Saint Martin, nell'isola francese delle Piccole Antille
Saint-Martin, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Saint-Martin dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Da sempre contesa tra due superpotenze coloniali europee quali Francia e Paesi Bassi, l’isola di Saint Martin (Sint Maarten in olandese) è tutt’ora suddivisa in due porzioni rispondenti alle rispettive nazioni. La parte francese è la più vasta e corrisponde a circa i due terzi della superficie complessiva dell’isola, situata all’estremità nord-orientale del vasto arcipelago caraibico. L’enclave transalpina, a differenza della Sint Maarten olandese, è da considerarsi territorio europeo a tutti gli effetti, in quanto strettamente dipendente dal governo di Parigi.
La parte francese di Saint Martin comprende l'intera porzione centro-settentrionale dell'isola, da ovest, dalla costa immediatamente a nord del maggiore scalo aereo dell’isola, il Princess Juliana International Airport, a est, alla baia di Oyster Pond. A sud, invece, si estende la porzione olandese, caratterizzata dal susseguirsi di modesti rilevi collinari coperti da una vegetazione lussureggiante, malgrado le cime più alte si trovino sul versante francese. In realtà la demarcazione delle due amministrazioni è più che altro simbolica, in quanto non esiste una vera e propria dogana e ad indicare il passaggio da uno stato e l’altro sono solo alcune indicazioni e qualche monumento.
Storicamente la fama della metà francese di Saint Martin è legata alle sue spiagge per nudisti, al commercio e soprattutto alla cucina, che mescola ingredienti di natura prettamente creola a sapori francesi per antonomasia. In tal senso, la capitale culinaria è la francese Grand Case, presso la quale sono sopravvissuti i tradizionali lolo, ristoranti dove mangiare pesce, crostacei e frutti di mare appena pescati e grigliati al momento, mentre quella amministrativa è Marigot, affacciata sulla costa occidentale presso la Baie de la Potence.
Quest’ultima dista appena 4 km dal confine olandese ed è raggiungibile in circa 10 minuti dall’Aeroporto Principessa Juliana e poco meno di 20 da Philipsburg, capoluogo della porzione olandese. L’aeroporto francese, neanche lontanamente paragonabile a quello olandese per dimensioni e traffico, è invece l’Aéroport de Grand-Case Espérance, situato 7 km a nord di Marigot, la capitale dellametà francese, a ridosso della Baie de Grand Case. A sud di Marigot, sull’omonima baia, si apre il porto Marina Fort Louis, un punto di riferimento per la nautica da diporto perennemente affollato di yacht e navi da crociera.
A sud-ovest della baia c’è Sandy Ground, una lunga e incurvata striscia di terra emersa tra la Baie Nettlé (a nord) e la Simpson Bay Lagoon (a sud). Dal punto di vista ambientale e paesaggistico la zona non è certo tra le più belle dell’isola, ma per trascorrere qualche ora in tranquillità nei pressi del capoluogo Baie Nettlé non è affatto male. Decisamente più affascinante è la Friar’s Bay, una baia da cartolina cinta da un’ampia spiaggia sabbiosa generalmente affollata estesa a nord di Marigot, appena oltre il quartiere residenziale di Saint-Louis.
Alcune delle spiagge migliori della Saint Martin francese sono quelle di Terres Basses, il nome con il quale ci si riferisce a una sottospecie di penisola piatta e verdeggiante connessa all'estremità occidentale dell’isola da due sottili lembi di terra. I tratti di litorale più conosciuti della zona sono tre, corrispondenti ad altrettante baie sabbiose: Baie Longue, Baie aux Prunes e Baie Rouge. La prima è una spiaggia di 3 km che pare estendersi a perdita d’occhio. La destinazione è relativamente isolata rispetto ad altre e l’unico edificio visibile è l’hotel La Samanna, probabilmente l’albergo più costoso e pretenzioso di Saint Martin.
