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Corea del Nord: clima, temperature e quando andare

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La Corea del Nord, situata nel comparto est-asiatico confina a nord con la Cina e, per un breve tratto, con la Siberia; verso est il mare del Giappone la divide dall’arcipelago nipponico; a ovest il mar Giallo la separa dalla Cina. Il 38° parallelo segna il confine con il la Corea del Sud.

I rilievi montuosi sono accentuati e le coste prevalentemente frastagliate, fronteggiate da innumerevoli isole e isolotti. Le pianure sono più o meno vaste, divise da dorsali collinari e da ampie vallate percorse da fiumi impetuosi. I fiumi e i torrenti molto numerosi, sono sparsi di banchi sabbiosi che ne rendono difficile la navigazione. Scarsi sono i bacini lacustri naturali. L’unico vulcano, peraltro inattivo, è il Paektu presso il confine con la Cina.

Per innumerevoli anni la Corea ignorò totalmente l’Occidente, in parte per la lontananza geografica, ma soprattutto per la politica dei suoi dirigenti, che per un lungo periodo storico si sono ostinati a isolarla dal mondo facendone uno “Stato eremita”. Per lunghi secoli, la Corea, vero e proprio trampolino fra Cina e Giappone, sviluppò una sua civiltà autoctona, arricchita dagli apporti che le venivano dai due vicini.

I vari climi della Corea del Nord


Nella Corea del Nord il clima è prettamente continentale, con inverni molto freddi ma soleggiati ed estati calde e piovose. Il paese è interessato dalla circolazione dei monsoni: in inverno prevale il vento freddo di origine siberiana portato da costanti venti settentrionali o nord-occidentali, secco e stabile, mentre in estate viene sostituito da correnti meridionali di origine tropicale molto umide ed assai instabili.

Questo spiega in buona parte il regime delle precipitazioni della Corea del Nord, che per citare un utile riferimento è opposto a quello del Mediterraneo: infatti i mesi più secchi sono quelli invernali, mentre la più alta quantità di precipitazioni si ha di norma in piena estate e segnatamente in luglio e agosto.
Le piogge portate dal monsone estivo a volte possono essere molto abbondanti e causare inondazioni (spesso anche violente come occorso ad esempio nell'agosto del 2007 o nel luglio 2012). Inoltre, in estate e all'inizio dell'autunno, il paese può essere raggiunto dai tifoni, ovvero le tempeste tropicali che si innescano nell’oceano Pacifico.

Nell'interno della Corea del Nord prevalgono nettamente le zone montuose, dove il clima risulta molto rigido, e in inverno, nelle ondate di freddo più intense, la temperatura può scendere fino a -40°C. Le vette montuose più alte si trovano nel nord-est, ovvero la catena del Rangrim, il cui picco più alto è rappresentato dal monte Wagalbong, alto 2.260 metri, e le montagne di Hamgyong, che comprendono diverse cime oltre i 2.000 metri. Il più alto è il monte Kwanmo, alto 2.540 metri.
Tuttavia, il picco più alto del paese, che corrisponde alla montagna sacra per i coreani, è il monte Paektu, noto anche come Baekdu o Baitou, situato al confine con la Cina, alto 2744 metri. Si tratta di un vulcano, e il suo centro è occupato da un lago di caldera, chiamato "Heaven Lake", che si è formato dopo la grande eruzione del 946 d.C. La neve può coprirne la cima fino a giugno.

Come accennato, durante l'estate e l’inizio dell’autunno il paese può essere raggiunto dai tifoni, i cicloni tropicali pacifici che spesso flagellano Asia orientale. Tipicamente, i tifoni possono colpire la Corea da luglio ad inizio ottobre (e più raramente anche nella seconda metà di giugno), con una probabilità più elevata nella prima metà di settembre. Poiché i tifoni normalmente giungono dal sud, influenzano più direttamente la Corea del Sud, ed è qui che portano i venti più forti e le tempeste marine più intense; mentre nella Corea del Nord portano per lo più forti piogge, che però si aggiungono a quelle del monsone estivo, e possono quindi causare frane e alluvioni talora devastanti.

Caratterizzando meglio le stagioni, in Corea del Nord le estati sono calde ma molto piovose.
La temperatura sale fino a circa 20°C a partire da giugno e rimane intorno a questa soglia fino a tutto settembre. Durante questa stagione, le piogge monsoniche e le tempeste tropicali sono molto frequenti e, nonostante le gravi inondazioni che causano, i nordcoreani le considerano necessarie poiché utili per coltivare riso e altri cereali ad elevata richiesta di acqua.
La circolazione estiva, di natura monsonica, causa la strutturazione di un fronte perturbato quasi stazionario, da metà giugno a metà agosto, chiamato Changma in lingua locale, che causa precipitazioni abbondanti con molti temporali, sovente di forte intensità con piogge violente.

