Postalesio (Valtellina): la visita al villaggio e alle piramidi di erosione
Postalesio, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Postalesio dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
A metà fra collina e montagna, circondato dalle Alpi Retiche, si trova Postalesio, sorto lungo le sponde del torrente Caldenno, nella provincia di Sondrio.
Il comune si sviluppa in un territorio non particolarmente ampio, di circa 11 kmq che dalla cima dei monti arriva al fondovalle.
Già nella preistoria sembra che la zona fosse abitata, qui antiche popolazioni potrebbero aver eretto un modesto castelliere approfittando di un poggio boscoso che oggi separa Postalesio dal comune di Castione. Le teorie degli storici però non si affidano a reperti archeologici ma bensì ad un’accurata analisi dei due toponimi che rimandano ai termini “caslìr” e “postal”, utilizzati nella valle dell’Adige per indicare appunto i castellieri. Postalesio vorrebbe quindi significare “località in prossimità di un castelliere preistorico”. Per altri invece tali supposizioni possono essere sostenute analizzando la natura stessa del luogo che presenta appunto un’innaturale spianata, dovuta presumibilmente all’attività dei primi uomini.
Al momento non è possibile avanzare ipotesi certe e la prima data che è possibile legare con sicurezza al comune è il 1035, quando Postalesio è citato in un atto di transizione di proprietà.
Feudo della famiglia Greco prima e dei Dusdei poi, nel 1335 comprendeva sotto il suo nome l’attuale comune di Cedrasco.
Nel 1512 anche qui, come nel resto della valle, arrivarono gli elvetici e si instaurò il governo delle Tre Leghe Grigie. Nei primi anni del ‘600 sappiamo che era diviso in contrade e controllato da un’assemblea generale di capifamiglia che provvedeva all’elezione di decano e consiglieri. Il consiglio si occupava della nomina degli ufficiali. Anche qui, come nel resto delle regioni alpine, arrivarono i Lanzichenecchi e con essi la peste che non risparmiò vittime, mietendo drasticamente la popolazione postalese.
La ripresa non tardò e già sul finire dello stesso secolo iniziarono i lavori per la realizzazione della chiesa di Sant’Antonio Abate, oggi parrocchiale. Eretta in una quindicina d’anni, venne consacrata quasi un secolo più tardi. La facciata è pulita e semplice, termina con un alto timpano e l’unica decorazione è il bel portale settecentesco. L’interno è ad una sola navata con due cappelle laterali e tutto l’ambiente è decorato da affreschi che contrastano con la semplicità dell’esterno. Notevoli sono la pila dell’acqua santa, l’altare in marmo intarsiato, i banconi corali in noce e la statua lignea di San Giovanni Nepomuceno.
Con la caduta di Napoleone Postalesio viene assoggettata alla casa d’Austria ma si tratta di una breve parentesi di pochi anni. Dal 1861 il comune infatti appartiene all’Italia unita e numerosi sono i suoi abitanti che parteciparono attivamente alle guerre risorgimentali. Da questo momento la storia del paese e delle sue frazioni segue quella del resto della penisola, con i drammi legati alle due guerre.
Oggi Postalesio è una meta turistica di grande interesse, racchiudendo nel suo piccolo territorio importanti elementi di interesse etnografico, naturalistico ed in particolare escursionistico.
Il comune infatti è il punto di partenza per numerose, interessantissime escursioni. Da qui ad esempio è possibile raggiungere il Monte Caldenno, la cui cima costituisce il punto più alto del comune, con i suoi 2669 m s.l.m. Il percorso è piuttosto ostico e richiede un buon allenamento ma garantisce un panorama unico e una splendida prospettiva per ammirare il Monte Disgrazia.
Un altro percorso escursionistico interessante, che può essere affrontato a vari livelli, è quello che porta alla scoperta dell’Alpe Colina, ovvero l’alpe di Postalesio. Si tratta di un percorso particolarmente suggestivo che culmina in un grazioso laghetto dai colori accesi, da cui è possibile raggiungere la suggestiva Croce Capin.
