Visitare il Corno d'Africa, Gibuti, la porta rovente del Mar Rosso
Gibuti, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Gibuti dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Mare, rocce, sale e terra arida. A Gibuti (Djibouti) non c'è altro. Mare caldissimo.
Quando nuotiamo nelle sue acque, al riparo di una insenatura raggiunta in motoscafo, sembra di esserci tuffati nella vasca immensa di un cratere vulcanico. Rocce senza ombre e senza un filo di vita. Siamo nel Corno d'Africa. Gibuti non produce nulla, ma è la porta del Mar Rosso. La sua importanza strategica è enorme.
Con 23 mila chilometri quadrati di superficie, 460 mila abitanti divisi in due tribù, gli Afar e gli Issa che si odiano da sempre, Gibuti è insieme il detonatore di una polveriera che rischia di esplodere da un momento all'altro e la cerniera di un sistema politico e geografico che coinvolge la penisola arabica.
Capolinea di quella vena giugulare dell'Etiopia che è la ferrovia in partenza da Addis Abeba, Gibuti ha innalzato l'insegna di repubblica indipendente nel 1977, ultima fra le colonie africane.
Ma il giorno in cui la bandiera francese fu ammainata, i suoi dirigenti più responsabili dissero: «Se vogliono un paese libero sul serio, i nostri colonizzatori hanno l'obbligo di difenderei».
Prima ancora di nascere, il nuovo Stato invitò l'ex padrone a non smobilitare il suo apparato strategico. Navi militari, aerei da combattimento e legionari rimasero per impedire sia all'Etiopia sia alla Somalia di annettersi il piccolo territorio di Gibuti. L'Etiopia con il pretesto che gli Afar appartengono al suo ceppo etnico, la Somalia con l'uguale pretesto relativo alla tribù degli Issa. Il vessillo somalo ha una stella a cinque punte, ognuna rappresenta una parte di quella che dovrebbe essere la «grande Somalia». Finora solo due sono sotto il suo governo: l'ex Somalia italiana e l'ex Somalia britannica. Ne mancano tre: Gibuti, l'Ogaden e il nord-est del Kenya.
Se comunque vi affiscina questa regione africana, ci sono alcune attrazioni naturalistiche da non perdere:
Il lago Assal, la baia Goubet-Al Kharab e il lago di Abbe.
Lac Assal si trova in un ambiente strepitoso di grande bellezza con un vulcano dalle lave nere, che si trova sotto il livello del mare, bordato da incrostazioni di sale e gesso di un bianco accecante. Il contrasto lascia davvero senza fiato. In vicinanza il paesaggio vulcanico è davvero surreale e risale all'ultima eruzione avvenuta alla fine degli anni '70.
La baia di Goubet-Al-Kharab è anch'essa suggestiva, circondata da falesie a strapiombo e con un passaggio stretto che la collega al golfo di Tadjoura.
Il lago Abbe è caratterizzato da colonne calcaree, in pratica delle specie di camini. Queste strane conformazioni rendono il lago unico il mondo, una ragione in più per organizzare una vacanza a Gibuti!
Quando nuotiamo nelle sue acque, al riparo di una insenatura raggiunta in motoscafo, sembra di esserci tuffati nella vasca immensa di un cratere vulcanico. Rocce senza ombre e senza un filo di vita. Siamo nel Corno d'Africa. Gibuti non produce nulla, ma è la porta del Mar Rosso. La sua importanza strategica è enorme.
Con 23 mila chilometri quadrati di superficie, 460 mila abitanti divisi in due tribù, gli Afar e gli Issa che si odiano da sempre, Gibuti è insieme il detonatore di una polveriera che rischia di esplodere da un momento all'altro e la cerniera di un sistema politico e geografico che coinvolge la penisola arabica.
Capolinea di quella vena giugulare dell'Etiopia che è la ferrovia in partenza da Addis Abeba, Gibuti ha innalzato l'insegna di repubblica indipendente nel 1977, ultima fra le colonie africane.
Ma il giorno in cui la bandiera francese fu ammainata, i suoi dirigenti più responsabili dissero: «Se vogliono un paese libero sul serio, i nostri colonizzatori hanno l'obbligo di difenderei».
Prima ancora di nascere, il nuovo Stato invitò l'ex padrone a non smobilitare il suo apparato strategico. Navi militari, aerei da combattimento e legionari rimasero per impedire sia all'Etiopia sia alla Somalia di annettersi il piccolo territorio di Gibuti. L'Etiopia con il pretesto che gli Afar appartengono al suo ceppo etnico, la Somalia con l'uguale pretesto relativo alla tribù degli Issa. Il vessillo somalo ha una stella a cinque punte, ognuna rappresenta una parte di quella che dovrebbe essere la «grande Somalia». Finora solo due sono sotto il suo governo: l'ex Somalia italiana e l'ex Somalia britannica. Ne mancano tre: Gibuti, l'Ogaden e il nord-est del Kenya.
Se comunque vi affiscina questa regione africana, ci sono alcune attrazioni naturalistiche da non perdere:
Il lago Assal, la baia Goubet-Al Kharab e il lago di Abbe.
Lac Assal si trova in un ambiente strepitoso di grande bellezza con un vulcano dalle lave nere, che si trova sotto il livello del mare, bordato da incrostazioni di sale e gesso di un bianco accecante. Il contrasto lascia davvero senza fiato. In vicinanza il paesaggio vulcanico è davvero surreale e risale all'ultima eruzione avvenuta alla fine degli anni '70.
La baia di Goubet-Al-Kharab è anch'essa suggestiva, circondata da falesie a strapiombo e con un passaggio stretto che la collega al golfo di Tadjoura.
Il lago Abbe è caratterizzato da colonne calcaree, in pratica delle specie di camini. Queste strane conformazioni rendono il lago unico il mondo, una ragione in più per organizzare una vacanza a Gibuti!