Pozzuoli: la solfatara dei Campi Flegrei ed i siti archeologici
Pozzuoli, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Pozzuoli dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Pozzuoli è in pratica uno dei siti archeologici più vari ed interessanti di tutta Italia. Fu un porto importante della regione Campania in età romana, forse il più grande di tutto il Tirreno, e la città ha rivelato con gli scavi di Rione Terra una "Pompei sotterranea" di suggestione imprevedibile. Fondata nel 520 a.C. da coloni greci che le diedero il nome di Dicearchia, ovvero "giusto governo", fu chiamata dai Romani Puteoli (dai pozzi che emettevano maleodoranti vapori sulfurei), e divenne il più grande porto del Tirreno.
Per chi vuole scoprire di più sulla geologia di Pozzuoli consigliamo la visita al Vulcano della Solfatara, dove è possibile vedere e sentire da vicino alcune fumarole, vedere i fanghi ribollire, ed avere una sorta di esperienza "infernale", dato che gli stessi romani consideravano questo uno degli ingressi all'Ade. L'ingresso costa 7 euro per gli adulti, 4,5 euro per i bambini.
La parte più antica della città è il Rione Terra (abbandonato negli anni '80 per il bradisismo, ora in restauro e costellato di gru), sull'alta rocca di tu fa che domina il porto. Gli scavi archeologici stanno rivelando l'affascinante tessuto della città romana, conservato intatto nel sottosuolo, con le strade fiancheggiate dagli ambienti.
Case e fontane si alternano a botteghe di artigiani e tavole calde. Questa zona costituiva la gloriosa Acropoli puteolana, inespugnabile difesa contro i nemici. Il monumento più significativo dell'area è il Tempio di Augusta, ritornato in luce dopo che il Duomo barocco di San Procolo - che ne riutilizzava le strutture - è bruciato nel 1964. In realtà si tratta del Capltolum, il tempio per il culto della triade capitolina.
Da non perdere poi l'Anfiteatro di età flavia è per dimensioni il terzo nel mondo. La sua architettura funzionale è un esempio dell'eccellente livello tecnico raggiunto in quell'epoca: presenta sotterranei, scaloni, corridoi, congegni per il sollevamento delle gabbie delle fiere e perfino un dispositivo per rappresentare battaglie navali. Tra l'altro, a testimoniare l'importanza della città, Pozzuoli era una delle poche città romane che possedeva due anfiteatri. L'Anfiteatro minore, più antico, fu riscoperto durante i lavori di realizzazione di una linea ferroviaria, ma i pochi resti non son visitabili. Da qualche anno sono invece stati aperti al pubblico i resti archeologici dello Stadio che fu fatto erigere dall'Imperatore Antonino Pio, l'unico stadio romanico visibile in Italia.
Pozzuoli non offre solo resti archeologici. Questa cittadina vivace ha una forte identità legata alla sua tradizione marinara (che si esprime in un'eccellente cucina di mare) è un luogo di ritrovo per giovani e adulti. Con il porto (da cui partono traghetti per le isole del golfo), le sue stradine, le piazzette, il bel lungomare e i tantissimi locali offre la possibilità di passare ore piacevoli.
Il Vulcano della Solfatara nei Campi Flegrei
Pozzuoli è infatti famosa per le attività post vulcaniche, e i terreni che mettono esalazioni odorose di zolfo come le fumarole, anche a temperature di circa 200 °C, furono chiamati Campi Flegrei, parola che deriva dal greco e significa ardenti. Sono circa 40 i vulcani che costellano i Campi Flegrei, e lo stesso golfo di Pozzuoli è una antica, grande caldera vulcanica, il tutto fa supporre che ci troviamo di fornte ad un supervulcano, che eruttò in modo violentissimo, l'ultima volta, circa 39.000 anni fa, per poi "borbottare" in modo più contenuto negli ultimi secoli, con l'ultima eruzione che creò il Monte Nuovo, ad ovest di Pozzuoli, poco meno di 500 anni fa (1538).Per chi vuole scoprire di più sulla geologia di Pozzuoli consigliamo la visita al Vulcano della Solfatara, dove è possibile vedere e sentire da vicino alcune fumarole, vedere i fanghi ribollire, ed avere una sorta di esperienza "infernale", dato che gli stessi romani consideravano questo uno degli ingressi all'Ade. L'ingresso costa 7 euro per gli adulti, 4,5 euro per i bambini.
Cosa vedere a Pozzuoli
Nonostante queste inquietanti premesse geologiche, i Romani investirono molto nella antica Puteoli: testimonianza delle vivaci attività commerciali di Pozzuoli è il Tempio di Serapide (I-II d.C.), così chiamato per il ritrovamento di una statua della divinità egiziana. Ma in realtà la struttura era un Macellum, il mercato dei commestibili. Le botteghe erano allineate ai lati di un cortile porticato, mentre la sala absidata sul fondo era destinata al culto imperiale e degli dei protettori del mercato (tra cui Serapide). Le colonne di questa sala sono i più evidenti misuratori del fenomeno vulcanico flegreo: su di esse si notano infatti i buchi scavati dai molluschi marini quando il bradisismo le portava sott'acqua.La parte più antica della città è il Rione Terra (abbandonato negli anni '80 per il bradisismo, ora in restauro e costellato di gru), sull'alta rocca di tu fa che domina il porto. Gli scavi archeologici stanno rivelando l'affascinante tessuto della città romana, conservato intatto nel sottosuolo, con le strade fiancheggiate dagli ambienti.
Case e fontane si alternano a botteghe di artigiani e tavole calde. Questa zona costituiva la gloriosa Acropoli puteolana, inespugnabile difesa contro i nemici. Il monumento più significativo dell'area è il Tempio di Augusta, ritornato in luce dopo che il Duomo barocco di San Procolo - che ne riutilizzava le strutture - è bruciato nel 1964. In realtà si tratta del Capltolum, il tempio per il culto della triade capitolina.
Da non perdere poi l'Anfiteatro di età flavia è per dimensioni il terzo nel mondo. La sua architettura funzionale è un esempio dell'eccellente livello tecnico raggiunto in quell'epoca: presenta sotterranei, scaloni, corridoi, congegni per il sollevamento delle gabbie delle fiere e perfino un dispositivo per rappresentare battaglie navali. Tra l'altro, a testimoniare l'importanza della città, Pozzuoli era una delle poche città romane che possedeva due anfiteatri. L'Anfiteatro minore, più antico, fu riscoperto durante i lavori di realizzazione di una linea ferroviaria, ma i pochi resti non son visitabili. Da qualche anno sono invece stati aperti al pubblico i resti archeologici dello Stadio che fu fatto erigere dall'Imperatore Antonino Pio, l'unico stadio romanico visibile in Italia.
Pozzuoli non offre solo resti archeologici. Questa cittadina vivace ha una forte identità legata alla sua tradizione marinara (che si esprime in un'eccellente cucina di mare) è un luogo di ritrovo per giovani e adulti. Con il porto (da cui partono traghetti per le isole del golfo), le sue stradine, le piazzette, il bel lungomare e i tantissimi locali offre la possibilità di passare ore piacevoli.