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Corea del Nord: viaggio nella nazione pił isolata del mondo

Corea del Nord, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Corea del Nord dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un viaggio nella Corea del Nord non è certamente qualcosa di cui tutti possano vantarsi, così come non può essere un'esperienza come tutte le altre; visitare un paese pressoché inaccessibile sotto numerosi punti di vista è in ogni caso un'opportunità che non bisognerebbe perdere, almeno per quanti possano permettersela, viste le particolari condizioni a cui si è sottoposti una volta giunti nel paese.

Con un viaggio nella Repubblica Popolare nordcoreana si potrà verificare di persona quanto di veritiero ci sia nelle tante parole che vengono spese per descrivere la vita della nazione più isolata del mondo; per prima cosa occorre infatti sapere che non è possibile visitarla in piena autonomia, bensì – sia che si scelga un viaggio organizzato, sia che si riesca ad ottenere il permesso per un viaggio da soli – si sarà comunque sempre accompagnati da due guide ufficiali del governo. Ovviamente questo comporterà a priori una spesa non indifferente, ragion per cui questo viaggio non è alla portata di tutte le tasche; è importante sapere inoltre che cibo e alloggi vanno pagati prima della partenza.

Le guide non sono a disposizione solamente per illustrare le bellezze o le attrazioni del posto, ma svolgono a tutti gli effetti una funzione di controllo sia sugli itinerari (in pratica non è possibile girovagare senza meta per il paese, ma occorre concordare previamente il tragitto e sperare di ottenere l'autorizzazione) sia sugli scambi interpersonali – impossibili, peraltro – con la popolazione locale. Se questo clima da guerra fredda non è esattamente quello che ci si aspetta da un viaggio, allora è meglio cambiare destinazione fin da subito; se viceversa la curiosità di toccare con mano una situazione del genere diventa irresistibile, allora la Corea del Nord sarà in grado di stupire ben oltre ogni aspettativa.

La divisione fisico-politica con la Corea del Sud ha radici molto più profonde rispetto alla separazione dei due paesi datata 1945; storicamente il Sud ha tradito molte volte le regioni settentrionali con alleanze, cessioni e conquiste, e nei quasi seicento anni di dominazione Joseon (terminata nel 1910) le popolazioni meridionali hanno goduto di cariche e prestigio sociale maggiori dei connazionali del Nord. Con l'occupazione giapponese (1910-1945) l'intera penisola conobbe uno dei periodi peggiori della propria storia, e nuovamente il sentimento principale degli abitanti del Nord fu quello di risentimento nei confronti del Sud reo di aver svenduto la sovranità nazionale; la resistenza contro gli oppressori nipponici venne combattuta infatti principalmente dai nordcoreani soprattutto sul proprio territorio. Uno degli artefici della vittoria della resistenza fu Kim Il-Sung, grazie anche all'intervento sovietico che risultò decisivo; ciò destò preoccupazioni al governo statunitense che, conscio dell'importanza strategica della penisola, capì di non potersi lasciare sfuggire l'intero territorio. Le attese elezioni democratiche post-belliche in tutto il paese non si tennero perché il Nord rifiutò gli osservatori internazionali dell'ONU e così il 15 agosto 1948 il Sud proclamò la Repubblica di Corea, mentre alcune più settimane più tardi fu la volta della proclamazione della Repubblica Popolare Democratica della Corea del Nord.

Oggi i due paesi sono separati da una riserva naturale – una zona franca – creata a seguito della guerra del 1950-53 lungo il 38° parallelo. Kim Il-Sung mantenne il potere dal 1948 fino alla sua morte, avvenuta nel 1994; a lui ci si riferisce ancora oggi nelle conversazioni quotidiane con l'appellativo di Grande Leader. Il culto della personalità fu infatti una delle principali caratteristiche del dittatore nord-coreano, la cui immagine tuttora riempie le strade della nazione; la sua figura, talmente pura e prestigiosa, non conosce declino ed ancora oggi, a distanza di quasi vent'anni dalla sua morte, Kim Il-Sung risulta incredibilmente essere il Capo dello Stato. Anche suo figlio e successore Kim Jong-il ha mantenuto tale impostazione; al pari del padre – che era dotato a quanto sembra di un'aura divina – il recentemente scomparso Caro Leader (deceduto nel dicembre 2011) pare avesse anche la facoltà di condizionare il meteo...

Questa lunga introduzione era doverosa per capire meglio quale situazione si andrà a trovare lungo il viaggio, ma potrebbe anche stimolare la curiosità di approfondire molti aspetti di un paese di cui si conosce molto poco.

