Portogallo, vacanze tra spiagge incantate e due primavere
Portogallo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Portogallo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il Portogallo, Portugal in portoghese, è il più occidentale degli stati dell’Europa continentale, essendo affacciato con più di 800 chilometri di litorale sull’Oceano Atlantico e confinando solo con la Spagna a nord e ad est. La popolazione attuale si aggira intorno ai 10.600.000 abitanti, per una densità media abbondantemente superiore ai 110 abitanti per km2. Dal punto di vista geografico, il Portogallo è caratterizzato da coste molto varie, che passano dall’essere basse e sabbiose a presentare alti promontori rocciosi, spesso attraversati da gole e insenature a strapiombo sul mare.
La maggior parte dell’entroterra è occupata da grandi pianure o tutt’al più da colline di modesta altezza, mentre solo il 20% del territorio è realmente montagnoso, con la vetta continentale più alta, ovvero il Monte Malhão da Estrela appartenente al complesso della Serra da Estrela, che non raggiunge i 2.000 metri. Circa un terzo dello stato è ancora ricoperto da belle foreste di pini, querce da sughero, lecci ed eucalipti. L’economia nazionale ha fatto registrare notevoli progressi nel corso dell’ultimo decennio, trascinata da un’industria moderna altamente specializzata, da un artigianato di grande valore e dal turismo, un’attività da sempre redditizia per il paese. Dal 1 gennaio 1986 lo stato è ufficialmente entrato a far parte dell’Unione europea.
I portoghesi dicono: "La terra ci divide dall'Europa, alla quale invece ci unisce il mare". È vero: i milleduecento chilometri di confine terrestre rappresentano una barriera geografica con la loro conformazione montagnosa, e anche una barriera storica, con i vecchi ricordi delle lotte contro la Castiglia per l'indipendenza. Dal mare, invece, sono venute a questo Paese le principali ragioni di vita e attraverso il mare sono stati stabiliti contatti e amicizie: gli ottocento chilometri di coste sono la grande porta che mette il Paese in comunicazione col mondo.
La storia del Portogallo è quanto mai ricca di eventi e di fatti che andarono a segnare profondamente le vicende dell’Europa e del mondo intero. Uno dei periodi maggiormente significativi in questo senso fu l’era delle grandi scoperte geografiche, individuabile tra il XV ed il XVI secolo, duecento anni nei quali i grandi esploratori portoghesi solcarono i mari di tutto il mondo, aprendo la rotta per l’India con Vasco de Gama e superando il Capo di Buona Speranza con Bartolomeu Dias, e consentendo alla nazione di estendere i propri domini su una moltitudine di nuove colonie. I numerosi porti affacciati sull’Atlantico non servirono solo come trampolino di lancio per il compimento di avventurose imprese per i mari del mondo, ma anche e soprattutto per consentire i traffici commerciali con Francia, Inghilterra ed i paesi africani settentrionali, fondamentali per mantenere l’economia del regno lusitano. Questa felice parentesi si concluse formalmente nel 1580, anno della morte dell’ultimo esponente della dinastia d’Aziz, alla quale succedette Filippo II di Spagna, che unì i due regni suscitando così le vibranti proteste dei portoghesi, che spinsero il sovrano di Madrid ad acconsentire alla dichiarazione d’indipendenza nel 1640. Visti ridimensionati i propri possedimenti in Asia ed Africa, alla fine del XVII secolo, il Portogallo si spinse alla conquista del Brasile, un evento che darà luogo a tensioni secolari con la Francia, anch’essa interessata a mettere le mani sulla regione brasiliana. L’Ottocento trascorse dominato dalle tensioni politiche interne, che culminarono con l’instaurazione della dittatura di Joao Franco nel 1907, alla quale succedette però la tanto agognata proclamazione della Repubblica tra il 1910 ed il 1911.
La capitale è Lisbona, una città di 564.000 abitanti circondata da un’estesa conurbazione nella quale risiedono quasi 3.000.000 di portoghesi, pari ad oltre un quarto del totale nazionale. Il centro, fondato ben prima della nascita di Cristo sulla riva destra dell’estuario del fiume Tejo, o Tago, denota i vitali caratteri tipici dei porti mediterranei, pur trovandosi geograficamente sull’Atlantico. La morfologia del territorio e le scelte urbanistiche intraprese nei secoli dalle amministrazioni locali hanno disegnato uno scenario armonioso, nel quale ampi e luminosi viali alberati si inerpicano sulle dolci colline circostanti, ricoperte da una florida vegetazione. La città è il centro economico ed industriale più importante del paese, potendo contare su un porto grande e moderno, snodo cruciale dei traffici lungo la costa atlantica di Africa e Europa. Molto belli sono i due ponti che, solcando il largo estuario del Tejo, mettono in comunicazione le due parti della città.
