Cerca Hotel al miglior prezzo

Benetutti (Sardegna): le terme e cosa vedere nella cittadina del Goceano

Benetutti, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Benetutti dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il villaggio di Benetutti è un piccolo paese della provincia di Sassari che, nonostante i suoi meno di duemila abitanti è tuttavia ben conosciuto ai molto turisti che ogni anno arrivano in Sardegna soprattutto per l’abbondanza di sorgenti termali, che hanno dato vita ad una fiorente attività di servizi Spa/benessere e curativi.

Si trova ad un’ottantina di km dal capoluogo, al centro di un triangolo immaginario che ha ai suoi vertici le città di Nuoro, Macomer, e Ozieri, all’interno della regione storica sarda detta Goceano, il cui paesaggio è caratterizzato oltre che dalle numerose polle temali e dal medio corso del fiumne Tirso che scorre un paio di km a sud dell’abitato, dalla presenza di una grande quantità di rovine archeologiche risalenti al periodo nuragico che, con il loro aspetto megalitico, riescono a conferire a questi luoghi un sapore che sa di mitologico.

Storia

Le prime testimonianze della presenza umana in quest’area deriva dal sito archeologico della Tomba di Monte Maone, e risale pertanto almeno al III millennio a.C.. L’elevata quantità di costruzioni e complessi di epoca nuragica, fra cui dolmeno, menhir, domus de janas e sepolture ipogee mostra con chiarezza come in tale epoca la zona attorno all’attuale Benetutti sia stata particolarmene popolosa e florida a livello economico.

Il periodo di maggior splendore di questo centro urbano risale tuttavia all’epoca della dominazione romana, grazie al fatto che i nuovi conquistatori apprezzavano particolarmente le acque termali che scaturiscono ancora oggi dalla sorgente di San Saturnino, e chiamarono quindi questo insediamento Aquae Lesitanae, come riportato dallo storico Claudio Tolomeo.
Il suo territorio fu possesso dei Pisani fino al 1164, quando il Vescovo Attone da Castra dona la chiesa di san Saturnino e la relativa rendita ai Camaldolesi. Ricca di foreste da legname e di armenti, questa landa viene contesa prima fra i Giudicati di Logudoro e Arborea, per poi finire nella mani degli Aragonesi la cui dominazione segnerà un periodo di forte decadenza.

Le Terme di Benetutti

Le principali attrazioni per i turisti che arrivano a Benettutti dalle principali località balneari sono rappresentate sicuramente dagli stabilimenti termali della zona. In cerca di benessere e relax grazie alle prodigiose acque termominerali che sgorgano nei dintorni, migliaia di persone arrivano qui, soprattutto nel periodo estivo per visitare i due impianti termali che sorgono qualche km fuori dall’abitato cittadino, nei pressi delle rive del fiume Tirso: si tratta dello stabilimento Aurora e, per i visitatori più avventurosi e meno esigenti in fatto di comfort, delle vasche termali storiche di San Saturnino, gratuite e ad accesso libero.

Cosa vedere a Benetutti e dintorni

Le rovine archeologiche e le costruzioni risalenti al periodo nuragico sono disseminate in tutto l’agro di Benettutti e contribuiscono per la parte maggiore a conferire a questa contrada un aspetto misterioso e ancestrale, offrendo numerose suggestioni sui primordi della civiltà in questa zona. Il numero di nuraghi, domus de janas, tombe dei giganti ed altre costruzioni ammonta a diverse decine e annovera fra i principali i siti nuragici d'Aspru, Carvoneddu, Orrile, Torodda, Ogoro, Alamanna, Tolidda.

Il vero pezzo forte fra le impressionanti vestigia della civiltà megalitica sarda è rappresentanto qui dalla cosiddetta Domus de Janas de Luzzanas, una sepoltura monumentale scavata nella roccia che è diventata famosa in tutta la Sardegna perchè riporta un incisione a forma di spirale che viene chiamata “il Labirinto” ed è un motivo molto comune nei siti archeologici di altre antiche civiltà mediterranee mentre rappresenta un unicum assoluto per quanto riguarda la civiltà nuragica.

