La Piramide di Chefren e 6 tombe necropoli di Giza riaprono ai turisti
E' la seconda piramide più grande dell'Egitto, ed era chiusa al pubblico da ben 3 anni. Finalmente Chefren, la costruzione di mezzo delle tre piramidi che si ergono nella piana di Giza, ad est de il Cairo è stata nuovamente aperta ai visitatori, e la notizia non può che fare piacere a chi ama l'Egitto, il cui turismo stenta a riprendersi dopo i disordini collegati alla rivoluzione della primavera araba. Ancor prima erano state chiuse alla visita anche sei importanti tombe della necropoli di Giza: anch'esse ora sono tornate ad essere visitabili.
Certo, gran parte del fascino delle Piramidi si ha nella visione esterna dell'allineamento delle tre costruzioni Cheope, Chefren e Micerino, e Chefren ha un tocco particolare per la presenza sulla cima di un residuo del rivestimento originale in pietra calcarea, ma molti turisti rimanevano delusi nel scoprire che, dopo aver affrontato il caotico traffico di Giza, non potevano entrare all'interno della grande piramide. Il motivo del divieto era stato un importante restauro degli angusti interni della piramide, alta 137 metri, che avevano bisogno di essere recuperati dai danni causati dal continuo flusso di visitatori.
Contemporaneamente alla piramide di Chefren, sono state riaperte alche alcune importanti tombe della necropoli di Giza, che erano state chiuse oltre 10 anni fa. Si tratta di 6 tombe che erano state scoperte nel 1927, 5 nella necropoli occidentale, una in quella orientale, ma che alla fine degli anni '90 erano state chiuse alle visite per la crescente umidità che rischiava di danneggiarle in modo irreparabile.
I turisti perdono infatti una media di 20 grammi di vapore acqueo a testa, ogni singola visita, emanati attraverso il sudore, e questi quantitativi alla lunga avevano danneggiato l'intonaco che copre parte della Grande Galleria e le pareti dei corridoi, oltre che le pitture. Il progetto di restauro, che ha visto le pareti pulite e rinforzate, la rimozione degli odiosi graffiti dei turisti, e la conservazione delle iscrizioni e dei dipinti, hanno avuto un costo di oltre 3 milioni di euro, e comprendono nuovi impianti di illuminazione e ventilazione.
Tra le tombe riaperte nel cimitero occidentale ci sono sono quella di Ka Am Ankhdel che era il depositario dei documenti reali e supervisore dei sacerdoti, così come quella della principessa Nen Seger Ka, sacerdotessa della dea Hathor. Ma il vero fulcro delle tombe, rinnovate di recente è quella di Meresankh III, moglie di Chefren e regina egizia della IV dinastia, che si trova nel cimitero orientale. Il suo sepolcro, vividamente decorato, presenta affreschi ed elaborati geroglifici, nonché varie statue.
Vediamo se il nuovo look, dato a solo alcune delle meraviglie antiche della piana di Giza,sarà un modo efficace per avvicinare i turisti nuovamente all'Egitto, rivitalizzando l'economia di questo paese che ha vissuto momenti bui, ma comincia a rivedere la luce, in fondo al tunnel.
Certo, gran parte del fascino delle Piramidi si ha nella visione esterna dell'allineamento delle tre costruzioni Cheope, Chefren e Micerino, e Chefren ha un tocco particolare per la presenza sulla cima di un residuo del rivestimento originale in pietra calcarea, ma molti turisti rimanevano delusi nel scoprire che, dopo aver affrontato il caotico traffico di Giza, non potevano entrare all'interno della grande piramide. Il motivo del divieto era stato un importante restauro degli angusti interni della piramide, alta 137 metri, che avevano bisogno di essere recuperati dai danni causati dal continuo flusso di visitatori.
Contemporaneamente alla piramide di Chefren, sono state riaperte alche alcune importanti tombe della necropoli di Giza, che erano state chiuse oltre 10 anni fa. Si tratta di 6 tombe che erano state scoperte nel 1927, 5 nella necropoli occidentale, una in quella orientale, ma che alla fine degli anni '90 erano state chiuse alle visite per la crescente umidità che rischiava di danneggiarle in modo irreparabile.
I turisti perdono infatti una media di 20 grammi di vapore acqueo a testa, ogni singola visita, emanati attraverso il sudore, e questi quantitativi alla lunga avevano danneggiato l'intonaco che copre parte della Grande Galleria e le pareti dei corridoi, oltre che le pitture. Il progetto di restauro, che ha visto le pareti pulite e rinforzate, la rimozione degli odiosi graffiti dei turisti, e la conservazione delle iscrizioni e dei dipinti, hanno avuto un costo di oltre 3 milioni di euro, e comprendono nuovi impianti di illuminazione e ventilazione.
Tra le tombe riaperte nel cimitero occidentale ci sono sono quella di Ka Am Ankhdel che era il depositario dei documenti reali e supervisore dei sacerdoti, così come quella della principessa Nen Seger Ka, sacerdotessa della dea Hathor. Ma il vero fulcro delle tombe, rinnovate di recente è quella di Meresankh III, moglie di Chefren e regina egizia della IV dinastia, che si trova nel cimitero orientale. Il suo sepolcro, vividamente decorato, presenta affreschi ed elaborati geroglifici, nonché varie statue.
Vediamo se il nuovo look, dato a solo alcune delle meraviglie antiche della piana di Giza,sarà un modo efficace per avvicinare i turisti nuovamente all'Egitto, rivitalizzando l'economia di questo paese che ha vissuto momenti bui, ma comincia a rivedere la luce, in fondo al tunnel.
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