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Sale San Giovanni (Piemonte): cosa vedere nel borgo delle Langhe

Sale San Giovanni, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sale San Giovanni dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sale San Giovanni, piccolo borgo della Bassa Langa in Piemonte, si perde fra i verdi cespi argentati che ricoprono le belle colline della provincia di Cuneo, morbidi rilievi tappezzanti un territorio i cui sterminati campi di lavanda prolungano fino a scomparire all’orizzonte. La fioritura nella tarda Primavera è uno spettacolo non solo unico bensì raro, concesso da un’area soprannominata “Piccola Provenza del Piemonte”, che non si trova in Costa Azzurra ma nelle italianissime Langhe.

Per cogliere questa bellezza nel suo massimo splendore occorre attendere l’ultimo weekend di giugno, quando si svolge “Non solo erbe”, l’evento tutto dedicato alle piante officinali e aromatiche entrate da tempo in un fitto circuito di promozione e valorizzazione. La manifestazione, comprensiva di mostre di pittura e scultura, concerti musicali e visite guidate all’Arboreto Prandi, esalta in particolare le coltivazioni di lavanda ed enkir, considerato il cereale biologico più antico al mondo.

La storia e il Castello Marchesi

Il Comune deve il proprio nome all’antica Pieve di San Giovanni Battista sorta intorno all’XI secolo, periodo in cui di fatto il primigenio nucleo urbano ha iniziato a espandersi risentendo delle influenze di Ceva, allora facente funzione di capoluogo della zona. Nel 1135 Sale San Giovanni si trovò appunto parte del Marchesato di Ceva, diventando un feudo sfruttato dalle Signorie che vi si avvicendarono per via della comoda presenza del Castello Marchesi Incisa di Camerana, struttura strategica che assicurava anche una più che buona difesa. Rimaneggiato in più fasi fino al 1820, oggi si evidenzia quale residenza privata dall’elegante cuore, un salone decorato da tele e affreschi che condividono un tema figurativo comune, le Gesta di Aleramo. Un monumentale camino ne completa il lustro, mentre all’esterno della dimora si susseguono giardini e cortili circondati da mura.

Il Trecento e il Seicento furono per il paese secoli neri a causa della peste che falcidiò la popolazione, mentre politicamente disastroso apparve l’ultimo scampolo di ‘700, con l’occupazione napoleonica a limitare lo sviluppo complessivo dell’abitato sia a livello sociale che economico. Il 28 settembre 1874 finalmente la fine del tunnel, ovvero la costruzione della ferrovia Savona – Bra, collegamento che arrecò benefici e nuovi sbocchi commerciali, sebbene Sale non sia mai stata e mai sarà una realtà prettamente industriale. Nel 1948 arrivò l’autonomia comunale.

Cosa vedere a Sale San Giovanni

Essenzialmente, Sale San Giovanni dispone di un biglietto da visita molto interessante, costituito dalle sue chiese che ne hanno costruito l’affermata identità. La Parrocchiale di San Giovanni Battista risale al 1773, erede di una chiesa che aveva perso il suo ruolo egemonico a seguito dell’erezione della Cappella di San Siro, poi demolita per ripristinare lo status quo tramite la nuova parrocchiale. Realizzata in stile rinascimentale e impostata su tre navate, gode di un’incredibile abbondanza di ornamenti, marmi affreschi, tele e statue, con un ricco corredo di ben cinque altari. Su quello di San Pietro troneggia la raffigurazione di una Madonna col Bambino che porge le chiavi a San Pietro. Sono tante le immagini iconografiche che l’interno ecclesiastico concede, ma più di tutti si fa ammirare il regale Baldacchino atto a glorificare Cristo.

Ripercorriamo la storia del borgo andando a scovare l’eremitica Pieve di San Giovanni Battista, luogo sacro a carattere cimiteriale al quale è stato impresso uno stile lombardo-romanico. Si identificano chiaramente lo svettante campanile e la sua cuspide ottagonale, con una quantità esorbitante di archetti e lesene ad agghindarne l’imponente sagoma in pietra orfana di laterizio. Archi a sesto acuto dividono invece le tre navate lungo le quali corrono file di pilastri, tra i quali uno in particolare riporta l’immagine di San Sebastiano. Un altro si contraddistingue per la presenza di una Madonna col Bambino, in coabitazione con San Secondo in abiti da cavaliere. Il Battista con il libro e l’agnello occupa la superficie del primo pilastro a destra. Ogni scorcio di chiesa rivela un’artistica sorpresa. Una molteplicità di dipinti seicenteschi domina l’abside.

I monaci benedettini appartenenti al Priorato di San Benedetto Belbo s’incaricarono di erigere nel 1050 la Cappella di Sant’Anastasia, una tempesta di affreschi in cui compaiono personaggi emblematici della Cristianità, rappresentati spesso sotto forma di allegorie. Al centro della parete trionfa Sant’Anastasia, ai lati la accompagnano San Rocco e San Romeo. Anche in questo caso non manca la presenza edificante della Madonna in trono col Bambino. Seguono San Giovanni Battista e San Sebastiano.

La Cappella di San Sebastiano è un voto che la popolazione fece nel 1350 quando la peste nera mieteva vittime a più non posso. Quella tragica parentesi venne trasposta, sempre allegoricamente, su una composizione a lunetta incorniciata da motivi cinquecenteschi. Al centro si può notare distintamente il Cristo vincitore sulla Morte, attorniato da altre scene di liberazione.

Come arrivare a Sale San Giovanni

Dall’Autostrada A6 Torino – Savona si esce a Ceva e si percorre nell’ordine la SS 28, SP 28bis, SP 343 ed SP 149; a 2,5 km dal borgo è ubicata la stazione ferroviaria di Sale Langhe; l’aeroporto di Cuneo Levaldigi è quello di riferimento.

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