Remota e del tutto incontaminata è la Baie aux Prunes, una morbida insenatura ricurva coperta da lucenti grani di sabbia dorata simili a minuscole conchiglie. La baia è un vero e proprio paradiso per rilassarsi distesi al sole e concedersi interminabili bagni nelle acque calde dell’isola; a farle da sfondo è un’intricata macchia di cedri bianchi punteggiata di fiori rosa il cui profumo attira sul posto un gran numero di colibrì. A un paio di chilometri di distanza c’è invece la Baie Rouge, situata circa 3 km a ovest di Sandy Ground. La spiaggia è ideale per nuotare, malgrado il fondale tenda ad affondare fin da pochi metri dopo il bagnasciuga consigliando prudenza soprattutto se in presenza di bambini.
All'estremità nord-orientale di Saint Martin si trova la piccola Ilet Pinel, un’isoletta di piccole dimensioni affacciata sulla Baie du Cul-de-Sac. E’ sufficiente prendere un minuscolo traghetto per trascorrere una giornata rilassante distesi sulla spiaggia come lucertole o cimentarsi in magnifiche battute di snorkeling, passeggiare per osservare animali e fare birdwatching. I fondali di queste coste sono ricchi di vita marina e sono una delizia per gli appassionati di immersioni. Ricordatevi che queste coste sono riserve protette e vanno trattate con il massimo rispetto per preservarle nella loro naturale bellezza.
Nell’entroterra si può intraprendere la bella escursione che porta in vetta alla cima più alta dell’isola: il Pic Paradis (424 m). Da qui, dove sorge un’austera torre per le telecomunicazioni, si ammirano panorami meravigliosi a 360° sull’intero perimetro di Saint Martin e si possono percorrere bei sentieri naturalistici immersi nella foresta. Lungo il tragitto che dalle pendici porta alla sommità del Pic Paradis molti escursionisti sostano alla Loterie Farm, una tranquilla piantagione accanto alla quale si trovano un ottimo ristorante e un percorso con le corde tra gli alberi.
Il clima dell’isola è soggetto all’influenza esercitata dai venti Alisei che determinano condizioni atmosferiche di tipo subtropicale, con due stagioni distinte: una secca, da gennaio ad aprile, e una umida, tra maggio e dicembre. La prima individua il periodo migliore per partire alla volta di Saint Martin ed è caratterizzata da deboli e sporadiche precipitazioni, mediamente inferiori a 50 mm di pioggia al mese, e temperature che oscillano tra 28°C e 24°C. La stagione umida, invece, è bagnata da piogge più abbondanti, che raggiungono il picco di frequenza e intensità tra settembre e novembre, e presenta temperature più elevate, in media tra 32°C e 28°C.
La parte francese di Saint Martin comprende l'intera porzione centro-settentrionale dell'isola, da ovest, dalla costa immediatamente a nord del maggiore scalo aereo dell’isola, il Princess Juliana International Airport, a est, alla baia di Oyster Pond. A sud, invece, si estende la porzione olandese, caratterizzata dal susseguirsi di modesti rilevi collinari coperti da una vegetazione lussureggiante, malgrado le cime più alte si trovino sul versante francese. In realtà la demarcazione delle due amministrazioni è più che altro simbolica, in quanto non esiste una vera e propria dogana e ad indicare il passaggio da uno stato e l’altro sono solo alcune indicazioni e qualche monumento.
Storicamente la fama della metà francese di Saint Martin è legata alle sue spiagge per nudisti, al commercio e soprattutto alla cucina, che mescola ingredienti di natura prettamente creola a sapori francesi per antonomasia. In tal senso, la capitale culinaria è la francese Grand Case, presso la quale sono sopravvissuti i tradizionali lolo, ristoranti dove mangiare pesce, crostacei e frutti di mare appena pescati e grigliati al momento, mentre quella amministrativa è Marigot, affacciata sulla costa occidentale presso la Baie de la Potence.
Quest’ultima dista appena 4 km dal confine olandese ed è raggiungibile in circa 10 minuti dall’Aeroporto Principessa Juliana e poco meno di 20 da Philipsburg, capoluogo della porzione olandese. L’aeroporto francese, neanche lontanamente paragonabile a quello olandese per dimensioni e traffico, è invece l’Aéroport de Grand-Case Espérance, situato 7 km a nord di Marigot, la capitale dellametà francese, a ridosso della Baie de Grand Case. A sud di Marigot, sull’omonima baia, si apre il porto Marina Fort Louis, un punto di riferimento per la nautica da diporto perennemente affollato di yacht e navi da crociera.
