Saba, viaggio nell'isola covo dei pirati dei Caraibi
Saba, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Saba dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Per chi cerca una meta fuori dai giri turistici, e con la possibilità di visitare un angolo inusuale dei Caraibi, Saba è l'obiettivo perfetto: piccola isola al vertice nord occidentale dell'arco vulcanico delle piccole Antille. A picco sul mare azzurro, la piccola isola dei Caraibi è un'esperienza magica, lontana dallo stress e dalle preoccupazioni del mondo frettoloso di oggi. È una delle capitali dell'ecoturismo moderno, il suo famoso Parco Marino non è secondo a nessuna altra area protetta nel mondo, e l'isola è un luogo magico per le immersioni subacquee, per il trekking nei suoi sentieri di montagna, meta ideale per i viaggi di nozze delle coppie più attive e sportive, che qui non hanno da annoiarsi.
Saba è un possedimento olandese, e dal punto di vista storico ha visto succedersi varie bandiere prima di diventare parte del regno oltre mare della casa degli Orange, a partire dal 1816. Si dice che sia stato lo stesso Cristoforo Colombo il primo ad avvistare l'isola, anche se non sbarcò su essa causa le coste rocciose, ritenute pericolose per l'approdo. Proprio per la sua posizione defilata e il difficile accesso alle sue coste, divenne covo ideale per molti pirati dei Caraibi. Anzi uno dei cittadini più illustri che può vantare l'isola, è tal Hiram Beakes, celebre bucaniere delle Antille, noto soprattutto per la sua lapidaria affermazione che “un uomo morto non racconta storie”.
Un “turista vivo” potrà invece decantare la bellezza della natura, se qui ha trascorso le sue vacanze: la regina incontaminata delle Antille è un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Possiede ancora paesaggi incontaminati che vi fanno sentire ancora come degli esploratori, proprio come al tempo dei primi grandi viaggi oltre oceano. L'isola di Saba è un ottimo esempio di ecoturismo in azione. Il turismo in realtà è relativamente nuovo, considerando che l'aeroporto fu aperto nel 1963, mentre il molo per l'approdo è stato completato nel 1972. Essendo un'isola così piccola e così lontana, pochi viaggiatori l'hanno visitata prima del 1970. Oggi sono meno di 25.000 i turisti che ogni anno vengono in questo luogo. Anche se l'isola dispone di strutture moderne e alto livello di tecnologia, l'atteggiamento dei residenti (meno di 1500 persone) è fortemente conservatore verso la propria natura, con sguardo attento ai progetti di sviluppo del turismo e dell'industria. I sabani amano la loro isola molto di più di quanto l'ameranno i turisti, ed hanno creato la Fondazione Saba per la conservazione del patrimonio naturale e culturale, ed è l'organo preposto alla gestione e funzionamento del famoso Saba Marine Park.
L'arrivo avviene di solito via aereo, e l'atterraggio è certamente emozionante dato che farete la vostra discesa su quella che è considerata la pista più corta del mondo! L'aeroporto si trova sulla parte nord-est dell'isola e il nastro d'asfalto dedicato a decolli ed atterraggi è lungo solamente 400 metri. Ci sono solo pochi aerei passeggeri (ad elica) certificati per poter utilizzare questa breve pista, considerata una delle più difficili al mondo, anche se non sono mai stati registrati, per fortuna, incidenti seri.
Per spostarvi sull'isola troverete un unica strada da percorrere, chiamata in modo informale dagli abitanti come “The Road”. La strada taglia l'isola da nord-est a sud-ovest, inizia dall'aeroporto Juancho E. Yrausquin e vi porta fino al porto di Fort Bay. Il tempo di percorrenza è di circa una mezz'ora scarsa. Sulla strada scoprirete che cosa vuol dire viaggiare indietro nel tempo. Nessuno ha fretta. Se prendete un taxi vedrete il vostro autista impegnato più a salutare gli amici e fare quattro chiacchiere con chiunque passa, piuttosto che percorrere con rapidità il percorso. La strada consente di vedere la maggior parte delle case di Saba che risultano di stile piacevolmente uniforme, con una loro architettura armoniosa di stampo quasi coloniale.
Saba consta di quatto piccoli villaggi: The Bottom, poco prima di Fort Bay a sud-ovest, il villaggio di St. John, Windwardside sul fianco sud del monte Scenery e Hell's Gate su di un altura che s'affaccia sulla costa nord dell'isola. Mappe dell'isola sono disponibili presso l'ufficio turistico a Windwardside. Rispetto al percorso principale ci sono alcune brevi deviazioni asfaltate, la più lunga delle quali arriva fino a Wells Bay, da dove si può provare a scorgere, in lontananza il bianco scoglio di Diamond Rock, una roccia ricoperta da guano d'uccello.
