Suriname: la Repubblica stretta tra Guyana, Brasile e Atlantico
Suriname, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Suriname dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il Suriname (Republiek van Suriname) è uno stato dell’America Meridionale, abitato da quasi mezzo milione di persone, confinante con l’Oceano Atlantico a nord, con la Guyana Francese ad est, con il Brasile a sud e con la Guyana ad ovest.
I primi coloni inglesi raggiunsero le coste del Suriname intorno al 1650, istallando piantagioni di zucchero e tabacco in corrispondenza della foce del fiume Suriname, che negli anni successivi portarono alla fondazione di Paramaribo, la capitale dello stato. Il dominio inglese resistette pochi anni, soppiantato già alla fine del XVII secolo dal controllo olandese, che incentivò la produzione agricola dando il via alla tratta degli schiavi di colore provenienti dall’Africa occidentale. Dal 1750 i lavoratori che riuscivano a scappare dalle piantagioni cominciarono a radunarsi in comunità, le cosiddette Maroon, nascoste nell’entroterra e dove venivano portati avanti gli ideali di vita africani. L’ingerenza olandese rimase forte fino al 1954, quando lo stato ottenne l’autogoverno, per poi diventare indipendente vent’anni più tardi, scoprendo il fianco a possibili scalate al potere, come il colpo di stato militare di Desi Bouterse nel 1980, che istituì un regime repressivo durato ben 7 anni, fino alle elezioni che portarono alla formazione di un governo multirazziale.
La capitale è come detto Paramaribo, chiamata anche Parbo, una città che cela nel suo tessuto tratti europei mescolati ad elementi tipici delle culture sudamericane, tali da indurre l’UNESCO a dichiararne il centro storico Patrimonio dell’umanità. Da non perdere la Onafhankelijksplein, la piazza dell’Indipendenza sulla quale si affaccia il Palazzo presidenziale, il Palmentuin, un bellissimo parco interamente ricoperto da maestose palme tra le cui fronde vivono decine di specie di uccelli esotici, la piazza Waterkant, luogo romantico sul bordo del fiume, ed i principali luoghi di culto dei fedeli delle molte religioni che caratterizzano lo stato, come la moschea, il tempio indù, la sinagoga e la cattedrale, la più grande realizzata in legno dell’intera America Latina. Proseguendo verso est per qualche chilometro fuori dal centro si incontra il Fort Zeelandia, una fortificazione costruita a metà del XVII secolo, ed utilizzata negli anni del regime di Bouterse come carcere e luogo di tortura di prigionieri politici.
Al di fuori della capitale le città non sono molte, infatti il territorio nazionale si presenta ancora ricoperto di grandi foreste, da esplorare visitando alcuni parchi come il Brownsberg Nature Park, una delle più grandi riserve naturali del mondo a breve distanza da Paramaribo, dove ogni giorno vengono organizzate visite guidate attraverso i sentieri tra la vegetazione, o il Galibi Nature Riserve, presso il quale ogni anno nel mese di giugno è possibile ammirare il fenomeno unico al mondo della nidificazione delle tartarughe verdi Ridley, e dove è possibile soggiornare in tenda.
Per raggiungere il Suriname volando bisogna intraprendere il viaggio da Amsterdam, per quanto riguarda l’Europa, mentre altri voli diretti partono dalle più vicine località di Miami, Cayenne, Curacao e Porto f Spain, in Trinidad, tutti diretti nell’unico aeroporto internazionale, il Johan Adolf Pengel Airport, 50 chilometri fuori dal centro di Paramaribo. Un altro mezzo abbastanza comodo per raggiungere il paese è la nave, dato che i porti di Albinia e Paramaribo sono collegati a tutte le maggiori città costiere della zona, mentre se possibile è da escludere il viaggio in macchina, a causa dello stato di arretratezza in cui versano le infrastrutture stradali specialmente nell’entroterra. I mezzi pubblici per gli spostamenti interni consistono in bus, efficaci per raggiungere il litorale costiero dai villaggi limitrofi, e taxi, il cui prezzo è negoziabile in caso di spostamenti lunghi.
Il clima è tropicale, caldo e umido, con due stagioni relativamente secche che vanno da febbraio ad aprile e da agosto a novembre, momento ideale per visitare il Suriname, intervallate da altrettanti periodi caratterizzati da abbondanti piogge, compresi tra maggio e luglio e tra dicembre e gennaio. Le temperature sono complessivamente elevate, con valori che nell’arco dell’intero anno difficilmente scendono sotto i 21/22 gradi, e che in estate salgono a 30 gradi di media. L’intero territorio nazionale si trova fuori dall’area di rischio uragani, e gli unici venti che soffiano per buona parte dell’anno sono gli alisei, ideali per mitigare la calura estiva e rendere il soggiorno ancora più gradevole.
