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Sepino (Molise): gli scavi archeologici e la visita al borgo

Sepino, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sepino dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

In questa sede scopriamo uno dei Borghi più belli d’Italia, Sepino, realtà molisana della provincia di Campobasso. Il paese occupa una zona costellata di fitti boschi alle immediate propaggini del Massiccio del Matese presso l’incontaminata Valle del Tammaro (prende il nome dal fiume che la attraversa, sulle sponde del quale si ritrovano appassionati di pesca alla trota, abbondante in queste acque dolci), satolla di selve e sorgenti. Il territorio si è trasformato in migliaia di anni, e in questo lasso di tempo ha preso forma un borgo in grado di attraversare le fasi storiche più disparate, cambiando più volte veste, connotazione e posizione geografica.

Storia

Sepino era avamposto sannitico durante la III Guerra ingaggiata contro i Romani, i quali nel 293 a.C. cinsero d’assedio una città murata quasi impenetrabile, il cui perimetro trapezoidale resistette in molteplici occasioni costando agli assedianti tempo e risorse ingenti. All’urbe si accedeva attraverso tre porte, delle quali la più importante era ed è tuttora la Postierla del Matese, ben conservata tanto che i suoi anni proprio non li dimostra insieme ai resti abitativi che la attorniano. La nascita di una cittadina universalmente riconosciuta si verificò sotto la dominazione romana e spiccò dunque il nome di Saepinum, entro la quale risiedeva la nobile famiglia dei Nerazi: quanto rimane della loro elegante residenza è ammirabile vicino alla stazione di San Giuliano – Sepino.

Sepino Scavi

A questo periodo si attribuiscono la pianta romboidale del Borgo, le mura intervallate da 25 torri circolari e altre due ottagonali e il Teatro di Saepinum, cui si può accedere direttamente dall’esterno attraverso un passaggio nelle mura, chiamato “la quinta”. Il tour prosegue superando Porta Boiano fino al mercato esagonale, toccando la basilica a capitelli ionici, il foro trapezoidale, il Tempio di Giove Ottimo Massimo che vi si affaccia, la Fontana del Grifo, Porta Benevento e il cilindrico monumento funerario di Ennius Marsus.

L’attuale Sepino è il risultato di un esodo della popolazione che, a seguito degli sconvolgimenti arrecati dalla guerra greco-gotica, preferì rifondare l’abitato in una zona più montana.

Cosa vedere a Sepino

Tale scelta ebbe sommi vantaggi, cosicché ora Sepino ha ereditato i tratti di ogni era vissuta nel bene e nel male, occupando un fazzoletto di terra che ha saputo arricchire sfruttando peraltro le tante sorgenti utilizzate per alimentare un impianto termale moderno e assai frequentato, le Terme Tre Fontane, dove si curano molte patologie come ad esempio la calcolosi renale. Quanto appartenente al passato è stato in parte assimilato dall’odierna Sepino, il resto (terme, cardo e decumano) sopravvive nella zona archeologica dell’Altilia Saepinum.

La Chiesa di Santa Cristina rappresenta il luogo di culto principale perché contiene il “Tesoro” di Sepino, ovvero una bella cappella a pianta rettangolare che custodisce le reliquie di un braccio di Santa Cristina. La chiesa è provvista di un pregevole portale in pietra in cui s’inserisce una porta in noce intagliata e decorata, senonchè l’interno appare come una meraviglia di creazioni artistiche, mosaici, busti in rame argentato raffiguranti santi e disposti entro otto nicchie laterali con cornici in pietra. L’architettura ecclesiastica si fregia inoltre dell’imponente presenza della medievale Chiesa di San Lorenzo, dotata di campanile romanico e pianta a unica navata, e del Convento della Santissima Trinità, cinquecentesca dimora sacra che suscita interesse per il chiostro in pietra bianca presieduto al centro dalla statua di San Francesco d’Assisi.

Eventi, Sagre e feste a Sepino

A Sepino ogni manifestazione s’ammanta di un’aura sacra poiché il senso di devozione della gente qui è molto forte. Ne scaturiscono allora eventi di assoluto richiamo e fra questi la Festa di Santa Cristina, organizzata in una lunga serie di ricorrenze e festeggiamenti che da gennaio a luglio porta in dote musica, tradizione culinaria e la caratteristica Festa dell’Emigrante durante la quale viene apparecchiata la tavola su cui pranzano ogni anno tutti gli emigranti giunti per onorare la Santa.

A maggio imperversa per le strade la Processione dei Santi con la suggestiva sciurata a ri sante (lancio di petali di fiori dai balconi e dalle finestre al passaggio del corteo). I concerti della Festa di Sant’Antonio si fanno sentire a giugno, mentre ad agosto si svolge la Festa dell’Assunta precedente di due settimane la Festa della Madonna del Carmine.

La terza domenica di settembre la Festa dell’Altilia è uno spettacolo di musica e colori, infine ecco la Sagra dei Bufù, serenata serale eseguita da gruppi musicali folcloristici, appunto le bande di bufù: i bufù risultano essere delle botti in legno rivestite di pelle animale che, fatta vibrare, produce un suono curioso e inconfondibile.

Come arrivare a Sepino

In auto si arriva percorrendo l’Autostrada A1 (uscita Caianello), l’Autostrada A14 (uscita Termoli) o l’Autostrada A16 (uscita Benevento), successivamente le statali di riferimento, la SS 87 da Campobasso, la SS 17 da Isernia e la SS 87 da Benevento; la stazione di Campobasso è collegata a Sepino tramite autolinee a frequenza regolare; gli aeroporti più prossimi sono il Roma Fiumicino, il Roma Ciampino, gli aeroporti di Napoli, Pescara e Foggia, tutti abbastanza vicini.

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