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Cassano allo Ionio (Calabria): le grotte, le terme e la visita alla cittą

Cassano allo Ionio, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cassano allo Ionio dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Per comprendere e analizzare l’intrigante profilo turistico di una cittadina come Cassano allo Ionio occorre prima esplicitare l’importanza del territorio sul quale essa si estende sfruttandone ogni naturalistico vantaggio.

Le Grotte e il territorio

Siamo in Calabria, provincia di Cosenza, e questo paese di oltre 18.000 abitanti si fa trovare in una posizione meravigliosamente borderline, ovvero in un fascinoso tessuto fatto di cavità carsiche d’estrazione neolitica, comprensori rocciosi quali le Grotte di Sant’Angelo (ove visse per lungo periodo l’uomo preistorico insediatosi nella regione, creatore di primigenie pitture rupestri davvero interessanti) nelle viscere del Monte San Marco e aneliti di iodio soddisfatti dalla promiscuità al Mar Jonio che manda il proprio profumo fin a ridosso del centro storico pieno di monumenti, chiese ed edifici testimoni di un lungo viatico.

Le Terme di Cassano allo Ionio

Il magnetismo speleologico sfocia peraltro nella Grotta della Vucc’Ucciardo (all’interno della Grande Pietra del Castello), anch’essa visitabile al pari del complesso di Sant’Angelo poc’anzi illustrato. Tra i rimandi all’epoca che fu, vi è posto anche per un’oasi di sospeso piacere, le Terme Sibarite, incastonate nel bel mezzo di un’area collinare fieramente adombrata da quel colosso ch’è il Monte di Cassano, rilievo di non trascurabile natura e punto di riferimento altimetrico per l’amena Piana di Sibari, pianura fra le più estese dello Stivale nonché fra le più fertili a giustificare dunque un’economia locale alquanto stimolata e protesa a un’intesa produzione di frutta e verdura nell’ambito della floridezza agricola. Lo stabilimento termale è completo di ogni servizio afferente un aspetto fondamentale in grado di conferire a Cassano allo Ionio il titolo acquisito di "Città delle Acque": ciò si spiega per la presenza in loco di cinque sorgenti di acqua termale, cioè Apicello, Caldane, Stufa, Ciocco e Trabucco, tutte fonti sulfuree straordinarie per proprietà e applicazioni d’uso principalmente terapeutico.

La costa e i dintorni

Nelle vicinanze delle terme s’erge la Torre di Milone, quel che resta del medievale castello un tempo esistente nella sua imponente interezza. Certo, il comparto di maggior sensibilità rimane quello ricettivo nell’ottica di un turismo attratto dallo stupendo litorale scandito da luci, colori e diversificazione dei ristoranti, degli hotel e dei resort il cui parassitismo nei confronti dei lidi è d’obbligo ma in un’accezione assolutamente positiva quanto lungimirante. Il tratto costiero di ca. 7 km è un prolungamento dolce di spiagge dalla sabbia dorata e cale bagnate da un mare cristallino favorevoli a moltissime attività, alcune promosse a ragion veduta dal Centro Nautico Balneare Laghi di Sibari, tale da giustificare la sussistenza dell’attrezzato porto, del circolo nautico e dello Yacht Club Portosibari.

Ci vuol niente per cambiare pagina ed entrare nella dimensione arcaica confezionata da siti antichi come il Parco Archeologico di Sibari, 168 ettari di Magna Grecia espressa attraverso i reperti conservati presso il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Ne deduciamo dunque che Cassano ha origini evidentemente antichissime attestate nel Neolitico e legate strettamente alla vetusta Kossa.

Storia

Il borgo ha affrontato gioie e dolori dell’epoca romana, le invasioni e occupazioni perpetrate da Longobardi, Goti, Saraceni e Bizantini, poi divenne feudo controllato nel ‘200 dagli Angioini e concesso nell’ordine ai Sanseverino e ai Serra, che ne blindarono il destino proteso verso l’inevitabile e tanto sospirata annessione al Regno d’Italia.

