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Ferla (Sicilia): le chiese, la Necropoli di Pantalica e cosa vedere nel borgo

Ferla, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ferla dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Verso l’estrema punta a sud della Sicilia si trova lo splendido comune di Ferla, una delle perle del siracusano, paese piccolo ma ricco di cultura, arte e folclore capace di far innamorare qualunque turista vi capiti.

Storia

Le origini di questo bel paesino, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”, sono piuttosto antiche. Tracce di una necropoli e di costruzioni rupestri avrebbero dimostrato che questi territori furono abitati sin dal VIII secolo a.C., ovvero prima della colonizzazione greca. Il toponimo Ferla, però, compare per la prima volta in un documento del 1296 e sembra derivare da “ferula”, l’omonima pianta che cresce abbondante nella zona e che fa oltretutto parte dello stemma municipale.

Lo sviluppo di questa piccola città avvenne dunque nel corso del Medioevo, intorno a una piccola fortezza e alle chiese di San Giacomo e di San Sebastiano, che ne divennero il fulcro. Di ciò che era il borgo di Ferla a quell’epoca, purtroppo, non si sa molto in quanto il terribile terremoto della Val di Noto del 1693 ne distrusse una buona parte e spinse gli abitanti a ricostruire il centro abitato più a nord e a utilizzare la zona della cittadella medievale come territorio per orti e stalle.

Cosa vedere a Ferla

Unici resti della Ferla medievale sono quelli che si trovano nel cosiddetto quartiere delle Carceri Vecchie, dove i vicoletti e le stradine strette rimandano all’architettura tipica dei borghi del tempo. Più a nord si trovano invece le numerosissime chiese che donano a questo territorio una magnifica atmosfera tessuta da un candido connubio di architettura, storia e spiritualità.

Proprio queste chiese rappresentano il fiore all’occhiello di Ferla, a cominciare da quella di San Sebastiano, la più grande del paese. Fu costruita inizialmente verso la fine del ‘400 e poi ricostruita del tutto dopo il terremoto, durante il quale rimase miracolosamente illesa la bellissima statua lignea di San Sebastiano martire, ancora conservata all’interno dell'edificio insieme a un magnifico gruppo scultoreo del barocco ibleo, raffigurante una scena di vita del santo.

Vi è poi la Chiesa di Sant’Antonio Abate, anch’essa riedificata dopo il terremoto e al cui interno sono conservati numerosi elementi decorativi e affreschi di pregio. Altro ammirevole edificio religioso del territorio è la Chiesa Madre, dedicata a San Giacomo maggiore apostolo e di particolare importanza non solo storica ma anche archeologica. Grazie a dei recenti scavi, è stato possibile scoprire un nucleo di un’antica necropoli ellenica, i cui resti giacciono proprio nel perimetro di questa chiesa. Altro elemento di gran pregio dell’edificio è poi il Cristo ligneo del 1633, facente parte della serie di crocifissi di Frate Umile da Petralia.

Valgono poi ancora una visita la Chiesa di Santa Sofia, la Chiesa dedicata a Santa Maria del Carmelo, fulgido esempio di fusione degli stili dorico e ionico, e la Chiesa della Madonna delle Grazie.

La Necropoli di Pantalica

In parte all'interno del sito comunale, condivisa con la città di Sortino, a circa 11 km dal centro troviamo l'interessante Necropoli Rupestre di Pantalica, un sito archeologico risalente ad un peiodo compreso tra l'età del bronzo e l'età del ferro, facente parte dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO.

In realtà il sito comprende diverse necropoli (quattro in totale), un'acropoli e numerose testimonianze bizantine (chiese e villaggi) che rendono la visita particolamente interessante

Eventi, sagre e manifestazioni

Ferla si presenta, insomma, come un borgo antico, ricco di luoghi di culto carichi di storia, di vicissitudini e spiritualità, che viene ancora oggi molto sentita dagli abitanti della zona e celebrata attraverso una serie di feste religiose, fantastiche espressioni del folclore locale di un'isola - quella siciliana - che non rinuncia alle sue tradizioni arcaiche pur adattandosi alle esigenze della modernità.

La Santa Pasqua è celebrata ogni anno con riti, processioni storiche come quella di “Signuri a Canna”, la visita ai “Sepulcri” e spettacoli pirotecnici. Ancora più suggestiva si palesa la festa patronale dedicata a San Sebastiano, che ogni 20 luglio viene omaggiato con delle particolarissime processioni in cui, a un tratto, vengono esposte le reliquie e in cui i fedeli vengono richiamati alla messa da alcuni colpi di cannone appositamente sparati.

Iniziative legate più al presente sono ad esempio “RiCreAmoci a Ferla”, un curioso festival del riciclo creativo per cui sono previsti anche dibattiti e mostre, e la Festa del Tartufo nero di Ferla, in onore di una delle eccellenze di questo fantastico territorio.
Per arrivare a Ferla è consigliabile percorrere la statale 124 da Siracusa in direzione Palazzolo, fino al bivio di Montegrosso, e proseguire poi per Ferla.
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