Quelli che a sull'isola non mancano sono i sentieri: l'Ufficio del Turismo, la Saba Conservation Foundation e molti altri sostenitori locali hanno provvisto l'isola di una adeguata segnaletica ed effettuano manutenzione ordinaria per i sentieri utilizzabili per il trekking locale. Alcuni sentieri, comunque, hanno bisogno di una guida, sia per apprezzare appieno le parti botaniche che quelle storiche di Saba. I percorsi sono molto vari, vi portano sopra ed attraverso la foresta pluviale dell'isola, vi faranno scoprire il fascino delle cosiddette tidepools, le pozze di bassa marea pullulanti di vita marina (ce ne sono anche vicino all'aeroporto), scoprire le rovine storiche dell'isola ed angoli ricchi di vere meraviglie della natura. L'isola è anche molto interessante per gli amanti di birdwatching con alcune specie endemiche che nidificano lungo molte delle scogliere a picco.
Tra le escursioni più belle segnaliamo quella che comporta l'ascensione sulla cima del vulcano di Monte Scenery, che raggiungendo gli 877 metri di altitudine rappresenta anche la cima più elevata del regno di Olanda. Il percorso conta la bellezza di ben 1.064 gradini che formano la cosiddetta "Stairway to Heaven." di Saba. Il percorso va compiuto alla mattina da Windwardside: l'arrampicata del Mount Scenery è una delle attrazioni principali dell'isola, un'avventura che probabilmente non dimenticherete mai. È consigliabile, tuttavia, che a causa dell'altitudine e delle esigenze della salita, solo quelli in perfette condizioni fisiche tentino questo trekking.
Meglio indossare scarpe tecniche, così come sono raccomandati sia che crema solare come un impermeabile ed abbondanti scorte di acqua. Una volta raggiunta la cima vi concederete una vista mozzafiato. Il cratere del vulcano “addormentato” (e forse estinto) contiene una foresta pluviale, una giungla tra felci, fiori tropicali e alberi di mogano. Potrete osservare le magie di questa unica foresta, avvolta a tratti dall'umidità del mare che crea banchi di nebbia, e con in lontananza i profili delle isole di Saint Kitts e Saint Eustatius. Ci sono molti altri sentieri da percorrere, tra i vari il North Coast Trail è l'unico che richiede l'aiuto di una guida locale, a causa delle difficoltà e dei rischi che comporta.
Se già fuori dal mare Saba è capace si sorprendere i turisti, figuriamoci cosa può accadere quando ci si tuffa nelle sue calde e limpide acque! Ricordiamoci che siamo su di un'isola vulcanica che sale ripida dall'oceano. Tunnel di lava e sorgenti d'acqua calda di origine ricordano la drammatica origine vulcanica dell'isola, circondate da acque profonde che arrivano ad oltre 300 metri di. profondità a poco più di un km. dalla costa. Si può fare snorkeling lungo la costa, come a Torrens Point, Ladder Bay e a Wells Bay. Saranno però le immersioni in mare aperto a lasciarvi assolutamente senza parole. Una popolazione occupata di coloratissimi pesci tropicali e grandi cernie abitano le acque intorno a Saba, specialmente lungo il bordo occidentale dell'isola. Il parco marino, Saba Marine Park, è stata fondato nel 1987, per assicurare la salvaguardia dell'ambiente sottomarino dell'isola. Il parco marino circonda l'intera isola e comprende le acque e fondali dal bagnasciuga fino a una profondità di 60 metri, così come le cime di delle montagne sottomarine che si trovano più al largo.
L'isola è famosa per il suo artigianato: il prodotto tessile tipico dell'isola si chiama Saba Lace. Nei negozi potrete fare shopping e troverete tutto il meglio di pizzi e merletti, e poi ottime forniture di spezie.
Ricordiamo che qui la moneta in vigore è il dollaro americano.
Tra gli eventi che caratterizzano la vita culturale dell'isola sono da ricordare il Saba Summer Festival che si svolge a fine luglio, l'appuntamento di ottobre al Sea & Klearn, e i Saba Days che si svolgono la prima settimana di dicembre.
Dal punto di vista climatico la temperatura media si mantiene sui 27°C; ovviamente in inverno le temperature scendono e possono richiedere di indossare una felpa o addirittura una giacca a vento se salite sul Monte Scenery.
