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Saint Rhémy en Bosses e il comprensorio sciistico del Crévalcol

Saint Rhemy en Bosses, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Saint Rhemy en Bosses dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Adagiata tra le montagne come un gioiello da proteggere, Saint Rhemy en Bosses è una di quelle località che affascinano gli occhi, inebriano i sensi, ma soprattutto parlano all’anima di chi cerca un po’ di pace. Il paesaggio è dei più suggestivi, con vette montane scenografiche che creano una conca avvolgente; a fendere il territorio c’è un percorso storico e affascinante come la Via Francigena, e sono del pieno medioevo i primi documenti a parlarcene.

Oggi è una località incantevole di meno di 400 abitanti, situata nell’Alta Valle del Gran San Bernardo, nel lembo settentrionale della Valle d’Aosta. Membro della Comunità Montana Grand Combin, Saint Rhémy è il villaggio più importante di questa zona chiamata Bosses, a 20 km dal capoluogo, e da sempre ha rivestito un ruolo strategico essendo il nucleo abitato più prossimo al colle sul versante alpino meridionale. Fondato con il nome latino di Endracinum, lo troviamo nel racconto di viaggio di Sigerico di Canterbury, che intorno all’anno 990 viaggiò verso Roma per ricevere il Pallio dal Papa Giovanni XV, attraversando la già citata Via Francigena.

A comporla ci sono tante borgate più o meno estese, come Saint-Léonard, Prédumaz-Falcon e Ronc. Hanno caratteristiche e sapori un poco diversi, ma tutte offrono scenari idilliaci, quiete, scorci meravigliosi e tanto divertimento: a seconda che la si visiti in estate o in inverno, Saint Rhemy en Bosses mette a disposizione dei turisti un dedalo appassionante di sentieri escursionistici, come l’Alta Via n°1, ma anche di piste da sci emozionanti, adatte agli esperti ma anche ai principianti.

Il comprensorio sciistico di Crevacol gode di una posizione particolarmente felice, soleggiata e accarezzate da atmosfere miti, che attira non soltanto gli amanti dello sci, ma anche i semplici visitatori che cercano un panorama mozzafiato da divorare con lo sguardo. Chi non resiste e vuole scivolare verso valle può inforcare gli sci o la tavola e provare i 22 km di piste, ad un’altitudine compresa tra i 1640 e i 2450 metri. Il dislivello totale è di 810 km e permette a tutti di divertirsi, con gli ampi spazi del comprensorio, un terreno di gioco per chi si cimenta con lo snowboard e discese per tutti i gusti, dalle più adrenaliniche a quelle panoramiche.

Per raggiungere le vette ci si può servire di una seggiovia triposto con tappeto di imbarco, con una capacità di 1800 persone all’ora, che conduce gli sportivi all’apice del Crevacol: da qui si può scendere in ogni direzione, alla ricerca del proprio percorso preferito. La parte più bassa è invece raccomandata ai principianti, che si servono di una seconda seggiovia e di un nastro trasportatore.

La cosiddetta ‘Pista Competizione’ è riservata agli allenamenti in previsione delle competizioni sciistiche, utilizzata dagli Ski Club, mentre il Crévapark è un vero paradiso per chi ama esibirsi in grandi evoluzioni con lo snowboard. Da non perdere anche il parco giochi sulla neve Flassin, con una superficie di 50 mila mq, situato accanto al Foyer de Fond, che propone tanti intrattenimenti per grandi e piccoli. Chi preferisce il fondo trova pane per i suoi denti sulla pista ‘Alta Valle del Gran San Bernardo’, costituita da tre anelli perfettamente battuti, ideali per l’alternato e lo skating, che coprono una lunghezza di 18 km e attraversano radure e boschi suggestivi di abeti.

Un efficiente sistema di innevamento artificiale assicura un manto candido sempre perfetto, anche se il clima della zona è il principale artefice di tale meraviglia. Qui, infatti, le temperature medie del mese più freddo, gennaio, vanno da una minima di -2°C a una massima di 4°C, mentre in luglio, il mese più caldo, si passa dai 19°C ai 29°C. Le precipitazioni, scarse in inverno ad eccezione delle nevicate, raggiungono il picco massimo in giugno, quando piove in media per 10 giorni sul totale.

La natura ha dotato Saint Rhemy en Bosses di meraviglie ineguagliabili, ma col passare dei secoli anche l’uomo ha saputo creare un borgo suggestivo. Nel comune spicca il castello medievale di Bosses, situato accanto alla chiesa di Saint Léonard, riconoscibile per la sua struttura massiccia a blocco unico decorata da eleganti finestre a crociera. Fondato nel XII secolo, quando apparteneva alla famiglia de Bocha, di recente è stato ristrutturato ed è diventato il palcoscenico di numerosi appuntamenti culturali, con lo scopo di valorizzare le tradizioni del paese, la sua storia e i suoi costumi.

A proposito di tradizioni: il prodotto più rappresentativo di Saint Rémy, per la gioia dei buongustai, è il Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP, un prosciutto artigianale preparato in quantità limitata e solo entro il territorio, secondo un procedimento scrupoloso rimasto invariato negli anni: una disciplina ferrea regola la produzione, e nel 2008 è stato istituito il Comitato per la Promozione e Valorizzazione del Jambon de Bosses. In suo onore, la seconda domenica di luglio, viene organizzato un grande evento a sfondo mangereccio, ma sono molte le occasioni di festa a Saint Rhémy. Da non perdere il Carnevale della Combe Froide, con la sfilata delle Landzette, le tipiche maschere della zona ispirate dalle divise delle truppe napoleoniche, che nel maggio del 1800 seminarono il terrore passando per queste terre. Per sdrammatizzare il brutto ricordo la popolazione della Coumba Freida in dialetto locale, ovvero l’area della Valpelline e della Valle del Gran San Bernardo, nei secoli ha ideato un’allegra caricatura dei loro abiti, e nel giorno di carnevale gli abitanti della zona passeggiano per i comuni della valle con un chiasso sereno e contagioso.

Tra le feste religiose più sentite c’è invece il pellegrinaggio della Madonna delle Nevi al santuario di Fonteinte, che si compie il 5 di agosto.

Distante una ventina di chilometri da Aosta, Saint Rhémy si raggiunge piuttosto agevolmente in auto. Usciti dal casello autostradale di Aosta Est lungo l’autostrada A5 Torino-Aosta, si continua secondo le indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo e si prende una lunga galleria sino all’abitato di Variney. Da qui basta continuare sulla strada principale e si arriva a Gignod, poi a Etroubles e a Saint-Oyen. In breve si arriva alla meta, che è anche collegata dall’autobus ad Aosta e Martigny.
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