Bevagna (Umbria): cosa vedere, gli eventi e la festa medievale
Bevagna, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bevagna dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Un tempo era nota per le tele pregiate che vi si producevano, chiamate “bevagne” in suo onore. Oggi Bevagna è più famosa per altri motivi, ancora più prestigiosi: l’aspetto antico e grazioso le ha fatto guadagnare un posto tra i “Borghi più belli d’Italia”, mentre la qualità dell’ambiente e delle strutture turistiche ha portato in paese la Bandiera Arancione del Touring Club.
Chi arriva a Bevagna, in effetti, si accorge subito che non ha a che fare con una cittadina qualunque. Popolata da poco più di 5 mila abitanti, nel cuore verde della provincia di Perugia, la località umbra è abbracciata da una cinta muraria imponente e, subito dopo, da un paesaggio lussureggiante che conquista da secoli pittori e poeti.
Spesso vittima di saccheggi e incursioni violente, la cittadina fu espugnata e data alle fiamme da Federico Barbarossa nel 1152, nel 1249 fu distrutta dal Conte d’Aquino e nel 1375 subì l’ira di Corrado Trinci.
Passeggiare nel cuore antico del borgo, costeggiando l’antica fortificazione, è un itinerario piacevole e appassionante, che da una porta all’altra, passando sotto le torri, racconta la storia avvincente della Bevagna che fu. Espugnata la cittadina, gli edifici più interessanti si trovano sul Corso Matteotti, un tempo Via Flaminia.
Qui ci si imbatte nell’antico palazzo Lepri, oggi sede del Municipio, progettato alla fine del XVIII secolo dall’architetto Andrea Vici. Custode, tra l’altro, dell’Archivio e della Biblioteca Comunale, il palazzo ospita una vasta collezione di reperti archeologici, tra cui spiccano fregi raffinati, capitelli, iscrizioni latine e le vestigia di un’imponente statua romana.
Innumerevoli sono le opere che si possono ammirare nella pinacoteca, dalla casa lignea del Beato Giacomo Bianconi realizzata dal Fantino alla Madonna coi Santi Francesco e Bernardino dello stesso autore, fino alla Madonna di Dono Doni e altri dipinti di Andrea Camassei e Carlo Lamparelli.
Tra gli edifici di culto più significativi ci sono la Chiesa di Santa Maria Laurentia, oggi sconsacrata, con un bel portale a bassorilievo raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, e la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, edificata nel Settecento. La costruzione ospita una pregevole statua di Cristo Risorto realizzata alla fine del XVI secolo, e sopra l’altare maggiore c’è la Sacra Famiglia dipinta da Parrocel nel 1738.
Chi ha voglia di allontanarsi un poco dal centro e scoprire le bellezze nei dintorni, apprezzerà la frazione di Capro, lungo la strada che porta a Bettona. La località è famosa per la presenza dell’Abisso, un laghetto circolare profondo 13 metri, che secondo la leggenda avrebbe inghiottito un contadino e la sua intera casa come punizione per aver lavorato nei campi il giorno della festa di Sant’Anna.
Da vedere anche il Convento dell’Annunziata, in cima a un piccolo colle a 600 metri dal centro abitato.
Ma la manifestazione più nota è il Mercato delle Gaite di giugno, che riporta in città le atmosfere di una festa medievale: un banchetto caratteristico con le pietanze del tempo, un corteo storico per le strade del borgo, la gara dei mestieri medievali, la competizione di tiro con l’arco e la sfida gastronomica sono le attrazioni più amate della festa, in cui si fronteggiano le quattro gaite, cioè i quartieri, di Bevagna: San Giorgio, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria.
Infine, nel periodo del Natale, non perdetevi il presepe vivente di Bevagna con figuranti in costume medievale.
Chi arriva a Bevagna, in effetti, si accorge subito che non ha a che fare con una cittadina qualunque. Popolata da poco più di 5 mila abitanti, nel cuore verde della provincia di Perugia, la località umbra è abbracciata da una cinta muraria imponente e, subito dopo, da un paesaggio lussureggiante che conquista da secoli pittori e poeti.
