Guardialfiera (Molise): il lago e il villaggio in provincia di Campobasso
Guardialfiera, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Guardialfiera dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
L’ex sede vescovile di Guardialfiera è oggi un piccola e discreta cittadina di 1.180 abitanti che ha instaurato un importante sodalizio con il lago artificiale sul quale si specchia al fine di accogliere i turisti non soltanto nel centro abitato bensì anche nel suo meraviglioso hinterland, pezzo radioso della provincia di Campobasso in Molise.
Un paesaggio collinare ameno attornia l’urbanità che non è stata massiccia in questo lembo di territorio sì antropizzato ma non certo a livelli invasivi, di modo che qualunque avventore possa ancora beneficiare di una complessiva salubrità e di un clima ideale per gozzovigliare spensieratamente fra i vigneti, gli uliveti e le selve di cui le verdeggianti colline tappezzate a frumento sono piene. Il Bosco di San Nazzario apre una piacevole parentesi in una terra depositaria di eccezionalità naturalistiche, interventi artistici e tradizioni caldeggiate nell’arco di una lunga storia.
Nel periodo del suo inesorabile sviluppo si dotò di un castello contornato di case e prossimo alla chiesa entro un agglomerato protetto da una cinta muraria avente tre porte. Ora queste fortificazioni perimetrali non esistono più e così la cittadina ha inteso espandersi andando ben oltre quel limite.
Un salto a Piedicastello è d’obbligo, perché il vecchio villaggio edificato sulla roccia ha dato i natali nel 1902 al letterato Francesco Jovine che, ispirato dal fantastico scenario in cui è cresciuto, ha così espresso chicche di magistrale poesia. Inoltre qui ogni anno nel periodo natalizio viene ambientato il suggestivo Presepe Vivente.
Se volete rincorrere il mistero, allora mettetevi alla ricerca della Cattedrale di Maria Assunta, di origine pagana ma adattata al culto cristiano verso il Mille. Quasi camuffata da una prolissa serie di alterazioni strutturali e modifiche morfologiche, deve il suo fascino alle pietre grezze che la compongono, ai bassorilievi antropomorfi, ai simboli liturgici e a un intrigo scultoreo che unisce insieme spighe di grano, fiori, grappoli d’uva e altri elementi naturali. La sua polifonia decorativa aggiunge intarsi lapidei, una dozzina di archetti pensili e figure apostoliche che si scorgono all’esterno; parimenti, l’interno è un sormontante ornarsi di pilastri, colonnine a spirale e presbiteri processionanti, insomma la giusta scenografia che introduce alla Cripta di forma absidale, forse paleocristiana o altomedievale. È stata scoperta per caso nel 1975. Nella Cattedrale giacciono le reliquie di San Gaudenzio, portate in processione l’1 e 2 giugno in occasione della festa dedicata al Santo, durante la quale sfilano i Cortei Storici.
Il lago di Guardialfiera
E' anche chiamato come Lago del Liscione, per via della presenza dell'omonima diga che sbarra le acque del fiume Biferno. E' uno dei laghi più belli del Molise, e lungo le sue rive i turisti si accalcano per compiere osservazioni di bordwatching, dato che il sito è sovene tappa di specie avicole migratorie. Il fiume Biferno allagò nel 1976 ma non certo sconfisse il Ponte di Sant’Antonio, consumato dallo scorrere impetuoso delle acque ma sopravvissuto con i suoi ormai esili archi che ne imprimono una forma alquanto surreale. Forse romano, ma sicuramente rimaneggiato in epoca angioina, i ruderi del ponte sono visibili solamente quando il bacino artificiale raggiunge i livelli di magra.Un paesaggio collinare ameno attornia l’urbanità che non è stata massiccia in questo lembo di territorio sì antropizzato ma non certo a livelli invasivi, di modo che qualunque avventore possa ancora beneficiare di una complessiva salubrità e di un clima ideale per gozzovigliare spensieratamente fra i vigneti, gli uliveti e le selve di cui le verdeggianti colline tappezzate a frumento sono piene. Il Bosco di San Nazzario apre una piacevole parentesi in una terra depositaria di eccezionalità naturalistiche, interventi artistici e tradizioni caldeggiate nell’arco di una lunga storia.
