Kutnį Hora, visitare l'antica cittą mineraria patrimonio UNESCO
Kutna Hora, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Kutna Hora dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Inclusa dal 1995 nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, Kutna Hora è la città d’arte più visitata della Boemia dopo Praga. L’insediamento, che sorge a 254 metri di quota e che attualmente conta quasi 22.000 abitanti, vanta un centro storico caratterizzato dal susseguirsi di graziose abitazioni gotiche, rinascimentali, barocche e neoclassiche, che contribuiscono a creare un’atmosfera particolarmente suggestiva ed affascinante. Dal punto di vista geografico, Kutna Hora sorge in una zona morfologicamente piuttosto “mossa”, delimitata a sud e sud-est dalla valle del fiume Vrchlice, nella quale si possono apprezzare scorci paesaggistici davvero incantevoli sulle campagne ceche.
Grazie allo sfruttamento delle miniere d’argento, da cui tra l’altro deriva il nome dell’abitato traducibile come “Montagna delle Miniere”, Kutna Hora vanta una storia di costante ascesa sociale ed economica dal XIII al XVI secolo. L’abbondanza di questo metallo, che pare venisse estratto senza difficoltà persino dalle cantine delle case, fece della città la zecca dei regnanti, che cominciarono a frequentarla di persona, contribuendo a trasformarla in uno dei principali centri economici del paese, se non il più importante in assoluto. Ciò le permise di riparare rapidamente alle distruzioni provocate dalle guerre hussite e dal grave incendio del 1421, ma non alle scoperte geografiche dell’inizio dell’era moderna che, immettendo sul mercato sempre maggiori quantità di argento estratte a costi inferiori dalle miniere del Nuovo Mondo, ne provocarono il declino definitivo.
Una delle attrattive più conosciute di Kutna Hora è la magnifica Sv. Barbora, la chiesa di Santa Barbara, la cui particolare architettura esterna, caratterizzata da una copertura a tre vertici, la rende facilmente visibile anche da lontano e ne fa uno degli esempi più autorevoli di chiese gotiche di tutta Europa. La chiesa sorge su una spianata panoramica che domina la valle del fiume Vrchlice; l’edificio venne costruito grazie all’impegno delle corporazioni dei minatori locali che, nel 1388, commissionarono la realizzazione di una chiesa sontuosa da dedicare a santa Barbara, loro protettrice. Vero e proprio capolavoro del gotico maturo boemo, l’edificio richiese dei tempi di costruzione che si dilatarono notevolmente, anche a causa dell’interruzione dovuta alle guerre hussite. Attualmente è difficile stabilire con assoluta certezza quanto resti della costruzione originale, o quanto meno degli interventi compiuti entro il Cinquecento, poiché il risultato delle tante interruzioni dei lavori ha generato effetti piuttosto contrastanti.
Nel cuore del centro storico si incontrano tanti altri siti che meritano di essere visitati; tra questi vi è la piazza intitolata allo storico ottocentesco Frantisek Palacky, situata in un’area circondata da numerose case d’epoca nella quale, prima che venisse distrutto da un incendio nel 1770, si affacciava il municipio gotico. Nella vicina via Sultysova, prima perpendicolare della Husova che esce dal lato occidentale della piazza, si staglia una grande colonna della Vergine. Lasciata la piazza, seguendo la Kollarova, si incontra Jiriho z Podebrad, via che conduce sulla destra a un ex convento delle Orsoline, tornato di proprietà ecclesiastica dopo il 1989. A breve distanza si incontra una delle abitazioni gotiche più preziose della città: Kamenny dum, ovvero la “casa di pietra”. Quest’ultima è molto particolare all’esterno, essendo abbellita con sporti, ornamenti ed un tipico maz (vestibolo), mentre all’interno è allestita la Espozice Umeleckych Remesel, dove sono esposti oggetti d’uso quotidiano dal XVII al XIX secolo. Tra le altre chiese che meritano di essere visitate ricordiamo: Sv. Jan Nepomucky, ovvero la chiesa di San Giovanni Nepomuceno, eretta tra il 1734 ed il 1750 su progetto di Frantisek Maxmilian Kanka ed affrescata da Franz Xaver Palko e da Josef Redelmayer nel 1752; e Sv. Jakub, la chiesa di San Giacomo, costruita tra XIV e XV secolo con a fianco una torre alta ben 82 metri.