Saba è anche una delle isole più piovose delle Antille, grazie proprio al vulcano che funge da barriera al flusso degli alisei. In estate sono quindi frequenti i rovesci, specie sul alto sottovento e l'isola può essere interessata, più o meno direttamente dalle tempeste tropicali e gli uragani.
Un uragano che investì l'isola ha avuto il merito di creare l'unica spiaggia fruibile, che si trova a Ladder Bay, anche se la sua effettiva presenza dipende dal gioco giornaliero e stagionale delle correnti marine.
Saba è un possedimento olandese, e dal punto di vista storico ha visto succedersi varie bandiere prima di diventare parte del regno oltre mare della casa degli Orange, a partire dal 1816. Si dice che sia stato lo stesso Cristoforo Colombo il primo ad avvistare l'isola, anche se non sbarcò su essa causa le coste rocciose, ritenute pericolose per l'approdo. Proprio per la sua posizione defilata e il difficile accesso alle sue coste, divenne covo ideale per molti pirati dei Caraibi. Anzi uno dei cittadini più illustri che può vantare l'isola, è tal Hiram Beakes, celebre bucaniere delle Antille, noto soprattutto per la sua lapidaria affermazione che “un uomo morto non racconta storie”.
Un “turista vivo” potrà invece decantare la bellezza della natura, se qui ha trascorso le sue vacanze: la regina incontaminata delle Antille è un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Possiede ancora paesaggi incontaminati che vi fanno sentire ancora come degli esploratori, proprio come al tempo dei primi grandi viaggi oltre oceano. L'isola di Saba è un ottimo esempio di ecoturismo in azione. Il turismo in realtà è relativamente nuovo, considerando che l'aeroporto fu aperto nel 1963, mentre il molo per l'approdo è stato completato nel 1972. Essendo un'isola così piccola e così lontana, pochi viaggiatori l'hanno visitata prima del 1970. Oggi sono meno di 25.000 i turisti che ogni anno vengono in questo luogo. Anche se l'isola dispone di strutture moderne e alto livello di tecnologia, l'atteggiamento dei residenti (meno di 1500 persone) è fortemente conservatore verso la propria natura, con sguardo attento ai progetti di sviluppo del turismo e dell'industria. I sabani amano la loro isola molto di più di quanto l'ameranno i turisti, ed hanno creato la Fondazione Saba per la conservazione del patrimonio naturale e culturale, ed è l'organo preposto alla gestione e funzionamento del famoso Saba Marine Park.
L'arrivo avviene di solito via aereo, e l'atterraggio è certamente emozionante dato che farete la vostra discesa su quella che è considerata la pista più corta del mondo! L'aeroporto si trova sulla parte nord-est dell'isola e il nastro d'asfalto dedicato a decolli ed atterraggi è lungo solamente 400 metri. Ci sono solo pochi aerei passeggeri (ad elica) certificati per poter utilizzare questa breve pista, considerata una delle più difficili al mondo, anche se non sono mai stati registrati, per fortuna, incidenti seri.
Per spostarvi sull'isola troverete un unica strada da percorrere, chiamata in modo informale dagli abitanti come “The Road”. La strada taglia l'isola da nord-est a sud-ovest, inizia dall'aeroporto Juancho E. Yrausquin e vi porta fino al porto di Fort Bay. Il tempo di percorrenza è di circa una mezz'ora scarsa. Sulla strada scoprirete che cosa vuol dire viaggiare indietro nel tempo. Nessuno ha fretta. Se prendete un taxi vedrete il vostro autista impegnato più a salutare gli amici e fare quattro chiacchiere con chiunque passa, piuttosto che percorrere con rapidità il percorso. La strada consente di vedere la maggior parte delle case di Saba che risultano di stile piacevolmente uniforme, con una loro architettura armoniosa di stampo quasi coloniale.
Saba consta di quatto piccoli villaggi: The Bottom, poco prima di Fort Bay a sud-ovest, il villaggio di St. John, Windwardside sul fianco sud del monte Scenery e Hell's Gate su di un altura che s'affaccia sulla costa nord dell'isola. Mappe dell'isola sono disponibili presso l'ufficio turistico a Windwardside. Rispetto al percorso principale ci sono alcune brevi deviazioni asfaltate, la più lunga delle quali arriva fino a Wells Bay, da dove si può provare a scorgere, in lontananza il bianco scoglio di Diamond Rock, una roccia ricoperta da guano d'uccello.
