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Morimondo (Lombardia): cosa vedere nel borgo storico

Morimondo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Morimondo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il fatto di essere inscritto nella lista dei Borghi più belli costituisce un grandioso biglietto da visita per il paese di Morimondo, che discreto s’acquatta fra le amorevoli braccia dell’hinterland milanese, un paesaggio che in Lombardia riserva panorami bucolici e andamenti orografici piuttosto moderati.

Posto fra Novara e Milano a pochi chilometri da Vigevano, questo borgo di 1.200 abitanti trae il proprio attuale nome dal latino moritur mundus, che significa “morire alle cose del mondo”.

La storia e l’Abbazia di Santa Maria

La sua nascita come nucleo abitato, contrariamente all’indizio nominale, avviene in epoca medievale per mano di un gruppo di dodici monaci cistercensi provenienti da Morimond, località della Borgogna. Essi fondarono in primis l’Abbazia di Santa Maria di Morimondo e diedero inizio alla costruzione della chiesa abbaziale, conclusasi soltanto nei primi anni del Trecento. Bonifiche territoriali e intense attività agricole rilanciarono quell’area un po’ abbandonata a se stessa, così nel XIV secolo la zona si espanse notevolmente comprendendo 24 km quadrati di campi coltivati, boschi, cascine, grange e mulini. Nel 1450 arrivò la conversione dell’abbazia in commenda del Vescovo di Milano, gestita da un manipolo di religiosi appartenenti all’ordine cistercense di Settimo Fiorentino, poi nel 1561 emerse come istituzione la Parrocchia di Morimondo voluta da Carlo Borromeo. Il declino del monastero si ebbe con il provvedimento napoleonico del 1798, in seguito al quale l’abbazia venne di fatto messa all’asta e conseguentemente venduta nel 1805, salvo essere riacquistata nel 1982 dal Comune di Morimondo, cui si deve un restauro riabilitativo durato fino al 2008.

L’edificio sacro ha permeato peculiarmente il paesaggio, si è adattato a esso e viceversa il paesaggio si è adattato alla sua presenza secondo il primigenio spirito monacale, insomma prevale una sorta di genius loci quale fattore equilibrante. L’abbazia risulta ancora oggi l’epicentro del borgo dalle piccole case, la sua architettura è fortemente ispirata allo stile gotico ma si radica in un minimalismo spirituale che rinvigorisce attraverso l’essenzialità e la voluta imperfezione il rapporto fra l'uomo e Dio. Emerge allora una bellezza dalle proporzioni armoniche scevre di edulcoranti decorazioni, espressa da una struttura a mattoni a vista che tramite la povertà materiale assurge alla ricchezza contemplativa. Come da matrice monasteriale, è dotata di chiostro quadrato intorno al quale si distribuiscono gli ambienti, un porticato romanico e i restanti tre rinascimentali, lo scriptorium all’epoca sede del meticoloso e certosino lavoro degli amanuensi intenti a riprodurre fedelmente codici miniati, il dormitorio, il locutorium e il refettorio. Internamente al luogo sacro s’ubicano il cinquecentesco coro ligneo intagliato da Francesco Giramo dietro l’altare maggiore, il Crocifisso quattrocentesco e l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino tra i santi Benedetto e Bernardo, opera della bottega di Bernardino Luini.

I dintorni di Morimondo

Molto vicino all’abbazia il Parco del Ticino riserva chicche del passato, la Cascina Fiorentina, la grangia del XV secolo con annessi mulino e forno. Il borgo di Fallavecchia era un piccolo insediamento agricolo ormai spopolato che ha però conservato le antiche botteghe, l’osteria, la chiesetta e le stalle.

Morimondo si trova incastonato in un’oasi ambientale dagli elementi naturalistici eccezionali, di rimando il Comune non si è fatto crescere l’erba sotto i piedi e ha creato una rete di piste ciclabili per favorire la percorrenza del territorio ricco di suggestioni non da poco: c’è la ciclabile lungo il Naviglio di Bereguardo (volendo, lo si può navigare con la barca per apprezzare il paesaggio dall’acqua), il Sentiero del Giubileo e il Sentiero delle Cinque Chiese. In lungo e in largo, si percepisce la vocazione agricola di Morimondo, poiché ovunque fioccano cascine, orti, frutteti, fontanili e risaie.

Molti luoghi campestri si sono convertiti ad agriturismo sfruttando la qualità delle materie prime, vedesi Cascina Lasso, che nel suo menù ha inserito specialità quali il cotechino, risotti di vario tipo, brasato e tagli di carne bovina, oltre a piatti composti da verdura fresca rigorosamente di stagione. La tipicità esclusiva di Morimondo resta a ogni modo la cassoeula con la polenta, che si può gustare praticamente in qualunque trattoria del posto concludendo in bellezza con l’abatino, un dolce obiettivamente buonissimo.

Eventi, sagre e manifestazioni

Le fattorie producono latte in gran quantità (l’oro bianco ha una sua glorificazione, la Festa del Latte nella terza settimana di aprile), impiegato per stracchino e gorgonzola, ma hanno rilevanza anche la birra agricola e gli immancabili salumi.

Eventi e manifestazioni non si trascurano, anzi si alimentano per ravvivare la vita sociale, per cui se per il Lunedì dell'Angelo troviamo il Mercatino di Pasquetta, a maggio è di scena la Trecentesca, coinvolgente rievocazione medievale in costume, e qualche giorno prima il Morimondo Folk Festival. A settembre imperversa nel centro storico la Festa del Forno Antico e del Pane, a ottobre il Mercatino Enogastronomico. Sempre nel periodo autunnale, parliamo di fine ottobre, la Castagnata celebra il frutto stagionale per eccellenza: marroni e vin brulé scaldano spiriti e palati. Infine, a dicembre si organizzano i tradizionali Mercatini di Natale con bancarelle dell’artigianato e graziose casette in legno d’ispirazione altoatesina.

A Morimondo sono state girate alcune scene dei film "Papà dice messa" con Renato Pozzetto e "Cado dalle nubi" con Checco Zalone, entrambe spassose commedie che sono state un vero successo di pubblico.

Come arrivare a Morimondo

Da Milano si percorre un tratto di tangenziale ovest, l’Autostrada A7 e si esce a Binasco proseguendo per Rosate, Guido Visconti e Morimondo; disponibili i treni della linea Mortara – Alessandria e i collegamenti autobus sulla linea AbbiategrassoPavia; il Milano Malpensa è l’aeroporto cui fare riferimento.

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