Nei 40 giorni circa di maggiore attività del monsone cade oltre la metà delle precipitazioni di tutto l'anno.
Le zone più piovose sono quelle occidentali e soprattutto i rilievi della parte peninsulare, mentre piove meno nel nordest del paese, unico comparto dove cadono meno di 900 mm l’anno.
L'autunno generalmente dura da ottobre a novembre e rappresenta una stagione di transizione dall'estate calda e piovosa all’inverno freddo e secco. In questo periodo aumentano le notti fredde quando sempre più spesso si hanno condizioni di gelo, specie nella parte conclusiva della stagione (novembre).

L'inverno inizia a dicembre e si protrae, nella sostanza, fino a marzo o aprile a seconda della regione.
Il clima è più rigido a gennaio, quando le temperature minime scendono di molto al di sotto dello zero e con picchi ben oltre i -20°C in più di una circostanza. L’afflusso di aria gelida e secca proveniente dalla Siberia causa estese e persistenti gelate a causa delle quali i fiumi sono congelati per lunghi periodi.
Le precipitazioni invernali sono molto modeste e, qualora presenti, si limitano a deboli nevicate.
Ciò a causa della natura anticiclonica delle correnti settentrionali che affluiscono, le quali pescano aria gelida dall’anticiclone siberiano, figura barica semi permanente in questo periodo dell’anno.

La primavera inizia statisticamente a metà aprile e dura fino a tutto maggio. Durante questa stagione, il ghiaccio accumulato in inverno nelle parti settentrionali del territorio si rompe, causando lievi piogge nel paese. La fioritura dei fiori di ciliegio segna l'inizio della stagione.
Di seguito le caratteristiche climatologiche di alcune città della Corea del Nord.

Pyeongyang (Capitale, settore occidentale)


La stagione calda dura poco più di 4 mesi, ovvero da metà maggio a fine settembre, con una temperatura giornaliera media di oltre 23°C. Il giorno più caldo dell'anno cade statisticamente il 4 agosto (media degli ultimi 20 anni), con una temperatura massima di 29°C e minima di 22°C, ma si può considerare la prima decade di agosto come la più calda dell’anno.
Il periodo più freddo si estende per circa 3 mesi e mezzo, vale a dire da fine novembre a fine febbraio, con una temperatura massima media giornaliera inferiore a 4°C, ma con il mese di gennaio che mostra valori inferiori allo zero anche nelle massime. Il giorno più freddo dell'anno si osserva in genere nella seconda decade di gennaio (maggiore frequenza tra il 15 ed il 18), con una temperatura minima media di -10°C e massima di -2°C.
I record: temperatura minima assoluta: -30,2°C in dicembre 1908
Temperatura massima assoluta: 37,9°C nell’agosto 2018

Nella capitale la percentuale media di cielo nuvoloso o coperto presenta ampie variazioni stagionali.
Il periodo con meno nuvole parte in genere da inizio settembre e si protrae per circa 6 mesi terminando ad inizio marzo. La fase con maggiore probabilità di vedere il sole si ha durante il mese di ottobre e tra gennaio e febbraio (ma in questo con temperature molto basse). In ottobre il 70% circa delle giornate trascorre con cielo sereno o al più con poche nuvole e sotto questo profilo è il migliore dell’anno.
Il periodo con più nuvole va da metà marzo a fine agosto quando prevale il monsone estivo foriero anche di molte piogge e temporali. Il picco si ha normalmente nella terza decade di luglio quando la percentuale di giornate nuvolose o coperte arriva al 52%.
Le ore di sole vedono un minimo in novembre e dicembre (165 ore mensili) ed un massimo tra aprile (237 ore) e soprattutto maggio (265 ore).

La piovosità è molto variabile durante il corso dell’anno con due stagioni ben definite: estate piovosa ed inverno secco.
La stagione più piovosa dura circa 3 mesi, ovvero da metà giugno alla prima decade di settembre, con picco nella terza decade di luglio quando si ha il 55% di rischio di dover usare l’ombrello.
La stagione più asciutta va da ottobre a maggio, ma con particolare riferimento al periodo dicembre febbraio. La minima probabilità di un giorno piovoso è di appena il 3% nella terza decade di gennaio, la quale è quindi quella meno piovosa (in frequenza) dell’anno.
Distinguendo tra giorni con sola pioggia, sola neve, o un misto delle due forme, si evince come la modalità più comune di precipitazione a Pyongyang varia sensibilmente durante l'anno.
Solo pioggia è la forma più comune da febbraio a fine novembre, ma occorre considerare che i picchi sono comunque nella stagione estiva.

