Viaggio in Bhutan per vedere il Festival di Paro
EARTH CULTURA E AVVENTURA vi propone un viaggio in Bhutan, un gioiello incastonato tra l’India e l’Himalaya, il “Regno del Drago tuonante”, rimasto quasi completamente immune al passare del tempo e integro nelle sue tradizioni millenarie. Il viaggio è organizzato in occasione del Festival di Paro, che si svolge a marzo 2010, quando migliaia di pellegrini raggiungono il Paese per celebrare la tradizionale festa, animata da danze, musiche e canti dei monaci buddisti. Per questa speciale partenza è previsto l’accompagnamento di un esperto di cultura buddista.
I festival nella Terra del Dragone del Tuono sono ricche espressioni dell’antica cultura buddista, manifestazioni di più giorni in cui si rievocano la vita e gli insegnamenti di Guru Rimpochè, in sanscrito Padmasambhava, universalmente riconosciuto come il fondatore delle scuole del buddismo tibetano. Questo è il modo migliore per avvicinarsi al Bhutan e osservarne cultura, tradizioni, usi e costumi attraverso le coloratissime feste chiamate “Tshechu”, organizzate una volta l’anno in ogni “Dzong”, i monasteri-fortezza del Bhutan. I pellegrini, che provengono da ogni villaggio del Paese, si vestono con gli abiti più belli, i tipici “Kira” per le donne e i “Kho” per gli uomini; i monaci danzano e vestono colorate maschere e abiti tradizionali. Ogni “Tshechu” ha come culmine l’esposizione di enormi immagini realizzate a mano, i cosiddetti “Thongdrol”, fatti con bellissime decorazioni e colori, che rappresentano momenti storici della reigione buddista.
Il FESTIVAL DI PARO, organizzato in onore del Guru Rimpochè, ha inizio all’alba tra il suono di corni che in processione accompagnano il sacro tangkha (effige del maestro) dal monastero al sito in cui si svolgono le danze, dove il Thongdrol viene issato. Di fronte al palazzo è allestito un altare riccamente decorato con offerte dove siedono i monaci officianti; i pellegrini si accalcano per toccare il gigantesco drappo e celebrare la divinità rappresentata. Dopo un breve riposo si torna allo Dzong per assistere all’uscita dei monaci che da uno dei templi interni formano una seconda processione per dare inizio alle danze che chiudono il Cham. Le celebrazioni culminano con la danza delle otto manifestazioni di Guru Rimpochè, durante la quale vengono esposte le forme che il Guru assunse per portare il messaggio di liberazione all’umanità. Per i viaggiatori, questa festa costituisce un’ottima opportunità per apprezzare le tradizioni, la cultura e l’essenza dello stile di vita dei bhutanesi, gente cordiale e colta.
L’itinerario proposto da EARTH CULTURA E AVVENTURA nel Paese del Drago, terra sospesa tra fede e realtà, è indicato per chi ama scoprire realtà ambientali al di fuori delle consuete rotte turistiche. Si visiterà la città di Paro ricca di bellissimi paesaggi naturali, villaggi, edifici storici e dove si potranno ammirare i più grandi, vecchi e spettacolari dzong del Paese. La capitale Thimpu non potrà che meravigliare il viaggiatore per le facciate colorate degli edifici, dal Changan Gangkha Lhakhang, uno dei più antichi monasteri della città, al Simtokha Dzong con le sue 284 ruote di preghiera in ardesia ricoperte in lamina d’oro ed il pittoresco bazar degli artigiani. Oltrepassando il Dochu La (passo oltre i 3000 metri di quota), da cui si può ammirare l’intera catena himalayana, e dopo una visita di Punakha, altrettanto affascinante è la Valle di Bumthang, che conserva i più importanti reperti della storia e dell’arte buddista in Bhutan. Infine, l’escursione di circa due ore (realizzata a piedi o a cavallo), ci conduce a Taktasang Lhakang, letteralmente “la tana della Tigre”, monastero edificato in una posizione suggestiva arroccato su un dirupo, che comprende sette templi buddisti.
I festival nella Terra del Dragone del Tuono sono ricche espressioni dell’antica cultura buddista, manifestazioni di più giorni in cui si rievocano la vita e gli insegnamenti di Guru Rimpochè, in sanscrito Padmasambhava, universalmente riconosciuto come il fondatore delle scuole del buddismo tibetano. Questo è il modo migliore per avvicinarsi al Bhutan e osservarne cultura, tradizioni, usi e costumi attraverso le coloratissime feste chiamate “Tshechu”, organizzate una volta l’anno in ogni “Dzong”, i monasteri-fortezza del Bhutan. I pellegrini, che provengono da ogni villaggio del Paese, si vestono con gli abiti più belli, i tipici “Kira” per le donne e i “Kho” per gli uomini; i monaci danzano e vestono colorate maschere e abiti tradizionali. Ogni “Tshechu” ha come culmine l’esposizione di enormi immagini realizzate a mano, i cosiddetti “Thongdrol”, fatti con bellissime decorazioni e colori, che rappresentano momenti storici della reigione buddista.
