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Predappio (Emilia-Romagna): visita alla cittą di Mussolini

Predappio, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Predappio dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Sebbene sia prevalentemente conosciuta per aver dato i natali a Benito Mussolini, la cittadina di Predappio è molto più di questo. La sua ubicazione in terra romagnola entro i confini della provincia di Forlì-Cesena sfrutta agevolmente varietà ed eterogeneità di un territorio caratterizzato da un paesaggio massicciamente ricoperto di boschi, castagneti, pinete e rovereti, habitat perfetto per una fauna che presenta diversi esemplari di volpi, cinghiali e caprioli. Inoltre, il tessuto naturalistico assume un grande valore in ambito speleologico in quanto sono tantissime le grotte che conferiscono incisivo fascino all’hinterland e, in particolare, a Predappio Alta, la parte più elevata e pittoresca dell’intero borgo nonché l’insediamento più antico (è di origine romana e fu capoluogo fino al 1927).

Storia ed origine del nome

Il vetusto Praesidium Domini Appi deve l’attuale nome all’abbreviazione del vecchio, così Pre Di Appi è divenuto Predappio, castrum fortificato in era medievale necessitante di adeguata difesa per sostenere il coinvolgimento bellico diretto nelle aspre dispute che contrapponevano la fazione guelfa a quella ghibellina, e nella fattispecie i Calboli e gli Ordelaffi.

Benito Mussolini, casa e tomba

Come anticipato, Predappio si lega maggiormente a una storia che nel secolo passato ha visto fra i protagonisti nel bene e nel male Benito Mussolini, il quale decise di plasmare a immagine e somiglianza della filosofia fascista un paese che ancora oggi rispecchia i canoni del coercitivo regime, riflessi nell’urbanistica e nelle scelte architettoniche operate sui tanti rappresentativi edifici: la Casa natale del duce e il cimitero di San Cassiano in Pennino furono i cardini dell’espansione, l’una per ovvi motivi, l’altro per la presenza delle tombe dei genitori del dittatore, Alessandro Mussolini e Rosa Maltoni.

La strutturazione ordinata delle strade in vie perpendicolari tra loro a formare un reticolato tipicamente latino e le diverse strutture coesistenti fanno di Predappio un “museo a cielo aperto”, per la precisione un Museo Urbano che il Comune ha inteso fruibile attraverso visite guidate imbastite apposta per residenti e turisti al fine di recuperare e leggere correttamente la memoria storica dell’abitato.

Predappio Alta

Subito l’attenzione volge alla Rocca di Predappio Alta (nel territorio circostante si trovano anche il Castello di Fiumana, la Rocca di Calboli, Rocca delle Caminate e Rocca d’Elmici), scenografico castello che allunga il suo sguardo panoramico sulle colline coltivate a vigneti, gli stessi che offrono uva ottima per la produzione del rinomato Sangiovese di Predappio: il maniero ospita di rimando una fornita enoteca, un museo del vino e un’esposizione di eccellenze regionali ampiamente degustabili dagli avventori.

Cosa vedere a Predappio

È opportuno operare una netta distinzione fra gli edifici di stampo civile e quelli invece categorizzati come luoghi religiosi poiché nel corso del tempo queste due differenti tipologie costruttive hanno distintamente ispessito il patrimonio urbanistico con un occhio sempre costantemente rivolto alle origini. L’imponente complesso dell'Ex Casa del Fascio risale al 1937 ma la sua progettazione è addirittura antecedente, cioè ascrivibile al 1926. Dotata di torre littoria con campana inclusa, è attualmente soggetta a dibattiti per il suo recupero in un ambito che possa realmente metterla in risalto al di là dei suoi fautori.

La Casa Natale di Benito Mussolini sorge su un poggio sotto il quale il cuore della città annovera lo storico Mercato dei Viveri, piazzale strutturato a esedra porticata costituita da un insieme teatrale di 12 arcate a formare uno spazio semicircolare. Si collega a Palazzo Varano, sede municipale e in passato adibito a scuola elementare (vi insegnò Rosa Maltoni) e dimora del duce in un arco di tempo di ca. 20 anni. Dapprima minimale in quanto a estetica, il palazzo ha beneficiato di un restauro che gli ha conferito ingente bellezza e forme in grado di acuirne l’eleganza. Sontuosa è certamente la Caserma dei carabinieri, organizzata in due piani e molto bella da vedere. Affacciata su Piazza Sant’Antonio, la Casa dei sanitari fu il grande progetto ospedaliero deciso da Mussolini e progettato da Florestano di Fausto, l’architetto che ha firmato la stragrande maggioranza delle significative opere monumentali di Predappio. Insieme a Casa Becker e all’Edificio postelegrafonico, va a costituire una tappa essenziale del viaggio intracittadino alla scoperta dei luoghi simbolo di un’era.

Il centro di Predappio si rivela ricco di esponenti ecclesiali che non lasciano il viandante indifferente. La Chiesa di Sant’Agostino in Rocca d’Elmici cattura per il suo stile romanico, l’austerità e i tesoretti ch’essa racchiude, ad esempio un San Gerolamo affrescato e una Madonna con Bambino forse appartenente alla scuola giottesca romagnola. La Chiesa di San Cassiano in Pennino risale al X secolo, dunque è molto antica e per questo è stata dichiarata nel 1934 monumento nazionale conservando nonostante le devastazioni di vari terremoti fondamenta, abside e cripta, veri elementi di pregio che incidono notevolmente sul suo blasone. La Chiesa di Sant’Antonio da Padova presenta molte più decorazioni, è del 1931, eretta da Cesare Bazzani e ornata dai bassorilievi bronzei scolpiti dal Morbiducci. Dopo essere passati dalla Chiesa di Santa Maria Assunta e dalla Chiesa di San Martinino si arriva al settecentesco Santuario della Beata Vergine della Maestà, che fra le sue raffigurazioni pittoriche sfoggia una venerata Madonna col Bambino in trono, di matrice tardogotica.

Eventi, sagre e manifestazioni

Appuntamenti di rilievo a Predappio si distribuiscono per tutto l’anno. In particolare a settembre si svolge la Tre giorni del Sangiovese dedicata al bere bene e a dicembre, ergo nel periodo natalizio, la Rappresentazione della Natività presso le Grotte dell’ex Solfatara, un presepe artistico collocato in un luogo assai suggestivo e location ideale per svariati eventi.

Come arrivare a Predappio

Percorrere in auto l’Autostrada A14 Adriatica fino al casello di Forlì, successivamente seguire la SP 3 del Rabbi verso Premilcuore – Firenze fino alla località; arrivati alla stazione ferroviaria di Forlì, distante da Predappio circa 16 km, salire sul bus della linea 129; l’aeroporto di Forlì è quello di riferimento.

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