Splendidamente isolata nella campagna, proprio nei pressi della omonima sorgente termale, sorge la chiesa campestre di San Saturnino di Usolvisi. Il piccolo tempio ad aula unica in stile romanico, insigne per la sua antichità (risale infatti al 1163 la prima notizia in merito, ma l’edificio è sicuramente più antico) e per l’austera bellezza che promana dagli scuri blocchi di vulcanite che ne compongono le semplici architetture, Isolata su un poggio, sorge sulle rovine di un precedente nuraghe, il che sembra suggerire che il sito è stato impiegato per millenni senza soluzione di continuità come luogo di culto delle vicine acque terapeutiche termali.

Cosa fare: attività, eventi e manifestazioni

Legata com’è ai ritmi della natura, che scandisono il tempo dell’agricoltura, Benetutti sente con particolare vivacità e attaccamento gli eventi legati alle principali feste religiose, in grado ancora oggi di esprimere, tramite una sentita partecipazione popolare, una spiritualità arcaica e primeva, ma perciò stesso particolarmente suggestiva.

Ecco quindi fra le manifestazioni maggiori la celebrazione di Sant’Elena, patrona del paese, che si tiene in agosto, e quella dedicata a Santa Rosalia, festeggiata invece in ottobre. In entrambi i casi si può assistere ad un triduo di riti, celebrazioni, spettacoli e manifestazioni sia culturali che folkloristiche che comprendono concerti di musica tradizionale e sfilate in costume. Particolarmente coinvolgenti per il pubblico di queste manifestazioni sono i gruppi di cantori detti “tenores”, che intonano “a cappella” cori tradizionali e folkloristici, abbigliati in costumi tipici locali.

Divertente, frizzante, spensierata e a tratti vorticosa l’atmosfera che si respira invece nel corso del Carnevale a cavallo: migliaia di persone da tutti i dintorni si raccolgono qui ai primi di febbraio di ogni anno per vedere la giostra equestre in maschera che arriva a coinvolgere anche 150 cavalli, oltre ad una serie di spettacoli anche musicali ed alla classica “pentolaccia” che dà avvio alla kermesse.

Gli ultimi tre giorni di ottobre di ciascun anno si tiene inoltre l’evento chiamato “le Botteghe del Labirinto”, con evidente richiamo alla famosa incisione con il motivo a forma di spirale unico in Sardegna, di Luzzanas. La manifestazione comprende infatti la classica visita guidata alla Domus de Janas di Luzzanas per poi promuovere le specialità e le tipicità locali tramite mostre, dimostrazioni, degustazioni ed esposizioni relative alla produzioni enogastronomiche ed all’artigianato locali oltre che alle bellezze di questo territorio.

Prodotti tipici

La cittadina sarda è famosa anche per i suoi deliziosi prodotti enogastronomici, preparati secondo ricette tradizionali custodite gelosamente e tramandate di generazione in generazione. Le principali eccellenza della cucina di Benetuttti sono il pane carasau e i cosiddetti papassinos fines: il primo è l’ormai celeberrima sfoglia di pane croccante, famosa per essere particolarmente sottile e simile nella forma ad una pizza, mentre “sos papassinos” sono dei dolci tipici del periodo autunnale preparati soprattutto in concomitanza con la celebrazione di Ognissanti. I turisti che si avventurano ai piedi del monte Sisine in quel periodo possono quindi gustare facilmente questi ghiotti biscotti impastati con noci e uvetta.

Come arrivare a Benetutti

Chi viaggi in macchina o con altro mezzo di spostamento autonomo, non dovrà far altro che prendere come punto di riferimento la più vicina fra Macomer, Nuoro e Ozieri. Una volta raggiunta una delle tre città, basta immettersi sulla Strada Statale 128-bis “Centrale Sarda” che collega le prime due città a sud con Ozieri a nord, per poi staccarsi dalla strada principale all’altezza di Bultei; la strada provinciale 86 corre quindi diritta per meno di una decina di km fino a Benetutti. Coi mezzi pubblici è necessario metttere in conto tempi più lunghi e minore comfort di viaggio, soprattutto considerato che saranno necessari uno o più cambi. Solo da Sassari è possibile arrivare a Benetutti, in circa due ore, senza cambi, prendendo la linea 761. Altrimenti si dovrà necessariamente fare tappa a Ozieri, Macomer e Nuoro in bus o treno, e poi in pullman fino a destinazione.

  •  

News più lette

02 Maggio 2024 La Festa dell'Asparago a Pontenure

La Festa dell’Asparago di Pontenure torna domenica 5 maggio 2024 ...

NOVITA' close