La seconda città più grande e conosciuta del paese è Oporto, un centro di quasi 240.000 di abitanti situato lungo la costa settentrionale del Portogallo, 315 chilometri a nord della capitale. Oporto, capitale della regione del Norte e circondata da un’importante area metropolitana dimora di oltre 1.750.000 persone, venne fondata nel V secolo ad opera dei romani in corrispondenza della foce del fiume Douro, e, nel corso dei secoli, divenne un importante punto di riferimento per il regno portoghese. Oggi la città è turisticamente molto interessante per via della presenza di svariate testimonianze di epoca medievale e rinascimentale, quasi tutte concentrate all’interno del bellissimo centro storico, che comprende l’antico quartiere della Ribeira e che è stato inserito dall’UNESCO all’interno dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Molto famoso è anche il porto cittadino, scalo di partenza della maggior parte delle bottiglie del pregiato vino locale esportato in ogni angolo del mondo.
Un’altra importante città è Braga (173.000 ab.), situata nell’omonimo distretto nel nord del paese. Oggi Braga è un centro economicamente fondamentale per il Portogallo, all’interno del quale l’agricoltura e l’industria ricoprono un ruolo egemone. Tra i monumenti e le attrazioni da vedere spicca la Cattedrale di Braga, fondata da Enrico di Borgogna nell’XI secolo secondo il più classico stile romanico. Storicamente significative ed artisticamente belle sono anche: la Torre de Menagem, risalente al XIV secolo e circondata dagli ultimi tratti superstiti delle mura antiche; la Casa dos Crivos, una tipica abitazione portoghese del XVI secolo ottimamente conservata; la Capela da Gloria, una cappella del Trecento splendidamente affrescata ed ornata di pregevoli bassorilievi; e la Igreja do Populo, una chiesa eretta nel Cinquecento e successivamente modificata in età barocca.
Da vedere anche Coimbra, Aveiro, Setubal e Viseu, tutte città di grandi dimensioni e dal grande passato storico, testimoniato ancor’oggi da numerosi edifici medievali architettonicamente meravigliosi. Di dimensioni inferiori, ma comunque interessanti, sono i centri di Evora, Faro, Funchal e Ponta Delgada. Al di fuori del Portogallo continentale spiccano le Isole Azzorre, Açores in portoghese, un arcipelago di origine vulcanica formato da nove isole principali situato nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, a 1.400 chilometri di distanza dalle coste portoghesi. Le isole rappresentano una meta turistica molto ambita ed apprezzata per via del clima, dello splendido mare e delle meravigliose coste rocciose.
Il grande valore attribuito alle tradizioni, ai costumi ed alle usanze locali ha fatto si che questi elementi, propri della cultura portoghese fin dal principio, non andassero persi nel corso dei secoli, ma anzi si consolidassero generazione dopo generazione. Aggirandosi per il territorio portoghese, ad esempio, non ci si può non imbattere in almeno un mulino, a vento o ad acqua, una tipologia costruttiva classica nella storia del popolo lusitano, da sempre dedito all’agricoltura. Cruda, ma di grande fascino, è la corrida, in portoghese tourada, una delle manifestazioni che, anche nell’immaginario collettivo, si addicono maggiormente alla cultura del luogo. A differenza di quella spagnola però, il toro non viene “matato” all’interno dell’arena, ma bensì semplicemente immobilizzato risparmiando agli spettatori in delirio il truce spettacolo del sangue. Tra i canti popolari più noti citiamo invece il fado, una nenia estremamente malinconica accompagnata da chitarra classica e chitarra portoghese.