Cosa vedere

Nel mezzo di questo inarrestabile percorso si pongono dei tasselli fondamentali per i cassanesi, tasselli tradotti in magnifici monumenti di esaltante bellezza, vedasi la settecentesca Torre dell’Orologio, simbolo dell’abitato e per i turisti in visita, che ne possono cogliere i cintu ‘ntinni, ovvero i cento rintocchi udibili ogni dieci minuti prima della mezzanotte, alle otto del mattino e infine a mezzogiorno. Come non menzionare allora la Torre Campanaria, altro riferimento degli autoctoni, tenuta in gran considerazione per la sua fascinosa bellezza e la struttura robusta che le ha permesso di resistere al terremoto del 1783. Passeggiate alla ricerca di altri begli edifici e scoprirete l’incredibile collezione di fontane cittadine, i cui giochi d’acqua acuiscono visivamente il prestigio della "Città delle Acque", la quale si fregia di sculture allegre come la Fontana dei Cappuccini (fusione degli stili arabo e normanno), la Fontana dei Tre Leoni, la Fontana di Largo Plebiscito e la Fontana Nuova. A queste si aggiungono tessere di un mosaico costituente parte di un passato faticoso ma estremamente tradizionale, incarnato nei vecchi lavatoi, tra cui spiccano I vrichi e il Piè d’Ulivo.

La scenografia cittadina si arricchisce incredibilmente quando svela le monumentali veste delle chiese locali e, in particolare, della Cattedrale della Natività della Beata Vergine, nel 2014 onorata della visita di Papa Francesco che l’ha elevata a Basilica Minore. Essa risale all’epoca bizantina, più o meno al 1100, ma è stata per buona parte trasfigurata a causa degli interventi successivi alla sua consacrazione, tali da allontanarla dall’estetica delle origini. Poco male perché all’interno si presenta bellissima, le tre navate sono ampie, solenni, decoratissime e dirette là dove campeggia l’altare maggiore in marmi policromi a sua volta sovrastato dal Crocifisso ligneo di pregevole fattura, il quale coincide a tutti gli effetti con il Santo Patrono di Cassano. L’ambiente custodito entro le mura della cattedrale sfoggia opere quali l’Ultima Cena, vari simulacri scolpiti di santi e sante e cappelle finemente realizzate. In una di esse, la Cappella di San Giovanni Battista, prendono posto alcuni artigianali presepi di marca napoletana, rifiniti in ogni dettaglio e dunque fedeli alle atmosfere della Natività. La Cripta sottostante è ancora oggetto di studio e si è discordi sull’affermare che possa essere d’impianto normanno piuttosto che bizantino.

Usciti dalla chiesa s’apre la solare Piazza Sant’Eusebio, nobilitata dall’ergersi sul lato opposto alla cattedrale del Palazzo Vescovile. Per visitare il Santuario della Madonna della Catena (XIII secolo) bisogna avventurarsi poco fuori il centro storico, immergersi nel verde e prepararsi a una visione semplicemente idilliaca. Il Palazzo Antico e Palazzo Viafòra (vi si inscrive un museo dedicato agli usi e costumi dell’Ottocento) alimentano il desiderio di restare qualche giorno in più in una cittadina che non finisce mai di stupire riservando ogni ora che passa qualcosa di nuovo ed emozionante.

Eventi, sagre e manifestazioni

A proposito di emozioni, eccole rincorrersi durante lo svolgersi degli eventi folcloristici che svelano l’anima tradizionale e misoneista di Cassano. La più influente delle manifestazioni si rileva nel contesto della Settimana Santa, lasso di tempo dettato dal ritmo dei riti, delle sfilate e delle meticolose usanze a carattere religioso, ad esempio la coinvolgente Chiamata della Madonna che vede la consegna di Gesù Crocifisso alla Madonna Addolorata, preceduta e seguita da processioni toccanti. A febbraio si svolge il famoso Carnevale di Lauropoli. In tutto ciò non può mancare la voce dell’enogastronomia locale, che si annuncia sempre golosa, fonte di prelibatezze di antica ricetta, tra le quali si debbono citare almeno i maccaruni cu’ firritt, i Cancariddri fritt cu’ gove e zazizz, i’ paten mpacchiuse e la giurgiulena. Da non dimenticare, in conclusione, che vigne e uliveti qua abbondano, sicché si parla altresì di Cassano allo Ionio come la "Città dell’Olio", dove i mercati e gli empori sono fornitissimi di clementine e riso di Sibari, prodotti eccezionali.

Come arrivare

Dall’Autostrada A3 uscire allo svincolo di Francineto; la stazione ferroviaria si trova a Sibari e da qui si deve proseguire con l’autobus SAI per 12 km in direzione di Cassano allo Ionio; l’aeroporto di Lamezia Terme risulta il più vicino alla località.

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