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Bosnia-Erzegovina: visita allo Stato, cosa vedere e sapere

Bosnia Erzegovina, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bosnia Erzegovina dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La Bosnia-Erzegovina è uno stato di poco meno di 4.500.000 persone situato nella parte centro-occidentale della penisola balcanica. La nascita del paese è relativamente recente, visto che fino al 1992 l’intero territorio nazionale era compreso all’interno della Jugoslavia. La denominazione Bosnia Erzegovina deriva dai due termini Bosna, che in illirico significa scorrente, ed herzog, la cui traduzione dal tedesco è ducato. Dal punto di vista politico, la Bosnia confina con la Serbia a nord-est, con il Montenegro a sud-est, con la Croazia a nord, sud e ovest. Geograficamente, invece, l’unico affaccio sul mare è la città portuale di Neum, a maggioranza croata, sorta sulla costa nel cantone di Erzegovina-Neretva. La morfologia del territorio presenta caratteristiche prevalentemente montuose, con le vette delle Alpi Dinariche, svettanti nella parte occidentale del paese, che superano abbondantemente i 2.000 metri di quota.

Occupata nell’antichità dai romani, dagli slavi e dai turchi ottomani, che abbandonarono definitivamente la regione solo nel 1878 schiacciati dalla potenza dell’Impero Austro-Ungarico, la Bosnia è un paese dalla storia complessa, contraddistinta da numerosi parentesi di sofferenza per la popolazione. Emblematico in tal senso fu lo scoppio della I Guerra Mondiale, scatenatasi in seguito all’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo per mano del nazionalista serbo Gavrilo Princip. La vera e propria svolta politica avvenne il 6 aprile 1992, giorno in cui la Comunità Europea riconobbe l’indipendenza della Bosnia nei confronti della Serbia. Da quel momento in poi, nonostante alcuni eventi abbiano occasionalmente minato i tentativi del paese di inserirsi il meglio possibile in Europa, il governo bosniaco ha profuso la maggior parte dei suoi sforzi in politica estera, nel tentativo di guadagnare una posizione di rilievo all’interno dello scacchiere geopolitico europeo.

La capitale e la città più grande del paese è Sarajevo, una metropoli che supera i 750.000 residenti situata nella parte centro-orientale della Bosnia. Nonostante Sarajevo sia solitamente ricordata solo ed esclusivamente per i tragici eventi del 28 giugno 1914, la capitale bosniaca è una città di grande fascino, che nasconde attrattive in grado di stupire anche il più navigato dei turisti. La più brillante delle perle bosniache, fondata dagli ottomani nel 1461 e ormai totalmente risorta dai duri anni di morsa militare, presenta luoghi da visitare sia in centro che nelle immediate vicinanze, come gli scavi di Butmir, i resti romani a Ilidza e le diverse fortezze medievali. Tanto per farsi un’idea dell’importanza raggiunta nel passato dall’Impero Ottomano si possono visitare le molte importanti moschee cittadine, come ad esempio quella di Gazi Husrev-Bey, quella di Ali Pasha o quella dell’Imperatore o Tsars. Ad attestare il carattere multiculturale di Sarajevo ci sono però i molti altri luoghi di culto, sorti in epoche differenti, come la chiesa cristiano ortodossa di Sveto Preobraženje, quella cristiano cattolica di San Giuseppe e la sinagoga di Sarajevo. Una vera e propria istituzione sono i mercati cittadini, alcuni dei quali al coperto ed altri per le strade, mentre il bagno turco e la biblioteca di Gazi Husrev-Bey rappresentano mete molto diverse tra loro ma egualmente interessanti per trascorrere un pomeriggio diverso dal solito.

Il centro più popoloso della Bosnia nord-occidentale è Banja Luka, capoluogo della regione di Bosanska Krajina, che conta poco meno di 200.000 abitanti. Famosa per la ricchezza della propria storia e per la raffinatezza della cultura, Banja Luka ospita il governo dell’entità della Republika Srpska, risultando così un punto di riferimento per gli abitanti della zona. Tra le attrazioni turistiche più importanti spiccano diversi palazzi costruiti nell’Alto Medioevo, maestose cattedrali e rocche ben conservate, il tutto immerso in un paesaggio dominato dal verde, segnato dal corso del fiume Vrbas e da un grande canyon di roccia che taglia tutta la Pianura Pannonica.