Cenni di storia
Guardialfiera venne fondata intorno al X secolo e successivamente affrontò tappe evolutive che la vollero sede vescovile fino al 1818 e nel mentre dominio feudale dei Conti del Molise e degli Angioini.Nel periodo del suo inesorabile sviluppo si dotò di un castello contornato di case e prossimo alla chiesa entro un agglomerato protetto da una cinta muraria avente tre porte. Ora queste fortificazioni perimetrali non esistono più e così la cittadina ha inteso espandersi andando ben oltre quel limite.
Cosa vedere a Guardialfiera
Il borgo offre molti spunti di visita al turista, che può conoscerne ogni angolo, pertugio e scorcio passeggiando per un centro storico che regala subito la visione della Porta Santa, portale gotico che testimonia l’antica elargizione dell’Indulgenza Plenaria Perpetua da parte di papa Leone IX, transitato da qui nel 1053 e impressionato dall’accoglienza e dalla devozione della popolazione.Un salto a Piedicastello è d’obbligo, perché il vecchio villaggio edificato sulla roccia ha dato i natali nel 1902 al letterato Francesco Jovine che, ispirato dal fantastico scenario in cui è cresciuto, ha così espresso chicche di magistrale poesia. Inoltre qui ogni anno nel periodo natalizio viene ambientato il suggestivo Presepe Vivente.
Se volete rincorrere il mistero, allora mettetevi alla ricerca della Cattedrale di Maria Assunta, di origine pagana ma adattata al culto cristiano verso il Mille. Quasi camuffata da una prolissa serie di alterazioni strutturali e modifiche morfologiche, deve il suo fascino alle pietre grezze che la compongono, ai bassorilievi antropomorfi, ai simboli liturgici e a un intrigo scultoreo che unisce insieme spighe di grano, fiori, grappoli d’uva e altri elementi naturali. La sua polifonia decorativa aggiunge intarsi lapidei, una dozzina di archetti pensili e figure apostoliche che si scorgono all’esterno; parimenti, l’interno è un sormontante ornarsi di pilastri, colonnine a spirale e presbiteri processionanti, insomma la giusta scenografia che introduce alla Cripta di forma absidale, forse paleocristiana o altomedievale. È stata scoperta per caso nel 1975. Nella Cattedrale giacciono le reliquie di San Gaudenzio, portate in processione l’1 e 2 giugno in occasione della festa dedicata al Santo, durante la quale sfilano i Cortei Storici.
Eventi, sagre e manifestazioni
La cittadina glorifica anche San Giuseppe operaio durante la Festa dei Lavoratori del 1° maggio, giorno della Sagra di Sfringiune, segue la ricorrenza della Beata Vergine Addolorata e Sant’Antonio da Padova con la Sagra della Misischia e la Solennità dell’Assunta che prevede una poetica fiaccolata notturna. Gli autoctoni si ritrovano per divertirsi nell’ambito di Lagoinfesta la seconda settimana di agosto e del folclore della Festa al Bosco di San Nazzario il sabato più vicino al 10 settembre.Come arrivare a Guardialfiera
Dall’Autostrada A14 Adriatica verso Pescara, uscire a Termoli, dirigersi a Campobasso/Larino, imboccare la SS 87 e continuare sulla SS 647 fino alla località; la stazione di Casacalenda-Guardalfiera è ubicata sulla linea ferroviaria Termoli – Campobasso; gli aeroporti più vicini risultano essere quelli di Foggia e Pescara, distanti rispettivamente 108 e 122 km dalla cittadina.- HOTEL SCONTATI Guardialfiera
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