Di facile accesso è il Sasso Bianco, la cui cima è agevolmente raggiungibile anche dai meno esperti. Trovandosi fra Valtellina e Valmalenco offre spettacolari immagini di entrambe le valli ed è raggiungibile ogni volta con un percorso differente.
Caratteristiche della zona sono poi le piramidi di erosione, un fenomeno naturale che delinea singolarmente il paesaggio. Conosciute anche come pilùn, queste formazioni rocciose sono visibili all’interno di una riserva naturale protetta, e si sono formate nel corso della storia a causa della lenta ed incessante forza erosiva dell’acqua che modella tutto ciò che incontra. O almeno questa è la spiegazione logica che si è voluto dare a queste strane presenze: secondo la leggenda infatti si tratta in realtà di uomini e donne pietrificati da un potente e misterioso sortilegio.
Sicuramente si tratta di elementi paesaggistici fortemente suggestivi ed è bello lasciarsi trasportare dalla fantasia mentre si passeggia fra di essi.
Altrettanto interessante è la visita di Ca’ Moroni, uno dei più antichi borghi rurali del territorio, speciale per la mancanza di abitanti e per la conseguente malinconica tranquillità che vi si respira. Raggiungerla da Postalesio prevede un percorso semplice e poco articolato, si tratta di una passeggiata da fare per riflettere e pensare.
Altrettanto interessante è Pra’ Lone, un maggengo poco sopra Postalesio. Si raggiunge tramite una piacevole camminata nella natura tipica della prima montagna, fra boschi e prati verdi.
Boschi, pascoli, torrenti e laghi sono gli elementi caratteristici del paesaggio postalese, un paesaggio da apprezzare e scoprire in ogni periodo dell’anno. Nel periodo invernale grazie agli impianti di risalita presenti nelle località vicine e in estate per i tanti percorsi naturali che attraversano valli e versanti regalando esperienze uniche ed indimenticabili.
Come arrivare
Arrivare a Postalesio in automobile partendo da Milano è davvero semplice, basta infatti percorrere la SS36 in direzione di Sondrio fino all'uscita per la SS38 su cui si prosegue fino a destinazione. Il percorso richiede circa 2 ore.
A Postalesio non è presente la stazione ferroviaria, tuttavia è possibile fermarsi a Sondrio e da qui prendere uno autobus di linea fino a destinazione.
Il comune si sviluppa in un territorio non particolarmente ampio, di circa 11 kmq che dalla cima dei monti arriva al fondovalle.
Già nella preistoria sembra che la zona fosse abitata, qui antiche popolazioni potrebbero aver eretto un modesto castelliere approfittando di un poggio boscoso che oggi separa Postalesio dal comune di Castione. Le teorie degli storici però non si affidano a reperti archeologici ma bensì ad un’accurata analisi dei due toponimi che rimandano ai termini “caslìr” e “postal”, utilizzati nella valle dell’Adige per indicare appunto i castellieri. Postalesio vorrebbe quindi significare “località in prossimità di un castelliere preistorico”. Per altri invece tali supposizioni possono essere sostenute analizzando la natura stessa del luogo che presenta appunto un’innaturale spianata, dovuta presumibilmente all’attività dei primi uomini.
Al momento non è possibile avanzare ipotesi certe e la prima data che è possibile legare con sicurezza al comune è il 1035, quando Postalesio è citato in un atto di transizione di proprietà.
Feudo della famiglia Greco prima e dei Dusdei poi, nel 1335 comprendeva sotto il suo nome l’attuale comune di Cedrasco.
Nel 1512 anche qui, come nel resto della valle, arrivarono gli elvetici e si instaurò il governo delle Tre Leghe Grigie. Nei primi anni del ‘600 sappiamo che era diviso in contrade e controllato da un’assemblea generale di capifamiglia che provvedeva all’elezione di decano e consiglieri. Il consiglio si occupava della nomina degli ufficiali. Anche qui, come nel resto delle regioni alpine, arrivarono i Lanzichenecchi e con essi la peste che non risparmiò vittime, mietendo drasticamente la popolazione postalese.
