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Locorotondo (Puglia): i trulli e cosa vedere nel borgo della Valle d'Itria

Locorotondo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Locorotondo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un paese che suscita curiosità già a partire dal proprio nome merita certamente di essere visitato. Locorotondo ha i requisiti massimi per appartenere all’Olimpo delle mete turistiche, tanto che l’essere annoverato fra i borghi più belli d’Italia diventa quasi un proforma per una realtà urbana di 14.000 anime incastonata fra le meraviglie della Puglia, laddove la provincia di Bari dispiega le sue luccicanti perle.

Storia

Nato Casale San Giorgio intorno all’anno Mille, divenne presto Casale Rotondo, poi Luogorotondo e dal 1834 Locorotondo, evinto dal latino Locus Rotundus che nel XIII secolo definiva in particolare la forma circolare dell’abitato, traslato dalle pendici alla cima di una collina sulla quale era contenuto un tempo dalla propria cinta muraria. La sua storia coincide con quella di un feudo assegnato durante la dominazione sveva al monastero benedettino di Santo Stefano.

Una prima svolta avvenne nel XV secolo poiché la proprietà, detenuta fino a quel momento dai monaci, passò ai baroni Del Balzo-Orsini, successivamente ai Loffredo e ai Carafa, cui si deve l’erezione delle mura e del castello, Favorita da un netto miglioramento delle condizioni di vita, la popolazione iniziò ad aumentare sensibilmente nel Cinquecento e con essa spuntarono ovunque luoghi di culto ed edifici funzionali a uno sviluppo complessivo della cittadina.

Il fascino della Valle d'Itria

Eventi storici e crescita spontanea hanno nei secoli scolpito letteralmente questa magnificente opera ch’è Locorotondo, splendido intreccio di vicoli luminosi pavimentati in pietra locale e incuneati con delicatezza esemplare fra le case dai tetti spioventi a due falde in lastre di pietra calcarea: tali coperture, le cummerse, infondono un chiaro tono fiabesco all’agglomerato dando l’idea di un villaggio dai tratti nordici ma ogni modo ingraziato dalle arie mediterranee. Una visione amena regala stradine linde, balconi in ferro battuto vestiti a fiori e, intorno, la campagna della Valle d’Itria dove risaltano i tradizionali muri a secco, filari di vigne e folti uliveti, i bianchi trulli (il comune confina con Alberobello) e campi di grano dal verde alternato al rosso vivo dei papaveri.

Cosa vedere a Locorotondo

Come sospeso fra dimensione onirica e reale quotidianità, Locorotondo gongola in un bagno di bellezza con i suoi scrigni di artistici luoghi di culto affiancati a vestigia civiche quali Porta Napoli, il Palazzo Comunale e Palazzo Morelli, la cui veste barocca risalta tramite il sontuoso portale. La Chiesa Madre intitolata a San Giorgio Martire, costruita a cavallo fra ‘700 e ‘800, custodisce all’interno ben 42 bassorilievi lapidei istoriati con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, vari altari barocchi e diverse tele dipinte da Gennaro Maldarelli. Argenti e reliquiari sono depositati nella cripta.

Proprio accanto al Duomo ecco ritagliarsi un piccolo ma importante spazio la Chiesa dell’Annunziata, il cui tesoro conta essenzialmente statue lignee e di cartapesta. Non sono mai state accertate le origini della Chiesa della Madonna della Greca, ma si rimane comunque affascinati dal patrimonio che vi si cela all’interno, tre navate accompagnate da uno stuolo di decorazioni e fregi medievali. Preminenti il polittico dell’altare maggiore e il gruppo scultoreo di San Giorgio datato 1559. Ascrivibile al 1660, la Chiesa di San Nicola si fa notare per la sua copertura in chiancarelle, adottata per i tipici trulli. Decentrata ma meritevole di attenzione la Chiesa dell’Ospedale.

Eventi, sagre e manifestazioni

Se la Festa di San Giorgio ad aprile e la Festa di San Rocco a metà agosto (la statua processionale, conservata tutto l'anno nella Chiesa di San Rocco, viene portata a spalla per le vie del paese) richiamano la popolazione alla devozione religiosa – non dimenticando il brioso Carnevale - la Sagra delle Gnumerèdde Suffuchète solletica il palato grazie alla bontà unica degli involtini di trippa di cui in Puglia si fa incetta. A questa prelibatezza spesso si accompagnano una deliziosa purea di fave bianche, cicoria e focaccia paesana. Ottima in generale la carne al fornello e scontata l’influenza della pasta fresca nella cucina del tacco d’Italia, in particolare le famose orecchiette. Ideale per tutte le pietanze il pregiato Locorotondo DOC, vino bianco molto apprezzato, risultato di una cultura vitivinicola mai doma.

In conclusione, Locorotondo è stata scelta da vari registi per ambientare film passati alla storia, su tutti "Casanova ’70" (1965) di Mario Monicelli, "Polvere di stelle" (1973) di e con Alberto Sordi e "Così è la vita" (1998) di e con Aldo, Giovanni e Giacomo.

Come arrivare a Locorotondo

Da Bari imboccare la SS 16, uscire a Fasano e prendere la SS 172 Dir; Locorotondo è provvista di stazione ferroviaria; distano rispettivamente 55 e 75 km dalla località gli aeroporti di Brindisi e Bari.

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