La sola neve è più probabile per 5 settimane, da fine dicembre a fine gennaio con picco massimo di probabilità nella prima decade di gennaio.
A livello di quantitativi nell’anno cadono mediamente 940 mm di pioggia distribuiti in 90 giorni piovosi.
Il mese più piovoso è quello di luglio con 275 mm in 14 giorni piovosi, seguito da agosto con 213 mm in 11 giorni piovosi. Il mese più secco risulta quello di febbraio con soli 11 mm in 4 giorni precipitativi, seguito da gennaio con 12 mm in 5 giorni.

Molti temporali si hanno nella stagione delle piogge (estate) con piogge violente ed abbondanti; il massimo di attività si osserva in genere tra luglio ed agosto.
Particolare attenzione va rivolta alle condizioni di caldo umido, ovvero l’accoppiata temperatura/umidità relativa che riserva un periodo estivo molto difficile (monsone). Infatti tra giugno e settembre si hanno quasi costantemente condizioni afose, con peggioramento fino a stato oppressivo in luglio ed agosto unito ad un picco intollerabile da metà luglio a metà agosto (condizioni pericolose, specie per chi non è abituato).
La velocità oraria media del vento a Pyongyang subisce moderate variazioni stagionali durante l'anno.

... Pagina 2/2 ... Il periodo più ventoso dell'anno dura circa 7 mesi, da novembre a maggio, con velocità medie del vento di oltre 13 km/h. La fase dell'anno più calma va da giugno ad ottobre, ma attenzione alle raffiche dei temporali ed all’eventuale passaggio di tempeste tropicali, le quali producono raffiche oltre i 100 km/h.
Adottando una valutazione climatica su base turistica tenendo conto dei giorni sereni, senza pioggia, e con temperature percepite comprese tra 18°C e 27°C, i migliori periodi dell'anno per visitare Pyongyang sono da fine maggio a metà luglio e da metà agosto a fine settembre, con la migliore valutazione nella prima settimana di settembre.

Sinuiju (comparto occidentale al confine con la Cina)


Il periodo caldo va da maggio a tutto settembre, con una temperatura giornaliera media di circa 22°C.
Il giorno più caldo dell'anno ricorre mediamente il 5 agosto (media degli ultimi 20 anni), con una temperatura massima di 28°C e minima di 22°C; in genere la prima decade di agosto appare la più calda dell’anno così come per la capitale.
La fase più fredda si protrae per circa 3 mesi, in linea di massima da dicembre a febbraio, con una temperatura massima media giornaliera inferiore a 3°C, ma con tutto gennaio che evidenzia valori diurni inferiori allo zero. Il giorno più freddo dell'anno si registra in prevalenza nella seconda decade di gennaio (maggiore frequenza tra il 14 ed il 19), con una temperatura minima media di -13°C e massima di -3°C.
I record: temperatura minima assoluta: -27,3°C nel dicembre 1908
Temperatura massima assoluta: 38,5°C in agosto 2018


La percentuale media di cielo nuvoloso o coperto mostra discrete variazioni stagionali.
Il periodo con meno nuvole parte in genere da inizio settembre e si conclude ad inizio marzo.
La fase con più alta probabilità di godersi il sole si ha tra gennaio e febbraio nonostante temperature molto basse; In particolare il mese di gennaio è assai soleggiato con il 75% circa delle giornate con cielo sereno o poco nuvoloso.
Il periodo più nuvoloso va da marzo a tutto agosto quando agisce il monsone estivo associato a diffuse piogge e frequenti temporali. Il massimo si ha tipicamente nella terza decade di luglio quando la percentuale di giornate nuvolose o coperte sfiora il 55%.

Le ore di sole presentano un picco minimo tra novembre e dicembre (162 ore mensili) ed un massimo tra aprile (240 ore) e soprattutto maggio (270 ore).
La piovosità è anche qui molto variabile durante il corso dell’anno con due stagioni nettamente definite: estate in cui dominano le piogge ed inverno in cui prevale tempo asciutto.
La stagione piovosa copre circa 3 mesi, vale a dire da giugno a tutto agosto, con massimo assoluto nella terza decade di luglio quando si ha il 52% di rischio di dover indossare l’impermeabile.