Spostandosi dalla parte diametralmente opposta del paese non si può non parlare di Tuzla che, dopo Sarajevo e Banja Luka, è la terza città più popolosa della Bosnia. Essendo situata in una delle aree storicamente più “calde” dal punto di vista politico, i confini del distretto di Tuzla hanno subito numerosi cambiamenti nel corso degli anni, anche se, da un ventennio a questa parte, le condizioni di sicurezza sono progressivamente aumentate, spalancando le porte del turismo a quest’area remota dei Balcani. Tra le attrattive principali ricordiamo il Teatro nazionale, la Biblioteca nazionale ed il Museo della Bosnia orientale.

La capitale, ovviamente non ufficiale, dell’Erzegovina è Mostar, abitato di 125.500 persone posto al centro del Cantone di Erzegovina-Narenta. Potendo vantare la presenza di un aeroporto internazionale, Mostar è una città verso la quale fanno rotta molte migliaia di turisti ogni anno. La maggior parte dei visitatori rimane estasiata dinanzi alla bellezza del suo antichissimo ponte, chiamato per l’appunto Stari Most, e delle spettacolari due torri che svettano sulle rive del fiume Narenta, i cosiddetti mostari, ovvero i “custodi del ponte”. In generale la zona di maggiore interesse è Stari Grad, la “Città Vecchia”, presso la quale, oltre al già citato ponte, si trovano la Karađozbegova džamija, la Franjevačka crkva, la Bišćevića sokak e l’antichissimo quartiere Brankovac, costruito interamente in stile ottomano.

Città a parte, uno dei siti turisticamente più importanti di tutta la Bosnia è Medugorje, una piccola località sita nel comune di Citluk, oggi parte del cantone della Erzegovina-Narenta. Il paesino è la frazione principale di una parrocchia composta da altri quattro villaggi a maggioranza croata e cattolica, Bijakovići, Vionica, Miletina e Šurmanci, ed è situato ai piedi di due colline, Krizevac e Podbrdo. La fama di Medugorje, ormai estesa in tutto il mondo, è dovuta alla testimonianza di alcuni ragazzi che, il 24 giugno 1981, affermarono di aver ricevuto l’apparizione della Vergine Maria, dando inizio ad un flusso di pellegrini che attualmente conta ogni anno decine di migliaia di devoti.

Dal punto di vista paesaggistico, una delle massime espressioni nazionali è situata poco al di fuori del centro di Jaice, piccola municipalità compresa nel Cantone della Bosnia Centrale. Il paese, poco distante dalla confluenza tra i fiumi Vrbas e Pliva, è il punto di riferimento per coloro che abbiano intenzione di visitare le meravigliose Cascate della Pliva, anticamente alte più di 30 metri, ed oggi, in seguito ai danni causati da un terremoto e dalla concomitante creazione di una centrale idroelettrica nei paraggi, abbassatesi a 20 metri.

Il clima è tipicamente continentale, caratterizzato da inverni freddi e nevosi e da estati generalmente calde ed umide. Il periodo più freddo, quello in cui le precipitazioni si manifestano generalmente a carattere nevoso, comprende i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, mentre dai primi giorni di marzo i valori medi tendono a crescere sensibilmente. In estate, e soprattutto in luglio ed agosto, non sono rari i pomeriggi afosi, talvolta interrotti da violenti ed improvvisi temporali. L’elevata piovosità è infatti una caratteristica comune a tutto il territorio nazionale, soggetto a costanti piogge e nevicate nei mesi freddi.

Per quanto riguarda i trasporti, oltre al già citato aeroporto di Mostar, la Bosnia conta un altro grande scalo internazionale: l’Aeroporto Internazionale di Sarajevo (SJJ), situato pochi chilometri a sud-ovest del centro cittadino. Per muoversi all’interno dei confini nazionali si potrà scegliere tra bus e treni, con i primi che rappresentano un’ottima soluzione in rapporto qualità-prezzo.
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 Pubblicato da - 29 Settembre 2009 - © Riproduzione vietata

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