Quelli che a sull'isola non mancano sono i sentieri: l'Ufficio del Turismo, la Saba Conservation Foundation e molti altri sostenitori locali hanno provvisto l'isola di una adeguata segnaletica ed effettuano manutenzione ordinaria per i sentieri utilizzabili per il trekking locale. Alcuni sentieri, comunque, hanno bisogno di una guida, sia per apprezzare appieno le parti botaniche che quelle storiche di Saba. I percorsi sono molto vari, vi portano sopra ed attraverso la foresta pluviale dell'isola, vi faranno scoprire il fascino delle cosiddette tidepools, le pozze di bassa marea pullulanti di vita marina (ce ne sono anche vicino all'aeroporto), scoprire le rovine storiche dell'isola ed angoli ricchi di vere meraviglie della natura. L'isola è anche molto interessante per gli amanti di birdwatching con alcune specie endemiche che nidificano lungo molte delle scogliere a picco.
Tra le escursioni più belle segnaliamo quella che comporta l'ascensione sulla cima del vulcano di Monte Scenery, che raggiungendo gli 877 metri di altitudine rappresenta anche la cima più elevata del regno di Olanda. Il percorso conta la bellezza di ben 1.064 gradini che formano la cosiddetta "Stairway to Heaven." di Saba. Il percorso va compiuto alla mattina da Windwardside: l'arrampicata del Mount Scenery è una delle attrazioni principali dell'isola, un'avventura che probabilmente non dimenticherete mai. È consigliabile, tuttavia, che a causa dell'altitudine e delle esigenze della salita, solo quelli in perfette condizioni fisiche tentino questo trekking.
Meglio indossare scarpe tecniche, così come sono raccomandati sia che crema solare come un impermeabile ed abbondanti scorte di acqua. Una volta raggiunta la cima vi concederete una vista mozzafiato. Il cratere del vulcano “addormentato” (e forse estinto) contiene una foresta pluviale, una giungla tra felci, fiori tropicali e alberi di mogano. Potrete osservare le magie di questa unica foresta, avvolta a tratti dall'umidità del mare che crea banchi di nebbia, e con in lontananza i profili delle isole di Saint Kitts e Saint Eustatius. Ci sono molti altri sentieri da percorrere, tra i vari il North Coast Trail è l'unico che richiede l'aiuto di una guida locale, a causa delle difficoltà e dei rischi che comporta.
Se già fuori dal mare Saba è capace si sorprendere i turisti, figuriamoci cosa può accadere quando ci si tuffa nelle sue calde e limpide acque! Ricordiamoci che siamo su di un'isola vulcanica che sale ripida dall'oceano. Tunnel di lava e sorgenti d'acqua calda di origine ricordano la drammatica origine vulcanica dell'isola, circondate da acque profonde che arrivano ad oltre 300 metri di. profondità a poco più di un km. dalla costa. Si può fare snorkeling lungo la costa, come a Torrens Point, Ladder Bay e a Wells Bay. Saranno però le immersioni in mare aperto a lasciarvi assolutamente senza parole. Una popolazione occupata di coloratissimi pesci tropicali e grandi cernie abitano le acque intorno a Saba, specialmente lungo il bordo occidentale dell'isola. Il parco marino, Saba Marine Park, è stata fondato nel 1987, per assicurare la salvaguardia dell'ambiente sottomarino dell'isola. Il parco marino circonda l'intera isola e comprende le acque e fondali dal bagnasciuga fino a una profondità di 60 metri, così come le cime di delle montagne sottomarine che si trovano più al largo.
L'isola è famosa per il suo artigianato: il prodotto tessile tipico dell'isola si chiama Saba Lace. Nei negozi potrete fare shopping e troverete tutto il meglio di pizzi e merletti, e poi ottime forniture di spezie.
Ricordiamo che qui la moneta in vigore è il dollaro americano.
Tra gli eventi che caratterizzano la vita culturale dell'isola sono da ricordare il Saba Summer Festival che si svolge a fine luglio, l'appuntamento di ottobre al Sea & Klearn, e i Saba Days che si svolgono la prima settimana di dicembre.
Dal punto di vista climatico la temperatura media si mantiene sui 27°C; ovviamente in inverno le temperature scendono e possono richiedere di indossare una felpa o addirittura una giacca a vento se salite sul Monte Scenery.
Saba è anche una delle isole più piovose delle Antille, grazie proprio al vulcano che funge da barriera al flusso degli alisei. In estate sono quindi frequenti i rovesci, specie sul alto sottovento e l'isola può essere interessata, più o meno direttamente dalle tempeste tropicali e gli uragani.
Un uragano che investì l'isola ha avuto il merito di creare l'unica spiaggia fruibile, che si trova a Ladder Bay, anche se la sua effettiva presenza dipende dal gioco giornaliero e stagionale delle correnti marine.