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Caserta: visita alla cittą, la Reggia e il Real Belvedere di San Leucio

Caserta, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Caserta dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Caserta è una città campana di poco meno di 80.000 abitanti situata una quarantina di chilometri a nord di Napoli, all’estremità di un’area pianeggiante circondata da alture di modesta altezza. Grazie all’espansione urbana verificatasi nell’ultimo secolo, Caserta risulta sostanzialmente coeva a tanti altri piccoli comuni, tra cui Santa Maria Capua Vetere e Marcianise, con i quali forma un’area densamente urbanizzata collocata in una zona strategica in quanto a breve distanza da Napoli, ma anche da Roma. La fama della città, spesso infangata a causa dei noti problemi radicati nella regione, è legata principalmente a due attrattive di inestimabile valore architettonico: la Reggia di Caserta, un’imponente costruzione borbonica soprannominata la “Versailles d’Italia”, ed il Reale Belvedere di San Leucio, entrambe inserite dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità.

Storia di Caserta

La fondazione del primo insediamento risale all’epoca in cui quest’area della Campania era occupata dai longobardi, una popolazione germanica che tra il II ed il VI secolo colonizzò alcuni tratti della costa tirrenica. In epoca medievale il centro cittadino corrispondeva all’odierna Casertavecchia, posta ad oltre 400 metri di altezza, ma il vero e proprio salto di qualità avvenne al momento dell’entrata in scena dei Borbone che, nel 1750, sotto la guida di Carlo III, commissionarono la realizzazione della famosa Reggia. I pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale comportarono la distruzione di molti quartieri storici, progressivamente rimpiazzati tra gli anni ’60 e ’70 da nuovi organismi urbanistici in troppi casi intensivi e privi di servizi e aree verdi.

La Reggia di Caserta

Nonostante l’amministrazione e l’ente turistico locale stiano cercando di far conoscere Caserta al di fuori della Reggia, la maggior parte dei visitatori si reca in città con lo scopo di ammirare l’ultima grande realizzazione del Barocco italiano. Questa dimora storica, appartenuta originariamente alla famiglia reale della dinastia Borbone di Napoli, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che così facendo ha voluto valorizzare anche lo splendido parco pubblico che la circonda, per metà giardino all’italiana e per metà all’inglese. Il lungo lavoro di Luigi Vanvitelli si è concretizzato con la costruzione di una residenza lussuosa, dagli interni ampi e luminosi e dalla facciata sfarzosa. Sul lato occidentale della Reggia si trova la Chiesa di San Francesco, che fa parte di un complesso dove anticamente risiedeva una comunità di Frati Minimi.

Cosa vedere a Caserta

La seconda grande testimonianza architettonica della città è il Reale Belvedere di San Leucio, sito nell’omonima località il cui nome deriva da quello del monte che la sovrasta. Questo complesso monumentale fu realizzato praticamente nello stesso periodo della Reggia, fatta eccezione per l’Arco Borbonico attraverso il quale vi accede che fu costruito nel Seicento, e dal 1999 è sede del “Leuciana Festival”, una manifestazione artistica e culturale che ogni estate richiama migliaia di persone da tutta la Campania.

Per ammirare le bellezze di Casertavecchia bisogna salire a 400 metri di quota, dove si trova il nucleo storico della città, un borgo medievale dal quale si gode di una fantastica vista su tutta la piana sottostante. Tra le attrattive più interessanti della Caserta antica ricordiamo: il Duomo, terminato nell’XI secolo e dedicato a San Michele Arcangelo; la Chiesa dell’Annunziata, situata a breve distanza dalla Cattedrale; ed il Castello medievale, sul quale svetta l’antichissima Torre. Terminata la visita a Casertavecchia, si ci potrà dirigere al Complesso di Sant’Agostino ed al centro storico vero e proprio, dove si concentrano i musei, chiese e palazzi. Del complesso conventuale non si possono perdere: la Chiesa di Sant’Agostino, arricchita da pitture del Seicento e parzialmente modificata da Vanvitelli; il chiostro cinquecentesco, limitrofo alla chiesa; ed i musei d’Arte Contemporanea e delle Tradizioni, entrambi dichiarati di interesse regionale.

Altri luoghi di culto particolarmente suggestivi sono: il Santuario di Sant’Anna, affacciato sull’omonima piazza dove si trova anche un monumento dedicato alla Madonna; il Santuario della Divina Misericordia, la cui fabbrica originale è del 1500 anche se presenta aggiunte “vanvitelliane”; la Maria Santissima delle Grazie, fatta costruire nel quartiere Vaccheria, adiacente a San Leucio; la Chiesa di Montevergine, un gioiello del 1636 posto nel cuore di Caserta; e la Chiesa di Sant’Elena, distante poche centinaia di metri dalla Reggia. Se l’architettura religiosa è particolarmente suggestiva, altrettanto si può dire per quella civile, che vanta alcuni palazzi storici di grande pregio come: Palazzo Vecchio, un edificio imponente costruito nei primi anni del XVI secolo dalla famiglia di Principi Acquaviva; Palazzo Paternò, un bel palazzo settecentesco progettato dall’architetto Gaetano Barba; Palazzo Leonetti, commissionato da Raffaele Leonetti nel 1796 e situato nel magnifico scenario di Piazza Vanvitelli, ex Piazza del Mercato; e Palazzo delle Quattro Colonne, l’antica residenza di Vanvitelli, così chiamata in quanto la facciata presenta quattro colonne, due per ogni lato.