Detto delle architetture, Kutna Hora vanta anche alcuni musei particolarmente interessanti le cui tematiche svariano dalla storia all’arte, fino alla cultura ed alle tradizioni locali. Uno dei più conosciuti è il muzeum ceco dell’argento e delle miniere medievali, situato all’interno di un edificio quattrocentesco lungo Ruthardska, un pittoresco vicolo acciottolato. All’interno sono esposte diverse raccolte di arti applicate, ma è nel “castelletto” che si possono ammirare le due magnifiche cappelle decorate con affreschi gotici del XV secolo. Pur non essendo un vero e proprio museo, non si può fare a meno di acquistare il biglietto per la visita guidata al Vlassky dvur, un complesso architettonico risalente al XIV secolo. Nel cortile interno risalta il coro sporgente della ex cappella privata di Venceslao IV, mentre all’interno sono da visitare la sala in cui sono custoditi gli antichi attrezzi usati per il conio e la galleria in cui sono esposte le opere del pittore locale Felix Jenewein (1857-1905).
Il clima è continentale, contraddistinto da estati molto calde e umide e da inverni rigidi con frequenti nevicate. In pieno inverno le temperature sono stabilmente sotto lo zero, anche nei valori massimi, con minime che possono scendere anche fino a -15. Le estati, invece, sono miti, con massime pomeridiane che tendono ad oscillare tra 20 e 25 gradi con picchi prossimi ai 30. I periodi migliori per visitare Kutna Hora sono la tarda primavera, dai primi giorni di maggio all’inizio di giugno, e l’inizio dell’autunno, da settembre alla prima metà di ottobre, quando il clima è generalmente mite e l’afflusso turistico non altissimo.
Per quanto riguarda i trasporti, Kutna Hora non è dotata di grandi infrastrutture, ma distando appena 85 da Praga può essere comodamente raggiunta atterrando presso la capitale per poi muoversi in pullman o in treno. Il centro storico è di dimensioni ridotte perciò lo si può girare tranquillamente a piedi.
Grazie allo sfruttamento delle miniere d’argento, da cui tra l’altro deriva il nome dell’abitato traducibile come “Montagna delle Miniere”, Kutna Hora vanta una storia di costante ascesa sociale ed economica dal XIII al XVI secolo. L’abbondanza di questo metallo, che pare venisse estratto senza difficoltà persino dalle cantine delle case, fece della città la zecca dei regnanti, che cominciarono a frequentarla di persona, contribuendo a trasformarla in uno dei principali centri economici del paese, se non il più importante in assoluto. Ciò le permise di riparare rapidamente alle distruzioni provocate dalle guerre hussite e dal grave incendio del 1421, ma non alle scoperte geografiche dell’inizio dell’era moderna che, immettendo sul mercato sempre maggiori quantità di argento estratte a costi inferiori dalle miniere del Nuovo Mondo, ne provocarono il declino definitivo.
Una delle attrattive più conosciute di Kutna Hora è la magnifica Sv. Barbora, la chiesa di Santa Barbara, la cui particolare architettura esterna, caratterizzata da una copertura a tre vertici, la rende facilmente visibile anche da lontano e ne fa uno degli esempi più autorevoli di chiese gotiche di tutta Europa. La chiesa sorge su una spianata panoramica che domina la valle del fiume Vrchlice; l’edificio venne costruito grazie all’impegno delle corporazioni dei minatori locali che, nel 1388, commissionarono la realizzazione di una chiesa sontuosa da dedicare a santa Barbara, loro protettrice. Vero e proprio capolavoro del gotico maturo boemo, l’edificio richiese dei tempi di costruzione che si dilatarono notevolmente, anche a causa dell’interruzione dovuta alle guerre hussite. Attualmente è difficile stabilire con assoluta certezza quanto resti della costruzione originale, o quanto meno degli interventi compiuti entro il Cinquecento, poiché il risultato delle tante interruzioni dei lavori ha generato effetti piuttosto contrastanti.