Nel Portogallo continentale, il clima è influenzato dall’altezza, dalla latitudine e dalla vicinanza al mare. In Algarve gli inverni sono miti; mentre nelle zone di Porto e Norte de Portugal e nelle Beiras, gli inverni sono più freddi, nonostante le temperature moderate rispetto al resto dell’Europa. Sulla Serra da Estrela, dove si trova il punto più alto del Portogallo continentale (1991m) non è raro assistere a delle nevicate e vi sono le condizioni necessarie per sciare. Le estati sono calde e secche, in particolare nelle regioni interne (Nordest transmontano e Alentejo), mentre lungo il litorale il calore è mitigato dal mare. Anche l’autunno è una splendida stagione per visitare il Portogallo, poiché si registrano numerose giornate di sole con temperature ideali per andare alla scoperta del paese. Nell’arcipelago dell’Azzorre, Il clima è influenzato dalla latitudine della corrente del Golfo, è caratterizzato da un clima mite durante tutto l’anno. La temperatura dell’acqua è gradevole sia in inverno che in estate e consente numerosi sport acquatici. Nell’arcipelago di Madeira le caratteristiche subtropicali rendono incredibilmente dolce il clima dell’arcipelago di Madeira, con temperature variabili tra i 24°C d’estate e 19°C d’inverno. Grazie alla calda corrente del Golfo, anche la temperatura dell’acqua è piacevole tutto l’anno e oscilla tra i 18°C (in inverno) e i 22°C (in estate).
L’aeroporto di Lisbona Portela, il principale scalo del paese, è ottimamente collegato a quasi tutte le più importanti città d’Europa, dalle quali si può partire prenotando anche con compagnie low-cost molto convenienti. Gli altri principali scali aerei del Portogallo sono situati ad Algarve, Oporto, Madeira/Funchal e Ponta Delgada/Azzorre. La rete ferroviaria nazionale è in continuo stato di ammodernamento, grazie al potenziamento delle linee ed all’introduzione di convogli più comodi e veloci, in grado di competere con il servizio offerto dalle più importanti nazioni europee. Fondamentali per il commercio ed il turismo i molti porti atlantici, su tutti quelli di Lisbona e Oporto, così come l’estesa rete stradale ed autostradale che conta 72.600 chilometri di percorsi carrabili pubblici.
La corrente elettrica è di 220 V e 50 Hz. Sono utilizzate le prese elettriche standard europee. Il prefisso internazionale del Portogallo è lo 00351 (21 per Lisbona; 22 per Porto; 291 per Madera). I telefoni cellulari italiani GSM con contratto di abbonamento Omnitel, Tim o Wind possono essere utilizzati in roaming. Nelle cabine telefoniche pubbliche, possono essere utilizzate sia monete che carte speciali. Queste ultime si trovano nei negozi di Portugal Telecom, negli uffici postali e in alcuni chioschi e edicole. L'accesso a Internet è disponibile a pagamento in alcuni caffè e in numerosi uffici postali che hanno il servizio Netpost. In vari alberghi e strutture pubbliche, come aeroporti, centri congressi, ristoranti, nelle aree di servizio sulle autostrade e nei centri commerciali, sono a disposizione delle aree contrassegnate con "wi-fi" in cui è possibile accedere a Internet senza fili.
La maggior parte dell’entroterra è occupata da grandi pianure o tutt’al più da colline di modesta altezza, mentre solo il 20% del territorio è realmente montagnoso, con la vetta continentale più alta, ovvero il Monte Malhão da Estrela appartenente al complesso della Serra da Estrela, che non raggiunge i 2.000 metri. Circa un terzo dello stato è ancora ricoperto da belle foreste di pini, querce da sughero, lecci ed eucalipti. L’economia nazionale ha fatto registrare notevoli progressi nel corso dell’ultimo decennio, trascinata da un’industria moderna altamente specializzata, da un artigianato di grande valore e dal turismo, un’attività da sempre redditizia per il paese. Dal 1 gennaio 1986 lo stato è ufficialmente entrato a far parte dell’Unione europea.
I portoghesi dicono: "La terra ci divide dall'Europa, alla quale invece ci unisce il mare". È vero: i milleduecento chilometri di confine terrestre rappresentano una barriera geografica con la loro conformazione montagnosa, e anche una barriera storica, con i vecchi ricordi delle lotte contro la Castiglia per l'indipendenza. Dal mare, invece, sono venute a questo Paese le principali ragioni di vita e attraverso il mare sono stati stabiliti contatti e amicizie: gli ottocento chilometri di coste sono la grande porta che mette il Paese in comunicazione col mondo.