A sud-ovest della baia c’è Sandy Ground, una lunga e incurvata striscia di terra emersa tra la Baie Nettlé (a nord) e la Simpson Bay Lagoon (a sud). Dal punto di vista ambientale e paesaggistico la zona non è certo tra le più belle dell’isola, ma per trascorrere qualche ora in tranquillità nei pressi del capoluogo Baie Nettlé non è affatto male. Decisamente più affascinante è la Friar’s Bay, una baia da cartolina cinta da un’ampia spiaggia sabbiosa generalmente affollata estesa a nord di Marigot, appena oltre il quartiere residenziale di Saint-Louis.
Alcune delle spiagge migliori della Saint Martin francese sono quelle di Terres Basses, il nome con il quale ci si riferisce a una sottospecie di penisola piatta e verdeggiante connessa all'estremità occidentale dell’isola da due sottili lembi di terra. I tratti di litorale più conosciuti della zona sono tre, corrispondenti ad altrettante baie sabbiose: Baie Longue, Baie aux Prunes e Baie Rouge. La prima è una spiaggia di 3 km che pare estendersi a perdita d’occhio. La destinazione è relativamente isolata rispetto ad altre e l’unico edificio visibile è l’hotel La Samanna, probabilmente l’albergo più costoso e pretenzioso di Saint Martin.
Remota e del tutto incontaminata è la Baie aux Prunes, una morbida insenatura ricurva coperta da lucenti grani di sabbia dorata simili a minuscole conchiglie. La baia è un vero e proprio paradiso per rilassarsi distesi al sole e concedersi interminabili bagni nelle acque calde dell’isola; a farle da sfondo è un’intricata macchia di cedri bianchi punteggiata di fiori rosa il cui profumo attira sul posto un gran numero di colibrì. A un paio di chilometri di distanza c’è invece la Baie Rouge, situata circa 3 km a ovest di Sandy Ground. La spiaggia è ideale per nuotare, malgrado il fondale tenda ad affondare fin da pochi metri dopo il bagnasciuga consigliando prudenza soprattutto se in presenza di bambini.
All'estremità nord-orientale di Saint Martin si trova la piccola Ilet Pinel, un’isoletta di piccole dimensioni affacciata sulla Baie du Cul-de-Sac. E’ sufficiente prendere un minuscolo traghetto per trascorrere una giornata rilassante distesi sulla spiaggia come lucertole o cimentarsi in magnifiche battute di snorkeling, passeggiare per osservare animali e fare birdwatching. I fondali di queste coste sono ricchi di vita marina e sono una delizia per gli appassionati di immersioni. Ricordatevi che queste coste sono riserve protette e vanno trattate con il massimo rispetto per preservarle nella loro naturale bellezza.
Nell’entroterra si può intraprendere la bella escursione che porta in vetta alla cima più alta dell’isola: il Pic Paradis (424 m). Da qui, dove sorge un’austera torre per le telecomunicazioni, si ammirano panorami meravigliosi a 360° sull’intero perimetro di Saint Martin e si possono percorrere bei sentieri naturalistici immersi nella foresta. Lungo il tragitto che dalle pendici porta alla sommità del Pic Paradis molti escursionisti sostano alla Loterie Farm, una tranquilla piantagione accanto alla quale si trovano un ottimo ristorante e un percorso con le corde tra gli alberi.
Il clima dell’isola è soggetto all’influenza esercitata dai venti Alisei che determinano condizioni atmosferiche di tipo subtropicale, con due stagioni distinte: una secca, da gennaio ad aprile, e una umida, tra maggio e dicembre. La prima individua il periodo migliore per partire alla volta di Saint Martin ed è caratterizzata da deboli e sporadiche precipitazioni, mediamente inferiori a 50 mm di pioggia al mese, e temperature che oscillano tra 28°C e 24°C. La stagione umida, invece, è bagnata da piogge più abbondanti, che raggiungono il picco di frequenza e intensità tra settembre e novembre, e presenta temperature più elevate, in media tra 32°C e 28°C.
- HOTEL SCONTATI Saint-Martin
- Meteo Saint-Martin
- Mappa Saint-Martin
- Foto Saint-Martin
- Nei dintorni Saint-Martin