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Il Viale delle Sfingi di Luxor riapre a marzo dopo lungo restauro

Una notizia positiva proveniente dall'Egitto, nazione che ha sofferto tantissimo, dal punto di vista turistico, la situazione instabile della cosiddetta primavera araba, che oramai interessa da più di un anno il paese nord africano. A Luxor la zona del Viale delle Sfingi era stata chiusa al pubblico, da tempo, per una radicale opera di restauro che aveva il compito di riportarlo alla sua primitiva bellezza. Il governo egiziano ha però appena dato la notizia che il colossale restauro procede in modo sostenuto, ed è prevista una prima apertura al pubblico per il prossimo marzo 2012. Dalla primavera, quindi, il sito sarà nuovamente disponibile, per lo meno parzialmente, e mai come si visto negli ultimi 1000 anni agli occhi del mondo intero.

Luxor non ha certo perso il suo fascino, anche nel contesto degli sconvolgimenti politici dello scorso e corrente anno, e qualche timido segnale di ripresa del flusso turistico si è cominciato a vedersi in occasione delle ultimi vacanze natalizie. Se il turismo balneare fa rotta sul Mar Rosso, Luxor è una delle mete chiave per le crociere sul Nilo e per le escursioni di tipo culturale. I turisti stanno lentamente ritrovando la strada per tornare a trascorrere le vacanze in Egitto, anche se i numeri sono ancor ben distanti dai record di due anni fa: mentre molti visitatori viaggiano per le zone costiere, in cerca di sole e relax gli amanti della storia antica bramano di andare ad esplorare la zona di Luxor, vero paradiso per archeologi, una regione che fra 3 mesi avrà nuovamente qualcosa di straordinario da riproporre al grande pubblico.
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Per migliaia di anni Luxor e il suo Viale delle Sfingi sono stati direttamente collegati a molte dinastie potenti nonché furono luoghi di culto fondamentali di molte divinità egizie. Un tempo, quindi, questa zona lungo il Nilo possedeva una importanza molto profonda, sia politica che spirituale.
Luxor era una volta l'antica città di Tebe e quindi la città del dio Amon-Ra. Nel 15 ° secolo avanti Cristo fu la Regina Hatshepsut che fece costruire il viale, che era allora di 2,7 km di lunghezza e con centinaia sfingi, con testa di ariete, a costeggiarlo. Il suo obiettivo era quello di sottolineare lo status religioso e il grande potere della città di Tebe

Nel 4 ° secolo avanti Cristo fu il faraone Nectanebo ha mettere mano al progetto modificando e ricostruendo il viale, e ci sono documenti che testimoniano che anche Cleopatra passò da queste parti. Però con il passare dei secoli gran parte dell'opera, causa l'abbandono, fu distrutta o ricoperta dalla sabbia, e quello che si poteva ammirare fino adesso, era solo una piccola parte riscattata dalla grinfie implacabili dei secoli. L'opera di restauro, che si potrebbe definire veramente faraonica, ripristinerà l'intera lunghezza del viale, e per far ciò si è resa necessaria la demolizione di abitazioni e l'allontanamento di centinaia di residenti. Corre voce comunque che gli scavi abbiano recuperato oltre 600 delle 1300 sfingi circa che coronavano l'intero viale. Sebbene molte siano state ritrovate a pezzi, si crede che il restauro potrà riportare il sito ad un livello suggestivo molto prossimo ai fasti del passato.

L'inaugurazione di un tratto del nuovo viale (dovrebbero essere circa 150 metri, sarà una vera festa per tutti gli appassionati di storia e cultura, e si spera che il nuovo aspetto che avrà il sito alla vera fine dei lavori, farà da grande traino a migliaia di turisti, ossigeno puro alle casse egiziane così impoverite dal lungo periodo di instabilità politica e sociale del paese.
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 Pubblicato da il 09/01/2012 - - ® Riproduzione vietata

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