La storia del Portogallo è quanto mai ricca di eventi e di fatti che andarono a segnare profondamente le vicende dell’Europa e del mondo intero. Uno dei periodi maggiormente significativi in questo senso fu l’era delle grandi scoperte geografiche, individuabile tra il XV ed il XVI secolo, duecento anni nei quali i grandi esploratori portoghesi solcarono i mari di tutto il mondo, aprendo la rotta per l’India con Vasco de Gama e superando il Capo di Buona Speranza con Bartolomeu Dias, e consentendo alla nazione di estendere i propri domini su una moltitudine di nuove colonie. I numerosi porti affacciati sull’Atlantico non servirono solo come trampolino di lancio per il compimento di avventurose imprese per i mari del mondo, ma anche e soprattutto per consentire i traffici commerciali con Francia, Inghilterra ed i paesi africani settentrionali, fondamentali per mantenere l’economia del regno lusitano. Questa felice parentesi si concluse formalmente nel 1580, anno della morte dell’ultimo esponente della dinastia d’Aziz, alla quale succedette Filippo II di Spagna, che unì i due regni suscitando così le vibranti proteste dei portoghesi, che spinsero il sovrano di Madrid ad acconsentire alla dichiarazione d’indipendenza nel 1640. Visti ridimensionati i propri possedimenti in Asia ed Africa, alla fine del XVII secolo, il Portogallo si spinse alla conquista del Brasile, un evento che darà luogo a tensioni secolari con la Francia, anch’essa interessata a mettere le mani sulla regione brasiliana. L’Ottocento trascorse dominato dalle tensioni politiche interne, che culminarono con l’instaurazione della dittatura di Joao Franco nel 1907, alla quale succedette però la tanto agognata proclamazione della Repubblica tra il 1910 ed il 1911.
La capitale è Lisbona, una città di 564.000 abitanti circondata da un’estesa conurbazione nella quale risiedono quasi 3.000.000 di portoghesi, pari ad oltre un quarto del totale nazionale. Il centro, fondato ben prima della nascita di Cristo sulla riva destra dell’estuario del fiume Tejo, o Tago, denota i vitali caratteri tipici dei porti mediterranei, pur trovandosi geograficamente sull’Atlantico. La morfologia del territorio e le scelte urbanistiche intraprese nei secoli dalle amministrazioni locali hanno disegnato uno scenario armonioso, nel quale ampi e luminosi viali alberati si inerpicano sulle dolci colline circostanti, ricoperte da una florida vegetazione. La città è il centro economico ed industriale più importante del paese, potendo contare su un porto grande e moderno, snodo cruciale dei traffici lungo la costa atlantica di Africa e Europa. Molto belli sono i due ponti che, solcando il largo estuario del Tejo, mettono in comunicazione le due parti della città.
La seconda città più grande e conosciuta del paese è Oporto, un centro di quasi 240.000 di abitanti situato lungo la costa settentrionale del Portogallo, 315 chilometri a nord della capitale. Oporto, capitale della regione del Norte e circondata da un’importante area metropolitana dimora di oltre 1.750.000 persone, venne fondata nel V secolo ad opera dei romani in corrispondenza della foce del fiume Douro, e, nel corso dei secoli, divenne un importante punto di riferimento per il regno portoghese. Oggi la città è turisticamente molto interessante per via della presenza di svariate testimonianze di epoca medievale e rinascimentale, quasi tutte concentrate all’interno del bellissimo centro storico, che comprende l’antico quartiere della Ribeira e che è stato inserito dall’UNESCO all’interno dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Molto famoso è anche il porto cittadino, scalo di partenza della maggior parte delle bottiglie del pregiato vino locale esportato in ogni angolo del mondo.
Un’altra importante città è Braga (173.000 ab.), situata nell’omonimo distretto nel nord del paese. Oggi Braga è un centro economicamente fondamentale per il Portogallo, all’interno del quale l’agricoltura e l’industria ricoprono un ruolo egemone. Tra i monumenti e le attrazioni da vedere spicca la Cattedrale di Braga, fondata da Enrico di Borgogna nell’XI secolo secondo il più classico stile romanico. Storicamente significative ed artisticamente belle sono anche: la Torre de Menagem, risalente al XIV secolo e circondata dagli ultimi tratti superstiti delle mura antiche; la Casa dos Crivos, una tipica abitazione portoghese del XVI secolo ottimamente conservata; la Capela da Gloria, una cappella del Trecento splendidamente affrescata ed ornata di pregevoli bassorilievi; e la Igreja do Populo, una chiesa eretta nel Cinquecento e successivamente modificata in età barocca.
Da vedere anche Coimbra, Aveiro, Setubal e Viseu, tutte città di grandi dimensioni e dal grande passato storico, testimoniato ancor’oggi da numerosi edifici medievali architettonicamente meravigliosi. Di dimensioni inferiori, ma comunque interessanti, sono i centri di Evora, Faro, Funchal e Ponta Delgada. Al di fuori del Portogallo continentale spiccano le Isole Azzorre, Açores in portoghese, un arcipelago di origine vulcanica formato da nove isole principali situato nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, a 1.400 chilometri di distanza dalle coste portoghesi. Le isole rappresentano una meta turistica molto ambita ed apprezzata per via del clima, dello splendido mare e delle meravigliose coste rocciose.