Cenni storici
Nata in epoca romana, col nome latino di Mevania, Bevagna visse un momento particolarmente prospero in epoca imperiale, mentre nel III-IV secolo fu sede vescovile.Spesso vittima di saccheggi e incursioni violente, la cittadina fu espugnata e data alle fiamme da Federico Barbarossa nel 1152, nel 1249 fu distrutta dal Conte d’Aquino e nel 1375 subì l’ira di Corrado Trinci.
Cosa vedere a Bevagna
Di quel passato burrascoso sono andati perduti, per fortuna, i problemi e i momenti funesti, ma rimangono innumerevoli testimonianze storico-artistiche che ammaliano i visitatori. Le mura medievali, in gran parte sovrapposte alle precedenti mura romane, sono le prime ad accogliere i turisti, con un anello possente di ben 1700 metri. Un magico colpo d'occhio per questo che è tra i più apprezzati borghi più belli dell'Umbria.Passeggiare nel cuore antico del borgo, costeggiando l’antica fortificazione, è un itinerario piacevole e appassionante, che da una porta all’altra, passando sotto le torri, racconta la storia avvincente della Bevagna che fu. Espugnata la cittadina, gli edifici più interessanti si trovano sul Corso Matteotti, un tempo Via Flaminia.
Qui ci si imbatte nell’antico palazzo Lepri, oggi sede del Municipio, progettato alla fine del XVIII secolo dall’architetto Andrea Vici. Custode, tra l’altro, dell’Archivio e della Biblioteca Comunale, il palazzo ospita una vasta collezione di reperti archeologici, tra cui spiccano fregi raffinati, capitelli, iscrizioni latine e le vestigia di un’imponente statua romana.
Innumerevoli sono le opere che si possono ammirare nella pinacoteca, dalla casa lignea del Beato Giacomo Bianconi realizzata dal Fantino alla Madonna coi Santi Francesco e Bernardino dello stesso autore, fino alla Madonna di Dono Doni e altri dipinti di Andrea Camassei e Carlo Lamparelli.
Tra gli edifici di culto più significativi ci sono la Chiesa di Santa Maria Laurentia, oggi sconsacrata, con un bel portale a bassorilievo raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, e la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, edificata nel Settecento. La costruzione ospita una pregevole statua di Cristo Risorto realizzata alla fine del XVI secolo, e sopra l’altare maggiore c’è la Sacra Famiglia dipinta da Parrocel nel 1738.
Chi ha voglia di allontanarsi un poco dal centro e scoprire le bellezze nei dintorni, apprezzerà la frazione di Capro, lungo la strada che porta a Bettona. La località è famosa per la presenza dell’Abisso, un laghetto circolare profondo 13 metri, che secondo la leggenda avrebbe inghiottito un contadino e la sua intera casa come punizione per aver lavorato nei campi il giorno della festa di Sant’Anna.
Da vedere anche il Convento dell’Annunziata, in cima a un piccolo colle a 600 metri dal centro abitato.
Eventi e manifestazioni a Bevagna
A Bevagna il passato emerge da ogni pietra, ogni viottolo e piazzetta, ogni chiesa o elegante dimora. Ma a raccontare le tradizioni più antiche ci sono anche le manifestazioni popolari, gli eventi e le occasioni culturali, come la famosa Primavera Medievale, che in aprile porta in paese le bancarelle coi prodotti enogastronomici e artigianali del posto. Nello stesso mese si svolge anche “Arte in tavola”, una mostra mercato arricchita da degustazioni prelibate, esposizioni di artisti locali e concerti dal vivo.Ma la manifestazione più nota è il Mercato delle Gaite di giugno, che riporta in città le atmosfere di una festa medievale: un banchetto caratteristico con le pietanze del tempo, un corteo storico per le strade del borgo, la gara dei mestieri medievali, la competizione di tiro con l’arco e la sfida gastronomica sono le attrazioni più amate della festa, in cui si fronteggiano le quattro gaite, cioè i quartieri, di Bevagna: San Giorgio, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria.
Infine, nel periodo del Natale, non perdetevi il presepe vivente di Bevagna con figuranti in costume medievale.