Qualunque visitatore inizia e termina necessariamente la propria avventura nella capitale Pyongyang, dove le guide turistiche si impegneranno a mostrare monumenti, statue ed edifici che rendono tributo a Kim Il-Sung; a tal proposito si ricorda che la prima tappa obbligata prevede una visita all'enorme statua di bronzo del Grande Leader (Mansudae Grand Monument), a cui anche gli stranieri devono porgere un omaggio floreale.

Lo stile architettonico della capitale denota il potere che qui è racchiuso, ed i principali punti d'interesse turistico stabiliti dal governo si trovano nella zona centrale, non distanti dall'hotel che verrà assegnato arbitrariamente al viaggiatore; quasi ogni attrazione visitabile in città è comunque connessa in qualche modo alla famiglia Kim ed ai successi del regime come tributo reale o leggendario.

Le altre città del paese possono essere visitabili o meno dai turisti a discrezione del governo; se Myohyangsan e Kumgangsan sono generalmente aperte ai visitatori, altre come Wonsan e Nampo possono spesso essere chiuse al turismo; in ogni caso – salvo le località visitabili in giornata da Pyongyang – le uniche città visitabili sono quelle dotate di strutture alberghiere.

Kaesong (un tempo chiamata Koryo) è l'antica capitale coreana, dell'epoca della dinastia Goryeo; qui si trovano l'antichissimo Collegio Neo-Confuciano di Songgyngwan (che ospita anche un museo) e la Tomba del re Kongmin, risalente al XIV secolo. Nelle vicinanze, le splendide Cascate di Pakyon – alte 37 metri – sorgono in un affascinante ambiente naturale, e nei loro dintorni si trovano altri siti d'interesse come la Fortezza di Taehungsan ed il Tempio di Kwanum.

La zona di Myohyangsan è un'area rurale montuosa veramente straordinaria, dove dopo aver visitato l'IFE – un insieme di padiglioni dove sono ospitati gli innumerevoli regali ufficiali ricevuti dal Kim Il-sung e Kim Jong-il negli ultimi sessant'anni – ci si potrà concedere qualche escursione verso le tante cascate (Kumgang, Taeha, Ryongyon, Cheonsin) o gli altrettanto numerosi eremi (Sangwon, Pulyong, Poyun, Nungin) ed il famoso Peobwang Peak per godere di una spettacolare veduta panoramica sulla regione.
Anche il Kumgangsan offre scenari altamente suggestivi; le Montagne di Diamante erano storicamente considerate dalla Cina nei secoli scorsi uno dei cinque luoghi più belli al mondo.

Tra le molte attrazioni, si segnalano la Laguna di Samil (vi è la possibilità di effettuare un'escursione in barca) o le favolose rocce modellate dalla natura nell'Ara di Manmulsang, così come non bisognerebbe perdersi le cascate di Kuryong e Pibong. Qui, nei pressi del Pirobong (la vetta più alta della regione) si trova il Tempio di Pyohon, storicamente uno dei monasteri zen più importanti dell'intera Corea.
Chi visita il paese molto probabilmente nutre un certo fascino nei confronti della guerra fredda e di tutto ciò che essa comporta; per tale ragione una visita al 38° parallelo (linea di confine tra le due Coree) non potrà certamente lasciare indifferenti. Panmunjeom è un paesino posto sul confine ed immerso in un'atmosfera surreale; per raggiungerlo si percorre un'autostrada a sei corsie completamente deserta, eccezion fatta per i posti di blocco militari. Da qui ci si può inoltrare - rigorosamente scortati dai militari - fino alla zona di frontiera smilitarizzata, nel luogo al mondo dove forse è più alta la tensione politico-militare; successivamente si visiteranno le capanne utilizzate per le trattative successive alla guerra tra i due paesi nel 1953.

Visitare la Corea del Nord non è affatto impresa facile perché, come detto, non è generalmente possibile intraprendere un viaggio da soli (stante il fatto che soli non si è comunque, viste le due guide obbligatorie); per questa ragione può essere più comodo e meno dispendioso economicamente unirsi ad un qualche tour organizzato, contattando la struttura governativa Ryohaengsa a Pechino (Cina) od affidandosi ad un agente di viaggio che sbrigherà le dovute pratiche (l'unica agenzia ufficiale nordcoreana in Europa si trova a Zurigo).
Il visto è richiedibile anche all'Ambasciata italiana a Pechino, da cui occorre comunque transitare in quanto attualmente unica via aerea e ferroviaria d'accesso per Pyongyang.

Per quanto riguarda il periodo migliore per una vacanza, consultate la nostra guida sul clima della Corea del Nord
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 Pubblicato da - 21 Febbraio 2012 - © Riproduzione vietata

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