Il FESTIVAL DI PARO, organizzato in onore del Guru Rimpochè, ha inizio all’alba tra il suono di corni che in processione accompagnano il sacro tangkha (effige del maestro) dal monastero al sito in cui si svolgono le danze, dove il Thongdrol viene issato. Di fronte al palazzo è allestito un altare riccamente decorato con offerte dove siedono i monaci officianti; i pellegrini si accalcano per toccare il gigantesco drappo e celebrare la divinità rappresentata. Dopo un breve riposo si torna allo Dzong per assistere all’uscita dei monaci che da uno dei templi interni formano una seconda processione per dare inizio alle danze che chiudono il Cham. Le celebrazioni culminano con la danza delle otto manifestazioni di Guru Rimpochè, durante la quale vengono esposte le forme che il Guru assunse per portare il messaggio di liberazione all’umanità. Per i viaggiatori, questa festa costituisce un’ottima opportunità per apprezzare le tradizioni, la cultura e l’essenza dello stile di vita dei bhutanesi, gente cordiale e colta.
L’itinerario proposto da EARTH CULTURA E AVVENTURA nel Paese del Drago, terra sospesa tra fede e realtà, è indicato per chi ama scoprire realtà ambientali al di fuori delle consuete rotte turistiche. Si visiterà la città di Paro ricca di bellissimi paesaggi naturali, villaggi, edifici storici e dove si potranno ammirare i più grandi, vecchi e spettacolari dzong del Paese. La capitale Thimpu non potrà che meravigliare il viaggiatore per le facciate colorate degli edifici, dal Changan Gangkha Lhakhang, uno dei più antichi monasteri della città, al Simtokha Dzong con le sue 284 ruote di preghiera in ardesia ricoperte in lamina d’oro ed il pittoresco bazar degli artigiani. Oltrepassando il Dochu La (passo oltre i 3000 metri di quota), da cui si può ammirare l’intera catena himalayana, e dopo una visita di Punakha, altrettanto affascinante è la Valle di Bumthang, che conserva i più importanti reperti della storia e dell’arte buddista in Bhutan. Infine, l’escursione di circa due ore (realizzata a piedi o a cavallo), ci conduce a Taktasang Lhakang, letteralmente “la tana della Tigre”, monastero edificato in una posizione suggestiva arroccato su un dirupo, che comprende sette templi buddisti.
... Pagina 2/2 ...CHECK-IN: Il regno buddista ai piedi dell’Himalaya (13 giorni – 11 notti)
Itinerario: Italia, Delhi, Paro, Thimpu, Punakha, Trongsa, Bumthang, Wangdephodran, Punaka, Paro festival, Escursione al Taktshang Lhakang, Paro, Delhi, Italia.
Quota: a partire da Euro 3.660 a persona in camera doppia (per minimo 10/12 partecipanti)
La quota comprende: voli di linea internazionali Lufthansa dall’Italia a Delhi e ritorno, in classe economica; voli di linea da Delhi a Paro e ritorno, come da programma, in classe economica; 20 kg di franchigia bagaglio su tutti i voli aerei; tutti i trasferimenti privati con auto o pulmini con aria condizionata in India; tutti i trasferimenti privati con auto o pulmini senza aria condizionata in Bhutan; pernottamenti in camera doppia nei migliori hotel del Bhutan e in hotel 4/5 stelle a Delhi; trattamento di pernottamento e prima colazione a Delhi; trattamento di pensione completa in Bhutan; cena di arrivederci il 12° giorno a Delhi; visite ed escursioni compresi gli ingressi, come da programma; da 2 a 7 partecipanti, guida/accompagnatore bhutanese parlante inglese; da minimo 8 partecipanti guida/accompagnatore esperto di buddismo dall’Italia; assistenza di personale qualificato negli aeroporti indiani e bhutanesi; visto di ingresso in Bhutan; guida di viaggio Bhutan; zainetto da viaggio; assicurazione Rischio Zero
La quota non comprende: visto d’ingresso in India; tutte le tasse aeroportuali internazionali; tasse di ingresso per macchine fotografiche e videocamere; camere per day use il 12° giorno a Delhi; spese personali (telefono, lavanderia, ecc.); pasti, bevande, mance e tutto quanto non espressamente menzionato ne “la quota comprende”.
Itinerario: Italia, Delhi, Paro, Thimpu, Punakha, Trongsa, Bumthang, Wangdephodran, Punaka, Paro festival, Escursione al Taktshang Lhakang, Paro, Delhi, Italia.
Quota: a partire da Euro 3.660 a persona in camera doppia (per minimo 10/12 partecipanti)
La quota comprende: voli di linea internazionali Lufthansa dall’Italia a Delhi e ritorno, in classe economica; voli di linea da Delhi a Paro e ritorno, come da programma, in classe economica; 20 kg di franchigia bagaglio su tutti i voli aerei; tutti i trasferimenti privati con auto o pulmini con aria condizionata in India; tutti i trasferimenti privati con auto o pulmini senza aria condizionata in Bhutan; pernottamenti in camera doppia nei migliori hotel del Bhutan e in hotel 4/5 stelle a Delhi; trattamento di pernottamento e prima colazione a Delhi; trattamento di pensione completa in Bhutan; cena di arrivederci il 12° giorno a Delhi; visite ed escursioni compresi gli ingressi, come da programma; da 2 a 7 partecipanti, guida/accompagnatore bhutanese parlante inglese; da minimo 8 partecipanti guida/accompagnatore esperto di buddismo dall’Italia; assistenza di personale qualificato negli aeroporti indiani e bhutanesi; visto di ingresso in Bhutan; guida di viaggio Bhutan; zainetto da viaggio; assicurazione Rischio Zero
La quota non comprende: visto d’ingresso in India; tutte le tasse aeroportuali internazionali; tasse di ingresso per macchine fotografiche e videocamere; camere per day use il 12° giorno a Delhi; spese personali (telefono, lavanderia, ecc.); pasti, bevande, mance e tutto quanto non espressamente menzionato ne “la quota comprende”.