Vigolzone (Emilia-Romagna): il castello e cosa vedere nei dintorni

Dove la Val Nure incontra i primi declivi dell’Appennino Ligure sorge Vigolzone, paesello della provincia di Piacenza che beneficia di una porzione territoriale di Emilia-Romagna capace negli anni di contraddistinguersi per la proficua produzione di vini DOC appartenenti perlopiù ai colli piacentini. L’intera area geografica trasuda la storia delle origini del borgo, preceduta da importanti avvenimenti oggi suffragati da determinanti ritrovamenti archeologici a testimonianza di un’antropizzazione molto antica.

Storia e cosa vedere

Vigolzone nacque in epoca romana vedendosi da subito affibbiato un nome piuttosto impegnativo, Vicus ultionis, vale a dire “villaggio della vendetta”, luogo che a quanto si dice ha assistito nel 218 a.C. alla pesante sconfitta delle truppe di Scipione inflitta da Annibale. Nell’830 i documenti riportano la menzione di Vicus Ursoni, eppure la vera nascita del comune siffatto è da ascrivere precisamente al 1806, durante l’occupazione napoleonica. Il centro urbano contava ancora nel 1832 uno sparuto gruppo di abitazioni, solamente 26 case, appena 150 residenti e un’attività economica limitata all’operato di una quindicina di mulini, quattro cartiere e due magli.

Facendo un passo indietro, ritroviamo la Vigolzone medievale intimamente legata all’unico castello allora presente, espugnato e distrutto nel 1242 da re Enzio, figlio di Federico II. Fu il generale al soldo di Galeazzo Visconti (e grande amico del celeberrimo poeta Francesco Petrarca) Bernardo Anguissola a concretizzare la personale volontà di erigere un nuovo complesso fortificato, dimora della casata omonima a partire dal 1414, anno dell’investitura feudale concessa dall’imperatore Sigismondo.

Gli Anguissola, che perdurarono fin oltre l’abolizione della feudalità (la famiglia si estinse nel 1936 e l’ultima esponente fu Beatrice), preservarono il maniero con somma cura, tanto che nel 1888 Giosué Carducci espresse la propria ammirazione per la magnifica costruzione al punto da dedicarvi molteplici versi. Il castello conobbe poi la proprietà dei marchesi Monticello Obizzi di Crema e i marchesi Landi di Chiavenna, attuali detentori del fortilizio.

La frazione di Grazzano Visconti

Va assolutamente pianificata una visita turistica al Castello di Grazzano Visconti, sito nell’omonima frazione, e al Castelleone a Bicchignano, località che si fregia anche della presenza della Chiesa di Santa Maria Immacolata: eretta in stile neoclassico fra il 1676 e il 1688, custodisce assai gelosamente un’opera scultorea lignea del fiammingo Geernaert, ritraente una Madonna.

Vigolzone è la patria dei tipici tortelli con la coda, che vantano il marchio De.co. e una curiosa storia relativa alla loro particolare creazione. Si racconta che questa prelibatezza abbia assunto l’odierna forma in occasione della visita di Francesco Petrarca all’amico Bernardo Anguissola, una forma ideata dalle cuoche per rendere onore all’ospite.

Eventi, sagre e manifestazioni

Gli eventi più importanti che si tengono sul territorio vigolzonese risultano la partecipata Fiera d’Autunno, in calendario la seconda domenica di ottobre, e l’inclusiva castagnata annessa al grande mercato. Altresì di richiamo popolare, la Fiera “Cuore di Mamma” va in scena la seconda domenica di maggio coinvolgendo gli esercenti del paese, tra cui bar, ristoranti e negozi. Emozionanti il mercatino dell’antiquariato di Grazzano Visconti e i classici mercatini di Natale.

Come arrivare a Vigolzone

Da Piacenza bisogna prendere la tangenziale sud in direzione Stadio e imboccare la SP 654 seguendo le indicazioni per la Val Nure; in treno occorre prima raggiungere la stazione ferroviaria di Piacenza e proseguire per Vigolzone a bordo degli autobus Tempi; l’aeroporto più vicino dista 64 km dal borgo ed è quello di Parma.

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