Il grande valore attribuito alle tradizioni, ai costumi ed alle usanze locali ha fatto si che questi elementi, propri della cultura portoghese fin dal principio, non andassero persi nel corso dei secoli, ma anzi si consolidassero generazione dopo generazione. Aggirandosi per il territorio portoghese, ad esempio, non ci si può non imbattere in almeno un mulino, a vento o ad acqua, una tipologia costruttiva classica nella storia del popolo lusitano, da sempre dedito all’agricoltura. Cruda, ma di grande fascino, è la corrida, in portoghese tourada, una delle manifestazioni che, anche nell’immaginario collettivo, si addicono maggiormente alla cultura del luogo. A differenza di quella spagnola però, il toro non viene “matato” all’interno dell’arena, ma bensì semplicemente immobilizzato risparmiando agli spettatori in delirio il truce spettacolo del sangue. Tra i canti popolari più noti citiamo invece il fado, una nenia estremamente malinconica accompagnata da chitarra classica e chitarra portoghese.
Nel Portogallo continentale, il clima è influenzato dall’altezza, dalla latitudine e dalla vicinanza al mare. In Algarve gli inverni sono miti; mentre nelle zone di Porto e Norte de Portugal e nelle Beiras, gli inverni sono più freddi, nonostante le temperature moderate rispetto al resto dell’Europa. Sulla Serra da Estrela, dove si trova il punto più alto del Portogallo continentale (1991m) non è raro assistere a delle nevicate e vi sono le condizioni necessarie per sciare. Le estati sono calde e secche, in particolare nelle regioni interne (Nordest transmontano e Alentejo), mentre lungo il litorale il calore è mitigato dal mare. Anche l’autunno è una splendida stagione per visitare il Portogallo, poiché si registrano numerose giornate di sole con temperature ideali per andare alla scoperta del paese. Nell’arcipelago dell’Azzorre, Il clima è influenzato dalla latitudine della corrente del Golfo, è caratterizzato da un clima mite durante tutto l’anno. La temperatura dell’acqua è gradevole sia in inverno che in estate e consente numerosi sport acquatici. Nell’arcipelago di Madeira le caratteristiche subtropicali rendono incredibilmente dolce il clima dell’arcipelago di Madeira, con temperature variabili tra i 24°C d’estate e 19°C d’inverno. Grazie alla calda corrente del Golfo, anche la temperatura dell’acqua è piacevole tutto l’anno e oscilla tra i 18°C (in inverno) e i 22°C (in estate).
L’aeroporto di Lisbona Portela, il principale scalo del paese, è ottimamente collegato a quasi tutte le più importanti città d’Europa, dalle quali si può partire prenotando anche con compagnie low-cost molto convenienti. Gli altri principali scali aerei del Portogallo sono situati ad Algarve, Oporto, Madeira/Funchal e Ponta Delgada/Azzorre. La rete ferroviaria nazionale è in continuo stato di ammodernamento, grazie al potenziamento delle linee ed all’introduzione di convogli più comodi e veloci, in grado di competere con il servizio offerto dalle più importanti nazioni europee. Fondamentali per il commercio ed il turismo i molti porti atlantici, su tutti quelli di Lisbona e Oporto, così come l’estesa rete stradale ed autostradale che conta 72.600 chilometri di percorsi carrabili pubblici.
La corrente elettrica è di 220 V e 50 Hz. Sono utilizzate le prese elettriche standard europee. Il prefisso internazionale del Portogallo è lo 00351 (21 per Lisbona; 22 per Porto; 291 per Madera). I telefoni cellulari italiani GSM con contratto di abbonamento Omnitel, Tim o Wind possono essere utilizzati in roaming. Nelle cabine telefoniche pubbliche, possono essere utilizzate sia monete che carte speciali. Queste ultime si trovano nei negozi di Portugal Telecom, negli uffici postali e in alcuni chioschi e edicole. L'accesso a Internet è disponibile a pagamento in alcuni caffè e in numerosi uffici postali che hanno il servizio Netpost. In vari alberghi e strutture pubbliche, come aeroporti, centri congressi, ristoranti, nelle aree di servizio sulle autostrade e nei centri commerciali, sono a disposizione delle aree contrassegnate con "wi-fi" in cui è possibile accedere a Internet senza fili.
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