I primi coloni inglesi raggiunsero le coste del Suriname intorno al 1650, istallando piantagioni di zucchero e tabacco in corrispondenza della foce del fiume Suriname, che negli anni successivi portarono alla fondazione di Paramaribo, la capitale dello stato. Il dominio inglese resistette pochi anni, soppiantato già alla fine del XVII secolo dal controllo olandese, che incentivò la produzione agricola dando il via alla tratta degli schiavi di colore provenienti dall’Africa occidentale. Dal 1750 i lavoratori che riuscivano a scappare dalle piantagioni cominciarono a radunarsi in comunità, le cosiddette Maroon, nascoste nell’entroterra e dove venivano portati avanti gli ideali di vita africani. L’ingerenza olandese rimase forte fino al 1954, quando lo stato ottenne l’autogoverno, per poi diventare indipendente vent’anni più tardi, scoprendo il fianco a possibili scalate al potere, come il colpo di stato militare di Desi Bouterse nel 1980, che istituì un regime repressivo durato ben 7 anni, fino alle elezioni che portarono alla formazione di un governo multirazziale.
La capitale è come detto Paramaribo, chiamata anche Parbo, una città che cela nel suo tessuto tratti europei mescolati ad elementi tipici delle culture sudamericane, tali da indurre l’UNESCO a dichiararne il centro storico Patrimonio dell’umanità. Da non perdere la Onafhankelijksplein, la piazza dell’Indipendenza sulla quale si affaccia il Palazzo presidenziale, il Palmentuin, un bellissimo parco interamente ricoperto da maestose palme tra le cui fronde vivono decine di specie di uccelli esotici, la piazza Waterkant, luogo romantico sul bordo del fiume, ed i principali luoghi di culto dei fedeli delle molte religioni che caratterizzano lo stato, come la moschea, il tempio indù, la sinagoga e la cattedrale, la più grande realizzata in legno dell’intera America Latina. Proseguendo verso est per qualche chilometro fuori dal centro si incontra il Fort Zeelandia, una fortificazione costruita a metà del XVII secolo, ed utilizzata negli anni del regime di Bouterse come carcere e luogo di tortura di prigionieri politici.
Al di fuori della capitale le città non sono molte, infatti il territorio nazionale si presenta ancora ricoperto di grandi foreste, da esplorare visitando alcuni parchi come il Brownsberg Nature Park, una delle più grandi riserve naturali del mondo a breve distanza da Paramaribo, dove ogni giorno vengono organizzate visite guidate attraverso i sentieri tra la vegetazione, o il Galibi Nature Riserve, presso il quale ogni anno nel mese di giugno è possibile ammirare il fenomeno unico al mondo della nidificazione delle tartarughe verdi Ridley, e dove è possibile soggiornare in tenda.
Per raggiungere il Suriname volando bisogna intraprendere il viaggio da Amsterdam, per quanto riguarda l’Europa, mentre altri voli diretti partono dalle più vicine località di Miami, Cayenne, Curacao e Porto f Spain, in Trinidad, tutti diretti nell’unico aeroporto internazionale, il Johan Adolf Pengel Airport, 50 chilometri fuori dal centro di Paramaribo. Un altro mezzo abbastanza comodo per raggiungere il paese è la nave, dato che i porti di Albinia e Paramaribo sono collegati a tutte le maggiori città costiere della zona, mentre se possibile è da escludere il viaggio in macchina, a causa dello stato di arretratezza in cui versano le infrastrutture stradali specialmente nell’entroterra. I mezzi pubblici per gli spostamenti interni consistono in bus, efficaci per raggiungere il litorale costiero dai villaggi limitrofi, e taxi, il cui prezzo è negoziabile in caso di spostamenti lunghi.
Il clima è tropicale, caldo e umido, con due stagioni relativamente secche che vanno da febbraio ad aprile e da agosto a novembre, momento ideale per visitare il Suriname, intervallate da altrettanti periodi caratterizzati da abbondanti piogge, compresi tra maggio e luglio e tra dicembre e gennaio. Le temperature sono complessivamente elevate, con valori che nell’arco dell’intero anno difficilmente scendono sotto i 21/22 gradi, e che in estate salgono a 30 gradi di media. L’intero territorio nazionale si trova fuori dall’area di rischio uragani, e gli unici venti che soffiano per buona parte dell’anno sono gli alisei, ideali per mitigare la calura estiva e rendere il soggiorno ancora più gradevole.