La stagione più secca va da ottobre a maggio, ma specialmente nella fase dicembre-marzo.
La minima probabilità di giorni piovosi è di solo il 2% nella terza decade di gennaio, che pertanto è quella meno piovosa (in frequenza) dell’intero anno.
Separando i giorni con sola pioggia, sola neve, o una forma mista, si nota come la modalità più frequente di precipitazione cambia sensibilmente durante l'anno.
La sola pioggia è la forma più normale da marzo a metà novembre, con massimi ovviamente nella stagione estiva. La sola neve è più probabile per circa un mese e mezzo, ovvero da metà dicembre a fine gennaio con punta massima di probabilità nella prima decade di gennaio.
Circa i quantitativi di pioggia, nell’anno si hanno in genere 1066 mm di pioggia distribuiti in 75 giorni piovosi.
Il mese più piovoso è quello di luglio con 304 mm in 12 giorni piovosi, cui segue da agosto con 270 mm in 11 giorni piovosi. Il mese più asciutto è quello di gennaio con soli 11 mm in 2 giorni precipitativi, seguito da febbraio con 12 mm in 2 giorni.

Frequenti temporali si hanno nella stagione estiva con piogge intense e talvolta eccessive; il massimo di attività si ha in prevalenza tra luglio ed agosto.
Così come per la capitale massima attenzione va rivolta alle condizioni di caldo umido, con una fase estiva molto ostica. Non a caso tra giugno e settembre si hanno molto spesso condizioni afose che degenerano fino a condizione oppressiva in luglio ed agosto e con un massimo intollerabile dalla prima decade di luglio alla terza di agosto.
La velocità oraria media del vento mostra variazioni stagionali che si possono considerare di media entità.
Il periodo più ventoso dell'anno dura circa 7 mesi, da ottobre ad aprile, con velocità medie di oltre 14 km/h. La fase dell'anno più tranquilla va da maggio a settembre, esclude però i colpi di vento nei temporali che possono portare raffiche sopra i 100 km/h.

Considerando un’analisi climatica su base turistica tenendo presente giorni sereni, senza pioggia, e con temperature percepite incluse tra 18°C e 27°C, i migliori periodi dell'anno per visitare la città vanno da fine maggio a metà luglio e da metà agosto a metà settembre, con la migliore valutazione nella prima settimana di settembre.

Quando partire per la Corea del Nord

Gradevoli sono le stagioni di primavera e autunno, fresche e soleggiate, mentre la stagione estiva è calda e piovosa, e per giunta caratterizzata da condizioni di caldo afoso spesso opprimente o del tutto insopportabile. Poco consigliabile anche l’inverno a causa del freddo intenso e di fastidiosi venti gelidi da nord o nord-est. In sostanza il periodo più indicato appare quello che corrisponde al termine della stagione piovosa e caldo-umida, ma prima che sopraggiungano i primi rigori invernali. La prima settimana o la prima decade di settembre possono essere i momenti migliori, considerando il clima, per vistare il paese.

Cosa mettere in valigia

E’ consigliabile munirsi di impermeabili leggeri, sia che si parta in primavera che d’estate.
L’inverno è molto freddo con temperature abbondantemente sotto lo zero quindi, cosa c’è di più caldo e confortevole di una pelliccia? Potete azzardare anche il colbacco…super chic oltre che utilissimo!
Oppure un bel maglione e un piumino lungo, capo davvero indispensabile per il clima più rigido per proteggersi dai colpi di freddo.

Le città più visitate


La Corea del Nord vanta grandi città, splendidi templi e mirabili scenari naturali.
Degne di essere visitate sono: Sineuiju a ridosso del confine con la Cina; Cheongjin, non lontana dalla Siberia e Pyeongyang, la capitale.
Pyongyang è una delle città storiche del paese. Rasa al suolo durante la guerra, è stata ricostruita seguendo i moduli architettonici e urbanistici cino-sovietici, con ampi viali austeri e massicci monumenti, piazze, giardini pubblici, parchi dei divertimenti e, ai crocevia, statue raffiguranti i grandi artefici della rivoluzione socialista, con particolare riguardo a Kim Il Sung.

Di recente inaugurazione Ryomyong Street (“strada del sole che sorge”), un nuovo quartiere residenziale fatto di una trentina di grattacieli costruiti in meno di un anno.
Una delle maggiori attrazioni della città è l’Arco di Trionfo, (clip audio) che ricalca decisamente la struttura e l’aspetto di quello francese.
Antico centro culturale è Gaeseong, sulle rive dell’Imjin, non lontano dalla linea di demarcazione delle due Coree e dalla zona smilitarizzata di Panmunjom.

 Pubblicato da il 04/04/2019 - - ® Riproduzione vietata

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