Nel cuore del centro storico si incontrano tanti altri siti che meritano di essere visitati; tra questi vi è la piazza intitolata allo storico ottocentesco Frantisek Palacky, situata in un’area circondata da numerose case d’epoca nella quale, prima che venisse distrutto da un incendio nel 1770, si affacciava il municipio gotico. Nella vicina via Sultysova, prima perpendicolare della Husova che esce dal lato occidentale della piazza, si staglia una grande colonna della Vergine. Lasciata la piazza, seguendo la Kollarova, si incontra Jiriho z Podebrad, via che conduce sulla destra a un ex convento delle Orsoline, tornato di proprietà ecclesiastica dopo il 1989. A breve distanza si incontra una delle abitazioni gotiche più preziose della città: Kamenny dum, ovvero la “casa di pietra”. Quest’ultima è molto particolare all’esterno, essendo abbellita con sporti, ornamenti ed un tipico maz (vestibolo), mentre all’interno è allestita la Espozice Umeleckych Remesel, dove sono esposti oggetti d’uso quotidiano dal XVII al XIX secolo. Tra le altre chiese che meritano di essere visitate ricordiamo: Sv. Jan Nepomucky, ovvero la chiesa di San Giovanni Nepomuceno, eretta tra il 1734 ed il 1750 su progetto di Frantisek Maxmilian Kanka ed affrescata da Franz Xaver Palko e da Josef Redelmayer nel 1752; e Sv. Jakub, la chiesa di San Giacomo, costruita tra XIV e XV secolo con a fianco una torre alta ben 82 metri.
Detto delle architetture, Kutna Hora vanta anche alcuni musei particolarmente interessanti le cui tematiche svariano dalla storia all’arte, fino alla cultura ed alle tradizioni locali. Uno dei più conosciuti è il muzeum ceco dell’argento e delle miniere medievali, situato all’interno di un edificio quattrocentesco lungo Ruthardska, un pittoresco vicolo acciottolato. All’interno sono esposte diverse raccolte di arti applicate, ma è nel “castelletto” che si possono ammirare le due magnifiche cappelle decorate con affreschi gotici del XV secolo. Pur non essendo un vero e proprio museo, non si può fare a meno di acquistare il biglietto per la visita guidata al Vlassky dvur, un complesso architettonico risalente al XIV secolo. Nel cortile interno risalta il coro sporgente della ex cappella privata di Venceslao IV, mentre all’interno sono da visitare la sala in cui sono custoditi gli antichi attrezzi usati per il conio e la galleria in cui sono esposte le opere del pittore locale Felix Jenewein (1857-1905).
Il clima è continentale, contraddistinto da estati molto calde e umide e da inverni rigidi con frequenti nevicate. In pieno inverno le temperature sono stabilmente sotto lo zero, anche nei valori massimi, con minime che possono scendere anche fino a -15. Le estati, invece, sono miti, con massime pomeridiane che tendono ad oscillare tra 20 e 25 gradi con picchi prossimi ai 30. I periodi migliori per visitare Kutna Hora sono la tarda primavera, dai primi giorni di maggio all’inizio di giugno, e l’inizio dell’autunno, da settembre alla prima metà di ottobre, quando il clima è generalmente mite e l’afflusso turistico non altissimo.
Per quanto riguarda i trasporti, Kutna Hora non è dotata di grandi infrastrutture, ma distando appena 85 da Praga può essere comodamente raggiunta atterrando presso la capitale per poi muoversi in pullman o in treno. Il centro storico è di dimensioni ridotte perciò lo si può girare tranquillamente a piedi.