata da Giovanni Antonio Molineri.

Del novero civico fa parte il Palazzo Comunale che alla preziosa toponomastica del pittore Teonesto Deabate aggiunge l’ala comunale tardogotica che ricopriva in passato la funzione di mercato coperto. Il Podere Pignatelli annette il Museo della Pesca, la cui visita può essere compiuta a bordo di barche lungo il Po.

Il territorio comunale conta due aree parcali corrispondenti al bosco planiziale lungo Po e il Parco Davide Bertrand posto in località Madonna Orti. La vegetazione che segue il letto fluviale conta pioppi bianchie neri alti fino a dieci metri, e poi arbusti di vario tipo e una fauna anfibia davvero cospicua proprio come quella ittica e l’avifauna.

Villafranca fa parte dell’Associazione dei Comuni di Villafranca d’Italia e dell’Associazione delle Villefranche d’Europa, inoltre è inserita nel circuito delle ciclostrade del Basso Pinerolese, volto a incentivare la pratica del cicloturismo nella regione.

Eventi, sagre e manifestazioni

Manifestazioni di punta del calendario sono il variopinto Carnevale, l’estiva Festa di Cantogno, la Sagra dei Pescatori a settembre, la Sagra della Porchetta di scena a giugno in frazione San Giovanni e la Fiera Commerciale dell’Immacolata che viene organizzata nel mese di dicembre.

Come arrivare a Villafranca Piemonte

Dall’autostrada diretta a Pinerolo, seguire le indicazioni per Villafranca Piemonte; la stazione di Airasca è la più vicina all’abitato, ma da Torino partono autobus che conducono nel pinerolese e dunque anche a Villafranca Piemonte; l’aeroporto internazionale “Sandro Pertini” di Caselle Torinese è quello di riferimento.

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