La ripresa non tardò e già sul finire dello stesso secolo iniziarono i lavori per la realizzazione della chiesa di Sant’Antonio Abate, oggi parrocchiale. Eretta in una quindicina d’anni, venne consacrata quasi un secolo più tardi. La facciata è pulita e semplice, termina con un alto timpano e l’unica decorazione è il bel portale settecentesco. L’interno è ad una sola navata con due cappelle laterali e tutto l’ambiente è decorato da affreschi che contrastano con la semplicità dell’esterno. Notevoli sono la pila dell’acqua santa, l’altare in marmo intarsiato, i banconi corali in noce e la statua lignea di San Giovanni Nepomuceno.
Con la caduta di Napoleone Postalesio viene assoggettata alla casa d’Austria ma si tratta di una breve parentesi di pochi anni. Dal 1861 il comune infatti appartiene all’Italia unita e numerosi sono i suoi abitanti che parteciparono attivamente alle guerre risorgimentali. Da questo momento la storia del paese e delle sue frazioni segue quella del resto della penisola, con i drammi legati alle due guerre.
Oggi Postalesio è una meta turistica di grande interesse, racchiudendo nel suo piccolo territorio importanti elementi di interesse etnografico, naturalistico ed in particolare escursionistico.
Il comune infatti è il punto di partenza per numerose, interessantissime escursioni. Da qui ad esempio è possibile raggiungere il Monte Caldenno, la cui cima costituisce il punto più alto del comune, con i suoi 2669 m s.l.m. Il percorso è piuttosto ostico e richiede un buon allenamento ma garantisce un panorama unico e una splendida prospettiva per ammirare il Monte Disgrazia.
Un altro percorso escursionistico interessante, che può essere affrontato a vari livelli, è quello che porta alla scoperta dell’Alpe Colina, ovvero l’alpe di Postalesio. Si tratta di un percorso particolarmente suggestivo che culmina in un grazioso laghetto dai colori accesi, da cui è possibile raggiungere la suggestiva Croce Capin.
Di facile accesso è il Sasso Bianco, la cui cima è agevolmente raggiungibile anche dai meno esperti. Trovandosi fra Valtellina e Valmalenco offre spettacolari immagini di entrambe le valli ed è raggiungibile ogni volta con un percorso differente.
Caratteristiche della zona sono poi le piramidi di erosione, un fenomeno naturale che delinea singolarmente il paesaggio. Conosciute anche come pilùn, queste formazioni rocciose sono visibili all’interno di una riserva naturale protetta, e si sono formate nel corso della storia a causa della lenta ed incessante forza erosiva dell’acqua che modella tutto ciò che incontra. O almeno questa è la spiegazione logica che si è voluto dare a queste strane presenze: secondo la leggenda infatti si tratta in realtà di uomini e donne pietrificati da un potente e misterioso sortilegio.
Sicuramente si tratta di elementi paesaggistici fortemente suggestivi ed è bello lasciarsi trasportare dalla fantasia mentre si passeggia fra di essi.
Altrettanto interessante è la visita di Ca’ Moroni, uno dei più antichi borghi rurali del territorio, speciale per la mancanza di abitanti e per la conseguente malinconica tranquillità che vi si respira. Raggiungerla da Postalesio prevede un percorso semplice e poco articolato, si tratta di una passeggiata da fare per riflettere e pensare.
Altrettanto interessante è Pra’ Lone, un maggengo poco sopra Postalesio. Si raggiunge tramite una piacevole camminata nella natura tipica della prima montagna, fra boschi e prati verdi.
Boschi, pascoli, torrenti e laghi sono gli elementi caratteristici del paesaggio postalese, un paesaggio da apprezzare e scoprire in ogni periodo dell’anno. Nel periodo invernale grazie agli impianti di risalita presenti nelle località vicine e in estate per i tanti percorsi naturali che attraversano valli e versanti regalando esperienze uniche ed indimenticabili.
Come arrivare
Arrivare a Postalesio in automobile partendo da Milano è davvero semplice, basta infatti percorrere la SS36 in direzione di Sondrio fino all'uscita per la SS38 su cui si prosegue fino a destinazione. Il percorso richiede circa 2 ore.
A Postalesio non è presente la stazione ferroviaria, tuttavia è possibile fermarsi a Sondrio e da qui prendere uno autobus di linea fino a destinazione.