I Musei di Caserta

L’offerta museale è una delle colonne portanti del turismo cittadino, essendo seconda solo a quella di Napoli in Campania. Oltre alla visita agli Appartamenti Reali ed al Museo dell’Opera all’interno della Reggia, Caserta propone anche: il Museo della Seta, ospitato nel Belvedere di San Leucio, dove sono conservati gli antichi macchinari atti alla lavorazione della seta nel XVIII secolo; il Museo delle Cere “Le Muse”, articolato in tre sezioni suddivise in ordine cronologico; il Museo d’Arte Contemporanea, dove si trovano opere di autori del calibro di Antonio de Core, Battista Marello, Antonello Tagliaferro e Giovanni Tariello, solo per citarne alcuni; ed il Museo Michelangelo, aperto al pubblico nell’aprile del 2004 all’interno dell’Istituto per Geometri di Caserta “Buonarroti”.

Eventi, sagre e manifestazioni

Tra gli eventi più importanti dell’anno spicca il Palio della Seta, che ogni luglio catalizza l’interesse dell’intera popolazione e dei molti turisti che si recano in città per l’occasione. Altre manifestazioni piuttosto seguite sono: il Caserta Rock Fest, una parentesi musicale dedicata in particolar modo ai giovani; il Settembre al Borgo, che si tiene in settembre; la Passeggiata del Borbone, ad aprile; ed il Natale alla Reggia, un evento mondano al quale tutti vorrebbero partecipare.
Infine fra dicembre e gennaio si svolge nel borgo della Vaccheria, a pochi chilometri dal centro di Caserta, il piccolo miracolo del Presepe Vivente ispirato allo stile del '700 napoletano. Una rappresentazione che coinvolge decine di figuranti ed un folto pubblico di spettatori che da tutta la Campania e anche oltre giungono per assistere all'emozionante corteo che si snoda per una lunghezza di circa un chilometro.

Caratteristica principale e particolarmente gradita della manifestazione è l'utilizzo di costumi realizzati ancora a mano con le preziose stoffe che hanno contribuito a rendere il vicinissimo borgo di San Leucio parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco. In epoca settecentesca, la produzione della seta concentrata nel piccolo borgo divenne talmente richiesta e famosa tanto da spingere Carlo III di Borbone a collocare i telai negli immensi spazi del Palazzo del Belvedere. La costruzione, nata come riserva di caccia, venne trasformata in una enorme fabbrica di seta la cui memoria è condensata ora nel Museo della seta ricavato al suo interno e nella filanda storica. L'idillio terminò nel secolo successivo quando, con la fine del regno borbonico, la seteria venne privatizzata e nacquero i laboratori artigianali a conduzione famliare che, anche se in numero minore, ancora sopravvivono.

Il fascino delle sete artigianali di San Leucio continua a restare immutato soprattutto nelle sedi prestigiose che ne ospitano degli esempi importanti, come le tende, gli arazzi ed i broccati presenti nella Reggia di Caserta, in Vaticano, al Quirinale e oltreoceano, nello Studio Ovale della Casa Bianca. Curiosità: nella lista sono comprese anche le bandiere che sventolano fiere sui tetti della monarchia inglese a Buckingham Palace. Le scene del Presepe Vivente organizzato dalla Pro Loco dell'antico borgo di Vaccheria, sono costruite seguendo fedelmente le tracce storiche relative al '700 napoletano, epoca in cui la produzione di San Leucio era al massimo splendore, in termini di ambientazioni, stile di abiti e tessuti e scenografie che calamitano il pubblico per tre ore. Tanto dura infatti l'evento, in programma dalle 16,30 alle 19,30 nelle date del 28 e 29 dicembre 2019 e del 5 e 6 gennaio 2020. La rappresentazione attraversa il centro di Vaccheria per poi sconfinare nel vicino bosco. L'ingresso per tutti è gratuito.

Clima e quando andare

Il clima è temperato, contraddistinto da una moderata influenza del mare che, nonostante i chilometri che lo separano dalla città, riesce a mitigare soprattutto le minime invernali. In estate questa è una delle zone più calde della Campania, con i mesi di luglio e agosto nei quali le temperature oscillano mediamente tra 32 e 22 gradi, con picchi anche superiori ai 40 e l’umidità che spesso rende le giornate terribilmente afose. D’inverno le ore diurne sono gradevoli, con massime di qualche grado superiori ai 10 gradi anche in gennaio, mentre di notte ci si può occasionalmente avvicinare agli zero gradi, sotto ai quali si scende sulle alture limitrofe al centro. La primavera e l’autunno sono probabilmente le stagioni migliori per visitare Caserta, vista la scarsa piovosità e le temperature miti in entrambe le stagioni.

Come arrivare

L’aeroporto più vicino a Caserta è attualmente l’Aeroporto di Napoli Capodichino, distante una ventina di chilometri dal centro, anche se sono già stati approvati i progetti per la realizzazione di un nuovo scalo a Grazzanise, comune in provincia di Caserta. La stazione ferroviaria, realizzata nel 1843, è ottimamente collegata sia con Napoli che con Roma, raggiungibili in brevissimo tempo ed a qualsiasi ora del giorno, ma anche con Foggia. La città ha due caselli autostradali, Caserta Nord e Caserta Sud, accessibili tramite l’Autostrada del Sole Milano-Napoli e la A30 Caserta-Salerno. I trasporti pubblici non sono certo impeccabili, ma viste le piccole dimensioni della città buona parte delle visite possono essere compiute a piedi.
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 Pubblicato da - 11 Gennaio 2018 - © Riproduzione vietata

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